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Monday, 14 November 2011

Un prato di margherite per una torta


In effetti questo post attendeva da tempo di essere completato. La torta l'ho preparata per il quinto compleanno di Viola, la bimba di una mia amica e vicina di casa, che forse ricordate per altre torte.
Il post però lo dedico a Paola Lazzari, perché se non avessi avuto lei come maestra nel Condominio di CI non credo che avrei iniziato a usare la pasta di zucchero. I miei lavori sono molto semplici,  alcuni riescono altri meno, ma io mi diverto comunque.


DSCN8242 - torta prato fiorito
la torta prato con margherite per Viola


Fino all'ultimo non ero sicura di cosa preparare. Ogni volta decidere sia la composizione dell'interno che la decorazione, necessariamente legate, mi crea un piccolo dilemma. Ho tratto ispirazione da una torta con prato e fiori trovata fra le immagini di Google e sono andata a caccia di stampini per fiori.

E qui è iniziata un'odissea. Nel primo negozio gli stampini, visti in precedenza, erano finiti, lasciandomi così in panne. Ovviamente già che ero lì ho "investito" in stampini per avere un'alternativa, insomma non sono uscita a mani vuote, ma con qualcosa che non mi convinceva del tutto per la torta per una bambina.

A quel punto ho fatto un tentativo presso un negozietto di via Merulana dove stampini singoli non ne ho trovati ed ho dovuto optare per un kit completo della Wilton. Anche il prezzo, ovviamente era da completo. E già mi immaginavo la reazione poco felice diM-webmaster che era rimasto in macchina davanti al negozio .
Ma invece sono stata salvata, si fa per dire. Alla mia uscita la macchina non ne ha voluto sapere di ripartire. E mentre dicevo al MW di aspettare che avrei cercato qualcuno per farmi aiutare a spingere l'auto e tentare di farla partire a spinta, il MW  sgancia il freno e va in discesa senza di me. La scena seguente è di me che corro dietro la macchina per darle più spinta, nel frattempo chiedo aiuto ad un passante che mi risponde: mi dispiace sto conducendo un'operazione di polizia non posso fermarmi.
La macchina di riavviarsi non vuole saperne ed in più la chiave elettronica si blocca. Posteggio non ce n'è e MW si innervosisce mentre serve sangue freddo per trovare soluzioni. Per chi non conosce Roma via Merulana è una strada in zona centrale in un quartiere dove parcheggiare è difficile. Una macchina in panne, in seconda fila non la puoi lasciare, è sera, sta per far buio, i negozi stanno per chiudere. MW sospetta che  con la chiave elettronica bloccata non potremo chiudere l'automobile.
Incomincio a proporre delle soluzioni: chiedere alle suorine di un palazzo vicino se possiamo lasciare la macchina occupando solo per qualche centimetro il loro passo carrabile. Idea bocciata dal WM. Chiamare un amico con il quale in passato ci siamo già scambiati interventi di soccorso stradale. Bocciata. Chiamare in carro attrezzi ed un taxi. Bocciata. Chiamare Superman. No, scherzo.
Finalmente sul soccorso stradale da parte del nostro amico MW cede. Intanto si presenta miracolosamente un ragazzo a riprendere la sua macchina liberando così un posto auto poco più avanti rispetto a noi e cioè in discesa. Evvai! Mi tocca chiedergli aiuto a parcheggiare i nostri 1480 kg più webmaster senza più servosterzo e siccome non riusciamo a parcheggiare al primo colpo ci tocca anche spingere il  nostro peso piuma indietro in salita e rettificare la manovra. Menomale che il webmaster ha perso 20 chili :)))

Il resto, quindi, è stato una vera passeggiata.


DSCN8240 - torta prato fiorito_margherite_detail
un particolare

Ho scelto di preparare un Pan di Spagna e farcirlo con una crema al pistacchio. E' un periodo che sto sperimentando diverse ricette di pan di Spagna. Questa, come quella si Sergio Salomoni prevede che le uova siano lavorate con lo zucchero senza dover dividere i tuorli dai bianchi e questa è una comodità. La differenza la fa la sostituzione di parte della farina con fecola. Nello stimare quante uova servono per arrivare alla dose indicata di  500 g. calcolate che un uovo medio pesa fra i 53 ed i 63 grammi ed il suo guscio pesa circa il 10% del peso totale. Vi serviranno fra le 10 e le 11 uova. Mi sono trovata molto bene con la ricetta del pan di spagna di Luca Montersino che è risultato morbido e allo stesso tempo maneggiabile per la farcitura. Di solito è consigliabile prepararlo un giorno prima in modo che sia un po' compatto e non si rompa mentre si taglia a stati.
Non mi sono trattenuta dallo spalmare un sottile strato di ganache al cioccolato fondente prima di spalmare la farcia di crema al pistacchio.

TORTA PRATO FIORITO - MARGHERITE
per una torta rettangolare cm 31 x 22

Pan di Spagna di  Luca Montersino da Le dolci Tentazioni

500 g. di uova,
300 g. di zucchero semolato,
300 di farina debole,
100 g. di fecola di patate.

Montate le uova intere con lo zucchero nella planetaria con la frusta, fino a ottenere un composto spumoso e chiaro. Togliete dalla macchina e aggiungere a mano con una frusta la farina setacciata insieme alla fecola di patate, miscelando il tutto delicatamente dal basso verso l'alto.
Mettete il composto così ottenuto immediatamente nella teglia imburrata e fate cuocere in forno a 190°C per 30 minuti circa.

Bagna
Maraschino e acqua 50/50 spruzzata sul pdp.


Crema Mousseline al pistacchio (mia versione alleggerita)

50 g. di zucchero semolato,
360 ml di latte intero,
1 tuorlo d'uovo
30 g. di amido di mais,
60 g. di pasta di pistacchio ottenuta frullando pistacchi sgusciati e un po' dello zucchero dai 50 g.
40 g. di burro

La ricetta originale di Ladurée

Crema Mousseline al pistacchio

50 g. di zucchero semolato,
180 ml di latte intero,
2 tuorli d'uovo
15 g. di amido di mais,
60 g. di pasta di pistacchio,
90 g. di burro

Lasciar ammorbidire il burro fuori dal frigo, scaldare il latte fino a farlo fremere.
In un recipiente lavorare uova e zucchero finchè non siano diventati chiari. Incorporare amido di mais e versare un terzo del latte caldo sul composto di uova e zucchero e mescolare con una frusta poi versare nuovamente il composto liquido nella casseruola. portare ad ebollizione mescolando con la frusta e avendo cura di raschiare bene le pareti della casseruola.
Togliere la crema dal fuoco, lasciarla raffreddare per 10 minuti quindi incorporare la metà del burro. Versare la crema in una pirofila, ricoprirla con della pellicola per alimenti e lasciarla raffreddare.
Deve essere a temperatura ambiente / quando è a temperatura ambiente (18- 20°) metterla in un recipiente e con una forchetta o con uno sbattitore sbatterla per renderla uniforme, aggiungere la pasta di pistacchi, poi l'altra metà del burro. Sbattere nuovamente per emulsionare e rendere omogenea la crema.



LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.
questa dose è la dose base. Per questa ricetta potete farne un quarto se non volete avanzi, ma certamente la dose qui indicata è più facile da preparare nel mixer. La pasta avanzata può essere conservata per fare altre decorazioni.



30 ml. di acqua,
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli ),
50 g. di glucosio,
450 g. di zucchero a velo vanillinato,
aroma vanillina, mandorla amara,
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle).

La pasta di zucchero va preparata qualche giorno prima del dolce.
Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.


La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.

In questo caso colorare una parte di pasta di giallo e poi mettere a riposare.
Il giorno dopo stendere la pasta di zucchero bianca, tagliare con lo stampino per margherite. Io ne ho fatte alcune più grandi e altre piccole.Passare poi alla pasta colorata di giallo e tagliare dei tondini per il centro delle margherite.


Ganache per la farcitura
250 g di cioccolato fondente,
250 g di panna da montare.

Fare a pezzetti la cioccolata. Scaldare la panna senza farla bollire, versarla sul cioccolato e far amalgamare girando molto delicatamente con una forchettina stando attenti a non far montare il composto, far stiepidire leggermente prima di versarla sul primo strato della torta.

Decorazione

Copertura:
marmellata o gelatina all'arancia,
250 -300 ml di panna montata.


Sentiero:
biscotti Digestive tritati q.b.

Prato:
pistacchi sbucciati  e tritati grossolanamente.



Assemblaggio
Tagliare in due strati il pds,  bagnare gli strati con la bagna, spalmare la ganache sul primo strato, far raffreddare e quindi spalmare la crema mousseline. Spennellare il sopra del secondo strato della torta con un velo di marmellata di arancia, coprire con due terzi della panna usando una spatola per livellare, tracciare il percorso del sentiero e cospargere di pistacchi tritati grossolanamente sulla parte destinata al prato, fare il sentiero cospargendo di biscotti sbriciolati il tracciato. Guarnire i lati con della panna montata e con delle altre margherite.

Decorare con le margherite fissate con un po' di glassa fatta con bianco d'uovo sbattuto e con dello zucchero al velo.









Sunday, 28 August 2011

Torta Pirandelliana 2011


Ho un po' di cose arretrate da postare. Inizio con la Torta Pirandelliana di quest'anno:

Un dietro le quinte d'eccezione con vista del retro dell'abside di S.Alessio all'Aventino

A questo appuntamento - con la torta, arrivo ormai ogni anno con più patimento. E mo' che m'invento? Anche perché, fortuna del principiante, il primo anno la pasta di zucchero era venuta molto bene, la torta ne era tutta ricoperta e proprio non so ancora come ho fatto ad ottenerla così liscia. Mah! Forse perché aveva riposato qualche giorno in frigo e non solo 24 ore? Sta di fatto che poi tutti l'hanno lasciata  nel piatto onde evitate di diventare diabetici all'istante, e come dar loro torto? E così ho scartato la pasta di zucchero come rivestimento, ma questo lascia poca scelta, credo, nel pieno dell'estate se si vuole decorare un dolce a tema con oggettini in pasta di zucchero e la torta deve viaggiare in macchina e essere difesa dalle mani di Antonio il barista e dal caldo, la puoi ricoprire di ganache al cioccolato? Nooo. La puoi ricoprire con la panna montata? Noooooo. La puoi ricoprire? Nooooooooooooooooo! Appunto.

Quindi, solo decorazioni,.  Paola ci ha dato una nuova ricetta per la pasta di zucchero e pensavo: ce l'ho in pugno! Con questa ricetta non posso sbagliare! (Magari le decorazioni si faranno addirittura da sole, eh?) E poi la tremenda realtà. E va bene che telefonando in giro per farmacie la glicerina alimentare me la sono accaparrata, ma poi alla Metro davanti ad un bidone da mi sembra 10 Kg. di sciroppo di glucosio ho iniziato a tentennare. In effetti cosa avrei mai fatto con il rimanente 99,9% del prodotto, visto che per giunta il produttore si raccomanda di usarlo in breve tempo una volta aperta la confezione? Non avrei potuto regalarlo neanche alla mia amica Paoletta F. - che non vedrò fino a settembre. Insomma, meglio iniziare a  mettere da parte per la stangata Berlusconi-Tremonti destinata ai lavoratori dipendenti che già era nell'aria, e lasciare il bidone lì sullo scaffale.  Ho quindi usato la ricetta conosciuta.

DSCN7985-Pirandelliana_dietro_le quinte_al trucco
Tutti al trucco

In scena con I sei personaggi in cerca d'autore e I giganti della Montagna,  gli amici attori abbiamo iniziato a pensare: che ci metterà Rosy sulla torta? Ho fotografato le scene, in cerca di ispirazione, pensa che ti ripensa, mi ero inesorabilmente incanalata in un vicolo cieco fatto di sogni (forse "mi credevo" Paola Lazzari), castelli in aria, o meglio potrei dire cappelli in aria. Mai visti così tanti cappelli in scena fez, turbanti, copricapo anni trenta, che stavo per commettere harakiri tentando di replicare con la mia scarsa esperienza e manualità dei deliziosi e quanto mai difficili cappelli.

DSCN7975 -Pirandelliana_ Fez_Marcello 

Pura follia! Solo in extremis il mio angelo custode (proprio lui in persona, quello vero, perché pare che tutti ne abbiamo uno) mi ha distolta da tale insana idea. Il risultato? Una sorta di collage di pezzi, come quadri e oggetti appesi ad una parete con richiami ai titoli e un sospiro-desiderio...come vorrei imparare veramente a lavorare la pasta di zucchero! Et voilà!

DSCN8037 - Torta Pirandelliana 2011
La mia torta a "quadri"

Per i Sei personaggi in cerca di autore due quadri. Immagini incorniciate, una con sei figurine e l'altra con l'autore prese da qui e qui.
Per I giganti della montagna un gigante in rappresentanza di tutti gli altri e la montagna.  Un solo cappello, il fez del Mago Cotrone, e una maschera che proprio non poteva mancare.

