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Wednesday, 2 June 2010

Dodici ingredienti che non devono mai mancare in una Costituzione






Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.


Approfondimenti ed iniziative su: Libertàegiustizia.it



ore nove: le frecce tricolore si scaldano volando ripetutamente in tondo...


... poi si avvicinano e ci passano davanti per dirigersi verso il centro

Buon 2 giugno

Rosy

Thursday, 25 March 2010

La TV che non vedo, la censura e RAI per una notte

,Tempo fa in occasione di una visita dei "cugini genovesi" a Roma ci siamo scambiati opinioni sui programmi televisivi e di quanto sia scadente la televisione di oggi, poca l'informazione, molte risse di tutti i tipi, non solo fra politici. Telegiornali gridati e che infondono solo preoccupazione. Poche le buone notizie, tanti aggettivi iperbolici. Ormai solo bollettini dei morti e dei feriti. Niente di sanamente educativo e positivo ammenochè non si arrivi a casa per l'ora di pranzo e si possano vedere Leonardo e Neapolis, quelli sì che sono programmi della CULTURA con tutte le lettere maiuscole. Ci informano riguardo alle scoperte scientifiche, alle nuove tecnologie e spesso possiamo venire a sapere come potremmo facilmente inquinare di meno, risparmiare energia, evitare il nucleare - visto che alla domanda sì ma poi le scorie le tieni tu a casa tua, tutti rispondono di no.

Però non rinuncio a tenermi informata, per quanto sia possibile e a volte anche doloroso venire a sapere, su quel che accade nel paese.

Tornando ai cugini genovesi, ci siamo scoperti a dire, "mah, in televisione non c'è più niente", e a constatare che sia a Roma che a Genova facevamo lo stesso slalom: lunedì Gad Lerner, martedì Floris (Ballarò),   meno male che in seconda serata c'è la Dandini per quasi tutta la settimana con Parla con me - a volte Matrix, ma quello di Mentana, giovedì Santoro (Anno Zero), venerdì Bignardi (Invasioni Barbariche prima L'era glaciale poi), sabato e domenica Fazio (Che tempo che fa), domenica poi, si fa ambo con la Gabbanelli oppure con Riccardo Iacona (Presa diretta).

Meno male che Parla con me e Che tempo che fa sono classificate come trasmissioni di intrattenimento, perchè come vedete, nonostante qui si paghi volutamente volontariamente il canone, resta ben poco in questo periodo di censura.

In pochi lustri ci siamo ridotti proprio male. E pensare che solo una generazione fa c'è chi per gli ideali e principi della prima parte della Costituzione quali la libertà, uguaglianza, ha rischiato o perduto la vita.

Penso ai Padri e le Madri Costituenti, che pur di diversi orientamenti politici hanno saputo dialogare e produrre un documento, La nostra Costituzione, che raccoglieva il meglio del meglio. E il popolo italiano in pochi anni se lo è fatto mutilare senza reagire.
Perchè mi sono chiesta spesso.
La risposta? Perchè in Italia furbo è sempre stato figo. E Se non riesco ad essere così furbo come vorrei, almeno tifo per chi ci riesce, no?


RAI PER UNA NOTTE



Vi informo che  purtroppo la censura è stata estesa a Rainews24
ma
Il PalaDozza di Bologna è al completo
diventa sempre più vasto il numero di tv e dei media che questa sera trasmetteranno l'evento.

La sottoscrizione avviata da Santoro per la realizzazione del programma, che chiedeva di versare tra i due e tre euro per raggiungere i 130 mila euro prefissati, si è conclusa ieri a mezzanotte.

Michele Santoro ha informato come segue:"Cari amici abbiamo finalmente raggiunto il nostro obiettivo: 50 mila sottoscrittori hanno dato il loro contributo per dar vita a Raiperunanotte. Sono felice e vi abbraccio tutti!"ed aggiunge: "da questo momento vi chiedo di non versare più denaro, riservandolo per le prossime iniziative".



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Raiperunanotte: le intercettazioni di Trani






Raiperunanotte - Trani, la ricostruzione di Travaglio







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da Repubblica Tv