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Tuesday, 1 December 2009

La Conserva di Pomodoro di Nonna Adriana

La mamma di Marcowebmaster fa una semplicissima conserva di pomodoro.
Ve la racconto. Fa a pezzetti dei pomodori ben maturi e dolci, li mette in una casseruola a doppio fondo e  incoperchia mentre cuociono a fuoco basso per una ventina di minuti. A questo punto, passa il pomodoro al passaverdura, rimette in pentola,   aggiunge sale q.b. e fa cuocere senza coperchio per circa un'ora per far asciugare la passata dell'acqua di vegetazione. Quando la passata ha raggiunto la densità desiderata la versa bollente nei barattoli già sterilizzati e poi crea il sottovuoto lasciando i barattoli capovolti fin quando non sono freddi. Semplice no?







P.S. Pare, si dice, si mormora che il basilico rilasci sostanze indesiderate in cottura, quindi, noi quando poi prepariamo la salsa lo aggiungiamo proprio all'ultimo senza farlo cuocere. Profuma lo stesso il sugo senza controindicazioni.




Vi ho preparato l'etichetta  :)))


disegno di Tratti di Gusto







Friday, 28 August 2009

Marmellata di mele e fichi

Spesso il problema con la marmellata di fichi è che tende ad attaccarsi e additittura a caramellarsi. Una ricetta di origine anglosassone suggerisce l'abbinamento con le mele. Non male come idea. Le mele, si sa, contengono un buon apporto di pectina, quindi aiutano sempre la marmellata ad addensarsi, nel contempo danno ai fichi quel po' d'acqua che permette di ottenere una marmellata di giusta densità. Le mele "granny smith" un po' aspre ben bilanciano il dolce dei fichi.






MARMELLATA DI MELE E FICHI

Ingredienti:
600 g. di mele Granny Smith (circa 3) sbucciate e tagliate a pezzetti,
1 l. di acqua,
500 g. di fichi, lavati e tagliati a pezzetti senza togliere la buccia,
un ulteriore ½ l. di acqua,
1 kg. di zucchero.

In una pentola larga e bassa mettere a freddo le mele con l'acqua, portare al bollore, cuocere per 30 minuti. Aggiungere i fichi ed il resto dell'acqua. Portare al bollore e far cuocere coperto per altri 10 minuti. Fuori dal fuoco, aggiungere lo zucchero; riportare sul fornello e farlo sciogliere girando lentamente a fuoco basso. Riportare al bollore e cuocere senza coperchio a fuoco basso per altri 30 minuti, senza mescolare, controllando solo di tanto in tanto, così che la marmellata non si attacchi. Quando sarà sufficientemente densa (prova piattino), la marmellata è pronta!
Invasare calda in barattoli sterilizzati ancora caldi. Chiudere quando è fredda o creare il sottovuoto dopo aver pulito l'imboccatura dei barattoli con della carta bagnata con il liquore.
Questa marmellata viene bene sia con i fichi bianchi che con i fichi neri.


Vi regalo le etichette che ho elaborato usando un'immagine che mi piace tanto di "Tratti di gusto".






Thursday, 18 June 2009

Marmellata di Rose Rosse


marmellata di rose rosse




Ecco finalmente la mia prima marmellata di rose. Devo tutto ad Alessandra di Menù Turistico.

Desideravo farla da tantissimi anni ma non osavo provare, poi ho visto la ricetta e foto di Ale e lei mi ha incoraggiato, così mi sono decisa.

La materia prima, poi, è ottima. Ho una bellissima pianta di rose rosse che fiorisce ripetutamente dalla primavera all'autunno. Ha dei fiori con petali carnosi, vellutati e soprattuto profumati. Ho pensato che sarebbe stata ideale per provare a fare la marmellata. Non avevo, per dir la verità, 200 g. di petali, quindi mi sono fatta fare le dovute proporzioni da Marcowebmaster e ne ho fatta di meno, addirittura in due lotti, perchè le rose sbocciavano quando decidevano loro, non quando servivano a me :D

Diciamo che con una decina di rose ho raggiunto quasi 100 g. di petali. Così, per darvi un'idea.
La ricetta di Ale

MARMELLATA DI ROSE

200 g di petali di rosa non trattati,
600 g di acqua,
500 g di zucchero semolato,
il succo di mezzo limone.