TORTA PIRANDELLIANA 2011

Torta al cioccolato
4 uova,
250 g. di burro,
3 tazze di zucchero,
4 tazze di farina con lievito,
8 cucchiai di cacao amaro in polvere,
2 tazze di latte.

Lavorare uova e burro, aggiungere gli altri ingredienti uno alla volta nell'ordine sopra indicato dopo aver setacciato la farina con il cacao e alternando la farina ad un goccio di latte se l'impasto diventa troppo duro, ma senza abbondare per evitare che si formino grumi.

Bagna acqua e maraschino in parti uguali.

Farcitura
200 g. di marmellata di amarene,
ganache al cioccolato fondente.

Ganache per la farcitura
250 g di cioccolato fondente,
250 g di panna da montare.

Fare a pezzetti la cioccolata. Scaldare la panna senza farla bollire, versarla sul cioccolato e far amalgamare girando molto delicatamente con una forchettina stando attenti a non far montare il composto, far stiepidire leggermente prima di versarla sul primo strato della torta.

Assemblaggio
Tagliare a metà la torta,  bagnare gli strati con la bagna, spalmare bene la marmellata sul primo strato poi la ganache. Spennellare il sopra della torta con la marmellata e ricoprire.

DSCN8043 - torta pirandelliana 2011"
  Particolari

DSCN8033 - torta pirandelliana 2011

La maschera ed il gigante sono disegnati con pennarelli alimentari. Non possedendo cutters idonei tutto è stato tagliato a mano. La montagna è stata colorata con il cacao con un pennello e per modellare il  fez ho usato l'esterno di una formina da cupcake. La cornice qui sopra è stata "intagliata" con coltellino e uno stuzzicadenti.



LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.


30 ml. di acqua,
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli ),
50 g. di glucosio,
450 g. di zucchero a velo vanillinato,
aroma vanillina, mandorla amara,
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle).

Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.


La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.

Nota del 1 settembre
Da oggi 1 settembre ho deciso di promuovere non solo la lettura ma anche l'acquisto dei libri.  In parte perché credo che leggere serve per formare, istruire e tenere aggiournati gli esseri umani, in parte come reazione alla legge che vieta ai riventitori di fare sconti superiori al 15%. e che quindi incide sul nostro diritto all'istruzione anche se autodidatta. Se l'argomento lo permette troverete un link ad un libro che suggerisco.
Se lo comprate tramite i link su questo blog, non avrete alcun costo aggiuntivo, ma contribuirete alla gestione del blog.
Ho scelto Amazon perché prima dell'entrata in vigore della nuova legge generalmente offriva 

Qui trovate Sei personaggi in cerca di autore edizione Einaudi e I giganti della montagna in un tris di opere di Pirandello edizione Garzanti che ha di solito un'introduzione alle opere molto ben fatta. Buona lettura.


                



Thursday, 16 June 2011

Torta di Compleanno allo Strega: Auguri Lori!


DSCN7797 - Torta allo Strega


Il compleanno della mia amica Lori è il 2 giugno. Giornata significativa ed impegnativa. Noi colleghe con lei abbiamo festeggiato il 3. La festa del 2 è venuta a pennello per preparare la torta.


TORTA ALLO STREGA
Ingredienti:

Pan di Spagna*
per una teglia rettangolare di circa 31 x 22

5 uova medie intere (non fredde di frigo),
188 g di zucchero semolato
 un pizzico di sale e una bustina di vanillina
188 g di farina di tipo 00

Con uno sbattitore elettrico o con la planetaria montare con le fruste uova e zucchero fin quando il composto scrive (una piccola quantità cadendo sul composto da un cucchiaio rimane per un po' in evidenza). Con il Kenwood Chef mi ci sono voluti circa 15 minuti. Incorporare la farina miscelata agli altri ingredienti pochi cucchiai per volta e lavorare a mano con MOOOLTA delicatezza. Lavorare solo quel poco che basta per avere un composto omogeneo. Versare nella teglia ben imburrata o addirittura rivestita con carta forno sul fondo, e mettere in forno apreriscaldato a 180°C per circa 35-40 minuti con il mio forno statico. :) Ogni forno ha i suoi tempi. La prova stecchino è d'obbligo. 
Ottimo il Pan di Spagna per chi è intollerante al lievito. Perché come ci ricorda Sergio Salomomi, un condomino di CI (ho letto in rete che qualcuno si chiedeva: ma chi è costui? e intanto però ne adoperava le ricette : D  ) la compattezza e morbidezza del Pan di Spagna è dovuta esclusivamente alla particolare lavorazione delle uova. Se dovete farcire una torta, come in questo caso, potete anche preparare il P d S un giorno prima. Sarà più buono perché si amalgameranno i sapori degli ingredienti e sarà anche della giusta compattezza per farcirlo.


Crema pasticciera allo strega


90 g. di zucchero
3 tuorli
75 g di farina
0,500 l di latte
1 cucchiaio di liquore Strega

Lavorare tuorli e zucchero finché diventino spumosi, aggiungere il latte tiepido. Per evitare che si formino grumi, mettere la farina nella pentola nella quale farete addensare la crema,  aggiungere il liquido ottenuto alla farina un po' per volta, mescolare bene è poi accendere il fuoco e far addensare. Spegnere e aggiungere un cucchiaio di Strega. Far raffreddare.

Crema Chantilly ovvero panna montata
250 g di  panna montata

Cacao in polvere


Farcitura
Tagliare orizzontalmente il Pan di Spagna, bagnare lo strato di sotto con del liquore Strega diluito al 50% con acqua. Io uso uno spruzzino per questa operazione. 
Unire la panna fredda alla crema anch'essa bella fredda e usare meno di metà del composto per coprire lo strato di Pan di Spagna.. Spolverare con abbondante cacao fatto scendere da un passino. Coprire con il restante strato si Pan di Spagna che avrete bagnato con il liquore come il primo. Versare la rimanente crema e mettere subito in frigo.
Una volta ben fredda e compatta la crema, con uno stencil per torte quasi poggiato sulla superficie del dolce, far cadere del cacao sulla torta per ottenere delle decorazioni a piacere.



