tag:blogger.com,1999:blog-27953330960402988662024-03-27T18:59:53.351+01:00Rosemarie & ThymeIl mio diario di cucina, libri, giardino e dell'ambiente che mi circondaRosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.comBlogger340125tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-23937234896639016782023-01-02T15:02:00.015+01:002023-01-05T01:28:27.835+01:00 Douglas, Bartolini e il profumo scomparso<p>Avevo necessità di ringraziare un caro amico di famiglia e dopo qualche indagine ho saputo che gli avrebbe fatto piacere ricevere un profumo.</p><p>Quale occasione migliore del Natale per portarglielo.</p><p>Avevo pensato ad una confezione da 100 ml e ho iniziato a guardarmi in giro, sopratutto sui siti online anche per trovare l'offerta migliore.</p><p>Dopo aver perso l'ultimo pezzo in magazzino da una ditta concorrente (acquisto inizialmente andato a buon fine e pagato, mi scrivono che in contemporanea è stato acquistato da un'altro), mi rimetto alla ricerca e la mia scelta ricade non trovando disponibilità del profumo in seconda scelta sull'eau de parfum sempre da 100 ml. Unico dubbio negozio reale o online store della stessa catena?</p><p>Chiamo sia il servizio clienti che il negozio. Il servizio clienti mi assicura la consegna prima di Natale e questa è anche assicurata per iscritto sul sito ordinando entro la mattina del 20.12.2022.</p><p>Il negozio mi dice che hanno ancora 1 o 2 confezioni ma che per avere lo stesso sconto che applica il sito, dovrei spendere altri 15 euro in più. Dovrei arrivare a 90 euro, se non erro.</p><p>Decido quindi di ordinare online con lo sconto del 25%.</p><p>Tutto bene fin quando la consegna, affidata a Bartolini non comincia a spostarsi di data. Il pacco arriva a Roma il 22.12 e al consegna slitta di giorno in giorno dal 22 stesso al 23, e poi il 24 salta al 27. Mi ero organizzata per riceverla stando in casa il più possibile o chiedendo ai vicini di ricevere in mia vece. Il 24 mattina inizio a chiamare Douglas (linee occupate dato il periodo) per segnalare lo spostamento al 27 e mi consigliano di chiamare Bartolini e vedere se si può andare a prendersi il pacco. Chiamo Bartolini (linee occupate come sopra), alla fine, prima o dopo la loro pausa pranzo, non ricordo più bene, mi risponde un'operatrice, mi chiede il numero di spedizione, dice che non le risulta allora le dico che sto cliccando in tempo reale sulla loro pagina le detterò il loro n. traking. Butta giù il telefono. Facciamo finta, diciamo, che sia caduta la linea. Richiamo. Sempre occupato. Sempre. E io devo anche cucinare per la sera della Vigilia di Natale, non ho tutto il pomeriggio libero. Ogni tanto richiamo...ma ormai è chiaro che anche prendessi la linea non potrebbero più mettere in consegna il pacco o noi andarlo a ritirare con il traffico e gli impegni imminenti della vigilia.</p><p>Attendo amaramente ma ancora fiduciosa il 27.12.</p><p>Voi non ci crederete ma, ogni giorno, tutti i giorni e oggi siano al 2 gennaio 2023, ho visto cambiare al giorno dopo la data di consegna. Tutti i restanti giorni di dicembre e ora hanno incominciato con gennaio. Oggi è cambiata al 3. 01. Nel frattempo ho scritto alla Douglas 3 volte. Nessuno mi ha risposto.</p><p>Ho telefonato 2 volte e per carità, mi hanno dato ragione, ma del profumo neanche l'ombra. Ho detto che sono loro che devono contattare Bartolini e non io! Che risolvano la situazione e...niente.</p><p>Nel frattempo, sto facendo una triste figura con l'amico al quale dovevo portare questo dono.</p><p>Vi terrò aggiornati.</p><p><br /></p><p>3.01.2023</p><p>Un primo aggiornamento</p><p>Niente di positivo. Oggi per la prima volta invece di una data si legge<b> in attesa di definizione consegna</b>. E le notizie non sono buone.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3Nv9uKAW7MBb3zziRIlFdfCo2HvHB_5SRyPAs3H_arEcl1vZBCp5wRRFcBhHcPyv_gBCBzepZUuXGdNJGpsVFs45JYdBp0Hd27D8sgQJ6onxf_LmL-rwfxMVsgTC1RIdr6wfcjkoy-8qAd9i_PP-VqCbKicKgqrdak_o4u2a1ca4ewDZqCe3H4Psx/s1475/douglas%20bartolini%20eau%20sauvage_3.01.2023.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="1475" height="155" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3Nv9uKAW7MBb3zziRIlFdfCo2HvHB_5SRyPAs3H_arEcl1vZBCp5wRRFcBhHcPyv_gBCBzepZUuXGdNJGpsVFs45JYdBp0Hd27D8sgQJ6onxf_LmL-rwfxMVsgTC1RIdr6wfcjkoy-8qAd9i_PP-VqCbKicKgqrdak_o4u2a1ca4ewDZqCe3H4Psx/s320/douglas%20bartolini%20eau%20sauvage_3.01.2023.jpg" width="320" /></a></div><br /><p>Ho chiamato Bartolini e chi mi ha risposto dichiara che il pacco è arrivato danneggiato. La bottiglia rotta. E dichiara che lo hanno rispedito a Douglas. Chiamo Douglas e mi dicono che a loro non risulta ancora la cosa. Che scriveranno a Bartolini. In tal caso però, se la notizia è corretta, mi restituiranno tra 15 giorni quanto ho speso. Avete capito bene. Non è che mi inviano un altro profumo allo stesso prezzo e subito al posto di quello che è danneggiato. </p><p>Quindi per ora io non ho notizie ufficiali, scritte, quindi non posso provvedere a ricomprare, sicuramente perderò lo sconto natalizio, e nel frattempo niente regalo per chi lo doveva ricevere...</p><p>Ora ditemi voi se non vi sareste accorti tra il 20 e il 22 dicembre di avere tra le mani un pacchetto grondante di profumo. Ditemi voi se non è correttezza e professionalità avvisare subito. Ovviamente se il pacco fosse stato danneggiato prima dell'uscita dal magazziono Douglas il corriere se ne sarebbe accorto.</p><div><br /></div><p><br /></p>Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-57246778105596684502020-04-30T00:36:00.002+02:002020-05-01T01:52:32.461+02:00Pollo in salsa di noci alla georgiana: Kharsho<div style="text-align: justify;">
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Siamo al secondo appuntamento con la cucina ai tempi del Covid19. Tempi durante i quali fare la spesa, cari posteri che ci leggerete, può significare fare un'ora e mezza di fila, bardati di mascherina e guanti, con il timore del virus e anche di dimenticare di comprare qualcosa, il che significherebbe rifare la fila e magari essere sospettati di essere usciti con la scusa di fare la spesa se si compra solo l'ingrediente dimenticato.</div>
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<span style="text-align: start;">Con gli amici <a href="https://www.mtchallenge.it/" target="_blank">dell'MTC </a>sotto la direzione della Ale e dei due giudici di turno </span> :)<span style="text-align: start;"> presentiamo ognuno un piatto di pollo della tradizione di un paese straniero, sostituendo con ingredienti che abbiamo già in casa o facilmente reperibili. Si può sostituire tutto meno il pollo.</span></div>
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Non è facile scegliere un piatto mai provato e doverlo modificare in modo che a prima vista si pensi che sia l'originale. Perché è questa era la nostra consegna. Avevo cercato tra la cucina di più paesi, ho esaminato "l'anglofono" barbeque chicken, che conosco molto bene, ma è un po' troppo gettonato, e non l'ho trovato sufficientemente elaborato per poterne fare una rielaborazione che comunque sembrasse l'originale. Ho viaggiato in lungo e in largo, credetemi, da nord a sud e da est a ovest, trovando, ahimè poche ricette che, forse per la mia scarsa immaginazione, al di là di alcune già scelte da altri, avrei potuto utilizzare. E poi, mi si è accesa una lampadina e sono volata in Georgia. Ho trovato il Kharsho. In georgiano ხარშო di pollo. Mi piacciono molto i caratteri georgiani e credo che esplorerò ancora altre ricette di questo paese. </div>
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La mia scelta è caduta su una ricetta tradizionale della cucina georgiana. Una ricetta di pollo in salsa di noci. Le noci sono un ingrediente molto utilizzato lì e facilmente reperibili al mio supermercato. Mi sono sempre chiesta se lì abbiano molti alberi di noci, perché è comunque è un paese povero, ma usano noci come se piovesse e le noci costano.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2lQQd6-g3rBUFSnhe37aSaXLo8OH_IcPLx7CAUQiPJ4hO_UPFsCj8sdjoOAFHWThKq9COS8LIm04M9sG35vFlgIaOrI21f44zlsa7kjCr6XKtAVa3j4dBFexG8awJzeeOjJH9j-KKXWU/s1600/IMG_5637+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2lQQd6-g3rBUFSnhe37aSaXLo8OH_IcPLx7CAUQiPJ4hO_UPFsCj8sdjoOAFHWThKq9COS8LIm04M9sG35vFlgIaOrI21f44zlsa7kjCr6XKtAVa3j4dBFexG8awJzeeOjJH9j-KKXWU/s320/IMG_5637+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
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Il pesto di noci è semplice da realizzare e va condito con varie spezie, non tutte reperibili facilmente in Italia e sopratutto in questo periodo. In particolare la calendula in polvere, (che ho sostituito con lo zafferano) e il fienogreco blu. Mi chiedo proprio che sapore ha la calendula. E il fienogreco blu? Ho trovato però nella mia dispensa un barattolino di spezie miste berbaré che contiene alcune delle spezie richieste per il piatto di pollo alla noci (da non credere, eh). Vi scrivo l'elenco. Quelle sottolineate sono richieste nella ricetta originale: paprika dolce, <u>peperoncino</u>, sale, pepe nero, zenzero, <u>coriandolo</u>, <u>fienogreco</u>, cardamomo, noce moscata, cannella, chiodi di garofano e pimento. Quindi il piatto ha virato in parte verso i sapori etiopi e eritrei.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAISKpdn8eZXtOhdjxJ6qrA2jU-X2E7BWlCSem8Q_0_xWVpxnttEBbe_i3odPdfNR5psKdBbaB0tSBkcArLReNWRv503L8kOAzHESp3jxX5LGAKKSeMI9KTgFCA96FUlRvLtsbiUE1C04/s1600/IMG_5648+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAISKpdn8eZXtOhdjxJ6qrA2jU-X2E7BWlCSem8Q_0_xWVpxnttEBbe_i3odPdfNR5psKdBbaB0tSBkcArLReNWRv503L8kOAzHESp3jxX5LGAKKSeMI9KTgFCA96FUlRvLtsbiUE1C04/s320/IMG_5648+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
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Per la presenza delle noci, della cannella e dei chiodi di garofano, nonché del peperoncino (con la mia dose del mix di spezie era piccantino), ho anche pensato di preparare una piccolissima ciotolina a parte della stessa salsa con cioccolato fondente al 70%. Solo un quadratino di cioccolato sciolto in meno di mezzo bicchiere di salsa. Ho trattato così il pollo un po' come fosse la cacciagione, ricordando amici che si lamentavano qualche anno fa di dover mangiare a Natale, invitati dallo zio molto blasonato, carne di cervo in salsa al cioccolato. La mia salsa, speziata e con questo sapore dolceamaro avvolgente di pochissimo cioccolato fondente a me la variante è piaciuta. Ho scelto volutamente di utilizzare, lasciate intere, le parti di carne scura del pollo, perché più saporite e morbide. A noi piacciono di più.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddD7AnYzX5rG-ClbUhVlbM0tJRwlokuycELaxaDoh4OOPzUxpEQdAVgv48b01aEOrtaZp3Dlxt-gevcnsxwwKSdxEcuLE7_iUp-F5iVlWhCikce8WM1uunettpqCc4AU-VtRxc9Vk40o/s1600/IMG_5689+-+pollo+Kharsho_+blog+_firmata+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddD7AnYzX5rG-ClbUhVlbM0tJRwlokuycELaxaDoh4OOPzUxpEQdAVgv48b01aEOrtaZp3Dlxt-gevcnsxwwKSdxEcuLE7_iUp-F5iVlWhCikce8WM1uunettpqCc4AU-VtRxc9Vk40o/s320/IMG_5689+-+pollo+Kharsho_+blog+_firmata+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
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<span style="color: #666666;"></span><br />
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<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
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Il Kharsho viene preparato soprattutto come zuppa. L'ho fatto diventare un secondo. Può essere servito da solo o con il riso. La salsa al cioccolato la servirei a parte. Con le dosi indicate di la salsa di noci ne viene moltissima, quindi basterebbe riservarne un quantitativo a piacere per la salsa di noci al cioccolato, con le proporzioni indicate.</div>
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Abbiamo pensato che con il pesto di noci rimasto si potrà condire una pasta e lo abbiamo collocato in freezer. Ieri sera abbiamo mangiato il pollo in purezza e questa sera la parte avanzata, accompagnata da riso bollito.</div>
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Ecco la mia versione modificata:<br />
<br />
Ingredienti per 4 persone<br />
<br />
5 sovracosce di pollo<br />
5 cosce di pollo<br />
350 g di noci sgusciate<br />
2 cipollotti freschi grandi<br />
3 spicchi di aglio<br />
1 cucchiaio colmo di salsa di pomodoro<br />
5 cucchiai di olio extravergine di olivo<br />
mezzo cucchiaio di spezie berberé<br />
sale qb<br />
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Mettete in una casseruola l'olio e le cipolline tritate. Incoperchiate e fate cuocere lentamente, controllando spesso. Aggiungete il pollo e fatelo cuocere a fuoco medio-basso fino a rosolarlo leggermente. Ci vorranno circa dieci minuti. Salate i pezzi di pollo. Aggiungete acqua tiepida sufficiente ad arrivare a poco più di metà altezza dei pezzi di pollo, unite la salsa di pomodoro e controllate di sale. Fate sobbollire per una decina di minuti. Nel frattempo tritate le noci insieme all'aglio, aggiungete le spezie e quando il pollo sarà pronto togliete il brodo e tenetelo da parte. Separatamente aggiungete al pesto di noci solo tanto brodo quanto basti per ottenere una salsa densa. Aggiungetela al pollo. Mescolate bene e fate cuocete a fuoco basso per 3 o 4 minuti.</div>
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Consiglio di lasciare riposare il pollo per farlo insaporire nella sua salsina per una mezz'ora. Scaldate e servite decorato con prezzemolo, accompagnato, se desiderate, da riso bollito.</div>
E' un piatto che si presta ad essere preparato in anticipo o anche il giorno prima. Ve lo consiglio.<br />
<br />
<br />
Per la salsa di noci al cioccolato<br />
per un bicchiere di salsa 2 quadretti di cioccolato fondente al 70%<br />
<br />
Sciogliete il cioccolato fatto a pezzettini nella salsa calda posta in un bicchiere o in una tazza. Girate con una forchettina spezzettando ulteriormente se necessario.<br />
<br />
La ricetta originale<br />
<br />
1 whole chicken,<br />
350 grams of walnuts,<br />
2 medium sized onions,<br />
3 cloves of garlic,<br />
1 heaped tbs of tomato puree,<br />
5 tbs of oil,<br />
1 tsp of dried marigold,<br />
1 level tsp of blue fenugreek,<br />
1 level tsp of dried coriander,<br />
1 tsp of dried red pepper,<br />
and salt (amount dependent upon personal preference).<br />
<br />
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Preparation: Cut the chicken into medium to large pieces and add, together with 5 tbs of oil (3-4 if the chicken is fatty) to a deep pot. Cook for 15 minutes on a low to medium heat. </div>
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Finely chop the onions and add to the pot. Continue to cook for 10 minutes, stirring frequently.</div>
<div style="text-align: justify;">
Add 1.5 liters of water. Stir and cook for a further 10 minutes on a medium heat.</div>
<div style="text-align: justify;">
Grind the walnuts and garlic together.</div>
<div style="text-align: justify;">
Add 1 heaped tbs of tomato puree, 1 tsp of dried marigold, 1 level tsp of blue fenugreek, 1 level tsp of dried coriander, 1 tsp of dried red pepper, and salt (amount dependent upon personal preference) to the ground garlic and walnuts.</div>
<div style="text-align: justify;">
Stir in 1 cup of the chicken juices and mix thoroughly.</div>
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Pour the mixture into the pot containing the cooked chicken.</div>
<div style="text-align: justify;">
Stir and cook on a medium heat for 3-4 minutes and then serve.</div>
<div style="text-align: justify;">
Serving: Serve hot. We garnished ours with parsley.</div>
<br />
<a href="https://georgianrecipes.net/2014/12/16/chicken-kharsho/" target="_blank">Fonte</a><br />
<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-56585169081501608442020-04-17T15:09:00.001+02:002020-04-20T18:17:02.293+02:00Vermicelli con bucce di patate, carote e trito di gambi di prezzemolo<div style="text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYichH6Alr6Jx-eJd0IXmvyKljNEYkHRPSonV6q1mvhFXqSE_mbiR8O9YqLwKjiRuYQ6Mo491t3PLy1WV25_5xA72q8zVnE5ZYYKI6Y8xxnlasQEXE6yzp98Ko5hNI-fhu8G29hlyx_3M/s1600/IMG_5575+-+aprile+2020+vermicelli+bucce+patate+carote+blog+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYichH6Alr6Jx-eJd0IXmvyKljNEYkHRPSonV6q1mvhFXqSE_mbiR8O9YqLwKjiRuYQ6Mo491t3PLy1WV25_5xA72q8zVnE5ZYYKI6Y8xxnlasQEXE6yzp98Ko5hNI-fhu8G29hlyx_3M/s320/IMG_5575+-+aprile+2020+vermicelli+bucce+patate+carote+blog+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
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Con questo post riprendo a dedicarmi al mio blog, dopo tanto e allo stesso tempo insieme alle amiche dell'<a href="https://www.mtchallenge.it/" target="_blank">MTC</a> partecipo alla preparazione di un piatto di pasta condito con quello che di solito viene scartato. Di cose che si scartano ce ne sono più di quanto si pensi, ma al momento siamo in quarantena e con uscite contingentate a causa della pandemia di Covid19.</div>
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Quindi ho usato i soli scarti vegetali rimasti prima della prossima uscita per la spesa.</div>
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Ingredienti per due persone<br />
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160 - 180 g di vermicelli o altra pasta secca<br />
buccia di 2 patate medio-grandi<br />
cubetti di due carote sbucciate<br />
1 patata sbucciata ed affettata<br />
buccia di 2 carote<br />
olio extravergine di oliva<br />
5 gambi teneri di prezzemolo tagliati piccoli piccoli<br />
buccia rigata di un limone<br />
pangrattato leggermente tostato in padella<br />
sale<br />
<br />
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Lavate e spazzolate le patate e le carote. Sbucciatele con il pelapatate. Friggete con un pizzico di sale separatamente, oppure, nello stesso olio, prima le carote in dadola, le bucce e poi le patate. Mettete da parte.</div>
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Fate bollire l'acqua per la pasta, che farete cuocere 2 o 3 minuti in meno di quanto consigliato, insieme alla patata affettata. Mentre la pasta cuoce, preparate una padella ampia per la mantecatura. Aggiungete 4 - 5 cucchiai di olio, la dadola di carote, la pasta scolata tirandola su dall'acqua, un mestolo di acqua di cottura. Unite metà delle bucce di patate e carote e fate mantecare. </div>
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Aggiungete il resto delle bucce lasciandone qualcuna per la guarnizione. Girate e impiattate.</div>
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Guarnite con le bucce rimaste, qualche strisciolina di buccia di limone, il trito di gambi di prezzemolo e un bel pizzico di pangrattato al posto del parmigiano.</div>
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NOTE: prima di decidere di usare le bucce di patate, che già avevo usato in precedenza, ho riletto su più siti le avvertenze riguardo la presenza di solanina in alcuni ortaggi. Data la quantità minima di bucce adoperate, il colore (non verde) della stesse, la freschezza della materia prima, e la varietà usata (agata) la quantità di solanina è minima.</div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-76113365055898691372019-12-18T09:00:00.000+01:002020-04-20T17:51:44.519+02:00Royal Mincemeat Pie continued<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdYfBd3s99xKg8sTxTCX8G_TZ-Tmxku-QJmBg8DxK-Bilyl70IPOJMgPR-SuOYd0JrRuZMDQ2cIGkIjD4_U_337hgNCkIMpkti7hpA8CxS8xQ5gughyphenhyphenpt5DWYKV559G3aDGSChJYNrCDo/s1600/IMG_4557+-+Blog_Rosemarie_alto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdYfBd3s99xKg8sTxTCX8G_TZ-Tmxku-QJmBg8DxK-Bilyl70IPOJMgPR-SuOYd0JrRuZMDQ2cIGkIjD4_U_337hgNCkIMpkti7hpA8CxS8xQ5gughyphenhyphenpt5DWYKV559G3aDGSChJYNrCDo/s320/IMG_4557+-+Blog_Rosemarie_alto.JPG" width="500" /></a></div>
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<span style="text-align: start;">Questo blog partecipa con questa ricetta alla raccolta di "</span><a href="https://www.mtchallenge.it/2019/12/02/una-mince-pie-e-per-sempre/" style="text-align: start;" target="_blank">Una Mince Pie è per sempre</a><span style="text-align: start;">" e oggi 18 dicembre sono state pubblicate anche <a href="https://www.mtchallenge.it/2019/12/18/una-mince-pie-e-per-sempre-seconda-parte/" target="_blank">altre ricette su MTC</a> che dovete assolutamente andare a leggere.</span></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
Ed ecco invece qui la ricetta sorpresa su questo blog, il dolce per il quale vi avevo preparato il <a href="https://rosemarieandthyme.blogspot.com/2019/12/royal-mincemeat-pie.html" target="_blank"><b>mincemeat</b></a> un paio di settimane fa. Il nome, preceduto dall'aggettivo "Royal", mi fa pensare alla pasta reale o alla frangipane, perché sopra la base di pasta brisée viene steso un velo di impasto composto di farina di mandorle uovo e zucchero.</div>
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Royal Mincemeat Pie</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
per una teglia da 23 cm di diametro con fondo removibile</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: justify;">
Pasta brisée</div>
225 g di farina, più un po' extra per la spianatoia<br />
una punta di cucchiaino di sale fino<br />
70 g di burro freddo, tagliato a pezzetti<br />
65 g di strutto<br />
scorza finemente grattugiata di una arancia<br />
35-40 ml di succo d'arancia appena spremuto<br />
<br />
Ripieno<br />
225 g di mele renette (in Inghilterra usano le bramley)<br />
scorza finemente grattugiata di 1 limone, più 1 cucchiaio di succo<br />
<a href="https://rosemarieandthyme.blogspot.com/2019/12/royal-mincemeat-pie.html" style="text-align: justify;" target="_blank"><b>mincemeat</b></a><br />
1 cucchiaio di brandy<br />
50 g di burro non salato, a temperatura ambiente<br />
200 g di zucchero semolato<br />
1 uovo medio, sbattuto<br />
1 cucchiaio di farina<br />
50 g di farina di mandorle<br />
3 grandi albumi<br />
<div>
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Setacciate la farina e il sale in un mixer. Aggiungete il burro freddo e lo strutto, quindi azionate il mixer fino a quando il composto non assomigli al pangrattato. Aggiungete la scorza di arancia e il succo e mixate per 2-3 secondi, quindi passate in una terrina. Lavorate con le mani fredde per qualche attimo, formate una palla e mettete in frigo a riposare per almeno mezz'ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla spianatoia infarinata stendete con il mattarello un disco poco più grande del diametro della vostra teglia. Rivestite la stessa con la sfoglia ottenuta, tagliate la pasta in eccesso sui bordi. Mettete in frigo per 20 minuti, poi infornate a 190°C sul ripiano centrale dopo aver ricoperto la pasta con un foglio di alluminio e dei fagioli. Dopo 15 minuti, togliere il foglio di alluminio e i fagioli. Cuocere per altri 5-7 minuti. Non lasciate che i bordi diventino troppo scuri. Togliete dal forno e mettete a raffreddare nella teglia. Abbassate la temperatura del forno a 180 ° C / ventilato 160 ° C.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo, sbucciate e tagliate a dadini finemente la mela, lanciandola in una ciotola con il succo di limone per evitare che si scurisca. Mescolate la scorza di limone, la mincemeat e il brandy.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Lavorate il burro e 25 g di zucchero in una ciotola fino a ottenere un composto leggero e soffice. Sbattere l'uovo, quindi aggiungere la farina e le mandorle tritate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Distribuire il composto di burro e mandorle sulla base della torta, coprire con la mincemeat, quindi cuocere per 30 minuti.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poco prima che il tempo di cottura sia scaduto, metti gli albumi in una grande ciotola pulita e sbatteteli a neve ferma (il composto dovrà scrivere). Sbattete i 175 g di zucchero rimasto, 1 cucchiaio alla volta, per formare una meringa liscia e lucida.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rimuovete la torta dal forno e abbassate il forno a 120 ° C / ventilato 100 ° C . Versate la meringa sul ripieno e create dei picchi con un cucchiaio o con una spatola. Cuocete per 45 minuti fino a quando la meringa sarà croccante. Togliete dal forno e fate raffreddare nella teglia. Servite caldo o a temperatura ambiente</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsRrKNUdFB3Z3vkbOznA98TnQXeo3QbwidyoAyuHD6_1HuSDFXVPXITu1lt68hffckA71FyFVapsQmV7WVknQCNlQHhSqsrKAoryL8-aUKbvVUXI6_iwHVlbSVplCx7g6z0ArFKpP5rjE/s1600/IMG_4554+-+Blog_Rosemarie_fetta.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1600" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsRrKNUdFB3Z3vkbOznA98TnQXeo3QbwidyoAyuHD6_1HuSDFXVPXITu1lt68hffckA71FyFVapsQmV7WVknQCNlQHhSqsrKAoryL8-aUKbvVUXI6_iwHVlbSVplCx7g6z0ArFKpP5rjE/s320/IMG_4554+-+Blog_Rosemarie_fetta.JPG" width="500" /></a></div>
<br /></div>
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<br /></div>
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Usate un cannello da cucina per dare un po' di colore alla meringa già cotta o lasciatela liscia così come ho fatto io.</div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-77408548525561837382019-12-02T09:00:00.000+01:002020-04-17T22:35:13.770+02:00Royal Mincemeat Pie - to be continued<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1SDOQ04tG9xe28LqGjDraBN0x6jVQFew9QQIXY9vwCZajSO05qL2xEEHzoM6Oo8NfOwpXMIet-xvG7WzzaOWl8wjWQ7-zMi9Tvkh98j1g8X8OpdSqWplToqMgx_Jp1F-VKpWBzMDhIA0/s1600/IMG_4461.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1SDOQ04tG9xe28LqGjDraBN0x6jVQFew9QQIXY9vwCZajSO05qL2xEEHzoM6Oo8NfOwpXMIet-xvG7WzzaOWl8wjWQ7-zMi9Tvkh98j1g8X8OpdSqWplToqMgx_Jp1F-VKpWBzMDhIA0/s400/IMG_4461.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">mincemeat: tutto pronto prima della macerazione</span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Questo blog partecipa con questa ricetta alla raccolta di ricette <a href="https://www.mtchallenge.it/2019/12/02/una-mince-pie-e-per-sempre/" target="_blank">Un Mincemeat Pie è per sempre</a> su MTC </div>
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<br /></div>
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Per fare questo dolce dovrete prima di tutto preparare quello che in inglese si chiama "mincemeat".</div>
<div style="text-align: left;">
In questo caso alla tradizionale ricetta è stata aggiunta della mela e del succo di agrumi.</div>
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<br /></div>
