Friday 26 November 2010

Coniglio alla Cacciatora


DSCN6944 - coniglio_alla_cacciatora


E meno male che c'è MTC  di Menu Turistico altrimenti in questo periodo niente foto e ricette!
Dove mi finisce il tempo non saprei dire, ma la piacevole sindrome da letargo che mi viene in autunno e che poi passa appena si sente nominare il Natale anche da lontano, in parte è responsabile del calo di produttività. L'unica produzione degna di nota è quella di dolci per l'appuntamento ora promosso a "Convegno del Caffè" con alcuni colleghi.

Come al solito, ricordo la mia attitudine all'esecuzione piuttosto che all'invenzione, ed esprimo la difficoltà che trovo a rinventare piatti di carne. Non ho volutamente sbirciato nei blog altrui, ma avevo pensato ad un coniglio fatto con carne tritata tipo polpettone  impiattato dopo essere stato "messo in forma" in una teglia apposita che però non ho. Cerco quindi teglia Bugs Bunny per prossimo evento.

DSCN6953 - Copia


Alla fine mi sono arresa e ho semplicemente eseguito la ricetta di Ginestra.

Però ho lo stesso tante cose da dirvi.

La prima è che finalmente ho trovato il modo di far mangiare il coniglio a Marcowebmaster, e già questo non è poco.
Ho provato soddisfazione nel vedere che molte delle erbette necessarie erano reperibili in giardino. :)))


Inoltre, questa ricetta mi ha permesso di preparare quattro piatti al posto di uno. Quindi si può dire, abbondando decisamente che four is better than one. Innanzitutto sono stata costretta a fare : il brodo vegetale!!! Quando si dice la scoperta dell'acqua calda!

Infatti, già da un po' di tempo, seguendo i consigli del forum nonchè di Allan Bay, e delle nostre nonne prima di lui,  ho deciso di bandire dalla mia cucina anche il dado della migliore specie, ammesso che esista.
Preparo un bel pentolone di acqua -Allan Bay la consiglia minerale se quella che esce dal nostro rubinetto è già dura di per sè- e poi in battibaleno ci tuffo dentro zucchine, carote, cipolle, gambi di prezzemolo, porro e metto a bollire.

Parte del brodo l'ho diligentemente usato per il coniglio, ma con una parte, il giorno dopo, ho fatto i tortellini, appunto in brodo. Con i vegetali ed altro brodo ci è uscito fuori un bel minestrone che con aggiunta di pesto era una bontà. Con tutto il sughetto del coniglio ho condito della pasta.
E se volessi proprio essere pignola vi dovrei anche dire che un fondo di brodo mi è stato comodissimo per cuocere le cipolle per una saporitissima frittata e che Canedicasa ha gradito molto quel goccino di sughetto del coniglio usato per condire le sue crocchette.
Considerato che molte di queste cose avrebbero anche potuto essere congelate e poi tirate fuori all'occorrenza mi vien da dire: ma che altro vogliamo di più da un coniglio alla cacciatora?

Grazie Ginestra!!!

Ed ora come al solito ecco riportato il testo della ricetta, preambolo compreso.

"Che questo siparietto su S.O. vi porti bene e fortuna come ne ha portata a me, e adesso eccoci, siamo arrivati al coniglio! Prima d’ogni cosa ci sono delle precisazioni da fare, di ricette di coniglio alla cacciatora ne esisteranno un miliardo…tutte diverse tra loro e fortemente radicate al territorio. Se ci pensate è naturale che sia così. Sembrerebbe essere nato come piatto povero, ma d’una povertà legata al fatto che la carne di coniglio costava poco, ogni regione ha la sua versione, valida e gustosa. Poi vi dirò che ci sono due correnti di pensiero, una prevede il pomodoro nella ricetta e l’altra impone la cacciatora rigorosamente in bianco. Quella che vi propongo oggi è la mia versione che nasce oltre che dall’amore per questa pietanza anche dal fatto di averne gustate tante, da nord al sud, praticamente ogni famiglia ha la sua ricetta…


Coniglio alla Cacciatora di Ginestra

Ingredienti:
1 coniglio (fatto a pezzi dal nostro macellaio)
1 cuore di sedano fresco
3 o 4 carote novelle (quelle con il ciuffo)
2 cipolle
2 spicchi d’aglio
mezzo litro abbondante di vino rosso secco
1 manciata abbondante di olive verdi
2 chiodi di garofano
2 o 3 foglie di alloro
1 ciuffo di timo
1 ciuffo di origano fresco
1 ciuffo di rosmarino
capperi dissalati (secondo i gusti i miei sono di Pantelleria e perciò meritano)
1 tazza di brodo vegetale
2 cucchiaiate di concentrato di pomodoro
sale q.b.
olio evo q.b.

Procedimento

Questa è una di quelle ricetta da fare godendosi i tempi di marinatura e cottura in casa, senza altro pensiero se non il nostro coniglio, la bufera fuori non manca, perciò all’opera!

Per prima cosa prendiamo il nostro coniglio, lo laviamo bene sotto l’acqua corrente perché potrebbero esserci dei residui di piccole ossa in mezzo alla carne, a questo punto distendiamo i nostri pezzi dentro un recipiente abbastanza capiente, iniziamo poi a spezzare tutti gli aromi sul coniglio, il rosmarino, l’origano e il timo, poi mettiamo i chiodi di garofano interi, e 1 dei due spicchi d’aglio a pezzettoni e le foglie d’alloro. A questo punto ricopriamolo interamente con il vino e lasciamolo marinare tre o quattro ore in Santa Pace!

Nel frattempo puliamo e tagliamo a pezzettini il sedano, le carote e l’aglio, tritiamo la cipolla e facciamo rosolare tutto con 1 bicchiere d’olio evo. Dopo cinque minuti aggiungiamo le olive preventivamente denocciolate e i capperi.

Trascorso il tempo necessario per la marinatura, quando il nostro coniglio ha già cambiato colore, mettiamo una capace pentola sul fuoco con un pochino d’olio evo, prendiamo ogni singolo pezzetto, lo asciughiamo e infariniamo e provvediamo a sigillarne la carne in padella. Quando tutti i pezzi sono opportunamente rosolati e dorati, sfumiamo con parte del vino che ci è servito per la marinatura dopo averlo filtrato attraverso un passino. A questo punto uniamo il nostro soffritto e le 2 cucchiaiate di concentrato di pomodoro sciolte nel brodo caldo. Saliamo e lasciamo cuocere a fuoco bassissimo fino a quando la nostra carne sarà tenera.

Note: E' importante non aggiungere alla marinata il sale che richiamerebbe all'esterno gli umori della carne."

da Menu Turistico i premi:

Il Coniglio alla Cacciatora di Rosy: si sveglia dal letargo autunnale per l'emmetichallenge e si accorge subito che bisogna provvedere con urgenza all'acquisto della teglia mancante, per un polpettone di coniglio che, ahinoi, non se po' fa'. Però, ci consoliamo- eccome- con la sua Cacciatora che ha dato soddisfazioni anche a lei: in primis, perchè è riuscita a far mangiare il coniglio al Webmaster che ha sposato (un altro marito insofferente al coniglio!!!) e poi perchè ha usato le erbe del suo giardino. E scusate se è poco...


Premio: la voglio anch'io, la teglia di Bugs Bunny!!!




2 comments:

  1. Bella ricettina, la copierò.
    Mandi

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  2. Oh...ciao cara...coem stai?.... allora ora che sei dentro all'MTC.... ci si vedrà più spesso...baciiiiiiiiiiiiiiiii

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