Saturday 28 May 2011

Risi e bisi: what a delight!


DSCN7731 - risi e bisi


Questa ricetta scelta da Annamaria del blog lacucindiqb che ha vinto l'MTC di aprile è stata una vera rivelazione per me. Non l'avevo mai fatta.

Adesso sentite quante cose mi hanno interessato:

 Grazie ad Annamaria ho scoperto che questo piatto che veniva offerto al Doge il giorno del santo patrono di Venezia, San Marco, che veniva festeggiato il 25 aprile con feste sfarzose per ricordare anche il modo avventuroso in cui le reliquie del Santo giunsero a Venezia.
Qui la casa la divido con Marcowebmaster, ora so cosa farò come primo per lui ogni 25 aprile per il suo onomastico.

Vengono nominate le taccole - ingrediente mai rivisto da quando manco dall'Australia.
Quando ho letto che tra gli ingredienti principali c'erano proprio le taccole non mi sono sentita più sola. ; DD
Qualcuno in Italia le adopera!!!  Ho sperato di riuscire a farmele procurare dal mio fruttivendolo, ma anche se non  è riuscito a trovarmele ho fatto lo stesso la ricetta con i piselli ancora reperibili. Certo a fine maggio sembravano un prodotto post Chernobil o future-Fukushima per stare sulla notizia.

Non solo adoro il riso in tutti i modi, ma visto che qui la dieta è ancora in corso...letti gli ingredienti e fatte le dovute piccole modifiche riguardo alla qualità (olio, no burro per noi, anzi per me perché da qualche giorno il webmaster non ha diritto neanche ai farinacei) e quantità di grassi, questo piatto poteva essere inserito nel menu. La pancetta, quando la uso la sgrasso completamente già d'abitudine.
Qui ho fatto un risotto, ma ho letto oggi che la tradizione vuole che questo piatto sia una via di mezzo tra un risotto e una minestra.

L'uso del setaccio, poi, cade proprio a fagiolo per inaugurare l'arrivo del passaverdure del KEN. Ha funzionato benissimo, montato in un attimo e ottenuto il passato in ancor meno tempo, l'esperimento apre la strada ad altri passati. Eh eh, perché tutto sta col cominciare, come quando si deve aprire un libro, così è montare un attrezzo di cucina !!! A volte si pensa, ma faccio prima a fare a mano che a montare il tutto e poi lavare i vari pezzi, ma non sempre è vero.

E...last but not least, le ricette tradizionali  regionali mi attirano da sempre. E questa è addirittura storica. Annamaria già ne ha parlato nel suo post ma io andrò ancora in cerca di notizie, perché mi sono incuriosita.


Ed ecco riportata la ricetta di Annamaria


RISI E BISI  (ricetta tradizionale di Pino Agostini e Alvise Zorzi)

Ingredienti (4 persone)

800 gr di piselli teneri e dolci con bacello mangiatutto, in modo da ottenere 250-300 gr di piselli stranati, 250 gr di vialone nano (io ho usato quello della Confraternita dei Cereali), 60 gr di burro chiarificato, 50 gr di pancetta, 1 cipolla bianca piccola (e novella), 1 ciuffo di prezzemolo, parmigiano reggiano, sale e pepe nero macinato al momento. 
Un segreto: i piselli sgranati devono essere della medesima quantità del riso (o il triplo se con baccello).

Procedimento
Sgranare i piselli separando i semi dai bacelli, conservare entrami e lavarli.
Versare i bacelli in 2 litri di acqua leggermente salata e farli bollire per circa un'ora. Passare quindi brodo e bacelli al passaverdura oppure al mixer e poi al setaccio. Si otterrà un liquido un po' verde e un po' denso che sarà il brodo per preparare il risotto, da tenere al caldo con un fuoco basso.
Tritare la cipolla e la pancetta e rosolarli insieme con 30 gr di burro in una casseruola di rame (il risotto viene meglio, non c'è storia!) per qualche minuto, unire i piselli, versare un paio di mestoli di brodo e cucinare per 5' per pisellini fini e almeno 15' per quelli un po' più grossi.
Aggiungere il riso, mescolare con un cucchiaio di legno, unire il brodo bollente e mescolare per circa 14'. Unire il prezzemolo e cucinare per altri 2'. Togliere dal fuoco, regolare di sale, unire il pepe macinato fresco, il burro rimasto e il parmigiano a gusto. Mantecare, far riposare coperto per 2 ' e servire.

Varianti: c'è chi aggiunge semi di finocchio e uno spicchio d'aglio e interpreta liberamente l'idratazione del piatto e l'intensità del verde. Nel corso degli ultimi anni gli chef locali hanno puntato su "un'onda" composta ed un verde meno intenso (come ho cercato di fare io) puntando sulla qualità estrema del riso e sulla freschezza dei piselli.


Con questo post partecipo all'MTC Challange di Maggio





ed ora le taccole!!!!!!!!!!!!!!


ciò che meglio spiega la differenza tra i piselli e le taccole o piselli mangiatutto è questa foto che ho trovato in Australia :) Where else?
Come si suol dire...a picture is worth a thousand words.