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Ma cosa è il mincemeat? E' un insieme di uvetta passa di <b>vari </b>tipi, canditi, spezie, conservati generalmente nel brandy che si prepara prima del periodo natalizio. Anticamente conteneva anche un po' di carne, ma ora non più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Più mincemeat si prepara e si tiene da parte per l'occorrenza, più dolci si potranno preparare in poco tempo, da donare prima e durante le feste. Così fanno nei paesi anglosassoni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di solito l'uva passa è di <b>tre </b>tipi: sultanina (sultanas), di corinto (currents) e quella chiamata "raisins" che non si trova facilmente qui in Italia e che io si solito sostituisco con lo zibbibo*.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo composto, è la base di molti dolci natalizi, dalla Christmas cake, ai mincemeat pies, al Christmas pudding, e poi nel tempo si sono aggiunte versioni e dolcini nuovi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta che vi propongo, del Royal Mincemeat Pie richiede le dosi sotto descritte, ma se desiderate fatene di più, da tenere da parte. Non si sa mai, un invito improvviso, amici a cena nel periodo prenatalizio o postnatalizio o anche per dolci programmati, avrete già il composto pronto!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta del dolce sarà pubblicata <b>il 18 dicembre 2019</b>. Se siete incuriositi vi aspetto qui sul mio blog per scoprire come sarà il Royal Mincemeat Pie.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>a presto, a mercoledì 18 dicembre</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Mincemeat per Royal <span style="text-align: justify;">Mincemeat Pie</span></div>
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<br /></div>
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Ingredienti</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
1 mela e mezza<br />
250 g di uvetta mista (sultanina, corinto, zibibbo*)<br />
50 g di canditi a piccoli cubetti<br />
30 g di mandorle pelate e tagliate a pezzetti<br />
85 g di zucchero moscovado chiaro<br />
succo di 1 arancia<br />
succo di un limone<br />
1 cucchiaino di spezie miste<br />
un quarto di cucchiaino di cannella<br />
un pizzico di noce moscata<br />
2 o 3 cucchiai di brandy o rum<br />
75 g di burro<br />
<br />
Mettete tutti gli ingredienti tranne in burro in una coppa e lasciate a macerare in frigo ben coperti fino al mattino dopo.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il giorno dopo, sterilizzate 3 barattoli da 350 ml e i loro coperchi: lavateli in acqua saponata ben calda, sciacquateli sempre in acqua corrente calda e asciugateli in forno a bassa temperatura.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre i barattoli si asciugano, prendete una teglia da forno, versatevi dentro il mix di frutta che avete preparato e messo da parte, mettetelo anch'esso in forno per 15-20 minuti. Togliete la teglia dal forno, aggiungete il burro sciolto e girate bene il tutto con un cucchiaio. Versate nei barattoli e chiudete con i coperchi. Lasciate raffreddare. Il composto si manterrà fino a sei mesi se ben conservato, in un luogo fresco e buio.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>To be continued</b></div>
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<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>mercoledì 18 dicembre con la ricetta del</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b> Royal Mincemeat Pie</b></div>
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<br /></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-64627803298397684222018-04-25T23:29:00.002+02:002020-04-17T22:50:54.122+02:00La Tortilla de patatas, che buona!<div style="text-align: center;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtT5QwPfVvRR1QgKYxYezAxKO0gNxhPrHFdRbM_oMwuHTTkiWnELC3wqZdxYuY9_PBUBgJGruSu0_4yE3_H_G_5vIE8rh-RbNxOojxUaWXd-g8Nzwa4vWlWaO38WV50UQwoloAYee-Yu8/s1600/DSCN5391+-+blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtT5QwPfVvRR1QgKYxYezAxKO0gNxhPrHFdRbM_oMwuHTTkiWnELC3wqZdxYuY9_PBUBgJGruSu0_4yE3_H_G_5vIE8rh-RbNxOojxUaWXd-g8Nzwa4vWlWaO38WV50UQwoloAYee-Yu8/s320/DSCN5391+-+blog.JPG" width="375" /></a></div>
<br /></div>
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<br /></div>
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E' di Mai del blog <a href="http://ilcoloredellacurcuma.blogspot.it/2018/04/tortilla.html" target="_blank">Il Colore della Curcuma</a> la ricetta della sfida n. 72 di <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/04/05/la-ricetta-della-sfida-n-72/" target="_blank">MTC</a> e come dice il post di Ale su MTC il cerchio si chiude. Questa rotonda bontà che io non avevo mai provato a fare è stata alla base dell'inizio delle sfide denominate MTC. Io appartenevo al folto gruppo del Condominio di CI e nel 2009 iniziavamo in molti a crearci un blog. E' stato l'anno del boom. Quando ha aperto quello di Alessandra e Daniela non potevo non seguirlo. Mi ero concentrata su un'altro "gioco" proposto e la sfida n. ZERO e n.1 (la tortilla) me le ero perse. Ho iniziato dalla n. 2, la Pasta alla Norma. Ancora me lo ricordo come fosse davvero ieri ed invece siamo alla sfida n. 72. Si chiude il ciclo delle sfide come le abbiamo conosciute noi, ma con una rinascita con altre sorprese.<br />
<br /></div>
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Io il mio scopo l'ho raggiunto, partecipare a quante più sfide possibile, senza vincerne una. Ne sono uscita indenne :D ;) Perchè? Semplicemente non avevo mai una ricetta superbella e magari già pronta, fotografata e tutto, da proporre. Perché mi avrebbe preso un coccolone, e pensavo che sarebbe successo solo a me, e invece quanto ho letto ultimamente, non sarei stata da sola. E poi perché il ruolo di esecutrice forse mi si addice di più, sopratutto perché come direbbe il personaggio di Alice Allevi, mi riduco sempre all'ultimo momento, anche per pigrizia e quindi che coniglio vuoi tirare fuori dal cappello?</div>
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<br /></div>
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Tante sono le esecuzioni fantasiose e belle e le idee grandiose che molti partecipanti hanno avuto e spero di poter fare un post su queste, uno di questi giorni. Al momento ricordo la mia ammirazione per per la Japanese Cotton Cheese Cake rivisitata da Annalu e Fabio in chiave Sushi. Ed eravamo solo alla sfida numero 3 (TRE). Eppure riguardandole in <a href="https://www.mtchallenge.it/category/ricetta-sfida/" target="_blank">archivio</a> ora, guardando ogni foto, mi sembra ieri.</div>
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<br /></div>
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La sfida per la quale mi dispiace di più non aver potuto partecipare? Quella dei baci Perugina. Quante ne ho saltate forse tre, forse quattro, non lo ricordo più. La ricetta dalla quale ho avuto più soddisfazione nell'imparare? Le tagliatelle. Ho imparato a tirare la sfoglia. Magari ora non ricordo più bene, ma l'ho fatto ed è stato come un "boost" di autostima. #celapossofare.</div>
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Le mie esecuzioni peggiori? La Pizza senza-alcun-bordo e la Torta Pasqualina a quattromani con la suocera genovese. Aveva una copertura che più che una sfoglia a n. strati sembrava un materasso e poi forse i macaron incolore e disegnati con lapis sotto. :D Quella per la quale ho sudato di più? Decisamente per fare i cornetti sfogliati in un settembre torrido.<br />
E l'amica che sempre passava a lasciarmi un commento? La Gaia Celiaca. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi è festa, 25 aprile, giorno in cui si festeggia la liberazione dall'oppressore, dalle dittature. E' anche S. Marco. Quale giornata migliore per regalare ai miei cari la Tortilla con la ricetta della Mai?</div>
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<br /></div>
<br />
Eccola (ricetta della Mai)<br />
<br />
Ingredienti<br />
(per una padella di 25 cm di diametro)<br />
<br />
1kilo e 200 g di patate (sbucciate)<br />
11/13 uova (sempre dispari)<br />
1 cipolla grande (di quelle dorate)<br />
olio extra vergine<br />
sale<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Lavate le patate e sbucciatele, tagliatele a pezzi irregolari e friggetele con del olio in una padella molto capiente, e dopo 5 minuti aggiungete la cipolla tagliata a fettine molto sottili. </div>
<div style="text-align: justify;">
Già qui ci sono diversi tipi di pensieri su come deve essere il taglio delle patate. </div>
<div style="text-align: justify;">
Chi dice a dadini chi a julienne chi come me li fa "alla buona" ossia tutti irregolari, perché mi da la sensazione che in questo modo si amalgamano meglio tra di loro e la tortilla venga più compatta.</div>
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Salate mentre friggono e girate ogni tanto per non bruciarle, sarebbe meglio farle saltare in modo di non spappolarle tropo, ma visto il peso non ve lo consiglio, se non siete pratici in sollevamento pesi... o come dico spesso « se avete i polsi collaudati».</div>
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<br /></div>
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In un recipiente, sempre molto capiente, sbattete le uova e salatele, pensate che le patate vanno anche loro regolate di sale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando le patate e la cipolla sono cotte e dorate, oserei dire fritte e croccanti, versatele dentro il recipiente con le uova sbattute, tenendo cura di non versarci l'olio ma lasciarlo nella padella.</div>
<div style="text-align: justify;">
Amalgamare e controllare di sale.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto versate il composto nella padella di cottura leggermente oleata, regolate a fuoco basso, assicurandovi che non si bruci. Con il mestolo di legno, mi raccomando, controllare che non si attacchi. La miglior cosa per una tortilla de patatas è usare il gioco di polso facendo si che questa si muova dentro la padella e non si attacchi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per girarla dovete soltanto avere un piatto piano, abbastanza grande da coprire la padella, e inumidirlo con dell'acqua dalla parte dove si appoggerà la tortilla, in questo modo scivolerà da sola e non farete fatica a rovesciarla, altrimenti l'uovo si appiccica!</div>
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<br /></div>
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Una parte altrettanto importante è quella del rimboccare la tortilla con un mestolo di legno, e in questo caso con la parte concava, e cominciate a rimboccare tutto intorno la frittata, come quando fate il letto, non so se mi spiego… ma con questo trucchetto è come si ottiene quel "effetto cuscinetto imbottito" che fa tanto figo!</div>
<div style="text-align: justify;">
Finita la cottura, potete far scivolare la tortilla dalla padella stessa su un piatto se volete, ma io vi consiglio di ripetere lo stesso procedimento di prima, soltanto che questa volta non serve bagnarlo per farla scivolare.</div>
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<br /></div>
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In questo momento di grandi cambiamenti voglio però fermarmi un attimo per ringraziare Alessandra e Daniela e poi tutti, ma tutti. Partecipanti, collaboratori, proprio tutti. E' stato un percorso interessante, divertente, e tutti hanno contribuito con il loro lavoro, con il loro tempo, idee e fatica a renderci un gruppo solidale.<br />
<br />
Suggerimento per gli accompagnamenti insalata mista bucce di patata fritte e salsa al tonno fatta con maionese un cucchiaino di salsa di pomodoro scottata in padella e tonno al naturale frullato.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con questo post partecipo alla sfida del mese n. 72 di <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/04/05/la-ricetta-della-sfida-n-72/" target="_blank">MTC</a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR1e9HnsFMW2dPi2IrR2y24FmxF3PI6NZsPXNVxEJ1L2YEHWiFpa8dxfK-rIzKrv5rxC8bdKXmROU6ep_YGFNwepbbGHc9djviPCusfJ2_q9nAJqkZKUHTcqBsz5g45_BqD3oKSkAPYWY/s1600/banner_sfidadelmese_72.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="1600" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR1e9HnsFMW2dPi2IrR2y24FmxF3PI6NZsPXNVxEJ1L2YEHWiFpa8dxfK-rIzKrv5rxC8bdKXmROU6ep_YGFNwepbbGHc9djviPCusfJ2_q9nAJqkZKUHTcqBsz5g45_BqD3oKSkAPYWY/s320/banner_sfidadelmese_72.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-61799103248094480532018-03-25T23:00:00.002+02:002020-04-17T22:49:25.804+02:00Afternoon Tea with MTC con scones, finger sandwiches e Pumpkin Nut Bread<div style="text-align: center;">
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdg7L195wqWPVoB3Brq61LM9u4jzSitk7ikgIdxlsBxDiZMnzYQ11Ld8Jj_eYhq2iYHmLdzrGk8sqO1yaK_ih4fO5eyLLpSlKgOFq7iSzN7mj1r8MtUlBq6D5ekXORuG_DfqK2jCYHFcg/s1600/IMG_2456+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1029" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdg7L195wqWPVoB3Brq61LM9u4jzSitk7ikgIdxlsBxDiZMnzYQ11Ld8Jj_eYhq2iYHmLdzrGk8sqO1yaK_ih4fO5eyLLpSlKgOFq7iSzN7mj1r8MtUlBq6D5ekXORuG_DfqK2jCYHFcg/s400/IMG_2456+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
e con il fil rouge...:sarò brevissima.<br />
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Valeria Caracciolo del blog Murzillo Saporito questo mese per la gara n. 71 di <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/03/06/mtc-n-71-la-ricetta-della-sfida-marzo/" target="_blank">MTC</a> ci ha proposto di preparare un té all'inglese un vero <a href="http://www.murzillosaporito.com/post/2018/03/06/MTC-N71-La-ricetta-della-sfida-di-marzo-e.aspx" target="_blank">Afternoon tea</a> del quale ci spiega tutto Alessandra <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/03/06/mtc-n-71-la-ricetta-della-sfida-marzo/" target="_blank">qui</a> e <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/03/07/mtc-n-71-le-regole-un-afternoon-tea-perfetto/" target="_blank">qui</a>.</div>
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<br /></div>
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Non vorrei fare un post lungo spiegando il fil rouge. Diciamo che gioco il jolly che ci ha dato Ale, perchè la mia permanenza in luoghi anglofoni mi porta a raccordare queste preparazioni su basi di flashback, ricordi, sensazioni, profumi, esperienze in cucina e ad un tè australiano qualche sanwich non manca mai, una torta non puoi non farla e gli scones sono come il prezzemolo e potete far finta di non vederli ma gli invitati possono mangiarli. Tre i numero perfetto? Partecipo ma non voglio vincere? I sandwiches sono descritti in tre parole? Va bene?<br />
<br />
Tra le tea cakes del mio libro di dolci preferito scelgo la Pumpkin Nut Bread che mi attrae per i suoi ingredienti e anche se ho visto che molti hanno proposto gli scones, questi non possono proprio mancare e quindi per cambiare vi propongo gli scones integrali con datteri. Qualche sandwich per la parte salata ci deve essere e ho pensato di evitarvi quelli con il prezzemolo riccio, e che non proporrò mai a nessuno perché a me quel prezzemolo è rimasto ruvido in bocca, tra i denti ed in gola :D :D :D, che mi sono venuti in mente subito - un flashback di una "gita" da Sydney a Perth, che prezzemolo riccio a parte, è un ricordo di ospitalità, di persone deliziose che attraversammo l'intero continente per andare a conoscere, e ancora mi ricordo l'afternoon tea che avevano preparato.</div>
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<br /></div>
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Preparare questo tè è stato divertente, alquanto laborioso perché ho fatto tutto nello stesso giorno e utile perché ero così disabituata, ma così disabituata che non ho neanche messo a tavola i piattini per il dolce dello stesso servizio da tè. Mi sono autoconvinta di non averli per poi realizzare che siccome li usiamo tutti i giorni, perché appartengono allo stesso servizio risiedono in cucina. Davvero fuori allenamento!</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La torta che vi propongo la potete tranquillamente fare un giorno prima. Sarà più buona e vi dirò di più, potreste preparare gli ingredienti il giorno prima ancora, il purè di zucca, le noci e i datteri. Io cerco di evitare di comprare frutta secca confezionata, e quindi ho sgusciato e tritato le noci e denocciolato e tritato i datteri.<br />
<br />
Di solito preferisco che i miei ospiti scelgano il te che preferiscono e quindi metto a tavola delle bustine di tè diversi, anche se so che quello in foglie è di miglior qualità.<br />
<br />
Per questa occasione propongo un te nero di Fortnum and Mason il <a href="https://www.fortnumandmason.com/t/categories/tea" target="_blank">Royal Blend </a>che viene descritto così:"Created by Fortnum's for Edward VII, Royal Blend has reigned and poured supreme since 1902. Our gift to the King, we combined Assam from India with Sri Lankan Flowery Pekoe for a smooth, honey-like flavour. It's quite a cup." Il miele è sia nella tea cake che negli scones e quindi l'abbinamento appare interessante.</div>
<br />
<i><b>Pumpkin Nut Bread</b></i><br />
<br />
1½ (400 g) tazze di zucca cotta e frullata<br />
½ tazza di miele<br />
½ tazza ( 85 g) di zucchero di canna<br />
½ tazza (125 ml) di olio di arachidi<br />
½ tazza (70 g) di datteri tagliati a pezzetti<br />
½ tazza ( g) di noci tritate grossolanamente<br />
<div>
½ cucchiaino da tè di sale</div>
<div>
½ di cannella in polvere</div>
<div>
½ di chiodi di garofano in polvere</div>
<div>
2 cucchiaini di lievito per torte</div>
1 tazza di farina 00<br />
<div>
1 tazza di farina integrale</div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sbollentare per circa 5-6 minuti la zucca fatta a pezzi in acqua, scolare, frullare al minipimer, cuocere in microonde per una decina di minuti e mettere a raffreddare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preriscaldare il forno a 180° C (350°F/ Gas 4). Imburrare una una teglia per torte rettangolare.</div>
<div style="text-align: justify;">
In una terrina capiente unire il miele, lo zucchero, l'olio, il purè di zucca, i datteri, le noci, il sale, la cannella, chiodo di garofano in polvere e miscelare bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Unire alle farine il lievito ed il germe di grano, poi aggiungere il tutto agli altri ingredienti, unire il tutto delicatamente, versare il composto nella teglia ed infornare per circa un'ora, controllandone ogni tanto la cottura. A fine cottura lasciare stiepidire per una decina di minuti e poi mettere a raffreddare su una gratella.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Scones integrali ai datteri (circa 15)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
1 tazza di farina con lievito</div>
<div style="text-align: justify;">
1½ tazza di farina integrale</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiaini di lievito per dolci</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiaini di germe di grano</div>
<div style="text-align: justify;">
un pizzico di sale</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #545454; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: x-small;">¼ di </span>cucchiaino di noce moscata in polvere</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">1 cucchiaino da tè di </span>cannella in polvere</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">½ cucchiaino da tè buccia di limone grattugiata</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">60 g di burro a tocchetti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">125 g di datteri a pezzetti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">2 cucchiai di miele italiano di bosco</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">½ tazza di latte</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">1 uovo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">Accendere il forno a 230°C (</span>450°F/ Gas 8<span style="text-align: start;">). Foderare con carta forno una teglia da forno. Setacciare gli ingredienti in polvere in una terrina, aggiungere la buccia di limone, aggiungere il burro e lavorare al mixer finché l'impasto non somigli a pangrattato. Fare una buchetta al centro. Aggiungere i datteri. In un'altra terrina versare il miele, l'uovo, il latte, amalgamare e poi versare al centro della buchetta formata nell'altra terrina. Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido. Trasferire su una tavola per impastare, stendere con le mani ad un'altezza di circa 2 cm e tagliare con un taglia scones o taglia biscotti. Ne dovrebbero venire una quindicina. Adagiarli non troppo lontani sulla teglia da forno. Spennellare con latte. Infornare e cuocere per circa 12-15 minuti. Servire caldi o lasciar raffreddare su una gratella. Servire con burro e jam or marmelade a piacere. ne metto varie a tavola. Scegliete tra prugna, lamponi, bergamotto, mandarini o fichi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><i><b>Finger Sandwiches alle zucchine</b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">pane bianco in casetta </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">1 robiolina</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">fette di manzo stufato effettato</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">germogli di </span>fagiolo mungo<span style="text-align: start;"> passati il padella con olio evo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">1 zucchina piccola e tenera tagliata a rondelle sottilissime.</span><br />
<span style="text-align: start;"><span style="text-align: start;"><br /></span></span>
<span style="text-align: start;"><span style="text-align: start;">Spalmare il pane con la robiola e farcire a strati.</span></span><br />
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><i><b>Finger Sandwiches al tacchino</b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><br /></span>
<span style="text-align: start;">pane integrale in casetta </span><br />
<span style="text-align: start;">1 robiolina</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">affettato di tacchino</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;">foglioline di valeriana</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
Spalmare il pane con la robiola e farcire a strati.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFE9tzQtYcg-9uHk4K5poX-mIKJYyII92BzYoNFId_o0b_aDG5PWFGTcj5OpK1MPRX_Qzff8xqTJePGREJzpsbOJjLDJYhSTWeI2tKJcrPf6U8HS8Krm5ASpiZt-1ADCZWNRbN_fibANo/s1600/banner_sfidadelmese_71+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="1600" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFE9tzQtYcg-9uHk4K5poX-mIKJYyII92BzYoNFId_o0b_aDG5PWFGTcj5OpK1MPRX_Qzff8xqTJePGREJzpsbOJjLDJYhSTWeI2tKJcrPf6U8HS8Krm5ASpiZt-1ADCZWNRbN_fibANo/s320/banner_sfidadelmese_71+%25281%2529.jpg" width="320" /></a></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-3824172974953897832018-02-25T23:05:00.000+01:002020-04-17T22:57:05.237+02:00Polenta dolce affumicata e crema allo zabaione cotta nella macchina del pane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIARCSaTq3hUXykugCcToXUQdiKBh9LX0wXXtR4_KQKTLgApsM0fisSLJNW4454Di32rDwIAHXvvdgKguyAeieTPH0rGo7dg654Cg5dhSxkMKexZV7pEQdNCZ4WBGKdsmTj7hiC9U2a6o/s1600/DSCN5202+-+blog+R%2526T.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIARCSaTq3hUXykugCcToXUQdiKBh9LX0wXXtR4_KQKTLgApsM0fisSLJNW4454Di32rDwIAHXvvdgKguyAeieTPH0rGo7dg654Cg5dhSxkMKexZV7pEQdNCZ4WBGKdsmTj7hiC9U2a6o/s320/DSCN5202+-+blog+R%2526T.JPG" width="500" /></a></div>
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<br /></div>
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Questo mese Greta del blog <a href="http://gretascorner.blogspot.it/?m=1" target="_blank">Greta's Corner</a> sfida i membri dell'<a href="https://www.mtchallenge.it/" target="_blank">MTC </a>ad imparare ad affumicare gli alimenti. E <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/02/05/mtc-n-70-la-ricetta-della-sfida-febbraio-ricetta/" target="_blank">qui</a> trovate le spiegazioni e le ricette di prova, ovvero la <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/02/05/mtc-n-70-la-ricetta-della-sfida-febbraio-ricetta/" target="_blank">Ricetta </a>della sfida.</div>
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<br /></div>
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Io ho il forno da campo e all'ultimo momento, mentre mi aggiravo per la cucina scegliendo quale pentola <strike>sacrificare</strike> (l?MTC backstage sa di che parlo) usare per l'affumicatura ho notato che "Egli" mi guardava, mi fissava, quasi mi chiamava. E aveva ragione. Un forno, piccolo dove i profumi non si disperdano, con ripiani predisposti, alzatine, teglie e tanto di cappello con oblò, non è forse proprio quello che ci voleva? Come non averci pensato prima? E di fatti a me le idee vengono tutte all'ultimo minuto. Per questo consegno sempre tardi. Per un mese sbatto la testa pensando che sta arrivando il 25 del mese e vi penso, eccome se vi penso! E poi provo a fare la cose più semplici che sia riuscita a pensare, anche perché non sempre ingredienti desiderati sono ad un tiro di schioppo.</div>
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<br /></div>
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Ho usato un tè nero, come raccomandato, perché è sufficientemente forte per l'affumicatura. Ho preferito il Darjeeling, che è soprannominato lo Champagne dei tè, perché lo ricordavo vagamente di sapore affumicato. E' un tè dal sentore floreale, con una nota muschiata che ricorda anche il moscato.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix557PTvzFv-s2nawXIapaKWpcH2XwM2ONopNGZY1fSHbnmEBtgfHJc6h_B3DdHlKogdr570sLRDrdMPhTzzpW4ndcQvGSrikjaLJaOiNOB93jGPlO4d5_11U2E-6wncVPdtF3rMG284U/s1600/DSCN5217-+blog+R%2526T.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix557PTvzFv-s2nawXIapaKWpcH2XwM2ONopNGZY1fSHbnmEBtgfHJc6h_B3DdHlKogdr570sLRDrdMPhTzzpW4ndcQvGSrikjaLJaOiNOB93jGPlO4d5_11U2E-6wncVPdtF3rMG284U/s320/DSCN5217-+blog+R%2526T.JPG" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<b>Polenta</b></div>
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<br /></div>
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300 g di farina di mais tipo fioretto</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
1200 ml di latte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
5 cucchiai di zucchero di canna</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
50 g di burro</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
mettere la farina di mais e lo zucchero in una terrina e lentamente aggiungere un po' di latte per volta girando per far amalgamare senza grumi fino ad aver unito tutto il latte.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Versare nella macchina del pane e scegliere un programma che dia la possibilità di mescolare e poi cuocere. Per esempio il programma per torte o per marmellata. Quando il programma avrà fatto una decina di minuti di cottura e quando la polenta si sarà iniziata ad addensare, reimpostarlo per far lavorare di nuovo la polenta altri 10 minuti e poi impostare su solo cottura per 50 minuti circa.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Se non avete la macchina del pane</b>, ma volete ottenere una forma a cassetta per il dolce, cuocete la polenta fino a che risulti soda e versatela in uno stampo rettangolare, scavate un po' la parte sopra del dolce, perché lì riempirete con un po' si crema e lasciate raffreddare. Lasciate in forma in frigo per una notte.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4zr1JZGEtgvIEfxdxDPYd40oQ2eLAn2L5pHAEPgDicLdIxpHcegz-1MtCD_YUnNH_CD1ZdsgCFIKR1THjfV8sqACc6NKEOd3BgKfZ7NqZ0GJH-O7O_Ogv8ZTw4artS7RJNnaM5sKksic/s1600/DSCN5185+-+blog+R%2526T.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4zr1JZGEtgvIEfxdxDPYd40oQ2eLAn2L5pHAEPgDicLdIxpHcegz-1MtCD_YUnNH_CD1ZdsgCFIKR1THjfV8sqACc6NKEOd3BgKfZ7NqZ0GJH-O7O_Ogv8ZTw4artS7RJNnaM5sKksic/s320/DSCN5185+-+blog+R%2526T.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Affumicatura</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