Doveroso riportare la ricetta originale di Sergio Salomoni come postata su CI


*PAN DI SPAGNA di Sergio Salomoni

Accendo il forno (normale, non ventilato) a 180°C e preparo imburrata e infarinata uno tortiera a cerniera apribile da 26 cm.
In una bacinella monto con le fruste dello sbattitore elettrico

 4 uova medie intere (non fredde di frigo),
 150 g di zucchero semolato,
 un pizzico di sale e una bustina di vanillina.
 150 g di farina di tipo 00:

Comincio a bassa velocità e arrivo alla massima, finchè il composto "scrive": cioè alzando le fruste si forma una fettuccia che ricade nella bacinella e rimane per un poco in evidenza, come se fosse un disegno, sulla superficie; non sono mai andato oltre i 10/12 minuti di sbattitura. A questo punto tolgo lo sbattitore e incorporo 150 g di farina di tipo 00: quattro cucchiai alla volta, attraverso un setaccino e mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto con GRANDE, GRANDE delicatezza.Verso nello stampo, livello la superficie e metto in forno per 30/35 minuti.Il lievito proprio non ci vorrebbe: caratteristica del pan di spagna è la lievitazione a piccolissime bolle, che gli conferiscono, nello stesso tempo, compattezza e morbidezza; questo si ottiene solo con la lievitazione dovuta alle uova.

Saturday, 21 August 2010

Torta Pirandelliana 2010 - Torta Caprese al Limone

Ed eccoci anche quest'anno al resoconto - serata finale e tradizionale cena di fine manifestazione.
Quest'anno la torta, molto sobria nell'aspetto l'ho realizzata con la ricetta di Lydia, amica di CI e blogger su Tzatziki  a Colazione. E' una Caprese al limone che ho poi semplicemente decorato con la pasta di zucchero (ricetta di Paola Lazzari). Ispirazione per le decorazioni? Anche queste nel segno della semplicicità. I titoli delle opere in scena quest'estate: Il berretto a sonagli e Il piacere dell'onestà.

DSCN6568 - Torta Caprese al Limone

La peculiarità della Torta Caprese è quello di rimanere molto morbida all'interno. Questa, fatta con la ricetta di Lydia si scioglieva in bocca. L'accostamento tra cioccolato bianco e sapore del limone dato soprattutto dalla buccia grattugiata di limoni non trattati è stupendo.

Durante la preparazione della pasta di zucchero, della sua colorazione e poi della creazione delle decorazioni mi ha fatto costantemente compagnia Sergej, il  dolce ragazzo bielorusso che d'estate ci allieta con la sua presenza.  Anche se spesso questo lavoro, ripartito in tre serate diverse si è protratto fino a tardi lui non mi ha lasciato lavorare da sola. Ho molto apprezzato il suo interesse, la sua curiosità, la sua voglia di partecipare ma anche si fare e ricevere compagnia. Mi ha aiutato a ritagliare i disegni per fare il berretto a sonagli e l'idea di mettere il nastro rosso al libro è sua.

DSCN6553 - berretto a sonagli_pasta di zucchero
particolare del berretto a sonagli


Con lui in cucina ho un po' rivissuto i momenti in cui quando ero piccola io, prima delle feste (Natale, ecc.) tutte noi "ragazze" della famiglia dalla nonna in giù chiacchieravamo allegramente mentre preparavamo chili di  dolci in cucina.
Avrete notato che ho avuto difficoltà a tagliare il vari pezzeti del berretto a mano libera, senza un tagliapasta la pasta di zucchero mi si sgretolava. Del libro invece sono proprio contenta è venuto come lo avevo ideato. Volevo un libro d'epoca dalla copertina vecchia, dall'aria usata, in cuoio e mi sembra di essere riuscita nel mio intento.
DSCN6548 - Il piacere dell'onestà_pasta di zucchero
particolare del libro in pasta di zucchero


DSCN6551 - Libro in pasta di zucchero
particolare del libro in pasta di zucchero




Commenti sulla torta:

Marco Vincenzetti: favolosa. Hai superato te stessa.
Anna Varlese : riesci a far sembrare leggera anche una torta bella ricca.
Marcello Amici: ma che c'hai messo il formaggio in questa torta? (con accento marchigiano). Ho l'impressione che il gusto del cioccolato bianco unito all'agro del  limone abbiano dato al nostro Maestro quella  sensazione. Ah,ah,ah!!!

TORTA CAPRESE AL CIOCCOLATO BIANCO E LIMONE (ricetta di Lydia)

INGREDIENTI: (ruoto diam. 24cm)
170 g. zucchero,
200 gr cioccolato bianco,
200 gr mandorle con la pelle,
150 gr burro,
5 uova,
buccia di 2 limoni grattugiati e il succo di 1 (se vi piace molto limonosa abbondate pure).

PROCEDIMENTO:
Tritare le mandorle con lo zucchero, sciogliere il cioccolato con il burro ( io [Lydia n.d.b.]  uso tranquillamente il microonde a bassa potenza, aggiungendo il burro solo alla fine), sbatterele uova. Mescolare tutti gli ingredienti.
Infornare in forno già caldo per 10 min a 200 gradi e per 40 min a 170 gradi.


Per realizzare una torta rettangolare di 35 x 24 cm. ho utilizzato due dosi e mezza. Ho foderato la teglia con carta forno leggermente imburrata.
L'ho servita con un ciuffo di panna montata accanto.



LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.

30 ml. di acqua,
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli ),
50 g. di glucosio,
450 g. di zucchero a velo vanillinato,
aroma vanillina, mandorla amara,
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle).

Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.
La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.

DSCN6496 - Pirandelliana 2010_il palco
Il Palco 2010

Il mondo è bello perchè è vario
Diario di una condomina prestata temporaneamente al botteghino della Pirandelliana

anche quest'anno vi confido qualche aneddoto per farvi sorridere e mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa.


Chi ha dato il meglio di sè? Il  99,9 % degli spettatori. Gentili, affettuosi, disponibili al dialogo ed al clima di allegria e battute scherzose che ci contraddistingue, pronti a stare alla battuta come lo siamo noi nei loro confronti.

Vediamo cosa altro mi viene in mente...

A carico nostro? Signora e signore si avvicinano e lui chiede se come giornalista può entrare gratuitamente. Risposta: solo se accreditati tramite l'addetto stampa della compagnia. Allora la signora non riesce a tratteners, indica il suo accompagnatore e dice: no, dovete farlo entrare gratuitamente, sono stata io a trascinarlo qui. A me è venuto in mente che in tal caso forse avrebbe dovuto invitarlo lei. Oh, by the way ,sui biglietti omaggio le compagnie ci pagano i diritti SIAE.


Siccome che sono cecato Simpatico signore con difficoltà di vista, poi dichiarata, che più dicevo che avevo libere solo le ultime file più mi indicava la seconda fila non notando le crocette che sono simbolo di occuppato, e mi diceva: perchè non ci mette qui? Ed è venuto a vedere tutti e due gli spettacoli, perciò ha fatto anche il bis. Persone gentili e di spirito, lui e sua moglie. Ci siamo chiariti e ci siamo fatti anche più di quattro risate.