Alessandra spiega: "I petali di rose non trattati ...dovete recuperarli da un'amica o una parente col giardino, sulla cui fedeltà cieca ai dogmi del biologico potete mettere la mano sul fuoco. Una volta procuratavi la materia prima, bisogna poi procedere alla pulizia dei petali... Teoricamente ( ma molto, molto teoricamente: avete idea di quanti petali ci vogliano, per farne due etti???), bisognerebbe passarli ad uno ad uno con uno strofinaccio umido, ma se li fate transitare velocemente sotto l'acqua va bene lo stesso. L'importante è che non presentino tracce di terra, polvere o altro, perché va bene che è tutto biologico, ma trovarsi in bocca il cadavere di un ragnetto non fa piacere a nessuno.....Dopodichè, bisogna tritarli grossolanamente (i petali, non i ragnetti..) con una mezzaluna, metterli in una capace terrina , bagnarli con il limone, aggiungere 200 g di zucchero e, con le mani, cominiciare a mescolarli bene, senza timore di schiacciarli, anzi: una volta, questo passaggio si faceva nel mortaio, con il pestello, proprio per far sprigionare al massimo il profumo dei fiori, per cui, dateci dentro con lena, fino a quando non avrete ottenuto una bella poltiglia.A questo punto, prendete una pentola dal fondo spesso e preparate uno sciroppo, con l'acqua e lo zucchero rimanente: i tempi di bollitura precisi non li so, perché si è sempre andati ad occhio, ma considerate tre o quattro minuti al massimo: non deve diventare troppo denso, ma rimanere ancora piuttosto liquido. Si aggiunge la poltiglia allo sciroppo, si mescola fino a quando gli ingredienti non si sono perfettamente amalgamati e poi, a fuoco bassissimo, si procede con la cottura, come per una normale marmellata, togliendo la schiuma, se è il caso e mescolando spesso.La marmellata è pronta quando avrà raggiunto la consistenza del miele: ci vorrà una mezz'oretta, ma, se non siete sicuri, potete sempre fare la prova piattino ( o voi del corso sulle conserve, vi ricordate come si fa? si versa una goccia del composto su un piattino e, se quando lo si inclina, la goccia non scivola precipitosamente per terra, la marmellata è pronta).Spegnete il fuoco e NON invasate subito: contrariamente alle altre preparazioni, bisogna aspettare una decina di minuti, prima di metterla nei barattoli ( con queste dosi, 4 da 250 g): d'altronde, questa è una conserva solo nel nome, nel senso che non dura tantissimo ed è meglio tenerla in frigo. Dicono che sia perfetta con i formaggi...

Ed ora, visto che la ricetta è di Ale, qualcosa ve la regalo io per il vostro barattolo di marmellata di rose. Un'etichetta - non sono un grafico e per farla ho litigato con vari programmi. A maggior ragione, quindi, la solita avvertenza...copiare esclusivamente per uso personale. Incollare solo su barattolini di marmellata , non su blog siti e altre pubblicazioni anche più convenzionali, grazie.



etichetta_marmellata_di_rose



Chutney di Albicocche a Go Go: le albicocche del vicino sono sempre più belle


Siamo fortunati. Abbiamo dei vicini con i quali confiniamo, che sono gentili, simpatici e affettuosi. Capita a volte che durante le chiacchierate a bordo siepe ci si passi una pianta o qualcosa di buono.
Qualche giorno fa sono arrivate delle bellissime albicocche del loro giardino. Sode e dolcissime. E non abitiamo in campagna!!! Alcune le ho fotografate. Visto che una amica del "Condominio" di CI ha 22 chili di albicocche da "trasformare" scrivo al volo questo post.
Per Giuliana e per tutti: tre ricette di chutney di albicocche.



CHUTNEY DI ALBICOCCHE

1 Kg. di albicocche fatte a pezzetti,
360 g. di cipolle tagliate a pezzetti,
2 tazze di aceto di vino rosso,
1 tazza di uva sultanina,
1 tazza di zucchero di canna,
2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato (o in mancanza in polvere),
1 piccolo peperone verde (friggitello),
mezza tazza di brandy.

Unire albicocche, cipolle, aceto, uva sultanina, zucchero, ginger, peperoncino in un tegame largo. Mescolare a fuoco basso senza far bollire fin quando lo zucchero si sia sciolto. Portare al bollore e far sobbollire a recipiente scoperto girando ogni tanto per circa un'ora e mezza o finché il chutney sia diventato denso. Aggiungere il brandy. Girare bene. Versare nei barattoli sterilizzati e chiudere quando sono freddi ovvero usare il metodo del soprasotto se volete formare il sottovuoto.



CHUTNEY DI ALBICOCCHE E MELE

500 g. di albicocche fatte a pezzetti,
400 g. di mele (granny smith) sbucciate tagliate a pezzetti ,
240 g. di cipolle tagliate a pezzetti,
1 tazza e mezza di aceto di vino bianco,
mezza tazza di datteri a pezzetti,
2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato,
1 tazza e mezza di zucchero di canna,
1 cucchiaio di senape in polvere,
2 spicchi d'aglio schiacciati,
1 cucchiaino di semi di senape scura,
mezzo cucchiaino di cumino macinato,
mezzo cucchiaino di cardamomo macinato,
mezzo cucchiaino di coriandolo macinato.