2 o 3 bustine di tè profumato Darjeeling</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
3 cucchiai di zucchero di canna</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
3 cucchiai di riso basmati profumato</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Usate il forno di campagna mettendo sul primo ripiano la teglia rivestita di un foglio di alluminio con dentro il preparato per l'affumicatura. Mettetene parecchio, le dosi che vi do faranno uno strato raso coprendo tutta la teglia tutta la teglia non date retta alla foto, lì manca mezza dose :)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Chi non ha il forno di campagna deve usare una pentola che con coperchio possa contenere il vostro dolce, rivestirla con un foglio di alluminio, e trovare un cestello dove mettere a circa metà altezza </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Consiglio di usare uno spargifiamma. punzecchiare con uno stecchino il dolce alla base, dove non si nota, ma anche ai lati se volete (per far assorbire meglio il profumo) e posizionarlo, incoperchiare, riscardare la pentola e dopo 10 minuti spegnere lasciando il dolce dentro ad assorbire il profumo. Volendo ripetere l'operazione. per tutte le istruzioni rispetto all'affumicatura, compresa la scelta e preparazione della pentola se non usate il forno vi rimando ai <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/02/05/mtc-n-70-la-ricetta-della-sfida-febbraio-ricetta/" target="_blank">consigli </a>di Grata.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Crema pasticciera allo zabaione </b>(fonte: Talismano della felicità)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
6 tuorli d'uovo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
6 cucchiai di zucchero bianco (180 g)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
6 cucchiai colmi di farina (300 g)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
1 litro di latte</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
un bicchierino di marsala di ottima qualità</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Lavorare tuorli e zucchero, aggiungere la farina e un po' si latte a temperatura ambiente per evitare che aggiungendolo tutto si formino grumi. Aggiungere il resto del latte, appena tiepido e sempre a poco a poco per evitare che si addensi la farina formando grumi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Mettere sul fornello coperto da uno spargifiamma e scaldare il latte facendo attenzione che non vada mai in ebollizione. Girate continuamente, con una spatola di legno. Spegnete quando è densa, aggiungete pian piano il liquore e mettere a raffreddare, girando di tanto in tanto per evitare che si formi una pellicola.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Se avete il microonde e volete guarnire la torta come ho fatto io, riempire l'avvallamento del dolce con la crema e mettere in MO a temperatura defrost per 2 minuti. Questo renderà la crema un po' più densa.</div>
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Se non volete usare il MO riempite semplicemente la parte concava del dolce con la crema e servitelo tiepido o freddo.</div>
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Non lasciate questa pagina senza aver letto <a href="https://www.mtchallenge.it/2018/02/06/mtc-n-70-le-regole-unaffumicatura-perfetta/" target="_blank">qui</a> le 10 regole per un'affumicatura perfetta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-yOv2RTllpLBsh6qWAHZKndJDy0eAzcvoMyiZMaa9Cgim1w87wMzRyvi251xOrH8jQv1qhfINiWlsg74ZtcQQ13LPY3U_djXopFCpK0V_ejV5llW90IVZRdcJ25nFLn7OVoRopcTSHhY/s1600/DSCN5220+-+blog+R%2526T.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-yOv2RTllpLBsh6qWAHZKndJDy0eAzcvoMyiZMaa9Cgim1w87wMzRyvi251xOrH8jQv1qhfINiWlsg74ZtcQQ13LPY3U_djXopFCpK0V_ejV5llW90IVZRdcJ25nFLn7OVoRopcTSHhY/s320/DSCN5220+-+blog+R%2526T.JPG" width="320" /></a></div>
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Con questa ricetta partecipo alla sfida n.70 - febbraio 2018 di MTC, all'ultimo minuto, anzi con un'ora di anticipo rispetto ai soliti tempi di marcia, aspettando la neve che chi sa se cadrà a Roma :)</div>
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Ai posteri il racconto di come ci siamo svegliati lunedì 26 febbraio 2018.</div>
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Ciao Greta e grazie per averci seguito per tutto il mese, rispondendo in diretta alle nostre domande.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrFuN7KSgtTHM8HwlV03GkV1tlBU-BUGyl5LFUyNcd9wxN2_HU8XybZiDPtBLpDh-iNEnyzhcsRpuzDQQjnJo7ySyTLWVNsZ3r1cyPjg3QuG5X12XAre3w10EwvCyDKeKwdXdd8o8JbDU/s1600/banner_sfidadelmese_70-768x367.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="768" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrFuN7KSgtTHM8HwlV03GkV1tlBU-BUGyl5LFUyNcd9wxN2_HU8XybZiDPtBLpDh-iNEnyzhcsRpuzDQQjnJo7ySyTLWVNsZ3r1cyPjg3QuG5X12XAre3w10EwvCyDKeKwdXdd8o8JbDU/s320/banner_sfidadelmese_70-768x367.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-43427179295943554122018-01-25T23:55:00.000+01:002018-01-28T15:48:51.260+01:00la Cucina alcolica: Buck's Fizz chicken thigh<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJRvVLsXaX9qMHean4T57j3GSMA-xBrw37-HSrBjCMSHq0GIGUy5HYItHefQ6BJAkBAd7LAAy0_JuDzGiY3yI9-KaALHdmrjHnVgcC-cj1DQsEUVxPXHZhky_DN7h-9J2a6DB1puwIb-A/s1600/DSCN5159.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJRvVLsXaX9qMHean4T57j3GSMA-xBrw37-HSrBjCMSHq0GIGUy5HYItHefQ6BJAkBAd7LAAy0_JuDzGiY3yI9-KaALHdmrjHnVgcC-cj1DQsEUVxPXHZhky_DN7h-9J2a6DB1puwIb-A/s320/DSCN5159.JPG" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;">gelatina morbida e gelatina compatta</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXGjKSEMKmTuj30j4STm2qj5pAAMs3zv9YuLSrY-LQ0yOODXhtXR_V2PyYRmyJdL-K3YBltH-qt88jTDMOCQeTbJJKHO-QbauUVg56iH7YgwBlGrN0CKTVDR6NQlyQo6FBKNrSY5BNC7c/s1600/DSCN5160.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXGjKSEMKmTuj30j4STm2qj5pAAMs3zv9YuLSrY-LQ0yOODXhtXR_V2PyYRmyJdL-K3YBltH-qt88jTDMOCQeTbJJKHO-QbauUVg56iH7YgwBlGrN0CKTVDR6NQlyQo6FBKNrSY5BNC7c/s320/DSCN5160.JPG" width="240" /></a></div>
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
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Il pezzo del pollo che più mi piace è la sovracoscia. Carne scura e quindi meno asciutta del petto, meno osso che nella coscia.</div>
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E' l'ora della sfida <a href="https://www.mtchallenge.it/2017/11/08/mtc-n-69-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC</a> e la situazione è questa: io "pressochè astemia", marito vegano al 90% mi trovo a dover fare una ricetta con un cocktail solido. Ahhhhh! Giulia Robert ci sfida con la <a href="http://alterkitchen.it/2017/11/08/cucina-alcolica/" target="_blank">Cucina Alcolica</a> su <a href="http://alterkitchen.it/2017/11/08/cucina-alcolica/" target="_blank">Alterkitchen</a>.</div>
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<br /></div>
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Scelgo una ricetta dolce, con un cocktail invitante e quando comunico quanti alcolici che non berremmo avrei dovuto acquistare si sente partire una voce baritonale che intona un "ma che dici...omissis". Prima di Natale avevo anche pensato alla Pina Colada , ma poi l'ha fatta Mariella stupendissimamente e così ho deciso di non guardare più cosa fanno gli altri altrimenti non preparo nulla :) </div>
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No, per ora non ve lo dico quale dolce abbinamento volevo fare. Lascio la suspense. Chi sa che non riesca a fare una scorta di alcolici per il mio compleanno (devo trovare con chi berli e dove comprare quelli più difficili da reperire)</div>
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Ripiego pertanto su una bella sovracoscia di pollo, della serie lo puoi fare anche tu per cena (evoluzione dell'MTC), con un po' di pazienza e se riesci a fare la gelatina di cocktail. E vado in esplorazione di cocktail. Il pollo per me è come un premio perché all'usbando (e qui sto citando you know who...chi ci conosce su fb lo sa) non piace e quindi anche prima dell'era vegana portarlo in tavola per tutti era un problema.</div>
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<br /></div>
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E quindi vi presento Buck's fizz. Certificato IBA e parente stretto del Bellini i capostipite dei cocktail con champagne, ma per noi italiani prosecco tutta la vita (prosecco + pesca bianca) e del Tintoretto (prosecco + succo di melagrana).<br />
<br />
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<br /></div>
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Ricetta per quattro</div>
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<br /></div>
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4 sovracosce di pollo grandi</div>
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olio evo</div>
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erbe aromatiche (rosmarino, timo, alloro, ginepro)</div>
<div style="text-align: justify;">
sale qb</div>
<div style="text-align: justify;">
pepe qb<br />
<br />
in una padella antiaderente di ultima generazione versare dell'olio evo, adagiare il pollo e accendere il gas. A fuoco medio iniziare a cuocere aggiungendo sale e pepe a metà cottura. Quasi a fine cottura aggiungere le erbe scelte e scartarle prima di impiattare. Condire con un po' di sughetto e le gelatine. in alternativa far solidificare la gelatina in una mini-ciotolina e porla sul piatto insieme al pollo.</div>
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<br /></div>
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gelatina di Mimosa</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
100 ml di prosecco di ottima qualità</div>
<div style="text-align: justify;">
100 ml di succo di arancia fresco filtrato<br />
1 cucchiaino di zucchero (facoltativo)</div>
<div style="text-align: justify;">
3 g di agar agar per una gelatina morbida; 5 g per una gelatina compatta</div>
<div style="text-align: justify;">
50 ml di acqua</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
sciogliere l'agar agar nell'acqua e mettere sul fuoco a bassa temperatura far cuocere 5 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Versare un po' di succo per volta, girandolo, poi aggiungere il prosecco. Riempire delle formine, oppure un porta ghiaccio e mettere in frigo per tre o quattro ore. Poiché si sta lavorando con liquidi acidi serve un po' più di agar agar rispetto ad un liquido neutro.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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gelatina di Tintoretto sostituire il succo d'arancia con il succo di melagrana</div>
<div style="text-align: justify;">
gelatina di Bellini sostituire il succo d'arancia con il succo di pesca bianca<br />
<br />
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsAj4iEpdyL1edzt9se5-QJB81Cxj5AXRZnEiUuvdlq9-KpgTkTNZ7Bjb8YPindKpZ6qLz4EaCgLcfDzSPu8x-CLv5TcEFB4lWaF7XTa-lfwoYZw_mrRYQgcUFISngSBGXeqhkaphpz-A/s1600/2017_11-cocktail-Model-light.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="605" data-original-width="640" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsAj4iEpdyL1edzt9se5-QJB81Cxj5AXRZnEiUuvdlq9-KpgTkTNZ7Bjb8YPindKpZ6qLz4EaCgLcfDzSPu8x-CLv5TcEFB4lWaF7XTa-lfwoYZw_mrRYQgcUFISngSBGXeqhkaphpz-A/s400/2017_11-cocktail-Model-light.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLLgnzXwkPzOhthzH5pohgERfuQbzb8E5covZjbrHIGbthTMex-Yd4z5J_vYlEERk5x86T5my3UqLZxR-aPKb6WDuyVXPzF3rq-kPAx92rqio0RNsjLh0qN8CKyyWiNZB5mij4QJ98zSc/s1600/banner_sfidadelmese_69-768x367.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="768" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLLgnzXwkPzOhthzH5pohgERfuQbzb8E5covZjbrHIGbthTMex-Yd4z5J_vYlEERk5x86T5my3UqLZxR-aPKb6WDuyVXPzF3rq-kPAx92rqio0RNsjLh0qN8CKyyWiNZB5mij4QJ98zSc/s320/banner_sfidadelmese_69-768x367.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-86203226716163859982017-09-24T17:21:00.002+02:002020-04-17T23:02:21.727+02:00Pasta con tonno e pesce spada freschi al profumo di basilico e agrumi<div style="text-align: justify;">
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjItCQgZjQWh6rP9ZPw1UJhBYem39OJLJfsNsTzu3n9Z6PsFGUgvUjjmzjH4n8erG1yFpuLuP3FpGs-HQdAWUkS3narHQKPOKZNvQigHcdWdvoJcorL3z-yvhht-6dw2IsR1nrW1EV43Hc/s1600/DSCN5136.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjItCQgZjQWh6rP9ZPw1UJhBYem39OJLJfsNsTzu3n9Z6PsFGUgvUjjmzjH4n8erG1yFpuLuP3FpGs-HQdAWUkS3narHQKPOKZNvQigHcdWdvoJcorL3z-yvhht-6dw2IsR1nrW1EV43Hc/s320/DSCN5136.JPG" width="500" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Come di rito, vi presento il blog vincitore della Sfida MTC di giugno <a href="http://poverimabelliebuoni.blogspot.it/2017/09/la-pasta-col-pesce-per-lmtc-n-67.html" target="_blank">Poveri ma Belli e Buoni </a>di Cristina Galliti che ci sfida con <a href="http://poverimabelliebuoni.blogspot.it/2017/09/la-pasta-col-pesce-per-lmtc-n-67.html" target="_blank">La Pasta col Pesce</a>. Le regole per la partecipazione sono<a href="https://www.mtchallenge.it/2017/09/05/mtc-n-67-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank"> qui</a> su <a href="https://www.mtchallenge.it/2017/09/05/mtc-n-67-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC</a>, scritte dalla nostra Alessandra.</div>
<br />
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgexQcKuM44M9kfzWFfYMXwn4NUcHd8VApLtStEgqLDQbFFYsNTwS7oTnygS_wKT0ZgzrBW5MtFobQF7_-B57wRwtAbpPl7JTK8hQuuCb8N1J0HE_FHvQQL8lGj3c6MzMmjemkgKHMBioo/s1600/DSCN5122.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgexQcKuM44M9kfzWFfYMXwn4NUcHd8VApLtStEgqLDQbFFYsNTwS7oTnygS_wKT0ZgzrBW5MtFobQF7_-B57wRwtAbpPl7JTK8hQuuCb8N1J0HE_FHvQQL8lGj3c6MzMmjemkgKHMBioo/s320/DSCN5122.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
il pesce fresco</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
</div>
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<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLwD6U29AEAZ2G9AnEkfYMnj0JUPBqQqLoIhvzWkpg804aoxZoxxXOF-f29mk8im4eraDJ95eLYSk9EZhyphenhyphenwZnH2-yRvrI0VNbppTaWbwWR_P6Btm0_DnA2rC651B4Tn1KNbvAM4APrTA0/s1600/DSCN5134.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLwD6U29AEAZ2G9AnEkfYMnj0JUPBqQqLoIhvzWkpg804aoxZoxxXOF-f29mk8im4eraDJ95eLYSk9EZhyphenhyphenwZnH2-yRvrI0VNbppTaWbwWR_P6Btm0_DnA2rC651B4Tn1KNbvAM4APrTA0/s320/DSCN5134.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
il sughetto per mantecare</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo piatto prende ispirazione da una ricetta non del tutto simile per ingredienti che si trova nel libri di Andy Luotto "Faccia da Chef".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è la mia rielaborazione</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per tre persone</div>
<div style="text-align: justify;">
5 canocchie o pannocchie<br />
1 cipolla rossa di tropea</div>
<div style="text-align: justify;">
1 trancio di tonno fresco</div>
<div style="text-align: justify;">
1 trancio di pesce spada fresco</div>
<div style="text-align: justify;">
sale q.b.<br />
4 cucchiai di salsa densa<br />
10 pomodorini pachino</div>
<div style="text-align: justify;">
250 g di pasta secca (noi spaghetti)</div>
<div style="text-align: justify;">
4 cucchiai di olio evo</div>
<div style="text-align: justify;">
mezzo bicchiere abbondante di vino bianco secco </div>
<div style="text-align: justify;">
una manciata di uvetta già ammollata</div>
<div style="text-align: justify;">
una bella manciata di pinoli</div>
<div style="text-align: justify;">
pochissima buccia di limone grattugiata</div>
<div style="text-align: justify;">
pochissima buccia di arancia grattugiata</div>
<div style="text-align: justify;">
foglioline piccole di basilico</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Preparare l'uvetta, la buccia degli agrumi ed i pinoli e metterli insieme in una coppetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Versare in padella l'olio evo e aggiungere le canocchie. Scaldare e far cuocere i crostacei, poi toglierli dalla padella e tenere in caldo. Aggiungere al loro posto metà della cipolla di tropea affettata per lungo, il tonno ed il pesce spada, salare, aggiungere la salsa e qualche pomodorino pachino crudo. Far cuocere senza però eccedere e poi togliere dalla padella e tenere in caldo. A parte sfumare il vino per far evaporare l'alcol e versarlo in padella insieme al sughetto dei pesci e dei crostaci. Far rapprendere appena appena sbattendo intanto con una forchetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cuocere gli spaghetti, rubare un mestolino di acqua di cottura e versarla in padella, miscelare. Scolare la pasta almeno 2 o 3 minuti prima di fine cottura. Tirare su gli spaghetti con apposito forchettone (io ne ho vari in legno) aggiungere velocemente il pesce, l'uvetta, la buccia degli agrumi ed i pinoli, e mantecare. Impiattare e guarnine con le canocchie, foglioline di profumatissimo basilico, rondelle di 5 pomodorini salari in precedenza e qualche strisciolina sottilissima di cipolla di tropea cruda che avrete lasciato una mezz'ora in acqua e poi asciugato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1h7A-sGe-7fqPgmWJoT5HeEFcdIdKWpFNElhWwMeB4E3cJNEn03rvKIpFukvgoQ4t2NjjWszlDSwQTyJbo_5BLU4uWLyR9rSLC5gz1dB_c66RjFnAzmgybdBv8NojWefBx3MkkP80UTU/s1600/banner_sfidadelmese_67.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="1600" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1h7A-sGe-7fqPgmWJoT5HeEFcdIdKWpFNElhWwMeB4E3cJNEn03rvKIpFukvgoQ4t2NjjWszlDSwQTyJbo_5BLU4uWLyR9rSLC5gz1dB_c66RjFnAzmgybdBv8NojWefBx3MkkP80UTU/s320/banner_sfidadelmese_67.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Rispetto alla versione originale le differenze ci sono. Ad esempio Chef Andy Luotto usa tonno all'olio d'oliva e non è necessaria la mantecatura. Nella mia rielaborazione il pesce è fresco e oltre al tonno vengono aggiunti il pesce spada e le canocchie. I profumi e la guarnizione con uvetta e pinoli e cipolla rimangono gli stessi.</div>
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<br /></div>
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Grazie Cristina, grazie Andy :)</div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-29596040589773295852017-05-25T23:55:00.000+02:002017-06-05T20:49:13.751+02:00Rolls, rollers or pinwheels? Appetisers and fingerfood for MTC<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi56d4SwCM5exM-wZYeQnGctmDQ9zhB8fg2w8Vm8Gcu_PkN9W9tERm9I-G4Vi8gYW5GeuLNGCsS61Y4j5olMbxLs_9RRy4alDyB9EXYPwSMvRvrk-JKLOvF7ha5BhZx7pEKYwIFpWarK4g/s1600/DSCN5010.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi56d4SwCM5exM-wZYeQnGctmDQ9zhB8fg2w8Vm8Gcu_PkN9W9tERm9I-G4Vi8gYW5GeuLNGCsS61Y4j5olMbxLs_9RRy4alDyB9EXYPwSMvRvrk-JKLOvF7ha5BhZx7pEKYwIFpWarK4g/s400/DSCN5010.JPG" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Ed eccomi qui. Questo mese, dopo aver deciso che niente si sarebbe frapposto tra me e la ricetta del mese per <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/05/06/mtc-n-66-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC </a>e che quindi avrei letto per tempo tutte le istruzioni, e avrei subito iniziato a pensare, sognare, e preparare, eccomi qui. Venticinque maggio, in punto, a scrivere il post per quello che solo oggi, venticinque di maggio, ho preparato. Venticinque di maggio, giorno anche della gara di lettura simile a "per un pugno di libri" che ho preparato leggendo e poi scrivendo le domande sul romanzo Neve. Venticinque di maggio. Caldo e umido. Altro che neve. Ma tutto bene. Grande allegria e divertimento in mattinata e un po' di confusione nel pomeriggio nel preparare tre diversi roll. Ingredienti a destra e a manca, erbette da raccogliere all'ultimo minuto. Speranza di non sbagliare nell'assemblaggio e invertire qualche ingrediente, speranza che non cali il buio prima delle foto. Questa sono io oggi.</div>
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<br /></div>
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Il ringraziamento va, questo mese, a Giovanna di <a href="http://gourmandia-chef.blogspot.it/2017/05/i-roller-per-mtchallenge-66.html" target="_blank">Gourmandia Chef</a> che mi ha introdotto ai rollers o pinwheels che dir si voglia, che ho scoperto spopolano in the US of A. La ringraziano anche i due bipedi di casa che di solito mangiano qualcosa di elaborato e fantasioso una volta al mese e che solo qualche giorno fa si lamentavano di un risotto agli asparagi fatto con tanto amore, che secondo loro era sciapo, un po' troppo al dente e non sapeva abbastanza di asparagi. I due corsari, minacciavano di fare una soffiata ai miei amici foodblogger e far trapelare la notizia che in effetti non so cucinare. Sob! A loro dico che il giorno dopo di primissima mattina qualcuno da Nuova Delhi - e chi sarà mai! :) mi ha precettata per preparare qualcosa per "Le voci degli altri " (del Calendario del Cibo Italiano) quindi, due sono le cose: o accettano la dieta "ipo" e mangeranno due volte al mese qualcosa di strafigo invece che solo una, oppure, se si scopre che "gli altri" sono strafighi e loro dei lagnosi ingrati, potrebbero doversi cucinare da soli. :D</div>
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Il formaggio morbido, ovvero, cream cheese, adoperato nei paesi anglosassoni, ha un buon gusto ed una giusta sapidità che giustificano il suo utilizzo, ma noi possiamo sostituirlo egregiamente con la nostra robiola. Ho cercato infatti di pensare ad ingredienti italiani e di facile reperibilità. Niente gusti esotici questa volta. A voi la scelta. Per non lasciare solo lo straniero cream cheese, l'ho accoppiato con un po' del nostro mascarpone. Comunque, ho pensato che questi apricena dovevano essere facili da fare, senza preparazioni pre-assemblaggio e allo stesso tempo utilizzando ingredienti semplici, e il più possibile freschi.<br />
<br />
Ed ecco a voi ben tre rolls. Il numero perfetto <strike>per fare un gran casino in cucina</strike>. E scusate le foto scurette, fatte di sera e senza attrezzatura da laboratorio fotografico.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Roll con pesce spada e provola affumicati, crema di formaggio e finocchietto selvatico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Roll vegetariano di peperoni giallo e rosso, zucchina, basilico e spinacini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Roll di tacchino, melanzana e menta.</div>
<br />
<br />
Ingredienti per tre roll con diverse farciture<br />
200 g di creem cheese oppure robiola<br />
3 cucchiai di mascarpone<br />
<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCL1VUX9a3lFKVZa7WzSUKYM9WCG5IQ0ggCgJvzMmhWtO_uyKTwwKEYt9xi6wyCc18lwloEkjhy7zMlCFimJfL4pHUw_9vX53G5YO0Eq1HgE742JFNK9JPuJ0X_jxOJRdr2ApDPhFdifA/s1600/DSCN5015+-+blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCL1VUX9a3lFKVZa7WzSUKYM9WCG5IQ0ggCgJvzMmhWtO_uyKTwwKEYt9xi6wyCc18lwloEkjhy7zMlCFimJfL4pHUw_9vX53G5YO0Eq1HgE742JFNK9JPuJ0X_jxOJRdr2ApDPhFdifA/s400/DSCN5015+-+blog.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Roll con pesce spada e provola affumicati crema di formaggio e finocchietto selvatico<br />
<br />
1 piadina grande<br />
1/3 del formaggio morbido già mischiato con 2 cucchiai di mascarpone<br />
5 fette di provola affumicata<br />
5 fette di pesce spada affumicato<br />
ciuffetti di finocchietto selvatico<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Passare la piadina al microonde per ammorbidirla e non farla rompere nell'avvolgerla. Appena tiepida, posizionarla su un foglio di pellicola trasparente lungo circa 60 cm e spalmarla con il mix di formaggio tenuto a temperatura ambiente al quale avrete aggiunto pezzettini piccoli di finocchietto selvatico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ricoprire con provola e pesce spada in questo ordine lasciando liberi tre o quattro cm del bordo in alto dove ci deve essere solo del formaggio morbido che aiuterà a tener chiuso il roll, poi mettere in fila vari rametti di finocchietto selvatico a circa metà della piadina. Arrotolare con delicatezza aiutandosi con la pellicola, poi avvolgere in essa il rotolo e girare bene i bordi della pellicola per sigillare il rotolo stesso. Mettere in freezer per mezz'ora, poi in frigo. Tagliare poco prima di servire e posizionare su dischi di pane semintegrale della stessa misura ottenuti con un tagliabiscotti.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7rj2a336hTK8Hw5y94H5-jJRl1vpK1HwFwaT06VPWxzoX2_Ok7lOGzjc8cYVVuxnhMYDD8hEbVfcVKAu_XjrjXVaQs7YG3KXPU1rc6sDJdkbW9FRNsP46u3a2q3OUg_nv4Nv01txVVpw/s1600/DSCN5011+-+Blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7rj2a336hTK8Hw5y94H5-jJRl1vpK1HwFwaT06VPWxzoX2_Ok7lOGzjc8cYVVuxnhMYDD8hEbVfcVKAu_XjrjXVaQs7YG3KXPU1rc6sDJdkbW9FRNsP46u3a2q3OUg_nv4Nv01txVVpw/s400/DSCN5011+-+Blog.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Roll vegetariano di peperoni, zucchina basilico e spinacino<br />
<br />
1 piadina grande<br />
1/3 del formaggio morbido già mischiato con 2 cucchiai di mascarpone<br />
1 o 2 coste di peperone rosso tagliato sottilissimo<br />
1 o 2 coste di peperone giallo tagliato sottilissimo<br />
mezza zucchina tagliata sottilissima<br />
foglie di spinacino<br />
foglie di basilico<br />
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Passare la piadina al microonde per ammorbidirla e non farla rompere nell'avvolgerla. Appena tiepida, posizionarla su un foglio di pellicola trasparente lungo circa 60 cm e spalmarla con il mix di formaggio tenuto a temperatura ambiente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver tagliato le verdure, specialmente i peperoni, avvolgerli in carta per alimenti e asciugarli bene. Cambiare la carta fin quando rimanga completamente asciutta.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ricoprire con gli ingredienti nell'ordine qui sopra riportato lasciando liberi tre o quattro cm del bordo in alto dove ci deve essere solo del formaggio morbido che aiuterà a tener chiuso il roll.</div>
<div style="text-align: justify;">
Arrotolare con delicatezza aiutandosi con la pellicola, poi avvolgere in essa il rotolo e girare bene i bordi della pellicola per sigillare il rotolo stesso. Mettere in freezer per mezz'ora, poi in frigo. Tagliare poco prima di servire e posizionare su dischi di pane ai 5 cereali della stessa misura ottenuti con un tagliabiscotti.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5AKfdkT43FVW4d0kCft11v9R7yB1iz2qajZEbL4a1rqS3Lxc7EZepVKAMOiUgqSFt7H5108lCMMdWIUNupfWge7aqVx4Bj2f7HYsfpDsI5-0QYeQTbdpN5ULDfJHDeyMupAjjVXJvssI/s1600/DSCN5029+-+Blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5AKfdkT43FVW4d0kCft11v9R7yB1iz2qajZEbL4a1rqS3Lxc7EZepVKAMOiUgqSFt7H5108lCMMdWIUNupfWge7aqVx4Bj2f7HYsfpDsI5-0QYeQTbdpN5ULDfJHDeyMupAjjVXJvssI/s400/DSCN5029+-+Blog.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Roll di tacchino, melanzana e menta.<br />
<div>
<br />
1 piadina grande<br />
1/3 del formaggio morbido già mischiato con 2 cucchiai di mascarpone<br />
5 fette di melanzane grigliate sottilissime<br />
