Ieri sera si è chiusa la manifestazione "Pirandelliana 2009" con la tradizionale cena di fine stagione, nel giardino della Basilica dei SS. Bonifacio e Alessio all'Aventino - Roma.
Il compito di fare la torta mi è stato espressamente affidato, dopo la torta che avevo preparato l'anno scorso per festeggiare i dieci anni della Pirandelliana. (Prometto che posterò in seguito le foto della torta del 2008).
Il tema di quest'anno: il palcoscenico. Le decorazioni sono un disegno di una parte delle scene e sono state realizzate in pasta di zucchero con la ricetta di Paola L.
Per questi miei primi tentativi con le torte decorate a tema devo ringraziare Paola L. che con molta pazienza e generosità mi ha spiegato tantissime cose. Certo, rispetto alla mia maestra ho tanta strada da fare. Le sue sono vere e proprie originali creazioni, impeccabili nell'esecuzione. Le mie prime decorazioni hanno ancora tante imperfezioni. Non le voglio affatto nascondere. Già per me è tanto aver imparato a lavorare con la pasta di zucchero, essermi divertita a scoprire una cosa che non conoscevo ed aver fatto felici gli amici. Grazie Paola!
Con la base già pronta, alta abbastanza da poter fare tre strati di farcitura, avevo già in testa alcune idee su cosa avrei fatto, ma ho chiesto anche consiglio agli amici del Condominio di CI che non hanno mancato di rispondermi e darmi anche altre idee.
Le opzioni iniziali:
Copertura
con ganache al cioccolato fondente o con il fondente di zucchero?
Niente panna per l'esterno del dolce perchè il caldo e manine poco attente (un pietoso eufemismo) non assicuravano la conservazione.
Niente panna per l'esterno del dolce perchè il caldo e manine poco attente (un pietoso eufemismo) non assicuravano la conservazione.
Farcitura:
Pensavo il primo e il terzo strato con la solita goduriosa ganache al cioccolato fondente e al centro una farcitura al pistacchio. MA non volevo usare altre uova oltre a quelle già usate per la torta quindi niente crema pasticcera al pistacchio.
Ho pensato:chantilly con granella di pistacchi ? Tutte e tre le farciture uguali ganache al cioccolato fondente con granella di pistacchi? Chantilly al pistacchio?
Ho pensato:chantilly con granella di pistacchi ? Tutte e tre le farciture uguali ganache al cioccolato fondente con granella di pistacchi? Chantilly al pistacchio?
Poi in cucina mi è cascato l'occhio su un barattolo di marmellata di arance rosse e frutti di bosco che ancora non avevo messo in dipensa e ho incominciato a pensare che per lo strato centrale il sapore ed il colore della marmellata (il rosso avrebbe richiamato le decorazioni esterne) sarebbero stati perfetti...ma il pistacchio mi attirava tantissimo, con il cioccolato fondente io lo adoro. A togliermi dall'imbarazzo della scelta l'intolleranza ad alcuni ai frutti con guscio. Ha vinto la marmellata.
Non vi dico quanto era sbilenca dopo i vari tagli, ma con la farcitura si è ripresa :))))
Ecco qua cosa è uscito fuori:
RICETTA DELLA TORTA PIRANDELLIANA 2009
per una torta di 30 cm. di diametro
375 g. di burro,
6 uova,
4 tazze e mezza di zucchero,
3 tazze di latte,
1 bustina di vanillina,
6 uova,
4 tazze e mezza di zucchero,
3 tazze di latte,
1 bustina di vanillina,
6 tazze di farina con lievito
Per farcire
ganache al cioccolato fondente
marmellata di arance e frutti rossi di bosco
Lavorare il burro con le uova, aggiungere lo zucchero e lavorare ancora fin quando il composto diventa chiaro. Alternare latte e farina già setacciata con la vanillina. Imburrare i lati di una teglia di circa 30 cm, ricoprire la base con un disco di carta forno imburrato. Versare l’impasto e infornare a 180°. Cuocere per circa 60 minuti. Controllare con uno stecchino che il centro della torta sia cotto, spegnere il forno e lasciare socchiuso per una decina di minuti prima di togliere la torta. Dopo altri 10-15 minuti togliere il dolce dalla teglia e porre su una griglia per torte ad asciugare.
Per farcire
ganache al cioccolato fondente
marmellata di arance e frutti rossi di bosco
Lavorare il burro con le uova, aggiungere lo zucchero e lavorare ancora fin quando il composto diventa chiaro. Alternare latte e farina già setacciata con la vanillina. Imburrare i lati di una teglia di circa 30 cm, ricoprire la base con un disco di carta forno imburrato. Versare l’impasto e infornare a 180°. Cuocere per circa 60 minuti. Controllare con uno stecchino che il centro della torta sia cotto, spegnere il forno e lasciare socchiuso per una decina di minuti prima di togliere la torta. Dopo altri 10-15 minuti togliere il dolce dalla teglia e porre su una griglia per torte ad asciugare.
