Desideravo farla da tantissimi anni ma non osavo provare, poi ho visto la ricetta e foto di Ale e lei mi ha incoraggiato, così mi sono decisa.
La materia prima, poi, è ottima. Ho una bellissima pianta di rose rosse che fiorisce ripetutamente dalla primavera all'autunno. Ha dei fiori con petali carnosi, vellutati e soprattuto profumati. Ho pensato che sarebbe stata ideale per provare a fare la marmellata. Non avevo, per dir la verità, 200 g. di petali, quindi mi sono fatta fare le dovute proporzioni da Marcowebmaster e ne ho fatta di meno, addirittura in due lotti, perchè le rose sbocciavano quando decidevano loro, non quando servivano a me :D
Diciamo che con una decina di rose ho raggiunto quasi 100 g. di petali. Così, per darvi un'idea.
La ricetta di Ale
MARMELLATA DI ROSE
200 g di petali di rosa non trattati,
600 g di acqua,
500 g di zucchero semolato,
il succo di mezzo limone.
Alessandra spiega: "I petali di rose non trattati ...dovete recuperarli da un'amica o una parente col giardino, sulla cui fedeltà cieca ai dogmi del biologico potete mettere la mano sul fuoco. Una volta procuratavi la materia prima, bisogna poi procedere alla pulizia dei petali... Teoricamente ( ma molto, molto teoricamente: avete idea di quanti petali ci vogliano, per farne due etti???), bisognerebbe passarli ad uno ad uno con uno strofinaccio umido, ma se li fate transitare velocemente sotto l'acqua va bene lo stesso. L'importante è che non presentino tracce di terra, polvere o altro, perché va bene che è tutto biologico, ma trovarsi in bocca il cadavere di un ragnetto non fa piacere a nessuno.....Dopodichè, bisogna tritarli grossolanamente (i petali, non i ragnetti..) con una mezzaluna, metterli in una capace terrina , bagnarli con il limone, aggiungere 200 g di zucchero e, con le mani, cominiciare a mescolarli bene, senza timore di schiacciarli, anzi: una volta, questo passaggio si faceva nel mortaio, con il pestello, proprio per far sprigionare al massimo il profumo dei fiori, per cui, dateci dentro con lena, fino a quando non avrete ottenuto una bella poltiglia.A questo punto, prendete una pentola dal fondo spesso e preparate uno sciroppo, con l'acqua e lo zucchero rimanente: i tempi di bollitura precisi non li so, perché si è sempre andati ad occhio, ma considerate tre o quattro minuti al massimo: non deve diventare troppo denso, ma rimanere ancora piuttosto liquido. Si aggiunge la poltiglia allo sciroppo, si mescola fino a quando gli ingredienti non si sono perfettamente amalgamati e poi, a fuoco bassissimo, si procede con la cottura, come per una normale marmellata, togliendo la schiuma, se è il caso e mescolando spesso.La marmellata è pronta quando avrà raggiunto la consistenza del miele: ci vorrà una mezz'oretta, ma, se non siete sicuri, potete sempre fare la prova piattino ( o voi del corso sulle conserve, vi ricordate come si fa? si versa una goccia del composto su un piattino e, se quando lo si inclina, la goccia non scivola precipitosamente per terra, la marmellata è pronta).Spegnete il fuoco e NON invasate subito: contrariamente alle altre preparazioni, bisogna aspettare una decina di minuti, prima di metterla nei barattoli ( con queste dosi, 4 da 250 g): d'altronde, questa è una conserva solo nel nome, nel senso che non dura tantissimo ed è meglio tenerla in frigo. Dicono che sia perfetta con i formaggi...
Ed ora, visto che la ricetta è di Ale, qualcosa ve la regalo io per il vostro barattolo di marmellata di rose. Un'etichetta - non sono un grafico e per farla ho litigato con vari programmi. A maggior ragione, quindi, la solita avvertenza...copiare esclusivamente per uso personale. Incollare solo su barattolini di marmellata , non su blog siti e altre pubblicazioni anche più convenzionali, grazie.