5 fette di tacchino sottilissime</div>
8 foglie di menta<br />
<div style="text-align: justify;">
Passare la piadina al microonde per ammorbidirla e non farla rompere nell'avvolgerla. Appena tiepida, posizionarla su un foglio di pellicola trasparente lungo circa 60 cm e spalmarla con il mix di formaggio tenuto a temperatura ambiente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ricoprire con gli ingredienti nell'ordine qui sopra riportato lasciando liberi tre o quattro cm del bordo in alto dove ci deve essere solo del formaggio morbido che aiuterà a tener chiuso il roll.</div>
<div style="text-align: justify;">
Arrotolare con delicatezza aiutandosi con la pellicola, poi avvolgere in essa il rotolo e girare bene i bordi della pellicola per sigillare il rotolo stesso. Mettere in freezer per mezz'ora, poi in frigo. Tagliare poco prima di servire e posizionare su dischi di pane ai di grano duro della stessa misura ottenuti con un tagliabiscotti.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM3ctnzzioYDc6sRAlkKoVTRg2iWLYni7yawUlS7n-lLhcYc89dQAjllorkwmTJZ_D5HGqJYjl82DTYegRs89Cv65RIl3V7c6ke_wUOHVCe6Wz4tb4-RkApCEWlQ_RzSfAgJ7BUtHJKJ0/s1600/banner_sfidadelmese_66.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="1600" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM3ctnzzioYDc6sRAlkKoVTRg2iWLYni7yawUlS7n-lLhcYc89dQAjllorkwmTJZ_D5HGqJYjl82DTYegRs89Cv65RIl3V7c6ke_wUOHVCe6Wz4tb4-RkApCEWlQ_RzSfAgJ7BUtHJKJ0/s320/banner_sfidadelmese_66.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-92026620103318869992017-04-26T01:21:00.000+02:002020-04-18T00:24:44.487+02:00Il sartù di riso con ragù di pomodoro <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHl-WiXZeafiEZGia9fZPpaVF5swlouWAVij0vklxxGWTsVJLGStfCZmLNs20_b08LbwIJY0MiE1TovZACZwrpX1j0NF7IDQjXD752E89VLBxQgzctPRsrvBw7sRzk2wvH929Mf_dmOdc/s1600/DSCN4965+-+Blog_sart%25C3%25B9+fetta.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHl-WiXZeafiEZGia9fZPpaVF5swlouWAVij0vklxxGWTsVJLGStfCZmLNs20_b08LbwIJY0MiE1TovZACZwrpX1j0NF7IDQjXD752E89VLBxQgzctPRsrvBw7sRzk2wvH929Mf_dmOdc/s400/DSCN4965+-+Blog_sart%25C3%25B9+fetta.JPG" width="500" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
fetta con ben-di-dio :D</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWQ7W0qyRF2icfHu9NcZDWGlGMv6wk3XGrrIMj0hgti6aQNz-qmbLhXMrZi7XBBMjeOdy_Dmg6qTpxWybLZS1k7VzPOWTuiDA-RDAZMc2pS8v__G3h7rpVS3TKtEV4QLV0X4mAH8n3eT0/s1600/DSCN4989.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWQ7W0qyRF2icfHu9NcZDWGlGMv6wk3XGrrIMj0hgti6aQNz-qmbLhXMrZi7XBBMjeOdy_Dmg6qTpxWybLZS1k7VzPOWTuiDA-RDAZMc2pS8v__G3h7rpVS3TKtEV4QLV0X4mAH8n3eT0/s400/DSCN4989.JPG" width="500" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
fetta fetta fetta</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGpoVzjfTRUoKWVrQ7itW_W5NI8v_YP8r1c0rWwfeatQW5zQIrHAAx_hvza2pd7HBY0J3dhyDoAH49YMoyjd_5t8ENXHna6tV4b3sE24svLdPVoZb6wDxmf9u5FQjblo658RFATfyCHBQ/s1600/DSCN5008+-+Blog+sart%25C3%25B9+fetta+condita.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGpoVzjfTRUoKWVrQ7itW_W5NI8v_YP8r1c0rWwfeatQW5zQIrHAAx_hvza2pd7HBY0J3dhyDoAH49YMoyjd_5t8ENXHna6tV4b3sE24svLdPVoZb6wDxmf9u5FQjblo658RFATfyCHBQ/s400/DSCN5008+-+Blog+sart%25C3%25B9+fetta+condita.JPG" width="500" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
con ragù</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Devo confessare che la <a href="http://rosemarieandthyme.blogspot.it/2017/03/la-terrina-di-maiale-confettura-di.html" target="_blank">terrina di maiale con pistacchi</a> del mese scorso ha avuto gran successo ed è stata riproposta a Pasquetta. Veloce da fare ed ormai collaudata (leggi: ce la posso fare), devo provare qualche nuova versione, ma insomma è un piatto veloce e di effetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Arriviamo al Sartù di questo mese. e meno male che mi sono lasciata lunedì 24 martedì 25 e Alessandra ci ha anche spostato la data di consegna di ben 24 ore, perché mentre Marco è andato alla marcia da Piazza Caduti della Montagnola fino a Piramide, io sono stata in piedi altrettante ore a preparare il sartù. Di effetto sì, veloce no :D.<br />
<br />
Ci siamo divisi i compiti eheh<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Marco:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLQBA5HC1R3rj4HxkEbcB1Y_GQWC8AYMmATIjE3NEJ7J35-BbhEowH42xa8PHqAaFXvrZPOGelXbZz7xz123UtU2q83UHYfMUJC_J5mJHfDr3DApv1C6heC-XlDmbtCcuDShyphenhyphenrnbBHTu4/s1600/marcia+25+aprile+2017+liberazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLQBA5HC1R3rj4HxkEbcB1Y_GQWC8AYMmATIjE3NEJ7J35-BbhEowH42xa8PHqAaFXvrZPOGelXbZz7xz123UtU2q83UHYfMUJC_J5mJHfDr3DApv1C6heC-XlDmbtCcuDShyphenhyphenrnbBHTu4/s400/marcia+25+aprile+2017+liberazione.jpg" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQbQj1peJo6akdYgXDAL-uy6KoB7Auw7LwtQyfg0AbrrSkTzHGC9Vh83F0XM1xR7fg_HdW8PHazYlWLtIwq80veiZtDX1hneFW3dNHXdfbq3dc5vdm_tbtCBAhF2esZUjM19wbZ-VthKQ/s1600/marcia+25+aprile+2017+liberazione+piramide.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQbQj1peJo6akdYgXDAL-uy6KoB7Auw7LwtQyfg0AbrrSkTzHGC9Vh83F0XM1xR7fg_HdW8PHazYlWLtIwq80veiZtDX1hneFW3dNHXdfbq3dc5vdm_tbtCBAhF2esZUjM19wbZ-VthKQ/s400/marcia+25+aprile+2017+liberazione+piramide.jpg" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Rosy</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhIXgTXeXVnjizN_iytAgWJq4OV9CDD0BZSujNzkelyjwflicwyErBIdGlomWCsSjlLhDQtCpg8WHcpdV_LTK_w8AYKkvzDRJfVTcoFCDJqgfG-QitZabIhxDFIB0OKAkW9t80S7X57pI/s1600/DSCN4937+-+Blog_sart%25C3%25B9+intero.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhIXgTXeXVnjizN_iytAgWJq4OV9CDD0BZSujNzkelyjwflicwyErBIdGlomWCsSjlLhDQtCpg8WHcpdV_LTK_w8AYKkvzDRJfVTcoFCDJqgfG-QitZabIhxDFIB0OKAkW9t80S7X57pI/s400/DSCN4937+-+Blog_sart%25C3%25B9+intero.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
intero</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
A parte le battute, ringrazio Marina del blog <a href="http://mademoisellemarina.blogspot.it/2017/04/il-sartu-per-mtc65.html" target="_blank">Mademoiselle Marina</a> per averci proposto questo piatto strepitoso, della tradizione napoletana. per la sfida <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/04/05/mtc-n-65-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC</a> di questo mese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era un altro piatto che seppur conosciuto non avevo mai preparato. Per questa ragione, come di solito se non ho mai preparato il piatto, ho scelto di replicare la ricetta proposta. Mi piace la prima volta che imparo a fare un piatto, utilizzare la ricetta base o tradizionale, sapendo che le sperimentazioni nel gruppo non mancheranno mai. Il fatto che la ricetta fosse poi di Iaccarino, mi tentava alquanto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKOcnaK6vleZ7xJ9bkdyPjgJ2fVEV2rUjMP_dEvpN2d5-lzzMjFWvl_A6kGLpzo0QlhdPspUZ9xhgXcf7j29klOrnHyOFB-2SF5nbBrVUPcXLEGLzKVlU-ticfHSvigzTCo2n3iAPQJjI/s1600/DSCN4928+-+Blog_sart%25C3%25B9+da+sformare.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKOcnaK6vleZ7xJ9bkdyPjgJ2fVEV2rUjMP_dEvpN2d5-lzzMjFWvl_A6kGLpzo0QlhdPspUZ9xhgXcf7j29klOrnHyOFB-2SF5nbBrVUPcXLEGLzKVlU-ticfHSvigzTCo2n3iAPQJjI/s400/DSCN4928+-+Blog_sart%25C3%25B9+da+sformare.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
soprasotto :D</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">Per le donne impegnate e/o in carriera :D nonostante la mia premessa, apparentemente contraria, anche questo piatto è fattibilissimo. Bisogna preparare tutto il giorno prima e assemblare e cuocere il sartù il giorno successivo. Volendo si può cuocere il solo riso il secondo giorno. Se il pranzo è di sera, poi, ancora meglio :D :D :D</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">La primissima cosa che mi è venuta in mente, pensando al sartù è stata una visione della cucina di corte con Chef e aiutanti. Allora sì che c'era la servitù!</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Ma un'altra immagine che è venuta in mente quando ho letto che ci saremmo "sfidati" sul sartù è ben descritta proprio dalle parole di Marina: alla quale aggiungerei solo il termine "elegante".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Penso che nella cucina italiana non esiste un piatto così elegante come il Sartù napoletano ma nello stesso tempo lo trovo umile e per nulla presuntuoso. Perciò me ne sono innamorata perché nell’immaginario di una non italiana (e io, nonostante la carriera italica di quasi 27 anni, sono pur sempre una barbara) rappresenta l’essenza di quel sano piacere di stare insieme di una volta quando di domenica si apparecchiava la tavola con la tovaglia ricamata dalla nonna e di quel sincero affetto detto non a parole ma a gesti, fossero anche quelli delle mani che preparano le minuscole polpettine mentre il sugo cuoce lentamente e riempie l’aria di serenità."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ora parliamo delle piccole modifiche e delle eventuali defaillance.</div>
<div style="text-align: justify;">
Niente fegatini di pollo per noi perchè al Grancapo non piacciono, il macellaio non li aveva e la ricerca è finita lì. Ma, siccome l'ottimo reparto macelleria del nostro supermercato è vicino alle uova, e il Grancapo ha notato le uova di quaglia e me lo ha detto, io prima che potesse reagire (di solito si impegna sempre per dissuadermi dall'acquistarle), zac, le ho messe nel carrello e non ho badato ai rimbrotti: "non ci stanno bene" contro "guarda che altrimenti ti becchi i fegatelli, che mo' vedo dove trovarli, eheh". Ma poi, "non ci stanno bene" che commento da chef è mai questo? Secondo me se le uova le mettono nella pasta al forno vuoi che, se vado a fare una ricerca, non le trovo nel sartù? E se stanno bene nella pasta ripiena perchè nel sartù no? :D<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9wy_El5IGQ-1V1-bbB-SuQ9HYabRdr91iY8PwWgWfCAbl3o5h4wYbu47KAWv3YaLuXmsxQlg6RrmFqwVzu3pPcRuEEHWpRJUKLRmVREyyCZVfY0ndRaGv2CRwRA8D3RrINmxk6j7lyYE/s1600/DSCN4924+-+Blog_sart%25C3%25B9+ripieno%252C+polpettine+e+mozzarella.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9wy_El5IGQ-1V1-bbB-SuQ9HYabRdr91iY8PwWgWfCAbl3o5h4wYbu47KAWv3YaLuXmsxQlg6RrmFqwVzu3pPcRuEEHWpRJUKLRmVREyyCZVfY0ndRaGv2CRwRA8D3RrINmxk6j7lyYE/s400/DSCN4924+-+Blog_sart%25C3%25B9+ripieno%252C+polpettine+e+mozzarella.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
farcitura in corso</div>
<div style="text-align: center;">
due <b>polpettine </b>e un ovetto si vedono al centro</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<br />
Per il resto, a parte l'aglio che non ho messo fresco ma in polvere, perché contenuto nel preparato per arrosti che da qualche mese ho sostituito al sale per ogni condimento.<br />
<br />
P.S. la sfida non mi ha colto di sorpresa in quanto a stampo da sartù. Noi maniache collezioniste di caccavelle, raramente dobbiamo correre ai ripari. ihih. Il mio era soltanto più piccolo di 2 cm, ma era già in casa :D :D :D Non sapevo fosse per il sartù, ma c'era. Ecco! :D :D :D (l'avevo comprato per la pizza di pasqua al formaggio). ma che dico <b>il</b> mio! Ne ho tre. Compro sempre tenendo presente il numero perfetto :D<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUV3ltm7iXMsjG60-0ksKsEl_OPZ0UpJUb6fUtqNMwcmoYAHgTq_ogr68_R-_u3ih2a5wWegASRtXWnMIQEiO5C2Ni55QpnNdcvyLvDRXg11HeObUiklM2wbT4EdTXE743mpAM6O3rwmA/s1600/DSCN4917+-+Blog_sart%25C3%25B9+stampo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUV3ltm7iXMsjG60-0ksKsEl_OPZ0UpJUb6fUtqNMwcmoYAHgTq_ogr68_R-_u3ih2a5wWegASRtXWnMIQEiO5C2Ni55QpnNdcvyLvDRXg11HeObUiklM2wbT4EdTXE743mpAM6O3rwmA/s400/DSCN4917+-+Blog_sart%25C3%25B9+stampo.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
lo stampo ed il riso già cotto</div>
<br />
<br />
IL SARTÙ DI RISO CON RAGÙ DI POMODORO<br />
<br />
Per 6 persone<br />
<br />
<i>Per il riso</i><br />
<br />
600 g di riso Carnaroli<br />
1 grande mestolo di ragù di pomodoro<br />
6 uova<br />
70 g di parmigiano grattugiato<br />
Pangrattato q.b.<br />
Burro per ungere lo stampo<br />
<br />
<br />
<i>Per il ragù di pomodoro</i><br />
<br />
300 g di costine di maiale<br />
300 g di salsiccia fresca<br />
300 g di ritagli di vitello<br />
(i pezzetti di carne che i macellai eliminano quando preparano un pezzo di carne da arrosto per esempio)<br />
2 cipolle medie<br />
2 l di buona passata di pomodoro<br />
1 bicchiere di vino rosso<br />
Olio extravergine d’oliva<br />
Sale<br />
Qualche foglia di basilico<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL3FnU0Dw1enApAYhnCDU-sGSkactIVWQTEyJRapStWVAfH81NePzp0Q2MXm2VHRuEaeQ7cXISWZ0ys3NjRVyn2uAGPXx86UxPP1kXKPXGcfi1nU83xEFqQy36qpvEboNhUWLMRuBAvQU/s1600/DSCN4902+-+Blog_sart%25C3%25B9+rag%25C3%25B9.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL3FnU0Dw1enApAYhnCDU-sGSkactIVWQTEyJRapStWVAfH81NePzp0Q2MXm2VHRuEaeQ7cXISWZ0ys3NjRVyn2uAGPXx86UxPP1kXKPXGcfi1nU83xEFqQy36qpvEboNhUWLMRuBAvQU/s400/DSCN4902+-+Blog_sart%25C3%25B9+rag%25C3%25B9.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
il ragù</div>
<br />
<br />
<i>Per le polpettine</i><br />
<br />
150 g di carne di maiale macinata<br />
1 fetta di pane vecchio<br />
Latte<br />
1 tuorlo d’uovo<br />
Prezzemolo tritato<br />
½ spicchio d’aglio (io condimento per arrosti in polvere)<br />
Farina<br />
Sale, pepe<br />
Olio extravergine d’oliva<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilrbSXS1136c-RAcElWYPaq6FS8S7I21ho0Su3-9s2bI6A68fJEKLXHMhtaMsRqM89lB9GiT3B0ysbQzeKVmLnaor1vg3mS5ymr_74gCyrvudyFVKZhpsQSjifV5KYY_DEThnXLdPKjZw/s1600/DSCN4981+-+Blog_sart%25C3%25B9+polpettine.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilrbSXS1136c-RAcElWYPaq6FS8S7I21ho0Su3-9s2bI6A68fJEKLXHMhtaMsRqM89lB9GiT3B0ysbQzeKVmLnaor1vg3mS5ymr_74gCyrvudyFVKZhpsQSjifV5KYY_DEThnXLdPKjZw/s400/DSCN4981+-+Blog_sart%25C3%25B9+polpettine.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<i>Per il ripieno</i><br />
<br />
300 g di piselli freschi sgranati<br />
1 cipollotto<br />
20 g di funghi porcini secchi<br />
1 spicchio d’aglio (io condimento per arrosti in polvere)<br />
60 g di fegatini di pollo (io 12 uova di quaglia)<br />
1 bicchierino di brandy (io no)<br />
200 g di fiordilatte<br />
Olio extravergine d’oliva<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjznfSP5TJqKfxKvzRbL3cs-RZIqqvV9S8zab8HmZKvOqUxyexkMv3ur80tY8EEGGB8680Fv2nDFwNWczmjpc4wSpAvYgwpBYUG6NnbyglvDvw82L4SzdUtqZP01BoGIX1N0_LyyNyfEXk/s1600/DSCN4918+-+Blog_sart%25C3%25B9_ripieno+funghi+e+piselli.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjznfSP5TJqKfxKvzRbL3cs-RZIqqvV9S8zab8HmZKvOqUxyexkMv3ur80tY8EEGGB8680Fv2nDFwNWczmjpc4wSpAvYgwpBYUG6NnbyglvDvw82L4SzdUtqZP01BoGIX1N0_LyyNyfEXk/s400/DSCN4918+-+Blog_sart%25C3%25B9_ripieno+funghi+e+piselli.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
funghi porcini e piselli<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNp_oOeoBI_K_lTMmvwQuD0wyMquF5ybRGHnao2543LAexpJOUrtICXCY1ZOjJ3PEk1jyofWRQaCuR90Lao6fdlsPuPDeGiIGB9NFlVS04LByxxE2KO0mN2OIRquqlaKP8EkpOZNwrUE0/s1600/DSCN4910+-+Blog_art%25C3%25B9+uova+di+quaglia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNp_oOeoBI_K_lTMmvwQuD0wyMquF5ybRGHnao2543LAexpJOUrtICXCY1ZOjJ3PEk1jyofWRQaCuR90Lao6fdlsPuPDeGiIGB9NFlVS04LByxxE2KO0mN2OIRquqlaKP8EkpOZNwrUE0/s400/DSCN4910+-+Blog_art%25C3%25B9+uova+di+quaglia.JPG" width="500" /></a></div>
uova di quaglia<br />
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Versate un paio di cucchiai di olio extravergine d’oliva in una pentola e rosolatevi le costine di maiale, la carne di vitello e la salsiccia sbriciolata. Aggiungete la cipolla tagliata grossolanamente, rosolatela e sfumate con il vino. Quando l’alcol è evaporato aggiungete la passata di pomodoro, salate leggermente e fate riprendere il bollore. A questo punto abbassate la fiamma, mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco lento ma costante per circa 3 ore. Deve pippiare in poche parole…</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo la cottura, profumatelo con le foglie di basilico spezzettato con le mani (il basilico non dovrebbe cuocere).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In una ciotola mettete la carne macinata, il pane imbevuto nel latte e strizzato bene, il prezzemolo e l’aglio tritati finemente, il tuorlo, sale e pepe. Impastate bene e formate tante polpettine non più grandi di una nocciola. Infarinatele e friggetele velocemente in un tegame con l’olio extravergine. Disponetele sul piatto coperto da un foglio di carta da cucina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mettete i funghi secchi in una ciotola con acqua tiepida e lasciateli ammorbidire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mettete un paio di cucchiai di olio extravergine d’oliva in un tegame e cuocete i piselli con il cipollotto affettato sottilmente e l’aglio tagliato finemente per 5 minuti. Aggiungete i funghi ammorbiditi,strizzati e tagliati a strisce e insaporire per un paio di minuti. Spegnete la fiamma, salate e pepate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fate saltare in un’altra padella con poco olio i fegatini e sfumateli con il brandy. Cuoceteli per qualche minuto. Tagliateli a pezzetti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Se invece optate per le</b> <b>uova di quaglia</b>, mettetele in acqua fredda e portatele al bollore per tre o quattro minuti, non di più altrimenti diventeranno verdine all'esterno. sbucciatele quando sono ancora tiepide. Se non volete sbucciarle subito mettetele in frigo e al momento di sbucciarle ricopritele di acqua ben calda, magari scaldata in un attimo al microonde.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tagliate il fiordilatte a cubetti e lasciateli sgocciolare se serve.</div>
<div style="text-align: justify;">
In una pentola versate 1,5 l abbondante di acqua e aggiungetevi un mestolo di ragù di pomodoro. Portate a abolizione, salate leggermente e cuocetevi il riso fino a ¾. Mescolate di tanto in tanto e se serve aggiungete altra acqua. Spegnete, mescolate bene e lasciate intiepidire. Condite con un paio di cucchiai di olio e il parmigiano, mescolate e aggiungete uno alla volta 6 uova. Mescolate molto bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Volendo, potete incorporare nel riso 1/3 del condimento con i piselli e i funghi ma io non l’ho fatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Accendete il forno a 180°C.</div>
<div style="text-align: justify;">
Imburrate accuratamente (leggi: con le mani) uno stampo da sartù largo 20 cm e alto 12 e spolveratelo ancora più accuratamente con il pangrattato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Coprite il fondo dello stampo con uno strato di riso alto un dito (dipende dal dito mi direte voi…1cm). Ricordatevi di livellare bene con il dorso del cucchiaio. Armatevi di pazienza e se avete bisogno di occhiali metteteli: dovete creare uno strato di riso di 1cm anche sulla parete dello stampo, sempre tamponando con il cucchiaio che, se serve, potete anche bagnare. Arrivate a metà dell’altezza dello stampo. Riempite la cavità con la metà del condimento con i piselli e i funghi, la metà dei fegatini e delle polpettine. Coprite con i dadini di mozzarella e versateci qualche cucchiaiata di ragù di pomodoro. Coprite con un altro strato di riso alto sempre un dito e rivestite le pareti fino all’orlo. Versate il rimanente condimento, i fegatini, le polpettine, la mozzarella e altro sugo. Coprite con lo strato di riso alto sempre 1 cm. Livellate bene, cospargete di pangrattato e mettete di qua e di là qualche fiocchetto di burro oppure un filino d’olio oppure,meglio ancora, qualche fiocco dello strutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infornate e cuocete per 30-35 minuti. Capirete che è cotto quando si vedrà chiaramente che i bordi si sono staccati dalle pareti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciate riposare almeno 15-20 minuti, fate un bel respiro e sformate sul piatto da portata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Servite con il ragù di pomodoro caldo a parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzYTAYGLwjLGEy8xlBFXGH6Gr-bPQBKVvoQBswZXrFF5lC0z_zuZM82O6R8HzciMDcAQXT0XXo1EULxCESgU1nNRWxLc4ebwFAx-wfohhmRgGOlUD2KGf_HUfVTXdr76zVxhCprgSR5YE/s1600/sart%25C3%25B9-300x143.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzYTAYGLwjLGEy8xlBFXGH6Gr-bPQBKVvoQBswZXrFF5lC0z_zuZM82O6R8HzciMDcAQXT0XXo1EULxCESgU1nNRWxLc4ebwFAx-wfohhmRgGOlUD2KGf_HUfVTXdr76zVxhCprgSR5YE/s1600/sart%25C3%25B9-300x143.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-18697790071229148832017-03-24T00:58:00.002+01:002020-04-20T17:39:40.746+02:00La terrina di maiale con pistacchi, confettura di cipolla di tropea e yogurt all'erba cipollina e pepe<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2SAfJ5DoWE7ojwMIA1vucTOtcijU0q9rJd6ilLunAPT6sNDsZJksfzZxPm-45QNR7grH1TCq2dbgdHIrp7jgX9PodyUwx92inXD-A-uM1SCuvfsGNAEX-16xmIuHnSPc2VkmOpz72Z2k/s1600/DSCN4891+-+Blog+Terrina+di+maiale+con+pistacchi+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2SAfJ5DoWE7ojwMIA1vucTOtcijU0q9rJd6ilLunAPT6sNDsZJksfzZxPm-45QNR7grH1TCq2dbgdHIrp7jgX9PodyUwx92inXD-A-uM1SCuvfsGNAEX-16xmIuHnSPc2VkmOpz72Z2k/s400/DSCN4891+-+Blog+Terrina+di+maiale+con+pistacchi+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
Questo è il mese dell'anno durante il quale ho imparato a fare la terrina grazie a Giuliana del blog <a href="http://www.lagallinavintage.it/2017/03/terrine-per-la-sfida-mtc-64.html" target="_blank">La Gallina Vintage</a> insieme alle amiche <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/03/05/mtc-n-64-la-ricetta-terrine/" target="_blank">dell'MTC</a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Io ho scelto di ripetere la ricetta suggerita da Giuliana con pochissime variazioni minori, perché non avevo mai fatto una terrina e volevo una ricetta per imparare. Ho quindi preparato la terrina di carne di maiale con pistacchi e accompagnamento di confettura di cipolla (ricetta di Alberto Baccani amico di CI) e yogurt greco bianco con erba cipollina.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avevo in cima ai pensili in cucina uno stampo per terrine che attendeva proprio questa occasione per essere utilizzato. Era lì da un po', da un bel po', ma noi che collezioniamo contenitori, stampi, formine, teglie, sappiamo che prima o poi verrà il loro turno. Eh eh :)</div>
<div style="text-align: justify;">
E che combinazione, lancia la sfida il blog La gallina Vintage, e che stampo ho io? Una gallina di porcellana bianca. Quando si dice:"che coincidenza".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho deciso di fare proprio la terrina proposta come esempio e non una in crosta perché arrosti in crosta ne ho già fatti, mentre volevo provare il "brivido" :D della terrina rivestita di pancetta tesa. Mai fatta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Riguardo gli accompagnamenti, in casa adoriamo la confettura di cipolla di Tropea e spesso usiamo lo yogurt greco per fare salse di accompagnamento, perciò piuttosto che lanciarmi in sperimentazioni, ho preferito andare su gusti che so piacere anche agli altri due bipedi che abitano qui con me :)</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEVjNj08wS54oYRy0jIPrL5JkcTiNGDqQyOGnmcPrPct5OHagT7s2VVvNBpUd2T8_VTFppXT7h1vR43GXy6cEVRj9N2PrQ7x2S58TbBrdHnUV3j_AA6ZnwT0mD4wuYKuG3oXlcQ-h_-6s/s1600/DSCN4867+-+Terrina_recipiente+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEVjNj08wS54oYRy0jIPrL5JkcTiNGDqQyOGnmcPrPct5OHagT7s2VVvNBpUd2T8_VTFppXT7h1vR43GXy6cEVRj9N2PrQ7x2S58TbBrdHnUV3j_AA6ZnwT0mD4wuYKuG3oXlcQ-h_-6s/s400/DSCN4867+-+Terrina_recipiente+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Parto dalle ricette dell'accompagnamento<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr8gXE9CJSK68x44a3ZQoBoofqDzqETN0sE73UAQrqJbAP2QXPK3v3pI6y5Nchm-6dmFpBK7Jy9zGhesOOSBmhls59qEUOZAmh2y6DknJlDwX6LqismYhpYWzkG7-BwS1GdBX_IWeAJ2Y/s1600/DSCN4841+-+Terrina_accompagnamenti.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr8gXE9CJSK68x44a3ZQoBoofqDzqETN0sE73UAQrqJbAP2QXPK3v3pI6y5Nchm-6dmFpBK7Jy9zGhesOOSBmhls59qEUOZAmh2y6DknJlDwX6LqismYhpYWzkG7-BwS1GdBX_IWeAJ2Y/s400/DSCN4841+-+Terrina_accompagnamenti.JPG" width="500" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
<br />
<b>Confettura di cipolle (Alberto Baccani)</b><br />
<br />
Veramente eccellente ed ottima per accompagnare i formaggi stagionati: Pecorino, Castelmagno, Caprino, ma straordinaria con il Gorgonzola piccante o con il Roquefort. Accompagna bene la cacciagione e/o l'arista di maiale.<br />
<br />
Ingredienti:<br />
1 kg. di cipolle,<br />
600 g. di zucchero,<br />
un po' di sale,<br />
qualche granello di pepe e ginepro,<br />
qualche foglia di alloro.<br />
<br />
Unire tutti gli ingredienti in una pentola, fare macerare le cipolle (ideale quelle di Tropea in stagione o comunque quelle rosse). Cuocere a fuoco lentissimo sino a quanto il composto assume la consistenza di una marmellata, togliere le foglie di alloro e le altre spezie ed invasate. Volendo si può aggiungere un po' di aceto di mele durante la cottura e delle uvette; personalmente le sconsiglio (salvo l'aceto), ma ad alcuni piacciono quindi va a gusto.<br />
<br />
<b>Crema di Erba cipollina e pepe nero</b><br />
<br />
5 cucchiai di yogurt greco magro bianco<br />
1 cucchiaio olio d'oliva<br />
2 cucchiai erba cipollina tagliuzzata<br />
sale, pepe nero appena macinato<br />
<br />
<br />
Mescolate tutti gli ingredienti e condite con l'olio. Guarnire con rondelline di erba cipollina.<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtzZkdcY5evf-k3AWyvPna8RAMVwLGG367m4frd4SsA7Fz82o9lN8BpYe-2fbCten8WiUqDXy-eXmGG7aWZTa5OipRXPLGgwS2pTyOCYunZynX-nCExb45nJyLJH5S7bsv0iv6jsrAM6I/s1600/DSCN4877+-+terrina_+taglio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtzZkdcY5evf-k3AWyvPna8RAMVwLGG367m4frd4SsA7Fz82o9lN8BpYe-2fbCten8WiUqDXy-eXmGG7aWZTa5OipRXPLGgwS2pTyOCYunZynX-nCExb45nJyLJH5S7bsv0iv6jsrAM6I/s400/DSCN4877+-+terrina_+taglio.JPG" width="500" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2I36HhrzqPkHG1eZLTc57O09rmFryXARTALM9ueMtxEXyaA92YUBxnCucBmoWsNqFG6MatWBZp6yk68noHCAeF55xPSUfvz8FPVAsu9YSpNFUSPhpVDRQJArfYACWJ9x0iim2ScyUNg/s1600/DSCN4856+-+Terrina+cotta_intera.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO2I36HhrzqPkHG1eZLTc57O09rmFryXARTALM9ueMtxEXyaA92YUBxnCucBmoWsNqFG6MatWBZp6yk68noHCAeF55xPSUfvz8FPVAsu9YSpNFUSPhpVDRQJArfYACWJ9x0iim2ScyUNg/s400/DSCN4856+-+Terrina+cotta_intera.JPG" width="500" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<br />
<br />
<b>Terrina di maiale ai pistacchi, marmellata di cipolle rosse, crema di erba cipollina</b><br />
<br />
180 g abbondanti di pancetta tesa a fette<br />
600 g polpa di maiale tritata<br />
120 g pancetta affumicata<br />
1 uovo<br />
80 g prosciutto cotto in una fetta spessa<br />
erbe miste in polvere per arrosti (aglio, rosmarino, salvia, ginepro,lauro, origano, prezzemolo, basilico, sale)<br />
2 cucchiai abbondanti di pistacchi sgusciati<br />
2 o 3 cucchiai di panna liquida<br />
sale, pepe<br />
<br />
<br />
Imburrate generosamente una terrina da 1,5 l e foderatela con le fette di pancetta tesa in modo da coprire perfettamente il fondo e i lati, lasciando debordare un poco le fette.<br />
In una ciotola mettete la carne di maiale tritata e lavoratela con le mani per ammorbidirla, aggiungete l'uovo, la pancetta affumicata a dadini. Continuate a mescolare con le mani, impastando come se fosse pane.<br />
