Devo dire che mi richiama alla memoria una storia che mi veniva raccontata in Australia, di una signora che aveva gettato semi di margherite ai bordi delle strade e delle linee ferroviarie. Vero o leggenda metropolitana, ora non so dirvi. Ma non è detto che non faccia una ricerca.
Quello che invece sono qui a dirvi in caso non lo sappiate già, è dell'esistenza dei "Guerrilla Gardeners" sperando anche di trovare nuovi adepti.
Ho scoperto di essere anche io un guerrilla gardener visto che ha dieci anni mi prendo cura del ciglio di una scarpata per evitare che il terreno smotti. Per ora ho piantato un melograno (che da questo inverno fruttifica), due ulivi, un pero, e tante piante di lavanda. La prossima aggiunta sarà un fico.
Ho scoperto di essere anche io un guerrilla gardener visto che ha dieci anni mi prendo cura del ciglio di una scarpata per evitare che il terreno smotti. Per ora ho piantato un melograno (che da questo inverno fruttifica), due ulivi, un pero, e tante piante di lavanda. La prossima aggiunta sarà un fico.
Nella mia zona, il Parco Regionale dell'Appia Antica avrebbe proprio bisogno di un bel po' di Guerrilla Gardening per riportavi le specie autoctone e compattere quelle invasive ed estranee all'habitat come l'ailanto e la robinia pseudoacacia.
qui una volta c'èrano lecci querce, sughere e farnie
eppure qui intorno ancora qualche bella pianta sopravvive
arbusto di fusaggine
unico esemplare di melo selvatico
Chi sono i guerrilla gardeners?
Persone che amano il verde, che amano la loro città e alla quali dispiace vedere intorno a se i segni dell'incuria nel gestire il verde urbano.
Molti sono gli interventi possibili, dal prendersi cura di un'aiuola a rimettere a posto un giardinetto pubblico in gruppo, donare un po' di concime agli alberi lungo al marciapiede. Strepitoso poi il lancio di Bombe di Semi.
Penso di fare cosa gradita nel "propagare" questi consigli:
BOMBA DI SEMI: avvolgi in carta di giornale terriccio, fertilizzante, e semi di fiori che vorresti veder nascere. Il tutto imbevuto d'acqua. Ora avvicinati ad un cantiere in disuso o ad una zona abbandonata e lancia le flower-bomb. Dopo qualche settimana potrai apprezzare splendide fioriture in luoghi dimenticati.
-PRIMO ATTACCO: ricorda sempre di preparare nei dettagli la spedizione, facendo una perlustrazione di pomeriggio e valutando se i passanti sono molti e se i palazzi vicini hanno una visuale diretta sull'area dell'attacco. Prepara l'automobile con tutto il necessario, compresa un po' d'acqua per innaffiare a fine lavoro. Ricorda di avere una scusa pronta per passanti o forze dell'ordine. Puoi facilmente raccontare che è stato investito un cane nella zona e vuoi piantare dei fiori (ehm.. non è di ottimo gusto.. ma funziona). In generale sarà utile compiere il lavoro nel più breve tempo possibile, dunque dovrai pianificare in anticipo ogni singola operazione. Fai una foto prima e dopo l'attacco. Ricorda che i fari accesi dell'auto e i gruppi numerosi attirano molta attenzione. Ultimo consiglio, se tenete le piante nel bagagliaio ricordate di metterle in scatoloni o sacchetti, la terra non viene mai via completamente dalla moquette dell'auto.
-GIORNI SUCCESSIVI: Ricorda di annaffiare per almeno 2-3 giorni dopo l'attacco. L'ideale è passare di giorno e farsi notare da qualche anziano del quartiere, a cui affidare l'onorevole compito di innaffiare l'aiuola, sarà felicissimo di farlo... forse...
CONSIGLI UTILI
(per giardinieri d'assalto)
1. Proteggere le piante è importante quanto piantumarle. Se il vostro alberello è in ambiente urbano (ad esempio in una aiuola spartitraffico) dovrete prevedere l'arrivo dei decespugliatori della manutenzione comunale che potrebbero rovinaro o tranciarlo di netto. Si può risolvere il problema mettendo un piccolo palo e una bottiglia di plastica o un pezzo di corrugato (almeno di 20cm di lunghezza e 12 di diametro) alla base del tronco oppure, molto più elegante, mettendo una retina nera di ferro.
2. Dopo la piantumazione coprire la terra intorno con foglie, paglia, ghiaia o altro. Questo ridurrà l'evaporazione dell'acqua e manterrà la terra umida in estate e ridurrà le gelate in inverno.
3. Salvare le piante spontanee. A volte, più importante di piantumarenuove piante è scovare gli alberelli che nascono spontaneamente. Una piccola potatura ai rami più bassi, per renderli più ordinati, può migliorare il loro aspetto e magari evitargli di essere trattati come erbacce. Successivamente proteggerli dal taglio con uno dei sistemi precedenti. Il vantaggio è che essendo nati in condizioni difficili sono molto più resistenti delle piante comprate in vivaio e hanno quindi più possibilità di sopravvivere.
4. Molte piante si riproducono senza difficoltà per talea. Tra queste ad esempio i Salici e i Pioppi sono molto comuni nelle nostre città. Basta quindi tagliare un rametto e piantarlo (facendo il buco anche solo con un'asta di ferro) a fine inverno. Avrà bisogno nella successiva primavera di frequenti irrigazioni. Se sopravviverà alla stagione, poi se la caverà da solo. Ricordatevi, anche in questo caso, le protezioni ed evitate di piantare troppo vicino alla strada alberi ad alto fusto.
Un metodo facile, veloce ed economico.
5. Ghiande di quercia europea e americana, semi di Cerro e castagne matte hanno alte percentuali di germinabilità. Se in autunno fate una passeggiata in un parco, portatevi un sacchettino e riempitelo di questi semi. Rilasciateli poi in aiuole e vasche, non troppo piccole. Se riusciranno a nascere, saranno molto resistenti.
per approfondire:
http://www.guerrillagardening.it/
http://www.guerrillagardening.org/
avevo letto di questa iniziativa, e la trovo bellissima. un piccole granello di sabbia contro i meccanismi della modernità che ci stanno ammazzando...
ReplyDeleteComplimenti ai guerriglia gardening, sono i guerriglieri che preferisco in assoluto
ReplyDeleteBravissima, Rosy! Mi piace molto questa cosa...
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