Da sinistra verso destra: piselli (da sgranare) e due varietà di piselli mangiatutto o taccole.
Sugarsnap pea:  Pisum sativum var. macrocarpon
Snow pea: Pisum sativum var. saccharatum 




taccole in fiore


E lo sapevate che il presidente americano Thomas Jefferson coltivava ben 30 diverse varietà di piselli nella sua tenuta di Monticello?

vista di parte dell'orto di Monticello

Monday 16 May 2011

Il biancomangiare con la ricetta di mia nonna

DSCN7686 - Biancomangiare della nonna


Dal quaderno di mia nonna.

BIANCOMANGIARE

1 Kg.  di mandorle -  5 litri di acqua calda - 800 g. di zucchero -  600 g. di amido per dolci o fior di farina - corteccia di limone - cannella - cioccolato.

Si mondano le mandorle dopo averle lasciate un po' nell'acqua bollente. Si macinano un paio di volte con un po' d'acqua. Si dividono in 5 parti uguali. Ogni porzione si mette in un panno con mezzo litro d'acqua e si preme affinchè esca il latte di mandorle. Si aggiunge poi l'altro mezzo litro di acqua e si continua a sfruttare il passato di mandorle. Si procede così per le altre porzioni. In una casseruola si mette il latte così ottenuto più 800 grammi di zucchero, 600 grammi di amido o fior di farina, qualche corteccia di limone. Si mette a cuocere a fuoco lento avendo cura di girare continuamente e sempre per lo stesso verso come per la crema. Quando è denso abbastanza si versa in un piatto e si guarnisce con un po' di crema di cioccolata ottenuta con cacao e crema di mandorle ed un po' di vaniglia o cannella.

Oggi giorno con i potenti mezzi della tecnica potete usare il setaccio della vostra planetaria, oppure semplicemente un passino a maglia fine. Potete tranquillamente diminuire lo zucchero, se lo desiderate.
Questa è comunque la ricetta originale dei primi decenni del secolo scorso, senza alcuna modifica.

E' un dolce delicato, profumato, e perfetto per chi è intollerante al latte. Grazie alle mandorle è ricco di calcio.

Guarnire con fragole e fette di kiwi in onore del nostro Tricolore.

Se volete leggere un bel post sulla Storia dei Biancomangiare leggete quello che ha scritto Daniela su Menu Turistico.


Con questa ricetta partecipo al contest  di Cuoca a tempo perso "una ricetta lunga 150 anni"


Sunday 15 May 2011

Cilindro di peperoni ricotta e piselli

DSCN7707 - Blog



Questo piatto può essere sia un antipasto che un piatto unico o un contorno. io l'ho ideato come antipasto.



Ingredienti per 4 cilindri

 Crema di piselli

200 g. di piselli secchi
una cipolla
1 cucchiaino d'olio

Crema di ricotta
300 g. di ricotta
100 g. di parmigiano
sale q.b.
pepe

Mousse di peperoni rossi
2 /3 peperoni rossi
1 cucchiaino d'olio
peperoncino
sale q.b.

Bollire i piselli per mezz'ora, in acqua salata insieme ad una cipolla. Scolare e lasciare a sgocciolare bene. Passarli insieme alla cipolla, aggiustare di sale e pepe.

Lavorare la ricotta ed amalgamare il parmigiano, aggiustare di sale e pepe.

Cuocere in forno o microonde i peperoni e spellarli ancora caldi. Mettere a mollo un foglio di gelatina. Frullarli insieme ad un goccio di olio sale e peperoncino, unire ad un goccio di acqua ed alla gelatina e scaldare questo purè.

Usare un cilindro di acciaio, mettere prima il composto di peperoni, lasciare in frigo mezz'ora poi riempire con uno strato di mousse di ricotta e infine con la crema di piselli. Guarnire con del prezzemolo.

Volendo, impiattare su un letto di passato di peperoni senza gelatina.

Con questa ricetta partecipo al contest  di Cuoca a tempo perso "una ricetta lunga 150 anni"


Saturday 14 May 2011

Spaghetti di riso pomodoro e basilico e la dieta


DSCN7677 - Blog



Questa è la prima ricetta per il Contest di Alessandra - Cuoca a tempo perso.
Non è altro che una foto di uno dei piatti che in questo periodo spesso è sulla nostra tavola visto che Marcowebmaster è a dieta stretta ed io gli faccio compagnia. E' la più banale delle ricette o meglio è proprio una non ricetta, per partecipare comunque e "giocare" insieme ad Alessandra.

Però non sottovalutatela, se non siete abituati a mangiare leggero. E' ricca di vitamine ancora vive, di sali minerali e di profumo del basilico crudo. Interessante anche per l'uso degli spaghetti di riso, tanto per cambiare. Se vogliamo questo post può rivelarsi di pubblica utilità prima della prova costume :)

Velocissima da preparare, semplicemente con un frullatore ad immersione e accessorio tritatutto, A chi arriva a casa all'ultimo minuto prima dei pasti affamato,  consiglio di sgranocchiare qualche verdurina  cruda (carote,  finocchi, sedano) mentre l'acqua bolle e poi dedicarvi al "frullo".


Ingredienti:

per due persone a dieta  :)

130 g. di spaghetti di riso,
6/8 pomodori datterini,
1 cucchiaio di olio evo,
10 foglioline di basilico,
un pizzichino di sale.

Mettere a cuocere la pasta. Lasciare da parte qualche foglia di basilico. Frullare i datterini crudi con gli altri ingredienti. Scolare la pasta e condire con il pomodoro fresco.

Con questa ricetta dietetica partecipo al contest  di Cuoca a tempo perso "una ricetta lunga 150 anni"