<br />
Unite tutti gli altri ingredienti , regolate di sale e di pepe e mescolate, sempre con le mani, a lungo finché avrete un impasto morbido e ben amalgamato.<br />
Mettete metà dell'impasto dentro la terrina foderata e fate un primo strato premendo bene per far assestare il tutto, ricavate due bastoncini dalla fetta di prosciutto e posateli sul ripieno, distanziandoli. Copriteli con il resto del ripieno e premete molto bene per evitare che si formino spazi o bolle d'aria, sbattete anche leggermente la terrina. Ricoprite tutto con le fette di pancetta debordanti.<br />
<br />
Coprite con il suo coperchio e mettete in forno già caldo a 180° a bagnomaria, per circa un'ora e mezza.<br />
Una volta cotta, toglietela dal forno e facendo molta attenzione a non scottarvi, scolate il liquido di risulta che si sarà formato.<br />
Coprite la carne con un poco di alluminio e metteteci sopra un peso, in modo che si compatti. Lasciatela intiepidire così, con sopra il peso, poi toglietelo e lasciatela raffreddare completamente. Eliminate l'alluminio, sigillate tutto con la pellicola e tenetela in frigorifero per almeno un giorno, ma è ancora più buona dopo due giorni.<br />
<i>Uso un modo un po' empirico per questa operazione, come potete vedere dalle foto. O un pentolino colmo d'acqua o un pacco di farina o di zucchero, o quello che ho sottomano intonso.</i><br />
<br />
<i>per gli accompagnamenti:</i><br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmJ533oTqdmXEM5QggUT23lL6aLs2tktnvvYRtmpzaIZH_QVMyJOI124SkVrsM3fP0NA4iJEtvzi9xjhsgYq1Pa8RzoAAKWVzgFyePKB8G2sMaNu3AERfaunQ1FUfxNnTlglbuyrqvPWY/s1600/DSCN4861+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmJ533oTqdmXEM5QggUT23lL6aLs2tktnvvYRtmpzaIZH_QVMyJOI124SkVrsM3fP0NA4iJEtvzi9xjhsgYq1Pa8RzoAAKWVzgFyePKB8G2sMaNu3AERfaunQ1FUfxNnTlglbuyrqvPWY/s400/DSCN4861+-+Copia.JPG" width="500" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<b>E queste sono le tantissime cose che Giuliana ci ha insegnato:</b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
E ora sono qui, felice che ancora non mi rendo conto, a parlarvi di Terrine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Credo si sappia urbi et orbi quanto le amo!</div>
<div style="text-align: justify;">
Antipasto, piatto principale o dessert, calda, tiepida o fredda, la terrina è sempre una grande protagonista della tavola. Trovo che sia una alleata indispensabile in diverse occasioni, perché si deve preparare in anticipo, non sfigura nei pranzi importanti come in quelli rustici, è perfetta anche per buffet e pic nic e poi perché piace sempre a tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
È facile da fare, è una preparazione che libera la fantasia, dove si può spaziare con gli ingredienti, usare combinazioni di carni diverse, di pesci e di verdure, di frutta persino! Si possono profumare con le spezie, con le erbe, e arricchire con frutta secca di ogni tipo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le terrine di carne hanno un sapore squisitamente complesso e il risultato è una pienezza di aromi per me paragonabili al bouquet di un vino pregiato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le terrine di pesce o di verdure sono in genere più semplici e più leggere e il loro pregio dipende dalla freschezza, dal gusto e dalla qualità della materia prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ancor più scenografiche e ricche se le si racchiude dentro uno scrigno di pasta fragrante e burrosa. Quando le porterete in tavola, gli ospiti ammutoliranno, stupiti e curiosi di vedere cosa nasconde quella pasta dorata. Leggermente più impegnative, è vero, ma vuoi mettere la soddisfazione di vederle perfette, quando tagli la prima fetta?</div>
<div style="text-align: justify;">
E non preoccupatevi se appena uscita dal forno non è come vi aspettate, datele un paio di giorni di riposo e sarà più buona!</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Vediamo come si articolano le terrine.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Gli stampi.</div>
<div style="text-align: justify;">
La terrina si chiama così perché prende il nome del recipiente, terrina appunto, solitamente in terracotta smaltata, o ceramica da forno, in cui viene cotta. Il loro coperchio è sempre dotato di un forellino che serve per la fuoriuscita del vapore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ne esistono di varie fogge e capienza, e le ricette vanno rapportate in base allo stampo che avete a disposizione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le terrine, tranne quella in crosta, non vanno sformate, si portano in tavola nel loro stampo e lì, affettate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per quella in crosta va bene uno stampo tipo plumcake, meglio se antiaderente, molto ben imburrato e infarinato in modo da poterla estrarre senza rovinarla. Il meglio sarebbero gli stampi appositi, rettangolari o di altre forme, coi ganci apribili, ma non è sempre facile procurarseli.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Terrine di carne</div>
<div style="text-align: justify;">
Le carni possono essere bianche (pollo, faraona, coniglio, vitello, tacchino agnello e maiale) rosse (manzo, vitellone, ecc.) oppure di selvaggina ( anatra, fagiano, pernice, piccione, cervo, capriolo, ecc.).</div>
<div style="text-align: justify;">
Le carni rosse non sono molto frequentate, tuttalpiù le si usa in ridotta percentuale in caso di carni miste oppure in terrine specifiche tipo quella di coda di bue, mentre si tende sempre a scegliere carni bianche o selvaggina, per la loro delicatezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una terrina deve contenere carne magra sufficiente a darle corpo e tanto grasso quanto ne occorre a mantenerla morbida. Per una terrina di carne che non risulti né troppo asciutta né troppo grassa, si usa più o meno il doppio di carne magra rispetto al grasso, considerando anche il lardo o la pancetta del rivestimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
La farcia si può preparare partendo da carne cruda già tritata, oppure da carne cruda a pezzi, fatta marinare qualche ora, poi parata, pulita da eventuali nervature e passata al tritacarne.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Se volete un impasto a grana grossa, passate la carne col disco a fori grossi, per contro, se lo volete più omogeneo, usate quello a fori più piccoli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per la marinatura, oltre a spezie, erbe e verdure, si possono usare vini aromatici e profumati, Marsala, Passito, Sherry, Cognac, Acquaviti di frutta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune carni bianche possono essere mescolate, tipo maiale e vitello, pollo e vitello, mentre la selvaggina, tranne qualche volta, si usa tal quale o si aggiunge qualche altro tipo di carne (vitello o pollo, salsiccia) in minima quantità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'impasto si possono unire altri ingredienti, pezzetti di carne, pezzetti di verdura, di prosciutto, pancetta, secondo l'effetto che volete ottenere al taglio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si accompagnano con salse alla frutta, mostarde, verdure all'agro, composte, chutneys, vinaigrettes, dipende dal tipo di carne che scegliete, dal vostro gusto e la vostra fantasia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si possono foderare con lardo, pancetta liscia tesa, verdure.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Terrine in crosta</b></div>
<div style="text-align: justify;">
solitamente di carne, qualche volta anche di pesce, raramente di verdure.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per il guscio di pasta, si può utilizzare una normalissima pasta brisé oppure una pâte à foncer, meno friabile, che dovrebbe tenere meglio gli impasti umidi. Le ricette le trovate sul libro MTC delle Torte salate. Naturalmente le dosi vanno rapportate alla misura dello stampo che avete intenzione di utilizzare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La pasta va spennellata con tuorlo sbattuto insieme a un goccio di latte o acqua, in modo che una volta cotta si presenti lucida, e decorata a piacere con i ritagli di pasta che sicuramente avanzeranno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nella centro della copertura va praticata una apertura, il cosiddetto camino, che serve per fare uscire il vapore che si genera in cottura, e che si può fare inserendo un piccolissimo coppa pasta o un cono di carta forno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta cotta la terrina, attraverso quel camino va versata della gelatina fluida nell'interno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rapprendendosi, solidificherà anche l'eventuale liquido che si è prodotto in cottura e manterrà ancorato il ripieno alla pasta.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Terrina di vitello in crosta, vinaigrette alle erbe e maionese all'arancia</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
600 g carne di spalla di vitello tritata ( o altro taglio basta che non sia troppo magro)</div>
<div style="text-align: justify;">
150 g pancetta di maiale cruda, tritata insieme alla carne di vitello</div>
<div style="text-align: justify;">
(quella che vende il macellaio, non ancora stagionata)</div>
<div style="text-align: justify;">
1 uovo</div>
<div style="text-align: justify;">
150 g pancetta liscia, tesa, affettata.</div>
<div style="text-align: justify;">
100 g prosciutto cotto a dadi</div>
<div style="text-align: justify;">
2 carote lessate al dente</div>
<div style="text-align: justify;">
20 g pistacchi</div>
<div style="text-align: justify;">
1 rametto di rosmarino, gli aghi tritati finemente</div>
<div style="text-align: justify;">
1 piccolo spicchio d'aglio</div>
<div style="text-align: justify;">
mezzo cucchiaino noce moscata</div>
<div style="text-align: justify;">
sale, pepe nero</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
1 tuorlo per la doratura diluito con</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaio di latte</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
1 compressa di gelatina Ideal</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiai vino bianco</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
la pâte à foncer:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
per il mio stampo da 28x11 ho raddoppiato le dosi previste dal libro Mtc sulle Torte Salate quindi:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
500 g farina</div>
<div style="text-align: justify;">
250 g burro freddo a tocchetti</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiaini di sale</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiaini di zucchero</div>
<div style="text-align: justify;">
2 uova medie</div>
<div style="text-align: justify;">
80 g acqua ghiacciata</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Preparate prima la pasta seguendo le modalità spiegate nel libro. Separatene già 1/3 dal totale. Raccogliete le due quantità a palla, avvolgetele nella pellicola e mettetele in frigo per almeno mezz'ora.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le operazioni sono esattamente le stesse che ho spiegato sopra, cioè, impastate la carne prima da sola e poi con tutti gli altri ingredienti, tranne la pancetta affettata che servità per bardare lo stampo. Alla fine aggiungete i cubetti di prosciutto cotto e i pistacchi. Impastate ancora qualche attimo per amalgamare il tutto.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tirate i 2/3 di pasta e foderate lo stampo scelto, lasciando debordare l'eccesso, rivestite l'interno della pasta con la pancetta tesa a fette, quindi procedete come sopra, prima uno strato di ripieno e premete bene, poi allineatevi sopra le carote tagliate a metà per il lungo, quindi ricoprite con il resto dell'impasto, premete bene di nuovo in modo che non restino bolle d'aria, o spazi vuoti, ripiegate la pancetta sul ripieno e comprimete ancora tutto. Non riempite fino all'orlo lo stampo, lasciate un paio di centimentri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tirate la pasta avanzata e ricoprite la terrina, con un coltellino a lama liscia refilate i bordi poi sigillateli bene con i rebbi di una forchetta.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dai ritagli di pasta avanzati ricavate dei motivi con qualche stampino tagliabiscotti e appoggiateli sulla pasta. Spennellate la superficie con il tuorlo diluito con il cucchiaio di latte, poi preparate il camino con il piccolo coppa pasta. Premetelo leggermente nel centro della terrina, eliminate la pasta tagliata e lasciate il coppapasta inserito.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
mettete in forno già caldo a 180° statico. Cuocete per 30 minuti poi abbassate a 160°, e cuocete per altri 45/50 minuti. Se la superficie si dovesse scurire troppo, coprite tutto con un foglio di alluminio.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Verso la fine della cottura preparate la gelatina seguendo le istruzioni della confezione.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Togliete dal forno la terrina, lasciatela raffreddare poi con delicatezza toglietela dallo stampo.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
controllate il camino, se vedete del liquido, cercate di eliminarlo inclinando la terrina, sempre con le dovute cautele, perché la pasta è comunque delicata e si rischia di rovinarla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta eliminato il liquido in superifice, con l'ausilio di una piccola brocca o un imbutino, versate la gelatina pian piano, quanta ne riceve, e se ne riceve.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciate che l'interno si assesti, e trasferitela in frigorifero. Tagliatela dopo un giorno almeno.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Accompagnamenti:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
per la vinaigrette alle erbe</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
un ciuffo di prezzemolo</div>
<div style="text-align: justify;">
due o tre grosse foglie di basilico</div>
<div style="text-align: justify;">
un rametto di dragoncellp</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaio di aceto</div>
<div style="text-align: justify;">
1 pizzico di sale</div>
<div style="text-align: justify;">
olio e.v. d'oliva</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
mondate e lavate le erbe, tritatele finemente. Sciogliete il sale nell'aceto, aggiungete le erbe tritate e l'olio, mescolate e servite.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per la maionese all'arancia</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
3 cucchiai colmi di maionese</div>
<div style="text-align: justify;">
2 cucchiai di succo d'arancia</div>
<div style="text-align: justify;">
scorza d'arancia a piacere</div>
<div style="text-align: justify;">
mescolate tutto insieme fino ad avere una salsa fluida, aggiungete qualche scorzetta ricavata col rigalimoni come decorazione.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Terrine di verdure</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Le terrine a base di verdure si differenziano da quelle di carne per il fatto che non vengono composte con ingredienti crudi, bensì con verdure che hanno subito una breve cottura preliminare, lessate, rosolate, grigliate, o stufate nel burro o nell'olio. Questa previa cottura le fa diventare tenere al punto giusto e, salvo per quelle lessate, serve ad eliminare un poco della loro acqua. Le verdure offrono la possibilità di ottenere diverse combinazioni di sapori, consistenze, forme e colori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Possono essere mescolate fra loro, insieme ad altri ingredienti, quindi il legante in questo caso sarà a base di uova, di ricotta o altro formaggio, di pane, possono essere racchiuse in un manto di verdure come porri, biete, verza, peperoni, zucchine..</div>
<div style="text-align: justify;">
oppure potete optare per una coreografica terrina in gelatina, componendola a strati in modo da creare un colorato motivo regolare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potete servirla con una vinaigrette a piacere, con della maionese aromatizzata ecc.ecc.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Terrine di pesce</div>
<div style="text-align: justify;">
Con la loro consistenza delicata e leggera, le terrine di pesce sono molto adatte a precedere una cena importante. Si possono preparare con una grande varietà di pesci e frutti di mare. Sola, indispensabile condizione è la loro freschezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ottima la carne del salmone, di trota, di branzino, pescatrice, sogliola e altri pesci a polpa delicata a cui si possono aggiungere molluschi e crostacei. Per ovviare alla mancanza di colore, se si usa pesce bianco, si possono aggiungere pistacchi e un pizzico di zafferano. Mentre si possono realizzare bellissimi effetti cromatici combinando tutto con i colori delle verdure.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Se si parte da crudo, una volta sfilettato e spellato il pesce o i pesci scelti, con pazienza bisogna eliminare tutte le lische rimaste con l'aiuto della apposita pinzetta, poi potete optare o per una mousseline, ovvero la polpa del pesce crudo, frullato insieme ad albume e panna a cui aggiungere molluschi, crostacei, verdure o altro, oppure potrete procedere a strati alternando verdure alla mousseline.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se si parte da cotto, cuocete il pesce in un profumato court bouillon, che poi, filtrato potrà anche servire per preparare la gelatina che userete nell'impasto se opterete per una ricetta che la preveda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vale anche qui la possibilità di foderare lo stampo con verdure, o con lo stesso pesce a filetti sottili.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La base di una mousseline di pesce:</div>
<div style="text-align: justify;">
500 g filetti di pesce pesati già spellati e deliscati</div>
<div style="text-align: justify;">
2 albumi</div>
<div style="text-align: justify;">
300 ml panna liquida</div>
<div style="text-align: justify;">
Mettete il pesce nel mixer, conditelo con sale e pepe, e iniziate a frullare tutto, aggiungete gli albumi e pian piano la panna liquida, lasciate frullare fino ad avere una specie di mousse, e una base da cui partire per realizzare una terrina di pesce.</div>
<div style="text-align: justify;">
Meglio fare questa operazione a ingredienti ben freddi.</div>
<div style="text-align: justify;">
La panna dosatela pian piano, in modo da regolarvi con la densità della mousseline. Magari non servirà tutta, soprattutto se scegliete il salmone, che ha già di suo una base abbastanza grassa, quindi procedete a vista.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente rapportate le dosi della base alla quantità di pesce che intendete usare.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Uno spunto lo potete trovare QUI E QUI</div>
<div style="text-align: justify;">
E ANCHE QUI</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Le cotture</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Le terrine di carne abbiamo visto che vengono avvolte in lardo o pancetta, cosa che serve a dare morbidezza, si possono utilizzare anche verdure a foglia, porri, verze, lattuga, magari per richiamare la stessa verdura se l'avete messa nell'impasto, oppure per dare una nota più verde.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo stesso discorso vale per le terrine di pesce, si possono cuocere tal quali, oppure si può foderare lo stampo con le verdure come ho detto sopra, facendo sempre attenzione che il loro sapore si si sposi bene con le farce, o addirittura con fettine sottili di pesce bianco, sogliola per esempio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche le verdure si possono cuocere foderando la terrina con altre verdure. Bisognerà stare attenti ai tempi di cottura preventiva di ogni verdura scelta, in modo che alla fine tutto risulti cotto alla stessa maniera. Un peperone ha tempi diversi di cottura rispetto a una cipolla o a una melanzana, o una zucchina.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Per avere una consistenza uniforme, le terrine che siano di carne, pesce o verdura, vengono generalmente cotte, coperte, a bagnomaria nel forno. Metodo che garantisce una penetrazione lenta e uniforme del calore. Nel bagnomaria vanno immerse per i 2/3 e in caso si abbassasse il livello, basterà rabboccare con altra acqua calda.</div>
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<div style="text-align: justify;">
I tempi di cottura variano a seconda del peso e dal tipo di carne della vostra terrina. Comunque, per mia esperienza, meglio cuocere a forno statico. Generalmente, per una terrina da un kg di carne ci vorranno più o meno un'ora e mezza, a volte due ore, dipende appunto dal tipo di carne, a 180°. Per quelle in crosta si può partire da questa temperatura per abbassarla a 160° dopo la prima mezz'ora. Una cottura a più bassa temperatura sarà quindi un po' più lunga. E in ogni caso dipende da ogni forno, regolatevi secondo il vostro.</div>
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Per le terrine di pesce ci vorranno dai 40 ai 60 minuti con temperature che possono variare dai 130° ai 180°, dipende sempre se usate baccalà, branzino o capesante.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per le terrine di verdure, normalmente 150° e circa 30 minuti dovrebbero essere sufficienti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Potete sempre controllare la cottura al tatto. Facendo attenzione a non scottarvi, togliete il coperchio alla terrina, e provate a premere leggermente sulla superficie, se è resistente e soda, è pronta.</div>
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Ovviamente non vanno a bagnomaria quelle in crosta e quelle che si sceglie di fare a freddo in gelatina.</div>
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Passaggi Importanti</div>
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Terrine di carne. Prima di completare il rivestimento con la pancetta o il lardo, premete bene con le mani in modo che non restino spazi vuoti, premete e compattate tutto. A maggior ragione se avete inserito anche pezzetti di carne, verdura o altro. Una volta che è pronta per andare in forno, battete qualche colpetto sul tavolo o su un tagliere in modo che si assesti, datele un'ultima cauta premuta, mettetele il suo coperchio e infornate.</div>
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Una volta tolta dal forno la terrina, vi accorgerete che all'interno la carne avrà rilasciato parecchio liquido.</div>
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Con molta, molta, molta prudenza e muniti di presine sicure, eliminatelo subito il più possibile inclinando la terrina direttamente sul lavandino di cucina, in modo che possa fuoriuscire. Occhio a non far scivolare fuori la carne!</div>
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Immediatamente dopo appoggiate un foglio di alluminio piegato in due sulla superficie, se avete quelle terrine di ultima tendenza dotate di placchetta poggiapesi, meglio, usate quella, e ponetevi sopra un peso. Il mio metodo empirico lo avete visto più sopra, nelle foto.</div>
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Fatela intiepidire poi togliete il peso e lasciate che raffreddi completamente, dopodichè eliminate l'alluminio eventuale o la placchetta, controllate ancora se si è riformato liquido dopo l'operazione peso ed eliminatelo di nuovo, avvolgete con la pellicola e tenete in frigorifero.</div>
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Non lasciatela a lungo sotto il peso, si rischia che perdendo troppo del suo liquido, diventi molto asciutta. Quando vedete che si è abbassata abbastanza, toglietelo. L'importante è che questa operazione venga fatta immediatamente tolta dal forno e liberata dal liquido di governo.</div>
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Il problema del peso non si pone sempre per le terrine di pesce o di verdura, solo nel caso che il composto da cotto si gonfi particolarmente, men che meno se scegliete di farle in gelatina.</div>
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Terrine di verdure in gelatina. Preparate la dose come da indicazioni sull' astuccio della compressa, profumatela con un paio di cucchiai di vino bianco, versatene una parte sul fondo della terrina, fate uno strato di circa 2 cm e mettete in frigorifero a rassodare.</div>
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Quando la gelatina è soda, procedete allineando le verdure o seguendo la ricetta che avete in mente di fare, tenendole però un po' discoste dai bordi dello stampo. Lasciate uno spazio adeguato in modo che la gelatina poi racchiuda completamente le verdure anche ai lati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con un cucchiaio versate delicatamente un altro po' di gelatina proprio partendo prima dai bordi lasciati vuoti tutto intorno e poi anche sulle verdure in un leggero velo, in questo modo le verdure non si sposteranno. Rimettete in frigorifero a rassodare e ripetete l'operazione a strati allo stesso identico modo.</div>
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Finite ricoprendo totalmente di gelatina verdure e bordi e rimettete in frigorifero fino al momento di servire.</div>
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Se optate invece per rivestire la terrina in gelatina con delle verdure che la avvolgano, basterà gelatinare strato per strato.</div>
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Terrine di pesce. Se decidete per una ricetta che contiene gelatina, normalmente va messa nell'impasto.</div>
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Le terrine di carne una volta cotte, vanno lasciate in frigorifero per un paio di giorni, in modo che assestino i sapori. Si servono generalmente fredde o tuttalpiù appena tiepide.</div>
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Quelle di verdure e di pesce vanno ovviamente conservate in frigorifero ed è meglio consumarle in breve.</div>
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Penso di avervi detto tutto, più o meno, e spero di essere stata esauriente e chiara.</div>
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Sono sicura che farete meraviglie, buon lavoro!</div>
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<a href="http://www.mtchallenge.it/2017/03/05/mtc-n-64-la-ricetta-terrine/" target="_blank"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2-4pr-59tK7JhckO1cgY-I1cxTgy0D6lmg66WIk_4TmXB_D-gpHyeRy_XLHYLh2mevXrXOVD0Pbph-8tXobARlwjceIvU3Nx7xMY_mM3Q6MW3-uK4Q0WwTZdru-Tc3aEOgC1sJe4uG3s/s320/banner_sfidadelmese_64-1024x489.jpg" width="320" /></a></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-62853402672774956422017-01-25T23:55:00.000+01:002017-01-27T00:48:08.378+01:00Macaron al limone e all'arancio per l'MTC di Gennaio <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsZ4bBJTNyMmlqTCPC9lYQue3hkRLoAuHJlk1kmMeio3qwBXSEfU7t44hWN4WgDynhuWrKpKHohAgAHFJ8CvdqtNCT4naOOCfJOYlwiHaOxL3-KmTX5eGa-ZlVN6-Q1wbO3hxU357TRgE/s1600/DSCN4790+-+blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsZ4bBJTNyMmlqTCPC9lYQue3hkRLoAuHJlk1kmMeio3qwBXSEfU7t44hWN4WgDynhuWrKpKHohAgAHFJ8CvdqtNCT4naOOCfJOYlwiHaOxL3-KmTX5eGa-ZlVN6-Q1wbO3hxU357TRgE/s400/DSCN4790+-+blog.JPG" width="400" /></a></div>