Farcire il giorno dopo altrimenti la torta sarà troppo soffice e tenderà a rompersi.
Particolare della fetta
GANACHE AL CIOCCOLATO
per ogni strato di farcitura
100 g. di panna
100 g. di cioccolato fondente al 60%
100 g. di panna
100 g. di cioccolato fondente al 60%
per la copertura
200 g. di panna
200 g. di cioccolato fondente
200 g. di panna
200 g. di cioccolato fondente
scaldare la panna senza farla bollire, togliere dal fuoco e far sciogliere il cioccolato lavorando molto delicatamente con una forchetta. La panna non deve montare ed il cioccolato deve rimanere lucido.
Una volta farcita la torta, passarla con un velo di gelarina all'arancia, poi versare la ganache e stenderla velocemente con una spatola. Lasciare ad asciugare.
LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.
30 ml. di acqua
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli )
50 g. di glucosio
450 g. di zucchero a velo vanillinato
aroma vanillina, mandorla amara
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle)
Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.
La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli )
50 g. di glucosio
450 g. di zucchero a velo vanillinato
aroma vanillina, mandorla amara
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle)
Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.
La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.
Per la torta ho preparato solo metà dose di pasta di zucchero e ne è avanzata parecchia.
Ed ora un po' di "diario di una condomina prestata temporaneamente al botteghino della Pirandelliana:
Mi sono rimproverata di non aver tenuto un diario dove segnare qualche episodio buffo, qualche battuta o gaffe divertente.
Riporto qui quel poco che ricordo:
Premesso che lo spettacolo inizia alle 21.15 e che all'Aventino non c'è neanche un negozio, bar o ristorante. Spettatrice dopo aver comprato i biglietti alle ore 21.00 - "OK, allora noi andiamo a mangiarci qualcosa e torniamo"
Lo spettacolo si tiene nel giardino privato della Basilica. Spettatrice mentre acquista i biglietti poco prima dell'inizio indica il cortile vuoto alle sue spalle e chiede - "Lo spettacolo si tiene qui?" Noi la guardiamo perplessi. Ma secondo voi in un quarto d'ora si riesce a montare un palco del quale non c'è neanche l'ombra e sistemare 200 sedie?
- "Da dove si entra?" Risposta, indicando il grande portale alla mia destra:"dalla chiesa, navata di destra fino in fondo". Si girano verso una misera porticina nell'altra direzione. No, scusi quello è il campanile.!!!!!!!!!!!!!!!!! Devo ancora capire perchè il campanile va per la maggiore.
Spettatore torna indietro dopo aver acquistato i biglietti - "lei me lo doveva dire che non è qui che fanno il balletto!!!" E io che ne so che voleva vedere il balletto! Non ho ancora in dotazione la palla di vetro!!! E' lui che, insieme alla gentile consorte (quattro occhi is better than one) è passato per il portone principale, dove da ambo i lati due cartelloni di un metro e mezzo per uno pubblicizzano la Pirandelliana, ha fatto la fila sostando davanti al cartello "Pirandelliana - Prezzi", è arrivato al botteghino stracolmo di locandine e programmi che sprizzano titoli quali Sei personaggi in cerca d'autore, Enrico IV, Tutto per bene, Il giuoco delle parti e non si è fatto venire il dubbio che Luigi Pirandello, se fosse ancora tra noi, non farebbe piroette.
Ultima serata di tutta la manifestazione - famosa perchè tutti si riducono all'ultimo e vogliono vedere lo spettacolo che avrebbero comodamente potuto vedere nei due o tre giorni prima senza problema di posti. E lo vogliono vedere a qualunque costo, in piedi o forse addirittura aggrappati con le unghie al di là del muro a strapiombo sul Tevere :))). E' già quasi tutto prenotato - i non prenotati iniziano ad imbizzarrirsi quando ormai i posti scarseggiano e si rendono conto che non riusciranno ad entrare. - Secondo voi il capro espiatorio chi è? Gli attori sono già tutti off limits nei camerini, i tecnici in sala, ma sì, prendiamocela con i signori del botteghino. Perchè mai dovremmo fare un esame di coscienza e dire:" ho rischiato, ad arrivare all'ultima ora dell'ultimo giorno"? Frasi quali "E però, lo dovevate dire!!!" sono il minimo. Dire a chi, cosa, attraverso quale mezzo? - "E no, voi siete obbligati a farci entrare". Mah..., a me risulta il contrario, per ragioni di sicurezza, raggiunta la capienza massima mi è vietato fare entrare anche un ectoplasma. -"Non vedo perchè i prenotati entrano e noi no!" Ma per definizione, no? Sono "prenotati"!!!
Rosy ma è magnifica!!
ReplyDeletele decorazioni poi son perfette!
ciao.
Semplicemente spettacolare, brava!!
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