Il passare delle ore Accompagnatori degli anziani che se ne sono usciti ad inizio spettacolo prima dicendo: "dobbiamo spostare i pulmini, non iniziate senza di noi". E già questa era una bella pretesa (erano arrivati da più di un'ora ma è venuto loro in mente solo allora di non aver sistemato i mezzi di trasporto). E meno male che non li hanno aspettati.  Sono rientrati dopo una mezz'ora con in mano un cartone di pizza da asporto e dichiarando candidamente che a loro dello spettacolo non poteva importare di meno. Lasciamo pure stare che, come dicevo, sugli omaggi incide la SIAE e quindi sei biglietti gratis per gli accompagnatori per  meno di venti posti ridotti  non sono stati apprezzati come un segno di grande ospitalità della compagnia, almeno potevano risparmiateci il resto.

Defiance informatica Una sera il cdrom con tutte le informazioni per le registrazioni di cassa ha manifestato una malformazione congenita che gli informatici chiamano disco scassato. Ah, ah! Soluzione: tiri fuori la dotazione cartacea e fai tutto a mano.

Un qui pro quo Giornalista che si presenta e dice che ha due accediti. Controlliamo e niente, non è in lista. Chiediamo con chi ha parlato e ci dice un nome che non è del nostro addetto stampa. Alla richiesta di ulteriori riscontri si spazientisce pure. Comunque, controllata la tessera di giornalista e annotati i dati necessari le stacchiamo gli omaggi. Più tardi la signora torna indietro per dire che ha sbagliato spettacolo. Non cercava la Pirandelliana bensì un balletto. Si è garbatamente scusata e noi abbiamo potuto scagionare la nostra addetta stampa da ogni sospetto :)


Ma a che ora inizia lo spettacolo? una comitiva di circa 10 persone che acquistato il biglietto ha evidentemente preso la porta d'uscita probabilmente per andare a riempirsi lo stomaco. Ora del ritorno? 21,40. Inizio dello spettacolo? 21,15. Complimenti! e buona digestione.


La mascotte Quest'anno è riapparso il signore che esibendo una tessera del ministero delle delle finanze chiede di entrare gratuitamente in molti teatri romani che ormai lo conoscono e lo fanno entrare con un biglietto omaggio.


Il triangolo informatico delle Bermuda A pochi giorni dalla fine della manifestazione il computer ha deciso di abbandonarci per sempre. E ritira fuori la dotazione cartacea e fai tutto a mano, fino alla fine stavolta.


Il quotidiano La penultima sera fra prenotazioni e primi acquisti al botteghino i posti si sono esauriti. Uno dei primi "clienti" che non ha trovato posto, alquanto contrariato, ci ha detto che avremmo dovuto publicare sul giornale la notizia che non c'erano posti. Era tutto serio e convinto. Ora, le edizioni pomeridiane in Italia non esistono più...ma anche esistessero dubito che sarebbe stato di alcuna utilità annunciare al mondo tale notizia dopo le otto e trenta di sera per lo stesso giorno. Voi che dite? Anzi dubito ci avrebbero preso in considerazione, punto! Infatti non funziona affatto così. Forse il Sistina sa di essere pieno giorni prima e paga fior di eurini per inserire annunci in tal senso, ma noi, ecchevelodicoafà, vorremmo tanto essere il Sistina. Ho dimenticato di chiedergli che giornale legge.


L'A B C Ultima sera. Ragazza che o non sa contare o non conosce l'alfabeto o tutti e due blocca la fila dell'ultima sera di spettacolo - fila lunghiiiiiiiiiiiiiiissima. Per ben tre volte ripete che non accetta che le siano dati i posti in fila E, che i posti dovevano essere stati cambiati da quando aveva prenotato telefonicamente. Ci ero anche cascata, devo dire, e le ho anche detto che, forse, per riunire un gruppo i posti erano stati cambiati, ma che comunque la fila E con posti centrali era ottima. La terza volta oltre ai commenti per la scorrettezza di averle sostituito i posti la dolce pulzella dalla voce stridula finisce la frase con: "a me era stato detto che i posti erano in quinta fila". Non credo alle mie orecchie. Questa gentil donzella sta bloccando la fila da cinque minuti buoni perchè non comprende che la lettera E è la quinta dell'alfabeto!?! Quando provo a spiegarglielo reagisce come morsa da una vipera, riesco a contare solo fino alla lettera C e già mi redarguisce per aver tentato di renderla almeno un po' più erudita - deformazione professionale la mia, perdonatemi! - nel tentativo di tranquillizzarla che il suo posto era esattamente quello che le avevano detto al telefono. Indovinate la degna madre di cotanta figlia a chi ha dato ragione? Ma alla figlia! Ovviamente! Andando via ha sfoderato tutta la sua coerenza, il suo garbo e la sua educazione descrivendoci così: "sono terribilmente lenti e hanno anche da ridire". E meno male che, noi, non avevamo avuto niente da ridire ma avevamo ascoltato pazientemente strampalate rimostranze. Quanto alla lentezza, se tutti ti facessero perdere cinque minuti in discussioni assolutamente inutili, allora sì che staremmo bene!

Speedy Gonzales La signora che dopo essere stata in fila ed aver avuto ampio modo di preparare i soldini prima, arriva al botteghino e chiede scusa ma deve smucinare nel suo borsone in cerca del portafogli. Dotata di gran garbo fa passare avanti la coppia dietro di lei, poi finalmente dalle profondità della megaborsa emerge il portafogli. Mai dire mai.

Tormentone di quest'anno? Padre Bruno: "Non toccate l'uva. L'uva è mia. E' mia l'uva". (leggasi con accento veneto)

DSCN6509 - L'uva di Padre Bruno"
L'uva di Padre Bruno

DSCN6537 - Sala e pergola
sala e pergola con vista su Roma


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Le foto di scena - foto nella foto


DSCN6539 - Pirandelliana 2010_dietro le quinte"
dietro le quinte


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Le foto di scena - foto nella foto


Tuesday, 29 June 2010

Torta con pianoforte per Nino De Rose

"Porto la torta". E' una frase che spesso mi viene spontanea, con slancio, convinzione e sincera voglia di farla. Ampiamente cosciente dei miei limiti, delle mie capacità da apprendista, mi metto a pensare cosa realizzare. Ma non sono mai sola. Tanti sono gli amici del Condominio pronti a darmi idee, ricette, consigli, e così ogni volta imparo qualcosina in più anche dagli errori, oso, mi diverto.