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<span style="text-align: justify;">Ed eccoci alla sfida del mese di gennaio con </span><a href="http://www.mtchallenge.it/2017/01/05/mtc-n-62-la-ricetta-della-sfida/" style="text-align: justify;">L'MTC</a> Laborioso Macaron!<br />
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Una premessa va fatta: sono una principiante, ho sempre desiderato fare i macaron ma non li avevo mai fatti. Non sono l'unica principiante e ho visto molte amiche provare e riprovare per ottenere il macaron perfetto. Io come al solito sono partita sul fil di lana e per non farmi mancare niente, il 23 ero già allettata con l'influenza. Solo oggi me la sono sentita di mettermi al lavoro e soltanto nel pomeriggio con il termosifone a palla e dopo aver bevuto una bella tachipirina.<br />
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Di macaron per la sfida bisogna farne due tipi (Ale te possino!) che stiano bene insieme. Cioè i cui gusti leghino tra loro e debbono essere presenti almeno tre gusti. </div>
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Ho pensato di farne un tipo aromatizzato al limone a guscio giallo tenue e l'altro aromatizzato all'arancia a guscio arancio tenue. Per aromatizzare ho usato la buccia grattugiata dei frutti indicati. Un frutto per tipo. Il limone dal mio albero e l'arancia non trattata/cerata. Come vedete dalla foto, il colorante aggiunto era evidentemente poco. Nell'impasto il colore sembrava perfetto, ma nel risultato è così tenue, ma così tenue, che oltre che essere anemici rispetto a quello che avevo immaginato, è quasi impossibile distinguerli tra loro! Ho usato come consigliato da Ilaria colori in gel e direi che avrò messo una decina di gocce per colore. Immagino, col senno di poi, che avrei dovuto raddoppiare la dose. I gusti scelti per la crema sono ganache al cioccolato bianco (vedi la ricetta di Ilaria qui in basso) per uno e al cioccolato fondente per l'altro 100 g. di panna e 100 g di cioccolato, abbinati rispettivamente a marmellata di agrumi misti e marmellata di pere. Io ho farcito i macaron al limone con cioccolato bianco e pera e quelli all'arancia con cioccolato fondente e arancia, ma a mio avviso si poteva anche invertire ad esempio l'ordine delle marmellate.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim_j7XCBpPNC2cit8HqpIkA-xQ8a8j1IqC-COTb8O9iqiQARJut16ib-mfhKhd30Nowia27TcHI2EGNomhtExN76Li2-tqQC7KKFxVoGisITH49zFQK1yLit2NxCWJoLJr2F5KC5hg67g/s1600/DSCN4780.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim_j7XCBpPNC2cit8HqpIkA-xQ8a8j1IqC-COTb8O9iqiQARJut16ib-mfhKhd30Nowia27TcHI2EGNomhtExN76Li2-tqQC7KKFxVoGisITH49zFQK1yLit2NxCWJoLJr2F5KC5hg67g/s400/DSCN4780.JPG" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
whiter shades of pale</div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Mb3iPP-tHdA/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Mb3iPP-tHdA?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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A whiter shade of Pale - Procol Harum</div>
<div style="text-align: center;">
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Mentre scrivevo questo post in fretta e furia all'ultimo momento, uno dei miei canetti è salito sul tavolo di cucina e si è mangiato praticamente tutta la ganache al cioccolato fondente meno quella che avevo usato per farcire i macaron nella foto, così ci siamo fatti una corsa al veterinario aperto h24, alla faccia dell'influenza. Era tanto che non rubava più cibo salendo sul tavolo che proprio non mi sono nemmeno accorta di aver poggiato la pentola con la ganache sul tavolo invece che sul fornello. Tra creme, frigo, forno, set fotografico, frigo, macaron, set fotografico, marmellatine, luci...un via vai che solo voi potete comprendere, il quattrozampe si è sbafato un TPT di ganache 100 g panna/100 g cioccolata fondente.<br />
Pare però che la dose tossica pericolosa sia 100 g di cioccolata per kg di peso del cane. Lui pesa otto kg. Quindi siamo stati rimandati a casa. Speriamo bene. Ma questa tra delle cose andate storte e certamente l'unica importante, un'altra? I miei macaron, come vedete nella foto qui sotto sono tutti marchiati con il marchio di fabbrica. Ho dimenticato di girare il foglio di carta forno argh! Ale la foto l'ho fatta lo stesso :D , perchè è obbligatorio, mind you, e solo per quello la metto. Per dire non fate come me!!!!!!!!!! Quanto mi son sentita tonta! :D :D :D<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgY20AKMstmkl3g1jPhLx_ygZxSFxnDJQmyjqaanvHhtOTpVKgQP4SsuKmTzenJ_8nhlF6Anc4wdImUNuAf8xiD_s3vJfv84y3ctUEKOzop_jjyob_1IOqsiihq3YUMeHYWVlxI7NrR_I/s1600/DSCN4789.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgY20AKMstmkl3g1jPhLx_ygZxSFxnDJQmyjqaanvHhtOTpVKgQP4SsuKmTzenJ_8nhlF6Anc4wdImUNuAf8xiD_s3vJfv84y3ctUEKOzop_jjyob_1IOqsiihq3YUMeHYWVlxI7NrR_I/s400/DSCN4789.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
a pancia in su<br />
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<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Senza contare che all'inizio per un momento ho pensato di aver versato lo zucchero della meringa nel TPT ed era già il 25 pomeriggio...volevo piangere. Poi mi sono accorta che non avevo fatto nessun errore. Ma poi! Prima volevo scomparire.</span></div>
</div>
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<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz0DbMm2uUB-DMbCJcOZcSNY1zx7tYjESgiyhoG_rkR5gSTDvzDztBdlrfewSStMn6GfqeKZZS9ld2Exn2XjSTHpArQ0eUuZFmK6ZL7FZfhGscxDQRx3UwLbVNMUsvFP5NHWmzmUPDZps/s1600/DSCN4771.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz0DbMm2uUB-DMbCJcOZcSNY1zx7tYjESgiyhoG_rkR5gSTDvzDztBdlrfewSStMn6GfqeKZZS9ld2Exn2XjSTHpArQ0eUuZFmK6ZL7FZfhGscxDQRx3UwLbVNMUsvFP5NHWmzmUPDZps/s400/DSCN4771.JPG" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;">POCHAGE</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieGLBmlvGfjwaAZ8-W00BvdX0cPwG5ZKrjn83el9-6Ez1ABAVbqtvVMhTmcesrkULUDruhZZ6OZ2lzybS_3JblZLiOL6n8EUkp1SdJ2d900yB-khiGdgm8eljXTn5x1CI7RLCYoqzMDpU/s1600/DSCN4783.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieGLBmlvGfjwaAZ8-W00BvdX0cPwG5ZKrjn83el9-6Ez1ABAVbqtvVMhTmcesrkULUDruhZZ6OZ2lzybS_3JblZLiOL6n8EUkp1SdJ2d900yB-khiGdgm8eljXTn5x1CI7RLCYoqzMDpU/s320/DSCN4783.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;">CROUTAGE</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
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Penso che la "difficoltà" maggiore nel fare i macaron siano i tanti passaggi che si devono fare ed in questa gara il fatto di doverne fare due tipi - se si volevano preparare in un'unica volta - ha reso la prova più difficoltosa perché bisognava avere a che fare con la divisione degli impasti per più colori.<br />
E poi vai a cercare le bocchette per il pochage e scopri che di bocchetta liscia della grandezza idonea ne hai una sola, ma di sac a poche ne devi riempire due. E il setaccio. Quello di nonna dove cavolo sarà finito, ti chiedi e lo rimpiangi, perché ancora te lo ricordi. Andrà bene questo mio passino? ma sì è andato bene...almeno credo. Non ho il termometro da forno : ( , e sì che questo mese lo volevo proprio comprare per il forno estense che mi sono regalata a Natale.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tante cose vorrei ancora dire ma è stata proprio una giornata insolita e sono ancora abbacchiata dall'influenza. Accenno solo che mi piacerebbe migliorare le mie capacità nella creazione di questa delizia ma vorrei tanto usare colori naturali e questo era uno dei motivi per il quale non avevo ancora provato a fare i macaron. E dopo aver dichiarato che sarò breve invece continuo a chiacchierare perchè mi ricordo che sul gusto del guscio però voglio dire la mia. Non si sente molto la mandorla. Si dice che i macaron originariamente nascano in Italia. Se ciò è vero, forse gli esperimenti che hanno portato alla nascita dei ricchiarelli sono più di mio gusto perché si sente di più la mandorla e non avendo tra gli ingredienti la meringa sono molto meno dolci. Avendo provato gli abbinamenti di cui sopra oso dire che il macaron, probabilmente, sta meglio con dei gusti che smorzano il dolce del guscio, ad esempio l'aspro. Come ho detto, molto ho da imparare sul tema. Per essere la prima volta sono contenta di come è andata. Sono cresciuti, sono venuti abbastanza lisci e il forno non mi ha dato particolari problemi. Ho capito la tecnica e se volessi <strike>impazzire con tutti quei passaggi e colori</strike> fare pratica, certamente otterrei risultati migliori. E' come fare il pane o la pasta fatta in casa senza bilancia, qui la bilancia serve sempre ma comunque bisogna fare l'occhio a varie cose. Ad esempio, quanto impasto far cadere per ogni macaron??????, quanto grandi farli, che colori si ottengono e comeeeeee????? : ) : ><br />
<br />
Ringrazio Ilaria e tutti "quelli che l'MTC" proprio perchè attraverso questo gioco di squadra si continua ad imparare. Quindi grazie, grazie, grazie per avermi insegnato a fare i macaron. A volte, ultimamente, io mi faccio prendere dalla pigrizia e l'MTC è giusto quello che ci vuole per tenermi attiva.<br />
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Segnalo questo sito http://www.southernfatty.com/macarons-101/ dove ho trovato un template comodo e come avete visto facilmente riproducibibile sotto i macaron. Scherzo! Non lo fate anche voi!</div>
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Poichè la ricetta da seguire è quella di Ilaria obbligatoriamente senza indugi trascrivo tutto quello che ci ha insegnato, non senza esortarvi a passare <a href="http://sofficiblog.blogspot.it/2017/01/mesdames-et-messieurs-les-macarons-per.html" target="_blank">qui</a> da lei per vedere le foto esplicative:</div>
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<i>Prima di iniziare occorre fissare alcuni punti chiave</i><br />
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<div style="text-align: justify;">
· ALBUMI: gli albumi devono essere “vecchi” di almeno 3 giorni, addirittura Hermè parla di una settimana. Divideteli già in due ciotole, ricoperti con la pellicola su cui inciderete dei piccoli tagli. E riponeteli in frigorifero. Durante il periodo di riposo gli albumi perdono la loro elasticità, sarà quindi più facile montarli senza il rischio che diventino granulosi. Inoltre non ci saranno problemi di batteri in quanto, comunque, verranno cotti in forno ad alta temperatura.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· TPT (tant pour tant): ovvero uguale quantità di farina di mandorle e zucchero al velo. Consiglio di comprare direttamente la farina di mandorle e scegliere il tipo più fine. Passatela poi al mixer con lo zucchero al velo e setacciate (anche due volte se ritenete) usando un colino fine. Questo passaggio non va trascurato in quanto permette di ottenere una pasta fine e così avrete dei gusci lisci e brillanti. Potete realizzare il TPT in anticipo, e conservarlo in un contenitore ermetico, in un ambiente asciutto, al massimo per una settimana.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· TEMPLATE: soprattutto per chi li fa per la prima volta e non ha ancora la manualità necessaria è opportuno seguire un template, oppure utilizzare l’apposito tappetino in silicone per avere una forma perfetta e uguale per tutti i macaron. Sinceramente non amo particolarmente la resa della cottura sul tappetino e preferisco utilizzare la carta da forno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prendete un foglio di carta da forno grande quanto le vostre teglie o placche. Utilizzando una matita e il retro di una bocchetta o un bicchierino (non superate mai il diam. <b>di 3,5cm</b>) create una serie di file di cerchietti distanziati circa 2 cm gli uni dagli altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto potete appoggiare il foglio sulla teglia e ricoprirlo con un nuovo foglio di carta da forno oppure girarlo e utilizzarlo al contrario in modo da non venire direttamente a contatto con la matita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· ATTREZZATURA: preparatevi già l’attrezzatura necessaria, che in realtà è poca roba, in modo da non dover lasciare troppo l’impasto in attesa. Vi occorrerà: un mixer, un setaccio, una frusta elettrica (meglio se avete la planetaria), un termometro, spatole in silicone, sac à poche e bocchette (8-10-11mm), teglie e carta da forno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· COLORANTE: siamo in pasticceria perciò è ammesso, anzi richiesto l’uso dei coloranti. Il pregio dei macaron è la nota di colori vivaci che attraggono subito lo sguardo, quando fanno bella mostra di se nelle vetrine delle pasticcerie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non tutti i coloranti però sono ideali per i macaron. Io personalmente prediligo i coloranti in pasta poiché sono fortemente pigmentati. Si mescolano molto bene e usandone una minima quantità si ottiene un colore vivido, senza alterare la consistenza dell’impasto. Sconsiglio invece i coloranti in polvere (a meno che non siano quelli professionali) perché poco pratici, molto volatili e ne serve un grande quantitativo per ottenere una colorazione luminosa. I coloranti liquidi poi sono molto delicati e permettono solo colorazioni lievemente pastello.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente è possibile usare colorazioni naturali, ma considerate sempre l’impatto, anche del gusto, che apportate alla pasta. Per esempio il cacao tende a smontare la meringa, in questo caso per ottenere la colorazione scura è molto meglio utilizzare un po’ di marrone.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono due momenti in cui si può aggiungere il colorante all’impasto: aggiungendolo agli albumi prima di versarli nell’impasto di mandorle (TPT) oppure alla meringa italiana prima del macaronage.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· MERINGA ALL’ITALIANA e MERINGA ALLA FRANCESE: la meringa francese è più semplice da realizzare in quanto non richiede una cottura precisa dello zucchero. Tuttavia la realizzazione dei gusci di macaron necessita di maggiore attenzione. Poiché lo zucchero è incorporato “a freddo” la struttura degli albumi è più umida e aerata e quindi è più difficile incorporare una grande quantità di TPT senza far afflosciare la meringa. Si rischia così di ottenere una pasta troppo liquida o al contrario grumosa. Il tempo di croutage si allunga. Una volta cotto, il macaron è più friabile, la colorazione e la finitura sono meno precisi. Mentre la meringa italiana è più complessa nella realizzazione, ma assicura una pasta più liscia. Poiché lo zucchero viene incorporato sotto forma di sciroppo, si amalgama bene all’interno dell’albume e avvolge le bolle d’aria come una pellicola, mantenendo la coesione della montata e rendendo la meringa più liscia e più brillante. Essendo più densa, la meringa italiana si incorpora più facilmente alla pasta di mandorle. Permette di cuocere i macaron ad una temperatura più bassa, preservandone il colore e la brillantezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· COTTURA: la cottura suggerita dai pasticceri è quella ventilata (con più teglie), a me personalmente non sono mai venuti bene perché coloriscono troppo facilmente e seccano. Preferisco il forno statico, una teglia alla volta. Il trucco di inserire 3 teglie sovrapposte nel forno, a mio avviso non aggiunge nessun particolare miglioramento al risultato finale.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· FARCITURA: la farcitura è l’elemento fondamentale del macaron, può essere una ganache esaltata da una spezia, un aroma o un’infusione, oppure una crema (al burro, mousseline, chantilly), un curd o semplicemente una confettura o gelatina di frutta. Può essere doppia (ganache+crema, per esempio) o contenere degli inserimenti di frutta o gelatina.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· RIPOSO: una volta farciti, i macaron devono riposare almeno 24hs in frigorifero. In questo modo l’umidità dell’ambiente e della farcia infonderanno profumo e gusto ai gusci, esaltandone la consistenza. Il giorno dopo i macaron avranno la consistenza perfetta, croccanti ma morbidi e fondenti all’assaggio. Lasciateli a temperatura ambiente per 2hs prima di servirli.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
· PERSONALIZZAZIONE: Potete personalizzare i macaron secondo la vostra fantasia. A partire dall'aromatizzazione dei gusci (aggiungendo qualche goccia di essenza o estratto che però si sposino con il sapore della mandorla di base). Esistono decorazioni che si possono fare sui gusci da cotti, vedi filamenti di cioccolato, foglie d’oro, brillantini o iridescenze. Oppure altre che si devono obbligatoriamente eseguire prima della cottura: polvere di stelle, panatura, perline, monpariglia, zuccheri colorati o aromatizzati.</div>
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<br /></div>
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Nota:</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco due foto dei macaron di Hermé, per darvi un’idea di come si presentino quelli di un grande pasticcere, e mostrarvi che non devono essere perfetti e in particolare che il collarino non deve essere particolarmente pronunciato.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGL_kydihLBg-2u1bzwsY8xb1YzDx5HxsvIpq7hQioH6cwbBZwcIdpm3ISu21bgkJ3XxUE7rvhQxo4G8kyWxb__n6dAEpN9qbKV1B2qlGbd2UG8Guc00T8PZuguFN0AOeiCejIZ6a6uo4/s1600/Macaron+Herm%25C3%25A9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGL_kydihLBg-2u1bzwsY8xb1YzDx5HxsvIpq7hQioH6cwbBZwcIdpm3ISu21bgkJ3XxUE7rvhQxo4G8kyWxb__n6dAEpN9qbKV1B2qlGbd2UG8Guc00T8PZuguFN0AOeiCejIZ6a6uo4/s400/Macaron+Herm%25C3%25A9.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
Ricetta di Pierre Hermé (per circa 32-35 macaron)<br />
150g zucchero al velo<br />
150g farina di mandorle<br />
110g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g l’una<br />
Per lo sciroppo<br />
150g zucchero semolato<br />
50ml di acqua<br />
<br />
<br />
TPT<br />
Tostate leggermente la farina di mandorle in forno a 150° per circa 10 minuti. Lasciate raffreddare completamente.<br />
Passate al mixer la farina insieme allo zucchero al velo per ottenere una miscela aerea e impalpabile e passate successivamente al setaccio. <br />
Incorporate i primi 55g di albume crudo al TPT servendovi di una spatola in silicone. E’ necessario amalgamare bene in modo da ottenere una pasta morbida, omogenea e densa.<br />
Se volete aggiungere del colorante, versatelo sugli albumi e mescolate. Poi uniteli al TPT.<br />
<br />
MERINGA ITALIANA<br />
Versate lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal fondo spesso. Inserite un termometro e cuocete a fuoco medio. Quando la temperatura arriva a 115° C simultaneamente cominciate a montare i rimanenti 55 g di albume ad alta velocità. Se, una volta che lo zucchero comincia a bollire, tendesse ad attaccarsi utilizzate un pennello bagnato in acqua fredda e passatelo sui lati (come per il caramello).<br />
Quando il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a filo sulla meringa (non ancora completamente montata) avendo cura di farlo scivolare sul lato della ciotola. Continuate a montare per un altro minuto. Poi diminuite la velocità e montate ancora per circa 2-3 minuti o comunque fino a quando il composto risulterà bello gonfio, lucido e bianchissimo. E la temperatura sarà scesa a 40°C. solo a questo punto la meringa potrà essere aggiunta alla pasta di mandorle.<br />
Volendo aggiungere del colore può essere fatto in questa fase ricordandosi di usare solo coloranti idrosolubili che non smontano gli albumi.<br />
<br />
MACARONAGE<br />
Incorporate inizialmente una piccola quantità di meringa alla pasta di mandorle e mescolate in modo da rendere l’impasto più fluido. Aggiungete la restante meringa usando una spatola in silicone, mescolando dal centro verso i lati esterni e raccogliendo continuamente l’impasto. Quando il composto comincia a diventare lucido fate la prova del MACARONNER, ovvero l’impasto è pronto quando sollevando la spatola ricadrà sulla ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una certa difficoltà. (FOTO 6)<br />
Si trovano diversi video che spiegano molto bene il macaronage, vi suggerisco questo, in particolar modo al punto 4, dal minuto 4.36 al minuto 5.07.<br />
<br />
Prendete il sac-a-poche con bocchetta liscia da 8-10mm, versate una quantità di composto riempendola fino a metà circa. Spremete bene il composto fino alla fine della tasca, questa operazione è molto importante (in generale, non solo per i macaron) perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudete con due o tre giri la tasca e fermatela con una molletta.<br />
<br />
<br />
POCHAGE<br />
Fissate con un pochino di impasto i 4 lati del foglio di carta da forno alla teglia. Tenendo la tasca verticale posizionatevi a circa 2cm sopra la teglia. Iniziate a formare dei bottoncini di impasto seguendo lo stampo in silicone oppure il vostro template. Spingete la pasta torcendo ogni volta la tasca di un quarto di giro. Continuate sulle altre teglie fino all’esaurimento dell’impasto. Picchiettate delicatamente con la mano il fondo delle teglie in modo da uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle d’aria.<br />
<br />
CROUTAGE<br />
Lasciate riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno 30 minuti a 2-3hs. Questa operazione è molto importante in quanto serve a creare una pellicola fine, secca e resistente sui gusci, e che diventa poi croccante in fase di cottura. L’umidità solleva il guscio senza screpolarlo e alla base si forma il collarino.<br />
Poiché i tempi di croutage possono variare a seconda della temperatura esterna, per verificare che i gusci siano pronti per essere infornati, sfiorate delicatamente la superficie di un guscio; la pasta non deve incollarsi al dito.<br />
<br />
COTTURA<br />
Infornate a 180° per i primi 2-3 minuti fino a che si forma il collarino e il macaron si solleva leggermente. Dopodiché abbassate la temperatura a 140-150° e cuocete per ulteriori 10-12 minuti.<br />
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno.<br />
<br />
Sia Hermé che Felder suggeriscono la cottura ventilata, ma a mio parere i macaron colorano troppo facilmente e asciugano in modo eccessivo.<br />
<br />
Una volta cotti, togliete la teglia dal forno e fate scivolare il foglio dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento. E’ importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà la cottura.<br />
Staccate i macaron lentamente dal foglio di carta forno e con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una farcitura più abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta” rivolta verso l’alto.<br />
<br />
I vostri macaron sono pronti per essere farciti. Oppure potete conservarli in frigorifero fino a 48hs o congelarli.<br />
<br />
<br />
<br />
FARCITURA<br />
Per la farcitura potete, anzi dovete sbizzarrire la vostra fantasia. Che scegliate una ganache, una crema, una confettura, un curd, una mousse, un paté, i sapori dovranno essere armonici. Potete inserire una doppia farcitura o un elemento, per esempio una gelatina o un pezzetto intero di ingrediente.<br />
<br />
Preparate la farcia, inseritela in un sac à poche e spremetela fino al beccuccio (potete utilizzare sempre lo stesso da 8-10mm oppure uno leggermente più grande 11-12mm), in modo da non creare bolle d’aria. Date un doppio giro e chiudete la tasca.<br />
<br />
Tenendo la tasca verticale posizionatevi a circa 2cm sopra la teglia. Delicatamente guarnite con una generosa porzione di farcia la metà di gusci, avendo cura di lasciare un bordo di circa 3mm. Assemblate i macaron con i gusci restanti sovrapponendoli a quelli farciti, e premendo molto delicatamente fino a che la farcia non sia ben evidente tra i gusci.<br />
<br />
Nel caso in cui decidiate di inserire un elemento o una doppia farcitura, dressate una po’ meno farcia e inserite la seconda o l’elemento al centro di essa. Ricoprite ancora con una goccia della prima farcia, coprite con il secondo guscio e premete gentilmente.<br />
<br />
Trasferite i macaron adagiati su un vassoio (possibilmente ricoperto di carta da forno) in frigorifero per circa 24hs. Prima di servire, lasciateli 2hs a temperatura ambiente.<br />
<br />
Note:<br />
-Ho scelto di preparare dei macaron piuttosto semplici per potervi dare delle linee guida.<br />
-Considerate che nonostante l’impasto sia stato molto stressato e manipolato, per via dei tempi di attesa delle foto, ha comunque dato un buon risultato. Ciò dimostra che la ricetta di Hermé è infallibile.<br />
<br />
LE MACARONS<br />
<br />
Abbinamento dolce. Macaron al curd di limone e bergamotto - Macaron con ganache di cioccolato bianco e lampone<br />
<br />
<br />
Abbinamento salato. Macaron con crema di cannellini al pesto - Macaron con mousse di salmone al whisky<br />
<br />
<br />
<br />
Curd al limone e bergamotto<br />
<br />
Ingredienti<br />
150ml di succo di limone<br />
6 tuorli + 3 uova intere<br />
75g zucchero<br />
100g burro<br />
150g di cioccolato bianco a pezzetti<br />
4 cucchiai di tè al bergamotto oppure qualche goccia di essenza di bergamotto<br />
<br />
Preparazione<br />
Se utilizzate il tè al bergamotto lasciatelo in infusione nel succo di limone anche una notte intera. Poi filtratelo con un colino a maglie fitte.<br />
Scaldate il succo di limone. In una ciotola montate le uova (tuorli e uova intere) con lo zucchero. Versate il succo di limone caldo sul composto e trasferitelo sul fuoco, cuocete a fiamma media fino a che non vela il cucchiaio.<br />
Togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato bianco mescolando fino ad incorporarlo perfettamente.<br />
Se utilizzate l’essenza di bergamotto, aggiungetela ora.<br />
Versate in una ciotola e lasciate raffreddare a temperatura ambiente con pellicola a contatto. Poi trasferite in frigorifero.<br />
Potete preparare il curd anche il giorno prima, sarà anzi più saporito e denso.<br />
<br />
Ganache al cioccolato bianco e lampone<br />
<br />
Ingredienti<br />
350g di cioccolato bianco a pezzetti<br />
200ml di panna fresca<br />
50g burro<br />
125g di lamponi freschi<br />
<br />
Preparazione<br />
Preparate una classica ganache mettendo a bollire la panna e, quando pronta, versatela sul cioccolato bianco. Mescolate fino a che il cioccolato non sia completamente sciolto e amalgamato. A questo punto aggiungete il burro. Mescolate bene e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Una volta raffreddata unite alla ganache i lamponi a pezzetti oppure frullati per avere una consistenza più cremosa. E riponete in frigorifero.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Crema ai cannellini e pesto<br />
<br />
Ingredienti<br />
1 confezione di cannellini (230g di peso netto)<br />
1 mazzo di basilico (possibilmente di Prà)<br />
1 spicchio di aglio (da regolare secondo gusto)<br />