Mettere tutti gli ingredienti in un recipiente largo. Mescolare a fuoco basso senza far bollire fin quando lo zucchero si sia sciolto. Portare al bollore e far sobbollire a recipiente scoperto girando ogni tanto per circa un'ora o finché il chutney sia diventato denso. Versare nei barattoli sterilizzati e chiudere quando sono freddi ovvero usare il metodo del soprasotto se volete formare il sottovuoto.



CHUTNEY DI ALBICOCCHE E BANANE

300 g. di albicocche secche fatte a pezzetti,
1 tazza di aceto di vino rosso,
2 tazze di acqua,
2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato,
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
un quarto di tazza di golden syrup,
1 cipolla media tagliata a pezzetti,
un quarto di tazza di uva sultanina,
un quarto di tazza di canditi misti,
un quarto di cucchiaino di spezie miste,
1 tazza di zucchero di canna,
300 g. di banane affettate.

Unire tutti gli ingredienti tranne le banane e lo zucchero che unirete dopo 20 minuti di cottura in un tegame largo. Portare al bollore e far sobbollire a recipiente scoperto girando ogni tanto fin quando le albicocche siano morbide. Aggiungere lo zucchero e le banane. Girare bene fin quando lo zucchero si sia sciolto, ma senza far bollire. Spegnere quando le banane sono cotte. Versare nei barattoli sterilizzati e chiudere quando sono freddi ovvero usare il metodo del soprasotto se volete formare il sottovuoto.



CHUTNEY DI ALBICOCCHE E DATTERI

500 g. di albicocche secche,
1 tazza e mezza di uva sultanina,
1 tazza e mezza di aceto di vino bianco,
3/4 di tazza di zucchero di canna,
250 g. di datteri,
125 g. di "preserved stem ginger"*
1 tazza di acqua,
1 cucchiaio di sale,
1 cucchiaino e mezzo di semi di senape,
mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere.
*preserved stem ginger è lo zenzero ancora giovane che è stato sbucciato e conservato nello sciroppo di zucchero con un lungo processo di cottura che ricorda un po' quello dei marron glacè.

Coprire d'acqua le albicocche e lasciarle a mollo per un'ora. Scolare e mettere in una pentola con l'uvetta e l'aceto. Portare al bollore lentamente e far sobbollire per 15 minuti. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e cuocere a fuoco basso fin quando il chutney sia diventato denso. Versare nei barattoli sterilizzati e chiudere quando sono freddi ovvero usare il metodo del soprasotto se volete formare il sottovuoto.

P.S. Non c'è misura più variabile e inesatta di una tazza (cup). Le mie ricette di churney sono in tazze australiane (dette "metric cups"). la misura corrisponde a 250 mls.
Le tazze americane invece corrispondono a 240 mls. Paola L. aveva dato un ottimo suggerimento. Quello di crearsi uno o più misuratori con dei barattoli usando un pennarello indelebile e segnando a che punto arrivano 240 o 250 mls questo serve non tanto per i liquidi perchè la corrispondenza la sappiamo ma per tutti gli altri ingredienti.


Qui di fianco alla vostra destra un po' più in basso ho inserito un convertitore di misura per chi vuole cimentarsi.
Il chutney si sposa molto bene con le carni. Come ho scritto su jacarandatree , io personalmente lo trovo ottimo accostato al tacchino (anche quello affettato) e alla birra Red Erik della Ceres che è leggermente dolce.

Tuesday, 12 May 2009

La marmellata di albiccocche e nocciole per Wiggi

Come dico sempre, io in cucina non sono una creatrice. Sono principalmente un'esecutrice. Ma come si fa a non partecipare quando gli amici chiamano? In fondo è un gioco.



Ecco allora cosa metto nel barattolo per partecipare al concorso di Virginia.
E' la mia marmellata preferita. Una sola raccomandazione: vi prego mangiatela così com'è, non cuocetela due volte. Leggasi non fateci la crostata. Le nocciole si offenderebbero.




MARMELLATA DI ALBICOCCHE E NOCCIOLE

Ingredienti:
1 kg. di albicocche tagliate in due e denocciolate,
1 tazza e mezza di acqua,
1 kg. di zucchero di canna,
100 g. di nocciole tostate e tritate,
80 g. di uva sultanina,
3 cucchiai di brandy.

In una pentola larga e bassa mettere a freddo le albicocche con l'acqua, portare al bollore, cuocere per 15 minuti. Spegnere e con una forchetta togliere le bucce che si saranno staccate dai frutti. Aggiungere lo zucchero mescolando delicatamente per farlo sciogliere. Riportare al bollore e cuocere a fuoco basso per altri 15 minuti, senza mescolare, controllando solo di tanto in tanto, così che la marmellata non si attacchi. Dopo i primi 5 minuti aggiungere l'uvetta, dopo altri 5 le nocciole e una volta spento il brandy. Invasare calda in barattoli sterilizzati ancora caldi. Chiudere quando è fredda o creare il sottovuoto dopo aver pulito l'imboccatura dei barattoli con della carta bagnata con il liquore.