Questa torta è nata per festeggiare i trenta anni di attività del marito della mia amica Claire, Nino De Rose, jazzista e socio fondatore della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, apprezzato pianista e vibrafonista. nonchè Maestro di canto jazz.

Ho deciso che il pianoforte sarebbe stato il tema ma non volevo fare una torta a forma di tastiera o una torta sagomata. Mi sembrava di rubare porzioni. Quando si festeggiano 30 anni di attività gli invitati non possono essere pochi. Volevo anche fare una farcitura con dulce de leche e chantilly, ma volevo conferma sulle dosi.

 E così il Condominio si è messo in moto e mi ha supportato con consigli e ricette.

Avrei tanto voluto avere un tagliapasta a forma di nota, ma non l'avevo e non l'ho neanche trovato nei negozi specializzati più vicini. Avevo però un tagliapasta a forma di chiave di violino e mi sono fatta bastare quello.
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Per la base ho usato lo stesso impasto della Torta Spiaggia


LA BASE (per ogni strato)

Ingredienti
350 g. di burro,
350 g. di zucchero,
6 uova,
350 g. di farina,
succo e buccia grattugiata di 1 arancia e mezza,
1 bustina di lievito
vaniglia

Lavorare burro e zucchero, aggiungere un uovo intero per volta, il succo di arancia e la buccia grattugiata, la farina setacciata (io la passo al mixer) insieme al lievito e alla vaniglia. Versare in una teglia da forno rettangolare da circa 35 x 24 cm. foderata con carta forno e leggermente imburrata. Cuocere in forno preriscaldato a 170°C - 180°C, per 40-45 minuti circa. Fare la prova stecchino prima di togliere dal forno. E' bene preparare i due strati di torta da farcire il giorno prima, in modo che non siano troppo morbidi e non si rischi di romperli durante la farcitura.


GANACHE AL CIOCCOLATO
per due strati di farcitura e per la copertura

750 ml. di panna da montare
750 g. di cioccolato fondente

Fare a pezzetti la cioccolata. Scaldare la panna senza farla bollire, versarla sul cioccolato e far amalgamare girando molto delicatamente con una forchettina stando attenti a non far montare il composto, far stiepidire.
Io mi trovo meglio a preparare separatamente le due dosi per evitare che non mi basti poi la ganache per la copertura o che si asciughi raffreddandosi mentre farcisco gli strati precedenti.


CHANTILLY AL DULCE DE LECHE
250 g. di panna da montare,
3 cucchiai di dulce de leche sciolto in un cucchiaio di latte

Se il dulce de leche lo volete preparare voi, tenete conto di quello che dice Mimma che mi ha inviato la sua ricetta: "è una ricetta facile ma molto lunga da fare, perció se un giorno decidi di farlo dovrai avere qualche ora disponibile"


DULCE DE LECHE di Mimma C.

3 lt. di latte intero
1 kg. di zucchero
3/4 cucchiaio di bicarbonato di sodio, sciolto in 1/4 tazza di latte

Scaldare il latte in una pentola grande assieme allo zucchero, fino a quando quest'ultimo é ben sciolto. Quando incomincia a bollire aggiungere, fuori dal fuoco il bicarbonato sciolto nel latte. Cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto in principio e continuamente alla fine. Il dulce deve diventare denso e prendere un color nocciola.
E' pronto quando mettendeo una goccia in un piatto diventa consistente e non ha acqua sui bordi.
Mettere in vasi di vetro.
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IL PIANOFORTE IN PASTA DI ZUCCHERO

LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.

30 ml. di acqua
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli )
50 g. di glucosio
450 g. di zucchero a velo vanillinato
aroma vanillina, mandorla amara
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle)

Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.

La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.




COME REALIZZARE IL PIANOFORTE (almeno quattro o cinque giorni prima)

Io ho utilizzato delle foto di un pianoforte a mezza coda che ho trovato in rete ed ho visto altri pianoforti realizzati per torte.

Ho ritagliato una prima forma del pianoforte per la parte inferiore con i tasti e una seconda forma per il coperchio che ha un rettangolo aperto a libretto.  Una terza forma molto più spessa per poi ritagliare la parte perimetrale e creare il bordo. Per tenere aperto il coperchio ho semplicemente usato uno stecchino tagliato a misura.
I pezzi vanno fatti asciugare bene prima di assemblarli.

Purtroppo non ho potuto mettere il pianoforte al centro della torta per fare la foto prima di uscire di casa perchè la torta doveva viaggiare e quindi il piano l'ho dovuto mettere all'arrivo alla sede della Scuola di Musica.

Ringrazio tutte la amiche del Condominio per il supporto che mi hanno dato ed in particolane Mimma C. che mi ha inviato le ricette e si è tenuta in contatto da Montevideo - Uruguay , nonostante le partite dei mondiali :)))



FARCITURA E DECORAZIONE

Questa volta ho osato tagliare in due strati ogni torta in modo a ottenere poi tre strati da farcire. Perchè ho potuto osare? Perchè la mia amica Gerburg mi ha svelato il segreto per un taglio perfetto: incidere tutt'intorno alla torta con un coltello, passare un filo di cotone nell'incisione e tirare i due capi incrociati del filo. Velocissimo.  

Quando si è pronti per farcire, bagnare  il primo strato con succo d'arancio, mettere in frigo (questo aiuterà la ganache a non colare mentre la stendete) e nel frattempo preparare la ganache al cioccolato. Togliere la torta dal frigo, farcirla con la ganache e mettere di nuovo in frigo. Appena la ganache si è un po' freddata, aggiungere il secondo strato di torta, bagnare con altro succo d'arancia, e riposizionare ancora una volta in frigo. Preparare la chantilly al duche de leche e farcire il secondo strato. Di nuovo in frigo nuovo in frigo, preparare altra ganache con la quale farcirete  il terzo strato di torta già bagnato. Posizionare l'ultimo strato e coprire con un'altra dose di ganache fatta colare dal centro verso l'esterno e aggiustandola sui bordi un una spatola. 
All'ultimo momento decorare con le chiavi di violino e con il pianoforte.







Volete sapere di più su Nino De Rose?



Alfonso De Rose, per tutti Nino



Curriculum studi

Ha svolto gli studi classici di pianoforte privatamente con vari insegnanti, ha studiato il vibrafono come autodidatta e canto con il M° Sandra Provost (1981-82), con il M° Doris Andrews presso l'Arts Academy di Roma (1984-87) ed infine con il M° Giuliana Valente, allora docente al Conservatorio di Salerno. Corsi di armonia e piano jazz: dal 1970 al 1976 con Fritz Pauer, Stan Tracey, Gordon Beck e John Taylor.