2 filetti di acciughe<br />
2 cucchiai di pinoli<br />
1 cucchiaio di formaggio Grana<br />
2 cucchiai di aceto (quello di mele è il migliore)<br />
4 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />
<br />
Preparazione<br />
Scolate i cannellini, frullateli e lasciateli a parte. Preparate con un frullatore ad immersione un pesto veloce utilizzando tutti gli ingredienti restanti. Unite i due composti amalgamandoli molto bene. Conservate in frigorifero.<br />
<br />
<br />
Mousse di salmone e formaggio cremoso al whisky<br />
<br />
Ingredienti<br />
100g di salmone<br />
100g formaggio spalmabile (io uso quello della Lidl che trovo strepitoso) o crème fraîche<br />
1 bicchierino di Lagavulin<br />
Aneto fresco<br />
<br />
<br />
Preparazione<br />
<br />
Tagliate il salmone a pezzetti e successivamente frullatelo. Lavorate il formaggio con una spatola per ammorbidirlo leggermente. Aggiungete poco per volta il Lagavulin al formaggio. Unite ora il salmone e amalgamate. Tritate un po’ di aneto fresco con cui insaporirete la mousse. Riponete in frigorifero fino all’utilizzo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCGLkQt0rWGUkYwofVtKLuaMrt5sAe4GE5KCJ7nD9PBEzWh1XCKkHCEAqE-TKBUbNqlhg69vKvOYQLBEXpUygD0HLdRifkcZGCpFBthBbCnO_jI24fJTYhjPyDGh_TZYeW5khrLqp3rNg/s1600/banner_sfidadelmese_n621805-300x143.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCGLkQt0rWGUkYwofVtKLuaMrt5sAe4GE5KCJ7nD9PBEzWh1XCKkHCEAqE-TKBUbNqlhg69vKvOYQLBEXpUygD0HLdRifkcZGCpFBthBbCnO_jI24fJTYhjPyDGh_TZYeW5khrLqp3rNg/s1600/banner_sfidadelmese_n621805-300x143.jpg" /></a></div>
<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-41453816377074662492016-11-25T20:31:00.002+01:002016-11-28T01:44:48.869+01:00Tiramisu con crema di datteri e un po' di cinema con " Pitza e Datteri "<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuV4jUaYVYfq3naP2zL1HnMcW3tSRfCq3mE8TkryzneblfiGVe-OBF8eWGvsfhvVzqeYa5UQEB4itw-xB2BffbDjFovTCBDxftkcgUQHsSTpU4t77XF-hL84yMGi6sfJbPGSHxihm60jY/s1600/DSCN4759+-+Blog_tiramisu+ai+datteri_mtc61.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuV4jUaYVYfq3naP2zL1HnMcW3tSRfCq3mE8TkryzneblfiGVe-OBF8eWGvsfhvVzqeYa5UQEB4itw-xB2BffbDjFovTCBDxftkcgUQHsSTpU4t77XF-hL84yMGi6sfJbPGSHxihm60jY/s400/DSCN4759+-+Blog_tiramisu+ai+datteri_mtc61.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">la fotografia è un mio limite</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<br />
TIRAMISU CON CREMA DI DATTERI <br />
<br />
Tiramisu: Uno dei dolci che faccio da quando avevo 21 anni!<br />
<br />
<span style="text-align: justify;">L'ho fatto classico, l'ho fatto alle fragole, al pistacchio, l'ho fatto decorato con strisce di frutta, ogni striscia un frutto diverso, l'ho fatto a forma di torta tonda o rettangolare:</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv0ukDJ3WpORu1cr3D_0VbwqUjva_z3hTLJPCC7URUpEicq-EHDpnLUovEWfH6lEU2WRTj_Bv7NDQd2Nw4pjYLogQWNZhVxZouzPFisYucWiXw5UdovshByzbBsD1ex2pSNGRadgy12m4/s1600/DSCN2658.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv0ukDJ3WpORu1cr3D_0VbwqUjva_z3hTLJPCC7URUpEicq-EHDpnLUovEWfH6lEU2WRTj_Bv7NDQd2Nw4pjYLogQWNZhVxZouzPFisYucWiXw5UdovshByzbBsD1ex2pSNGRadgy12m4/s400/DSCN2658.JPG" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">birthday tiramisu cake :D</span></div>
<div class="MsoNormal">
<strong><span style="color: #9966ff; font-family: "bradley hand itc"; font-size: 48.0pt;"><o:p></o:p></span></strong></div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">e adesso lo devo fare per l'MTC, abbinato ad un film!!!!</span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
E quindi non vi tedierò con una replica della mia ricetta base che trovate <a href="http://rosemarieandthyme.blogspot.it/2009/05/tiramisu-alle-fragole.html" target="_blank">qui</a> nella versione alla fragola.</div>
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<br /></div>
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Con <a href="http://coscinadipollo.blogspot.it/2016/11/il-tiramisusfida-mtc-n61-e-la-mia.html" target="_blank">Il (sexy) Tiramisù</a> Susy May del Blog Coscina di Pollo lancia la sfida per la gara dell <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/11/06/la-ricetta-della-sfida-n-61/" target="_blank">MTC - Challenge n. 61</a>. Natale si avvicina, novembre è il mese durante il quale mi piacerebbe vincere Susy, perchè a Dicembre non si gareggia e quindi si ha più tempo per preparare la prossima sfida quindi se vuoi farmi vincere, anche se non mi sono tanto applicata, fallo adesso o mai più. Un qualunque altro mese fino a luglio e io muoro!!!!!!!!!</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sì ma il film?</div>
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Per dire la verità io ho iniziato ad ammiccare ad un ramo di "ingredienti" che il Marcowebmaster ha comprato questo mese. I datteri. Sono stati loro il mio fil rouge. Lo so, lo avevate già capito dal titolo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-KCPFl5EICLloeZ1PApvRtyZYlQqwn5x4fWkpjRahw7KprVqfpBoTG3EYnkFqAgfClLUcGpJEXChG1yJC0lILmAZoJ-SPYhfGnt8OZvX4JDZgqk7b9ByNISXOtk7zPOr4ZhGN66iP9sg/s1600/DSCN4708+-+tiramisu+ai+datteri_datteri+e+Thibarine.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-KCPFl5EICLloeZ1PApvRtyZYlQqwn5x4fWkpjRahw7KprVqfpBoTG3EYnkFqAgfClLUcGpJEXChG1yJC0lILmAZoJ-SPYhfGnt8OZvX4JDZgqk7b9ByNISXOtk7zPOr4ZhGN66iP9sg/s400/DSCN4708+-+tiramisu+ai+datteri_datteri+e+Thibarine.JPG" width="300" /></a></div>
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Sì ma il film?</div>
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I datteri chiamano il nord Africa, quel nord Africa dove i datteri crescono e maturano, tra questi Tunisia, Marocco; e da Tunisia e Marocco sono arrivati da noi i primi migranti economici e stagionali. Al Marocco si lega il tenero libro di Fatima Mernissi "La terrazza proibita" che narra dell'adolescenza dell'autrice in una famiglia allargata, come può essere l' harem in senso "pulito" del termine ed oggi è anche la giornata internazionale contro la violenza sulla donna.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaVBbIEhaee2Mme1joEiLPD2H1qpmCGkemBQ9e8LaLF5US5TR_A6_dledbxl0o1XdYy08jJna9vPLbInsFMOrgOojVFndsOVEgfcfRmqcUdgqsm_WKZ6k1fcZkaHOah9v1rk83BOpZTm0/s1600/la+terrazza+proibita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaVBbIEhaee2Mme1joEiLPD2H1qpmCGkemBQ9e8LaLF5US5TR_A6_dledbxl0o1XdYy08jJna9vPLbInsFMOrgOojVFndsOVEgfcfRmqcUdgqsm_WKZ6k1fcZkaHOah9v1rk83BOpZTm0/s320/la+terrazza+proibita.jpg" width="202" /></a></div>
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<br /></div>
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Sì, ma il film?</div>
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La Tunisia oltre che essere patria per antonomasia di datteri, lo è anche del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Thibarine" target="_blank">Thibarine</a>, liquore di datteri a volte aromatizzato alle erbe. Una bottiglia la vedete nella foto precedente. Pensate alle oasi di palme da dattero, miracolo della natura. Chi le ha visitate sa che sotto le palme vengono piantate, alla loro ombra protettiva, altre piante da frutto. Un altro miracolo della natura e delle mani dell'uomo.</div>
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Sì, ma il film?</div>
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<br /></div>
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Avrei voluto fare i savoiardi in casa, ma in assenza, ho comprato degli ottimi savoiardi sardi i pistoccus, morbidi e fragranti. Alcune amiche hanno anche fatto i savoiardi in casa e alcuni esempi sono <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/11/07/savoiardi/" target="_blank">qui</a> e <a href="http://www.applepiedimarypie.com/2016/11/savoiardi-al-cacao.html" target="_blank">qui</a> e <a href="http://acquolina-francesca.blogspot.it/2016/11/tarzan-tiramisu.html" target="_blank">qui</a> se avete voglia o tempo di provare. Ma guardate anche <a href="http://idolcidipinella.blogspot.it/2008/01/i-savoiardi-che-passione.html" target="_blank">qui</a> in Sardegna.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sì, ma il film?<br />
<br />
Poi se non trovate il Thibarine, usate il Marsala per questo tiramisu, perchè si accompagna bene con il sapore dei datteri. Otterrete così una crema allo zabaione e una crema di datteri deliziosa, che con il sapore amaro del caffè della bagna dei savoiardi staranno benissimo. E il Marsala, nobile liquore siciliano, non ci porta forse proprio nella meravigliosa isola dove si ritrovano tante influenze arabe? </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sì, ma il film?<br />
<br />
E va bene ve lo dico. Il film è.... E' Pitza e Datteri (2015) ironico e pazzarello per trattare con estro argomenti tosti. Auspica la convivenza pacifica tra persone di etnia e religione diversa, la parità tra sessi e l'indipendenza della donna. Non un blockbuster, non un campione di incassi, ma un film indipendente. Narra di persone, di vite, di umanità. Ci fa vedere una Venezia incantevole. La Venezia che è stata fautrice di scoperte in campo alimentare, porto rivolto verso l'oriente, verso le spezie, i profumi ed i sapori esotici, zona vicina al confine che ci porta verso l' Armenia, verso la Turchia e... toh, non è per caso di origine curdo-iraniana il regista del film, Fariborz Kamkari, già noto per “I fiori di Kirkuk”? </div>
<div style="text-align: justify;">
La musica di questo film è stata molto apprezzata dalla critica.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;">godetevi il trailer!!!!!!!!!!!!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: start;"><br /></span></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/BwKSrsAdY6o/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/BwKSrsAdY6o?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
Il compagno di avventure food-fotografiche in notturna è sempre Sergej detto Sergio. E questa volta mentre io scatto con la minimacchinina, lui ha scattato con la reflex.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhePleXKuNZIn4CS02UUZU3wTEeKOeQ4dTQAt_o1bWhEeydmxYOTQyaoqEdo84GHPCZw3fpO3akdkAqy5Swn1i8erEvuWIlJHZLXV6qmpvCvfkDxieqeyY3SDGwbarnFy_-XbFOgzS1CEQ/s1600/_MG_0594+-+Copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhePleXKuNZIn4CS02UUZU3wTEeKOeQ4dTQAt_o1bWhEeydmxYOTQyaoqEdo84GHPCZw3fpO3akdkAqy5Swn1i8erEvuWIlJHZLXV6qmpvCvfkDxieqeyY3SDGwbarnFy_-XbFOgzS1CEQ/s400/_MG_0594+-+Copia.jpg" width="266" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;">fotografo: Sergio Miranovich</span></div>
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TIRAMISU CON CREMA DI DATTERI per 4 persone<br />
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Ingredienti</div>
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<b>c</b><b>rema al mascarpone</b><br />
8 savoiardi sardi circa,<br />
3 uova,<br />
100 g di zucchero,<br />
500 g di mascarpone,<br />
2 cucchiai di liquore Thibarine o Marsala,<br />
1cucchiaino da caffè di aceto bianco<br />
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<b>bagna al caffè</b><br />
3 o 4 tazzine di caffè,<br />
2 cucchiai di liquore Thibarine o Marsala,,<br />
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<b>crema ai datteri</b><br />
200 g. di datteri essiccati ma morbidi (non glassati)<br />
200 ml di panna<br />
2 o 3 cucchiai di liquore Thibarine o Marsala<br />
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4 datteri interi per guarnire<br />
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Preparare il caffè e farlo raffreddare. Aggiungere due cucchiai di liquore. </div>
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Denocciolare i datteri, aggiungere il liquore e lasciarli ammorbidire. Frullare fino ad ottenere una crema liscia e aggiungere pian piano la panna girando a mano. Mettere da parte.<br />
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Separare bianchi e tuorli. Montare bene i tuorli con lo zucchero. Lavorare delicatamente per un attimo con due forchette il mascarpone - precedentemente lasciato una decina di minuti fuori dal frigo frigo - per renderlo più soffice. Sempre lavorando delicatamente iniziare ad amalgamare al mascarpone la crema di tuorli. Aromatizzare con 2 cucchiai di liquore – questo toglie o smorza il sapore dell’uovo. Mettere in frigo e montare a neve fermissima i bianchi aggiungendo 1 cucchiaino da caffè di aceto bianco. Questo aiuterà a montare bene i bianchi. Quando sono pronti, incorporarli, sempre delicatamente alla crema.</div>
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<span style="text-align: start;">Preparare i quattro bicchieri da cocktail. </span>Bagnare i savoiardi. Iniziare a riempire i bicchieri con un bel cucchiaino da tè di crema di datteri, così che mangiandolo dia l'ultimo gusto che rimane, un po' il cuore del dolce, poi continuare con i savoiardi, la crema al mascarpone, ripetere una seconda volta, crema ai datteri, savoiardi al caffè, crema al mascarpone. Spolverare con cacao amaro in polvere, decorare con un ciuffo di crema al mascarpone al centro sul quale poggiare un dattero intero.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnVs4d8ylyU-eG4bsMvxMkeLheR40Xupm_BfKuQXS4VKoUmDBVyPeI7MSkvAF0bwYj3jV3n8wH8ymNbZCFI-Kc8iRlvI4Mb882NL7VWpjlnxN9_fLhsYE1dIcF1zB9KNSyFhadqgNe8h0/s1600/tiramisu+ai+datteri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnVs4d8ylyU-eG4bsMvxMkeLheR40Xupm_BfKuQXS4VKoUmDBVyPeI7MSkvAF0bwYj3jV3n8wH8ymNbZCFI-Kc8iRlvI4Mb882NL7VWpjlnxN9_fLhsYE1dIcF1zB9KNSyFhadqgNe8h0/s320/tiramisu+ai+datteri.jpg" width="320" /></a></div>
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P.S. Marina Malgioglio del blog <a href="https://nelfornodimarina.blogspot.it/" target="_blank">Nel forno di Marina</a> ha suggerito un'altro film: "Il vento e il leone con un fighissimo Sean Connery" . Grazie Marina :D<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZgkhRvfTKzD9EiXdPSB_6RTwRvG6R_pdVpml1UwqN-cCnizvvAde39KbA7Yfu0_dEl-MKdnPztuC8x585jMUxshW0wa4BlZQeBlDvT0zg_AZa7exFFiUpx1oayasFwAWOz8sDWwG0X4w/s1600/banner_sfida61a-300x143.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZgkhRvfTKzD9EiXdPSB_6RTwRvG6R_pdVpml1UwqN-cCnizvvAde39KbA7Yfu0_dEl-MKdnPztuC8x585jMUxshW0wa4BlZQeBlDvT0zg_AZa7exFFiUpx1oayasFwAWOz8sDWwG0X4w/s1600/banner_sfida61a-300x143.jpg" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large; text-align: justify;"><strong><span style="color: #9966ff; font-family: "crafty girls"; font-weight: normal;">© </span></strong></span><strong><span style="color: #9966ff; font-family: "bradley hand itc";"><span style="font-size: large;">Rosemarie & Thyme</span></span></strong></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-8376164741875979272016-10-25T20:50:00.000+02:002016-11-09T11:19:36.973+01:00Tapas<div style="text-align: center;">
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Ed eccoci alla sfida n. 60 e vai con il primo cliché: mamma mia, come vola il tempo. Ma è proprio vero. Il tempo è volato dalla prima sfida.</div>
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Questo mese ho sbirciato un po' sui blog altrui : D , dopo aver letto le avvertenze di Ale sul blog dell'<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/10/05/mtc-60-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC</a> e la ricetta della Mai sul blog <a href="http://ilcoloredellacurcuma.blogspot.it/2016/10/per-questo-mtc-se-va-de-tapas_5.html" target="_blank">Il colore della Curcuma</a> . Solitamente non lo faccio, perchè non voglio farmi influnzare, anche se ci sono state varie eccezioni. Questa volta, per capire se ero sulla giusta strada tra Tapas, Pinchos e Montadito mi sono fatta una veloce passeggiata in casa di qualche amica.</div>
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E quindi parto anche io con la differenza tra i tre, sapendo di essere in buona compagnia.</div>
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a. le Tapas propriamente dette, che sono quelle che si mangiano seduti, in un piattino. Nella nostra gara vanno intese come piccole porzioni di un piatto intero: non qualcosa che nasce come finger food, quindi, ma qualcosa che lo diventa, per necessita’. Un pezzetto di tortilla e’ una tapa, un mestolo di zuppa e’ una tapa, un biscotto salato non lo e’.</div>
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b. i Pinchos (da non confondere con i Pintxos baschi) sono finger food che si infilzano con uno stuzzicadenti- di ogni foggia e misura- e si mangiano in piedi, al bancone del bar. Quindi, a differenza delle Tapas, i Pinchos nascono per essere mangiati in un solo boccone, con piena fantasia nella scelta degli ingredienti. L’unico limite e’ la consistenza, visto che lo stuzzicadenti e’ essenziale (altrimenti i baristi non sanno fare i conti, visto che al posto del blocchetto delle ordinazioni ci sono gli stuzzicadenti vuoti)</div>
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c. i Montadito sono fettine di pane o panini mignon su cui viene assemblato ogni ben di Dio, a seconda della fantasia di chi li prepara. Essenziale, quindi, e’ il pane.</div>
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Il fil rouge che lega questa mia partecipazione è la cucina mediterranea o locale e l'amicizia e condivisione dei pasti con gli amici. </div>
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Il perché è semplice. Appena ho visto che le tapas possono essere delle frittate, mi è subito venuta in mente una non frittata che mi ha insegnato a fare una mia cara amica. La frittata di sole patate. Nei lunghi ed umidi inverni durante i quali passavamo i weekend al mare, spesso si mangiava a pranzo da noi a cena da Paola e Sandro, perché loro erano quelli dotati di riscaldamento. Quante volte abbiamo fatto su e giù da una casa all'altra, condividendo il calore della compagnia e della casa. A Roma ci divideva una città, al mare pochi passi nel giardino condominiale. </div>
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Ed intorno al cibo come scusa per vedersi e agli ingredienti semplici, ai profumi della cucina mediterranea ho ideato delle Tapas, volendo, anche svuotafrigo, veloci da fare, con l'unica eccezione della frittata di sole patate. Facilissima, un solo ingrediente se non contiamo un goccio d'olio, ma che richiede un po' di pazienza nella cottura e ne vale la pena. Al montadito ho voluto dare un tocco di territorialità farcendolo con la porchetta di Ariccia. </div>
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Mentre controllavo le foto, Juri, il ladrone, ha gradito la cotenna. Fulmineo! Approfittando di una mia disattenzione ed una posizione per la prima volta più bassa del piano, l'ha fatta sparire con nonchalance.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaE_BhzwzRtJsY0WoeG6mccTEnmXPmrVV6bQGiyx9LZjDRUdqcgy4PH1A9gJx47PqmbR_cA9rMzv_oaXLYZIpn0rQ1BI4dZwz_Xsr0fZzbURGB9Aoi0-OCdF5nQ4OVe5gV0aBBr7-rfxM/s1600/DSCN4700+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaE_BhzwzRtJsY0WoeG6mccTEnmXPmrVV6bQGiyx9LZjDRUdqcgy4PH1A9gJx47PqmbR_cA9rMzv_oaXLYZIpn0rQ1BI4dZwz_Xsr0fZzbURGB9Aoi0-OCdF5nQ4OVe5gV0aBBr7-rfxM/s400/DSCN4700+-+Copia.JPG" width="400" /></a></div>
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Tapas con frittata non frittata di patate.</div>
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Patate</div>
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sale</div>
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Olio evo, poco</div>
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Accompagamento</div>
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melanzana viola fritta in poco olio e sale</div>
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formaggio primo sale tagliato con tagliaverdure ondulato</div>
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Mettere le patate con la buccia in acqua fredda salata. Portare al bollore e far cuocere circa mezz'ora o finchè pronte. Lasciar stiepidire, sbuciare e schiacchiare. Oleare la padella leggermente, poggiare le patate schiacciate al centro e con una forchetta iniziare delicatamente a dare la forma di una frittata. Far asciugare pian piano da un lato fin quando sia dorata e poi iniziare a rigirare la frittata usando un piatto oleato. Far cuocere l'altro lato, dando sempre la forma con la forchetta e continuare ogni tanto a cambiare lato finchè l'impasto si asciughi bene e diventi croccante. </div>
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I Pinchos de Rosy</div>
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un tagliaverdure ondulato</div>
<div style="text-align: justify;">
stecchini lunghi</div>
<div style="text-align: justify;">
zucchine a rondelle alte 1 cm</div>
<div style="text-align: justify;">
patate crude a cubetti di circa 1 cm di lato</div>
<div style="text-align: justify;">
formaggio primo sale a cubetti di 1.5 cm</div>
<div style="text-align: justify;">
pomodori secchi</div>
<div style="text-align: justify;">
capperi grandi</div>
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<br /></div>
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Tagliare a cubetti formaggio e patate e a rondelle le zucchine, usando il tagliaverdure ondulato, cuocerle in poco olio e.v.o. o di arachidi in una padella antiaderente. Toglierle quando sono cotte e leggermente dorate. Farle scolare su carta per frittura.</div>
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Infilare a proprio gusto sullo stecchino.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrE7VA8d47-oMNVV-JZ_rA4bpOCa0xfpad1tks4o6NrlzzmaiL5jwMk2wiozBiJahVdxLiOJwuCFN3KFbeO2DXDA0icQCsp2QGxiuc0hPJsFYXt-iYXXHBKxXt0RVFKDMJM2XmsY40Pxg/s1600/DSCN4671+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrE7VA8d47-oMNVV-JZ_rA4bpOCa0xfpad1tks4o6NrlzzmaiL5jwMk2wiozBiJahVdxLiOJwuCFN3KFbeO2DXDA0icQCsp2QGxiuc0hPJsFYXt-iYXXHBKxXt0RVFKDMJM2XmsY40Pxg/s400/DSCN4671+-+Copia.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
mira, mira la cotenna che non la vedrai più!</div>
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I Montadito de Rosy</div>
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<div style="text-align: justify;">
piccoli panini alle olive</div>
<div style="text-align: justify;">
porchetta di Ariccia tagliata sottilissima</div>
<div style="text-align: justify;">
fettine di patate tagliate con il </div>
<div style="text-align: justify;">
olio evo</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Scegliere delle patate non troppo grandi. Più o meno della misura del panini. Tagliarle a rondelle sotto il mezzo centimetro con il tagliaverdure ondulato. Cuocerle in olio evo in una padella antiaderente, far scolare su carta ideona, salare pochissimo e farcire i panini con una fetta di porchetta, una fetta di patata ed ancora un'alto strato uguale. La porchetta è molto profumata. Ricca di pepe e rosmarino, darà un gusto piacevole anche alle patate senza aggiungere nient'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkKQi3D6pCWUb5IdDesR885_SZEmUMzSCgcjc01aw6ZNwv5Mh9jRwIw3ZFefL03r1kV8hlSzVtAyrK-vQUIXP3qktFDbKrtOaxdWpRZy4kjtjNbHONQPes9ACxYlNyGdNiY7bZC6urbIE/s1600/Il+banner+le+tapas+mtc+n.+60.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkKQi3D6pCWUb5IdDesR885_SZEmUMzSCgcjc01aw6ZNwv5Mh9jRwIw3ZFefL03r1kV8hlSzVtAyrK-vQUIXP3qktFDbKrtOaxdWpRZy4kjtjNbHONQPes9ACxYlNyGdNiY7bZC6urbIE/s320/Il+banner+le+tapas+mtc+n.+60.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="background-color: white; color: #4c4c4c; font-family: , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif , "segoe ui emoji" , "segoe ui symbol" , "notocoloremoji" , "emojisymbols" , "symbola" , "noto" , "android emoji" , "androidemoji" , "arial unicode ms" , "zapf dingbats" , "applecoloremoji" , "apple color emoji"; font-size: 13px; line-height: 20px; text-align: left;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #4c4c4c; font-family: , "lucida grande" , "tahoma" , "verdana" , "arial" , sans-serif , "segoe ui emoji" , "segoe ui symbol" , "notocoloremoji" , "emojisymbols" , "symbola" , "noto" , "android emoji" , "androidemoji" , "arial unicode ms" , "zapf dingbats" , "applecoloremoji" , "apple color emoji"; font-size: 13px; line-height: 20px; text-align: left;">© Rosemarie della Scala</span></div>
Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-78222535021266181282016-09-20T22:18:00.000+02:002016-11-09T11:21:05.242+01:00Gnocchi al pesto di zucchine crude al profumo di basilico, limone e menta - Roma incontra San Francisco<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVikwKniTsttlNv5Fe3umJaD-oKXGKE7XmIn06QRPSIythBw6kmo60Fvggr4Kb3iOcIVAMY21K1UFrJOOsaQcJq0vrSQC_DExDrpcAWkTnBs_e-MsUCP4DahbksMDXRtV7KxgshhiH_FU/s1600/DSCN4662+-R+%2526+T+Gnocchi+al+pesto+crudo+di+zucchine.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVikwKniTsttlNv5Fe3umJaD-oKXGKE7XmIn06QRPSIythBw6kmo60Fvggr4Kb3iOcIVAMY21K1UFrJOOsaQcJq0vrSQC_DExDrpcAWkTnBs_e-MsUCP4DahbksMDXRtV7KxgshhiH_FU/s400/DSCN4662+-R+%2526+T+Gnocchi+al+pesto+crudo+di+zucchine.JPG" width="400" /></a></div>
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Settembre! e si riprende a cucinare per l'<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/09/05/mtc-59-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC</a>. Ma niente forno. Grazie Annarita del blog <a href="http://ilboscodialici.blogspot.it/2016/09/gli-gnocchi-per-lmtc-59.html" style="background-color: white; color: #74d84c; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; line-height: 19.6px; text-decoration: none;" target="_blank">Il Bosco di Alici</a>. Santa subito.<br />
Si riprende in una casa, quella dell'MTC completamente rinnovata, perché il blog ha <strike>subìto</strike> goduto di un restyling ed è bellissimo.</div>
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Questa sfida è un'altra sorpresa piacevole. Gli gnocchi in Italia sono davvero così comuni e tipici, si trovano ovunque, ormai non solo il giovedì, di buona qualità, tanto che io in casa non li ho mai fatti se non per una volta con le patate viola (<i>Vitelotte</i>). Noi li mangiamo sempre al pesto genovese piuttosto che al sugo. Sono contentissima, quindi, che siano stati proposti, così ho potuto esercitarmi a farli.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJrozF4UHCwPLsaZ7wObgMLWGAGuRSdfrpkth_g6UrMTwTG0XbCQxWZv17szh3jhAdOQENOoi6QcDKBj1tZSRWIkQWArvlOx9H_j5ZBWk3_snw8WYxdKJKQTfv-rGzCz_zm2BEX5taZ_A/s1600/DSCN4656+-+R+%2526+T+pesto+crudo+di+zucchine.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJrozF4UHCwPLsaZ7wObgMLWGAGuRSdfrpkth_g6UrMTwTG0XbCQxWZv17szh3jhAdOQENOoi6QcDKBj1tZSRWIkQWArvlOx9H_j5ZBWk3_snw8WYxdKJKQTfv-rGzCz_zm2BEX5taZ_A/s400/DSCN4656+-+R+%2526+T+pesto+crudo+di+zucchine.JPG" width="300" /></a></div>
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In casa di mia mamma non erano una tradizione, piuttosto parmigiana di melanzane superaccessiorata con le polpettine , lasagne rigorosamente fatte in casa, torte rustiche pugliesi quali il calzone di cipolla, zuccotti di ricotta strepitosi, ma gnocchi niente.</div>
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Tradizionali invece, ma poco utilizzati a casa di mia suocera, che comunque li sa fare.</div>
