Thursday, 8 March 2012

Otto marzo 2012, una festa ed un giorno per riflettere



DSCN2928 - blog_viola tricolor

Un uomo, qualche settimana fa in uno scambio di idee per motivi di lavoro, e non per piageria,  mi ha detto che ritiene le donne siano più forti degli uomini e quando ho detto:"non so", mi ha risposto "ha ancora dei dubbi su questo?"  Non lo dico perché fare gara con gli uomini sia per me importante, anzi tutto il contrario!, ma per dire che se la natura ci ha dato una forza cosa c'è di male? Ed invece  il genere maschile nei secoli ha avvertito questa forza come una minaccia, e sentendosi minacciato ha cercato di schiacciarci. In questi giorni che vedono ancora violenze inaudite compiersi sulle donne, dobbiamo pensare che ancora tanto è da fare. Chi è madre e padre ha grandi responsabilità, specialmente nella crescita di figli maschi, nel renderli capaci di condividere il mondo con le donne.

Mi sono sempre considerata prima di tutto persona.
Non sono cresciuta con la sensazione di essere donna in quanto essere inferiore all'uomo. Eppure, tornando in Italia, e questo non vuole essere una critica ma una mera costatazione dei fatti, ho notato che il mio comportarmi   da persona ad alcuni uomini dava fastidio. Perchè loro non mi vedevano come persona ma "solo" come donna. Una donna che per loro, nella loro retrograda mentalità, non deve permettersi di parlare,   contare essere autonoma, tanto meno rispondere sia pure per argomentare con garbo le proprie idee ed il proprio dissenso.  E' questa mentalità che deve cambiare.
Io sono persona, e quando sento qualcuno che in una frase dice voi donne, già mi cascano le braccia. Non ci siamo, c'è ancora molto percorso da fare.
Ed aggiungo che è ridicolo parlare di quote rosa quando nel scegliere un manager non si controlla anche il suo grado culturale evoluto, che gli permetta di riconoscere la parità tra persone di sesso femminile e maschile.

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