Curriculum insegnamento

Nel 1975 è membro fondatore della "Scuola di Musica Popolare di Testaccio" dove insegna tecnica di improvvisazione jazzistica strumentale e vocale e piano jazz, ed organizza un laboratorio per gruppi jazz strumentale e vocale. Dal 1976 al 1999 ripete gli stessi corsi al C.I.A.C. In seguito ha tenuto corsi di improvvisazione presso il centro "Musicoterapia" di Roma e presso l'Università per Stranieri di Reggio Calabria nonchè varie lezioni-concerto su tutto il territorio nazionale. Primo incarico di cattedra jazz presso il Conservatorio di Campobasso. Poi è docente di musica jazz presso il Conservatorio "G.Verdi" di Milano. Attualmente insegna Presso il Conservatorio di Musica di Perugia.


Curriculum Concertistico

Dal 1968 ai primi anni settanta ha suonato il vibrafono in duo con il fratello Antonio, noto chitarrista classico. Il duo era occasionalmente esteso in quartetto con l'aggiunta del contrabbassista Bruno Tommaso e del flautista Maurizio Giammarco. Insieme a Giammarco ed il chitarrista Roberto Ciotti nei "Blue Morning", gruppo fusion o crossover come dir si voglia... Vince il Festival delle Nuove Tendenze in quintetto insieme al pianista ed organista Stefano Sabatini ed al sassofonista Massimo Balla ("Free Love" ex Kaleidon) e nel contempo incide un omaggio ad Allen Ginsberg con i "Living Music".

Verso la metà degli anni settanta, si esibisce al pianoforte in trio: il primo trio è con Stefano Priori al contrabbasso e Giampaolo Ascolese alla batteria, ma è insieme a due suoi allievi, Paolo Damiani ed Ettore Fioravanti, che riceve i primi riconoscimenti ed incide per la serie "Jazz From Italy". Poi vari quartetti documentati dalle incisioni dove si alterna occasionalmente al vibrafono. Negli anni ottanta, c'è la rivalutazione della voce guidata proprio da De Rose che conduce un grosso lavoro di informazione e di scoperta di talenti che segnala anche grazie ad un giornaliero lavoro di esibizione nei piccoli locali jazz (e non...) della capitale ed in occasionali partecipazioni a festivals su tutto il territorio nazionale ed europeo. Aggiunge così la voce al suo lavoro concertistico, sia la sua che quella di varie giovani personalità come è documentato dalle incisioni discografiche.

Negli anni novanta, tutta questa attività si trasferisce nell'ambiente istituzionale (conservatorio, ect.), come è tuttora. Vanno segnalati dei concerti di particolare successo come l'omaggio al Modern Jazz Quartet con De Rose al vibrafono, Carlo Cittadini al pianoforte, Marco Camboni al contrabbasso e Massimo D'Agostino alla batteria e quello con Dominique Eade (docente di canto jazz al New England di Boston) con De Rose al pianoforte, Marco Camboni e Giuseppe Giampietro alla batteria.


Vale la pena di segnalare altri musicisti che hanno collaborato con De Rose che non figurano nelle incisioni o nelle proposte concertistiche: il contrabbassista Riccardo Del Frà, il batterista Roberto Gatto, il chitarrista Umberto Fiorentino, il pianista Jack Reilly, il flautista Nicola Stilo, le cantanti Crystal White, Julie Goell e Lee Colbert, il grande Tony Scott sia al clarinetto che al sax baritono ed alla voce e tanti altri con i quali ci si scusa per la mancata menzione.

Ha pubblicato i seguenti testi di didattica jazzistica:
Tecnica dell'Improvvisazione Jazzistica, Melodi 1978;
Piano Jazz, Melodi 1980;
Armonia e Fraseggio Jazz, Melodi 1982;
Metodo di Canto Moderno, Ricordi 1991.
Improvvisazioni e liriche, Il mio libro.it, 2008
Jazz al Conservatorio, Il mio libro.it, 2009

Incisioni discografiche

"Macondo", Jazz from Italy 1977;
"Coalhouse Walker", Jazz from Italy 1979;
"S.P.M. Blues" CGD 1980;
"Scene Familiari", Mia Records 1982;
"Compagno Eros" EDI PAN 1983;
"It's Always Jazz", Splas(h) 1987;
"Italian Jazz Singers", Splas(h) 1989;
"Jazz Sketches", Foné Audio Records 1991
"Blue Mood", Tirreno 1993;
"Donna del Nord", Baijka 015 1996;
"Italian Accent" Pentaflowers 2000.


Composizioni cameristiche
"Jazz Sketches" per flauto e chitarra 1989, Edizioni Berben - Ancona.


In attesa di musica del Maestro Nino De Rose ascoltate Sergio Coppotelli suonare la sua "e non sbattere la porta"

Saturday, 19 June 2010

Torta Spiaggia

Non so se vi ricordate la Torta di Viola, fatta per la dolce bimba figlia di una cara amica.
Per dare il benvenuto al fratellino di Viola, Giordano, dopo aver pensato e cercato ispirazione anche sul web, ecco che cosa ho "sfornato". (Scusate la tovaglia un po spiegazzata ma la torta è stata finita e fotografata al volo fra il mio ritorno dal lavoro e l'uscita per andare alla festa che era all'ora di pranzo)



Se sono riuscita a fare questa torta devo ringraziare più persone. Avevo già visto torte realizzate con il tema della spiaggia su siti americani. Sabbia, ciabatte, mare, conchiglie c'era tutto. Ma non  c'è niente da fare, le torte di gusto europeo sono molto più delicate nei colori. Come ho sempre apertamente dichiarato io sono più un'esecutrice che una creativa e perciò ho scelto di cimentarmi in una quasi-replica (solo estetica) della torta di Sylvie di Amuse bouches

 Un grazie immenso va a Paola Lazzari per il supporto ed i consigli per la realizzazione. 

 La terza persona fondamentale: la mia amica Gerburg che mi ha dato la ricetta della base. Gliela ho chiesta dopo aver assaggiato una torta al limone fatta da lei il 2 giugno.  Direi che è una quattro quarti, anche se non ho pesato le uova. Io poi l'ho realizzata all'arancia, visto che così si abbinava meglio con il cioccolato bianco e la ganache al cioccolato che spesso è un mio leitmotiv nelle torte. Appena chiesta, la ricetta di Gerburg mi è arrivata rapidamente per cellulare,  nonostante i suoi impegni della giornata. Gerburg è sempre infaticabile e generosa nello spendersi per gli altri.

Mi sono un po' impiccata per realizzare delle ciabattine piccole piccole, ma alla fine ce l'ho fatta. Ho ritagliato le sagome in carta e poi ho tagliato la pasta di zucchero con una rotella tagliapasta. Una volta asciutte ho cercato di pulirle con un pennellino. Rifinire i bordi non mi è riuscito come avrei voluto, ma mi accontento. All'inizio non avevo idea di come avrei potuto fare la superficie a puntini. Non avevo nessun attrezzino utile allo scopo.

Ero anche sicura di aver acquistato gli stampi a forma di conchiglie qualche anno fa durante una rapida incursione prenatalizia da Peroni mentre Marcowebmaster non trovando posto girava in macchina per il quartiere Prati. Solo che inizialmente non mi ricordavo dove li avevo nascosti.



LA RICERCA DEL MATERIALE
Decisamente comico il primo tentativo di acquisto delle due teglie rettangolari di ampia misura. Mi sono aggirata lungo le corsie alla METRO in cerca di qualcosa di adatto. Il reparto pasticceria casalinga recava l'insegna: "in allestimento", un vuoto totale. Ho optato per le teglie professionali e dopo ampia riflessione: alluminio o inox? Comparazione di prezzi, forme e pesantezza, stanca  ma felice ho raggiunto il coniuge, il quale mi ha guardato fra il contrariato ed il sorpreso: "ma Rosy, quelle non entrano in forno".
Già,  in questi meganegozi tutto sembra più piccolo. Non avevo con me il comodo metro di Leroy Merlin, ma facendo un rapporto con altri oggetti ho definitivamente stabilito che Marcowebmaster aveva ragione da vendere e ho desistito dall'acquisto.

Mentre vagabondavo in cerca delle teglie mi è caduto l'occhio su una confezione di due spatole, non so se per la pasta o per dolci e una invece di essere tutta liscia, da un lato era puntinata. :))))))) Mia, subito!


TORTA SPIAGGIA

Cosa serve:
cioccolato bianco
stampi per cioccolatini
pasta di zucchero
biscotti (ho usato i Digestive)
per la base due strati rettangolari
glassa all'arancio
farcia: ganache al cioccolato fondente
bagna:succo d'arancia



LA BASE (per ogni strato)

Ingredienti
350 g. di burro,
350 g. di zucchero,
6 uova,
350 g. di farina,
succo e buccia grattugiata di 1 arancia e mezza,
1 bustina di lievito
vaniglia

Lavorare burro e zucchero, aggiungere un uovo intero per volta, il succo di arancia e la buccia grattugiata, la farina setacciata (io la passo al  mixer) insieme al lievito e alla vaniglia. Versare in una teglia da forno rettangolare da circa 35 x 24 cm. foderata con carta forno e leggermente imburrata. Cuocere in forno preriscaldato a 170°C - 180°C, per 40-45 minuti circa. Fare la prova stecchino prima di togliere dal forno. E' bene preparare i due strati di torta da farcire il giorno prima, in modo che non siano troppo morbidi e non si rischi di romperli durante la farcitura.



GANACHE AL CIOCCOLATO

250 ml di panna da montare
250 g. di cioccolato fondente

Fare a pezzetti la cioccolata. Scaldare la panna senza farla bollire, versarla sul cioccolato e far amalgamare girando molto delicatamente con una forchettina stando attenti a non far montare il composto, far stiepidire.



GLASSA ALL'ARANCIA

4 cucchiai di burro,
2 cup (330 g.) di zucchero al velo,

1  cucchiaino di succo di limone,
1 o 2 cucchiai di succo d'arancia

Sciogliere il burro, aggiungere lo zucchero al velo, il succo degli agrumi. Lavorare per sciogliere bene lo zucchero. Spalmare un primo strato di glassa per livellare bene tutto il bordo e fare asciugare. Passare un secondo strato di glassa e tenere quella che avanza da parte per quando sarete pronti ad attaccare le conchiglie di cioccolato. Servirà da collante.



LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.

30 ml. di acqua
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli )
50 g. di glucosio
450 g. di zucchero a velo vanillinato
aroma vanillina, mandorla amara
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle)

Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.

La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.



COME REALIZZARE LE CIABATTINE (due tre giorni prima)

Le ciabattine sono state realizzate utilizzando un po' di pasta di zucchero ed una puntina di coltello di colore in polvere blu diluito in due gocce d'acqua. Mi sono trovata bene a lavorare la pasta con una spatola fin quando il colore si è ben amalgamato. L'effetto puntinato l'ho ottenuto con una spatola che ho trovato alla METRO. Per fare i bottoncini blu ho usato una bocchetta per decorazioni e per le striscioline, una volta tagliate le striscioline le ho rapidamente sistemate in posizione supportandole con un rotolino di carta fin quando prima di uscire di casa le ho posizionate sulla torta.



CIOCCOLATINI A FORMA DI CONCHIGLIA (tre-quattro giorni prima)
Per fare i cioccolatini è necessario temperare 200 g. di cioccolato. Per quanto riguarda il cioccolato bianco va sciolto a bagnomaria (attenzione a non far cadere neanche una goccia d'acqua), portato intorno ai 45°C-50°C, abbassarne la temperatura versandolo su una lastra di marmo e lavorandolo con una spatola e poi riportandolo nel bagnomaria per riscaldarlo fino a 27°C°-28C.
Se il cioccolato è ben temperato i cioccolatini si staccheranno bene dalle forme e saranno lucidi.


FARCITURA E DECORAZIONE

Quando si è pronti per farcire, bagnare i il primo strato con succo d'arancio, mettere in frigo (questo aiuterà la ganache a non colare mentre la stendete) e nel frattempo preparare la ganache al cioccolato. Togliere la torta dal frigo, farcirla con la ganache e mettere di nuovo in frigo. Appena la ganache si è un po' freddata, aggiungere il secondo strato di torta, bagnare con altro succo d'arancia, e riposizionare ancora una volta in frigo. Preparare la glassa all'arancio che servirà per rivestire i lati della torta.
Mettere nel mixer tre o quattro biscotti, io ho usato i Digestive, e sono contenta del colore che ho ottenuto per la sabbia. Spolverare sulla torta dopo averla spennellata con un po' di sciroppo di zucchero ottenuto scaldando qualche cucchiaio di zucchero e succo d'arancia, questo aiuterà a tener fermo il primo strato di sabbia senza però bagnarlo.
Spolverare, quindi, con i biscotti sbriciolati, attaccare ai bordi i cioccolatini e all'ultimo momento decorare con le ciabattine e con gli altri cioccolatini.

Vi ho detto tutto?