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E mentre scrivo mi torna alla mente che prima di trasferirci nella nostra nuova casetta, io e il webmaster avevamo una vicina, la dolce Odette, che spesso ce li preparava. Ci bussava per avvertirci prima - mi diceva: Rosy oggi faccio gli gnocchi per cena - e poi arrivavano caldi, già cotti e conditi con il sugo. Porta a porta che più di così non si può. E questa è quindi un'occasione per ricordare una deliziosa signora alla quale vogliamo tanto bene e che ci ha coccolato ed trasmesso il suo affetto anche attraverso il cibo.</div>
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Annarita ci ha consigliato sul tipo di patate da usare. Più in basso trovate tutti i consigli. Posso però dire che come per le farine e per le piante le etichette lasciano alquanto a desiderare.<br />
Mentre noi delle varie community e forum di appassionati di cucina uscivamo dai tempi bui e scoprivamo i W della farina più o meno intorno al 1998 insieme alle Sorelle Simili, agli amici Roberto Potito, Adriano Continisio e tanti altri, solo da circa un anno qualche mulino che vende alla grande distribuzione inizia ad indicare il W in etichetta. Siamo nel 2016. Non parliamo di piante nei vivai, vai a leggere e scopri che hai davanti un limone! Punto. Beh, sì, lo avevo già riconosciuto dalle foglie. Ora dico io, se uno non può neanche scegliere la cultivar di pianta che vuole piantare per motivi più che leciti e per niente sofisticati, che vanno dall'adattamento al clima, al terreno, alla ricorrenza della fioritura e produzione dei frutti, potrà uno sapere che patata sta comprando visto che non tutte sono uguali o adatte ad usi diversi? Sull'etichetta una sola parola in più, il nome della cultivar, è mai così difficile scriverlo? Va beh, ma dimmi almeno se dentro trovo pasta bianca o pasta gialla :(</div>
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Non è la prima volta che in un vivaio mi guardiano seccati perchè mi serve sapere la cultivar di una pianta. Ma ricordo di aver chiesto se avevano le HOSTA (qualsiasi cultivar) e sentirmi rispondere: "io non so neanche che sono". Mi venne immediatamente in mente un famosissimo sketch dei Monty Python dove John Cleese tenta disperatamente di comprare del formaggio, qualunque formaggio in un negozio di formaggi. E mi è proprio scappato ad alta voce:questo è un vivaio, vero? Parafrasando John Cleese che spazientito chiede al commesso se si trova in un negozio di formaggi.</div>
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Vedi: </div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/cWDdd5KKhts/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/cWDdd5KKhts?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Per chi vuole un aiutino con il testo Wikipedia: <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_negozio_di_formaggi" target="_blank">Il negozio di formaggi</a></div>
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Ma tornando agli gnocchi!!!!!!!!!!!!!!</div>
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Per cambiare un po' ho pensato di fare un condimento agli antipodi con la tradizione (no sugo o ragù) e ho pensato ad un condimento vegano ed in particolare visto che il pesto alla genovese per noi è abituale e comunque non è vegano perchè contiene formaggio ho pensato ad un pesto di zucchine. La mia vegana preferita è la cara Sara Ghedina del blog <a href="http://www.onegirlinthekitchen.com/2014/07/pesto-di-zucchine-crude.html" target="_blank">One girl in the kitchen</a>, conosciuta una vita fa su CI. Così le ho scritto chiedendole consiglio e mi ha passato la sua ricetta. Sara è una strepitosa cuoca e fotografa nonchè atleta maratoneta che tanti di voi conoscono bene. Dichiaro quindi con orgoglio che questa è una partecipazione a quattro mani che senza Sara non sarebbe venuta così buona.</div>
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Molti di voi sanno che un po' di verdurine le coltivo nel mio orto e quindi le zucchine, il basilico, il limone e la menta sono di casa.</div>
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<b>Pesto di Zucchine Crude di Sara Ghedina con piccolissime mie variazioni</b></div>
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500 g di zucchine, al netto </div>
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2-<b>3</b> spicchi di aglio (meglio tre se vi piace l'aglio)</div>
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65 g di anacardi </div>
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25 g di mandorle</div>
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1 mazzetto abbondante di basilico (solo foglioline piccole)</div>
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4-5 foglie di menta (io glaciale)</div>
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1 limone bio medio, buccia (solo parte gialla) e qualche cucchiaino di succo</div>
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4-5 cucchiai olio extra vergine di oliva ricco di polifenoli (no sapori piatti, please)</div>
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sale, pepe q.b.</div>
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Lavare e spuntare le zucchine, quindi tagliarle a cubetti. Sbucciare gli spicchi di aglio, togliere il germoglio e pulire le foglie di basilico e di menta. Mettere nel mixer insieme agli anacardi, le mandorle e la buccia (ripeto, solo parte gialla) del limone. Unire sale e pepe e frullare, aggiungendo olio di oliva fino a quando si ottiene una crema fluida e omogenea. Aggiustare di sale.<br />
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Si può usare come antipasto su dei crostini di pane, oppure per condire la pasta, a crudo. </div>
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Invasare in barattoli di vetro - vengono 3 vasetti ca. - coprire con un filo di olio e conservare in frigo per qualche giorno al massimo. Se volete tenerlo a lungo surgelate come si fa con il pesto genovese...</div>
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Per gli gnocchi ho scelto la ricetta di gara degli gnocchi semplici fornita dalla nostra Annarita del blog <a href="http://ilboscodialici.blogspot.it/2016/09/gli-gnocchi-per-lmtc-59.html" target="_blank">Il Bosco di Alici</a></div>
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<b>Gnocchi</b></div>
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Per gli gnocchi per 4 persone</div>
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Patate rosse 600 g</div>
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Farina 00 180 g</div>
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Sale<br />
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Lavate le patate e mettetele intere e con la buccia a cuocere in acqua fredda. Scegliere patate delle stesse dimensioni in modo da avere una cottura uniforme. Dopo circa 30/40 min (dipende dalla pezzatura) saranno pronte. Potete anche usare la pentola a pressione dimezzando i tempi.<br />
<br />
Appena pronte scolatele e privatele della buccia. Passatele al passaverdure o allo schiacciapatate direttamente sul piano da lavoro. Allargare le patate schiacciate con un tarocco in modo da far uscire tutto il vapore residuo. A questo punto aggiungere il sale e la farina poco per volta e iniziare a impastare. E’ bene impastare il meno possibile altrimenti gli gnocchi diventeranno duri. La farina dovrebbe essere il 25% - 30% rispetto alle patate ma come dicevo sopra può dipendere da molti fattori.<br />
<br />
Meno farina richiedono le patate e meglio è, gli gnocchi saranno più morbidi.<br />
Una volta formata una pagnotta tagliatene dei pezzi con i quali ricavare dei filoncini che allungherete con le mani, facendoli roteare sulla spianatoia fino allo spessore di circa 1.5 cm poi tagliateli in gnocchi di circa 2 cm. Passate ogni gnocco sui rebbi di una forchetta, esercitando una certa pressione farli scorrere dal basso verso l’alto oppure usare un riga gnocchi, in questo modo assumono la caratteristica rigatura e si formerà l’incavo che accoglierà il sugo.<br />
<br />
Cuocerli subito in acqua bollente salata pochi alla volta, appena risalgono in superficie sono cotti. Non attendete oltre.<br />
<br />
Scolare gli gnocchi tirandoli su e versarli in una ampia padella, versare sopra il pesto di zucchine crude e se ne vedete la necessità aggiungete un po' di acqua di cottura. Girare delicatamente per condire ed impiattate. Se volete condire con il parmigianovegano eccovi qui di seguito un altro consiglio di Sara su come farlo.<br />
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<b>Parmigianovegano</b></div>
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Mescolare due manciate di mandorle pelate con un cucchiaio di semi di sesamo tostati e un pizzico di sale. Frullare insieme.</div>
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<b>Ed ora tutte le info e raccomandazioni date da Annarita che ringrazio per la precisione e la chiarezza:</b></div>
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<b>1. E’ tutta una questione di patata</b></div>
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La specie è una sola, solanum tuberosum, ma ci sono differenze nei vari cultivar commercialmente le patate vengono distinte in patate novelle e mature e raggruppate in tre categorie che comprendono le più diffuse, più alcune di produzione tipica.</div>
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Le patate <b>novelle </b>sono le patate giovani raccolte prima della completa maturazione. Hanno sapore delicato e la buccia sottile. Sono ottime al forno.</div>
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Le patate <b>mature </b>sono tutte le patate che hanno attivato la loro maturazione dopo la raccolta e vengono conservate al fresco e in un luogo asciutto. Se novelle sono le patate di tutti i tipi, tra le patate mature si distinguono:</div>
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<i><b>Le patate a pasta bianca</b></i>: hanno una polpa chiara e sono farinose perché ricche di amido, sono ideali per gli gnocchi. Le varietà più comuni sono Majestic e Kennebec.</div>
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<i><b>Le patate a pasta gialla</b></i>: hanno un colore più intenso delle bianche dobuto ai beta-caroteni, sono sode, compatte e poco farinose. Le varietà italiane più diffuse sono Monnalisa, Vivaldi, Primura, Almera, Agata, Liseta.</div>
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<i><b>Patate rosse a pasta gialla</b></i>: hanno la polpa soda e compatta, sono ideali lessate, al forno o in umido e fritte. Alcuni cultivar come la patata rossa di Cetica ha la polpa bianca e è ideale anche per gli gnocchi.</div>
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<i><b>Patate Turchesa</b></i>: hanno buccia blu-violacea, polpa chiara di media consistenza e granulosità. Si prestano a diverse cotture, in particolare quella al forno.</div>
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<b><i>Patate Vitelotte</i></b>: in Italia sono poco coltivate e si presentano di un bel viola intenso sia all’esterno che all’interno. Sono molto apprezzate in cucina per il colore acceso che conferiscono ai piatti.</div>
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<i><b>Patate americane o Batate</b></i>: ricche di amido e dal sapore dolce, possono essere consumate bollite, al forno o fritte. Non rientrano a pieno diritto però in questa classificazione, in quanto la pianta è appartenente alle Convolvolacee .</div>
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Le patate ideali per gli gnocchi sono le patate a pasta bianca farinose e asciutte possibilmente “invecchiate” quando gli zuccheri si si sono trasformati in amidi oppure le patate rosse meglio a pasta bianca.</div>
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<b>2. Bollita a chi?</b></div>
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Come per il cioccolato anche per gli gnocchi l’acqua è la nemica numero uno perciò, l’ideale sarebbe cuocere le patate al forno, al vapore o al microonde ma più spesso per abitudine e comodità le lessiamo ma bisogna imparare a farlo nel modo giusto: cuocete le patate scegliendole delle stesse dimensioni in modo da avere una cottura uniforme. Mettetele con la buccia in una pentola di acqua fredda e fatele cuocere dalla bollitura circa 30 minuti o fino a quando risultino morbide. Con la buccia manterranno il loro sapore e non assorbiranno troppa acqua.</div>
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Ho fatto delle prove di cottura alternative per vedere se effettivamente la resa era diversa: con la stessa quantità e qualità di patate nella cottura a microonde con la buccia si ha una percentuale di farina del 20%, nel forno è del 21,6% e lessate è del 30%. In effetti utilizzando il microonde si risparmia tempo e gli gnocchi vengono più morbidi.</div>
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<b>3. La patata bollente</b></div>
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Sbucciate le patate ancora molto calde, magari ne risentiranno i vostri polpastrelli ma ne sarà valsa la pena se la buccia sarà venuta via facilmente lasciando la parte sottostante, la più farinosa, intatta.</div>
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<b>4. Fine o rustica?</b></div>
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Non aspettate che le patate si siano raffreddate del tutto prima schiacciarle, fatelo subito appena sbucciate. Potete usare un passaverdure per schiacciare le patate in modo da avere poi un impasto molto omogeneo oppure, usare uno schiacciapatate e avere un risultato più rustico.</div>
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Schiacciate le patate direttamente sul piano da lavoro e allargatele con un tarocco in modo che perdano l’umidità residua.</div>
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<b>5. Le farine</b></div>
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Per gli gnocchi è bene utilizzare farine deboli (W170) e introdurle almeno in tre tempi, in modo da capire quando è bene fermarsi. La quantità di farina è variabile a seconda delle patate e del tipo di cottura come si è visto. Oltre alla farina 00 si possono utilizzare molte altri tipi di farina ma a seconda di quale si usa il rapporto con le patate può variare. E’ bene sempre lavorare poco l’impasto affinché non si attivi la maglia glutinica che li rende gommosi.</div>
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<b>6. Uovo sì, uovo no</b></div>
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Molti lo usano per legare l’impasto ma, se avrete scelto le patate giuste e avrete fatto tutti i passi in modo corretto, non occorrerà anzi, non dovrete proprio metterlo se non in quelli ripieni.</div>
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<b>7. Con la riga o senza?</b></div>
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Che nessuno abbia voglia di scherzare! gli gnocchi devono essere rigati, con la forchetta o un riga gnocchi poco importa ma devono avere la rigatura e l’incavo per raccogliere meglio il sugo e alleggerirsi in cottura.</div>
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<b>8. Conservazione </b></div>
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Gli gnocchi non amano grandi attese, meglio se appena fatti ve li mangiate, nel caso di grosse quantità o pasti rimandati potete congelarli prima su un vassoio e poi quando ben raffreddati metterli in un sacchetto magari già in piccole porzioni pronte all’uso. Basterà buttarli nell’acqua bollente e condirli.</div>
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<b>9. I gnocchi o gli gnocchi?</b></div>
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Cito testualmente dall’Accademia della Crusca: Le grammatiche concordano: la forma corretta è lo per il singolare e gli per il plurale. Ciononostante, oltre a queste forme, sono stabilmente presenti nell'uso colloquiale, soprattutto dell'Italia settentrionale, il gnocco/i gnocchi, tanto che la famosa frase idiomatica Ridi, ridi, che mamma ha fatto i gnocchi! ricorre più con l’articolo i che con gli; questo, però, non significa che la scelta di il/i sia da considerare corretta in ogni caso: se può ricorrere in contesti poco sorvegliati, è decisamente da evitare in registri più controllati. Chiaramente, è possibile che la norma venga modificata dall’uso, ma al momento questo non è successo. Su Google vince lo su il, anche se non con un distacco abissale: 54.900 a 29.000, a dimostrazione che la forma meno corretta è comunque ampiamente impiegata.</div>
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Quando li vedo al supermercato o li prendo al ristorante sperando di sentire il sapore delle patate e invece mi ritrovo a combattere con qualcosa di molliccio e insapore attaccato al palato, mi domando "perché? Visto che è così facile farli buoni?" e allora corro a casa e li faccio da me.</div>
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Con questo post partecipo alla sfida n. 59 di settembre 2016 dell'<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/09/05/mtc-59-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC</a><br />
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P.S.Quasi dimenticavo. I prossimi gnocchi che farò, saranno quelli di Annarita con la farina di nocciole e ho già pronto il rigagnocchi. Eh eh. :D</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikPEXoa_wBHc2yMhdVql6VLC6COP2xti58GM2_LtvtOb1WQSMHWyRAe06ZBRbaU4yGEdE3hRkNz71Oz2J7EhTpZOf-d-uP9MkvF2ZuFQgCb8S1AQReSxaCpENgJf_K0qks0-US2WkJXY4/s1600/banner_sfidadelmese59-768x367.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikPEXoa_wBHc2yMhdVql6VLC6COP2xti58GM2_LtvtOb1WQSMHWyRAe06ZBRbaU4yGEdE3hRkNz71Oz2J7EhTpZOf-d-uP9MkvF2ZuFQgCb8S1AQReSxaCpENgJf_K0qks0-US2WkJXY4/s320/banner_sfidadelmese59-768x367.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="background-color: white; color: #4c4c4c; font-size: 13px; line-height: 20px; text-align: left;">© Rosemarie della Scala</span></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-50279286828960321462016-06-26T23:40:00.003+02:002016-11-09T11:21:38.634+01:00Tris di pizza più una per l'MTC Pizza prosciutto e fichi, pere e gongorzola, amatriciana, parmigiana<br />
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<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKhiyW6-JY7lpoFIHXD9FPsm1JZU3Y9fcuvgyCVcOiLfFU-fMvaa-hJ6SouQ3YsNV-HqBlHCXNY_oHSWeIxyfWg5V3gK93FK-aLLFfDhvY68fiPUcq9fcMyqJsRPY0dYzHZnzgfQSA6Po/s1600/DSCN4609+pizza++prosciutto+e+fichi+MTC.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKhiyW6-JY7lpoFIHXD9FPsm1JZU3Y9fcuvgyCVcOiLfFU-fMvaa-hJ6SouQ3YsNV-HqBlHCXNY_oHSWeIxyfWg5V3gK93FK-aLLFfDhvY68fiPUcq9fcMyqJsRPY0dYzHZnzgfQSA6Po/s400/DSCN4609+pizza++prosciutto+e+fichi+MTC.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: center;">Uno - </span>Pizza prosciutto e fichi</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoqf3vPfNaOr06PPK_iHKhw27qatL1tYhYTmdH03V954BkuxQgHhqcWAM4Q17Bx3ntmwvwU1MVqhVkQnnfGLVCU0l7Hp2aQUn8L9IIRgsQve1zPERRZy7434bhV68a9yv6PyMZOCBlYn4/s1600/DSCN4624+-+pizza+gorgonzola+e+pere.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoqf3vPfNaOr06PPK_iHKhw27qatL1tYhYTmdH03V954BkuxQgHhqcWAM4Q17Bx3ntmwvwU1MVqhVkQnnfGLVCU0l7Hp2aQUn8L9IIRgsQve1zPERRZy7434bhV68a9yv6PyMZOCBlYn4/s400/DSCN4624+-+pizza+gorgonzola+e+pere.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="text-align: center;"> Due - </span>pizza pere e gorgonzola<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBUPfy8qffLxVo7Wf56pgu1pvGiMigqo-LHENYPzXQ_Tsn2EWvt2hvnsCSEbRmYt9l_psFfU7wYjCpxr758oE5XK43le3VsXOX_5t5DhWYH-KZu1G73mKg6keIdDiFmTNhJn8txjZhyphenhyphenQM/s1600/DSCN4587+-+pizza+all%2527amatriciana+cotta.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBUPfy8qffLxVo7Wf56pgu1pvGiMigqo-LHENYPzXQ_Tsn2EWvt2hvnsCSEbRmYt9l_psFfU7wYjCpxr758oE5XK43le3VsXOX_5t5DhWYH-KZu1G73mKg6keIdDiFmTNhJn8txjZhyphenhyphenQM/s400/DSCN4587+-+pizza+all%2527amatriciana+cotta.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Tre - pizza all'Amarticiana </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUE1L8crI7L47_QOw4luhFhAEyumndaavjv0ZT7XH_EhFrE_r2U9Kv65mpW7A-wVhOk4H-ruA1RrRtcFf6otktqIok1YkIEKYVa7sMb8qtE7JQCh8F9Pv3a9ySd7Er_Mhrujn0nrHTdHQ/s1600/DSCN4592+-+pizza+alla+Parmigiama+cotta.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUE1L8crI7L47_QOw4luhFhAEyumndaavjv0ZT7XH_EhFrE_r2U9Kv65mpW7A-wVhOk4H-ruA1RrRtcFf6otktqIok1YkIEKYVa7sMb8qtE7JQCh8F9Pv3a9ySd7Er_Mhrujn0nrHTdHQ/s400/DSCN4592+-+pizza+alla+Parmigiama+cotta.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Quattro - pizza alla Parmigiana</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
E siamo arrivati alla pizza con <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/06/mtc-n-58-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">l'MTC </a>n. 58 e con Antonietta Golino del blog <a href="http://latrappolagolosa.blogspot.it/2016/06/per-la-sfida-n-58-dellmtchallange-la.html" target="_blank">La trappola golosa</a> per questo mese.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Poiché tre metodi di lavorazione e anche tre varianti di cottura fanno parte della sfida preferisco rimandarvi per tutte le spiegazioni al suo <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/06/mtc-n-58-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">blog </a> e descrivere invece qui di seguito solo il metodo ma me scelto i miei commenti riguardo alle farciture proposte ed alle mie difficoltà - anche se in seguito riporterò in calce quanto ci ha insegnato Antonietta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Solo tre farciture o metodi possono concorrere, quindi, la quarta pizza dell'elenco la presento fuori concorso. In effetti le mie pizze per quanto riguarda l'alveolatura ritengo siano tutte fuori concorso rispetto alla pizza richiesa. Credo anche di sapere dove ho sbagliato. L'impasto, con le dosi che ho fatto, andava bene per 3 pizze, io invece l'ho steso troppo basso per farne quattro. Cresciuto era cresciuto, inizialmente, con certe belle bolle...ma poi steso così tanto, in cottura non ha dato il meglio di sè, diciamo così... Molto più simile ad una pizza alla romana. Non mi è venuto per niente il bel cornicione che è venuto agli altri. [27.06 Ho guardato qualche video. Ora so veramente perché non mi è venuto il cornicione. Ho steso l'impasto sino al bordo, aaahhhh! ] Le prime due pizze le ho passate in padella con risultato pessimo, direi, le seconde due, quindi, le ho messe direttamente in teglia e sono cresciute in forno anche se con un'alveolatura ridotta rispetto al cornicione, ma visto che non avevo capito come farlo mi accontento. La mancanza di maestria mi ha fatto fare solo un passaggio in più con problemi per fotografare sta cosa rovente davanti ad un forno rovente con un caldo rovente che entrava dal balcone per poi farcire di corsa dentro altra teglia rovente e reinfilare in forno ROVENTE. L'ho detto rovente? :D<br />
<br />
II profumo dell'impasto ed il gusto mi sono molto piaciuti. 12 g di sale mi erano sembrati tanti, ho anche assaggiato l'impasto e mi è sembrato salato, ma, ovviamente, ho seguito la ricetta senza variazioni. A pizze fatte il sale era giusto, perfetto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrAmiOIzJ0llQc7zfdAn6PF1ERMQMrOBUd60OPAKiSwxR644NRsvsZyC53KPSlmbgtm9AKNTMSNRvF_JitwqJxVUgNGPfeSe93lhQqMt2rJUip1IlHsGBeXDo7oT8CD8XaR5lCB6Dx2o0/s1600/DSCN4573+-+si+divide+l%2527impasto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrAmiOIzJ0llQc7zfdAn6PF1ERMQMrOBUd60OPAKiSwxR644NRsvsZyC53KPSlmbgtm9AKNTMSNRvF_JitwqJxVUgNGPfeSe93lhQqMt2rJUip1IlHsGBeXDo7oT8CD8XaR5lCB6Dx2o0/s400/DSCN4573+-+si+divide+l%2527impasto.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
bolle bolle bolle adieu</div>
<br />
<br />
<ul>
<li>pizza prosciutto e fichi</li>
<li>pizza gorgonzola e pere</li>
<li>pizza all'amatriciana</li>
<li>pizza alla parmigiana</li>
</ul>
<div>
<br />
Metodo scelto</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Pizza al piatto, tipo napoletana, metodo diretto per max 3 pizze</div>
<br />
<div>
<div>
Ingredienti</div>
<div>
Idratazione 55%</div>
<div>
450 g di farina (proteine 12,5)</div>
<div>
250 ml di acqua</div>
<div>
12 g di sale</div>
<div>
1 g di lievito di birra</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Procedimento</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Misurare l’acqua, versarla in una ciotola, prelevarne una piccola quantità in due tazzine differenti: in una sciogliere il sale, nell'altra il lievito di birra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Versare il contenuto con il lievito di birra nella ciotola con l'acqua e iniziare ad aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata a parte, incorporandola man mano all'acqua, poi finita la farina aggiungere il sale sciolto in acqua, continuare ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”. Il disciplinare dice che questa fase deve durare 10 minuti, a me è durata circa 5/6 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ribaltare sul piano da lavoro e lavorare 20 minuti. Non sottovalutare questo tempo: è estremamente necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Piegare e schiacciare ripetutamente, poi all'avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto riporlo in una ciotola di vetro o porcellana, coprire con pellicola e lasciar lievitare per 2 ore.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Procedere alla staglio a mano. Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da un peso compreso tra i 180 e 250 g che corrispondono a tre panetti da 30 cm circa di diametro o quattro panetti da 22 cm circa di diametro (io consiglio di farne solo tre con queste dosi. Ne ho fatti quattro ma così ho steso troppo l'impasto ).</div>
<div style="text-align: justify;">
Riporli su un telo non infarinato, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, e lasciar quindi lievitare per altre 4/6 ore a una temperatura di 25°C (come previsto dal disciplinare).</div>
<div style="text-align: justify;">
Riscaldare il forno alla massima temperatura insieme alla teglia che servirà per la cottura, senza mai aprire lo sportello. Una volta che i panetti sono lievitati stenderne uno alla volta su un ripiano, stavolta va bene anche il legno, spolverato con farina di semola, senza usare il mattarello ma allargandolo con le mani, dal centro verso il bordo e poi, come fanno i pizzaioli veri, facendolo debordare roteandolo, in modo che avvenga un’estensione più delicata.<br />
<br />
<br />
Foto obbligatorie<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYhpsTkWWjJI7qtYdLhAY8kpI8hUcWKaW1jYxP5myIv6QFymrecIexNpHaT2eiSjAjWOFaVEb7OHvcoCEXDCOpXr_6LRGe7yuPX5eX7URiuW-3NSD33Zr1wHLlzqE4JLfe9Y3PJ8RGIXQ/s1600/DSCN4559+-+Impasto+lavorato+20+min.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYhpsTkWWjJI7qtYdLhAY8kpI8hUcWKaW1jYxP5myIv6QFymrecIexNpHaT2eiSjAjWOFaVEb7OHvcoCEXDCOpXr_6LRGe7yuPX5eX7URiuW-3NSD33Zr1wHLlzqE4JLfe9Y3PJ8RGIXQ/s400/DSCN4559+-+Impasto+lavorato+20+min.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
1. impasto prima della maturazione o lievitazione</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5PadBU9ZOLrHPzVDXE1TQ24LT2qjk9GN-43L5yr-pRTHbsgBGA3pb67fYGIJEXJ0PzkKCFBV0CnKj8gW2EnY26fnoMu-5TgJy9FXaCQ1925rwOYVLASrxNjauNM7NZTN-P1K85mFLdeE/s1600/DSCN4580+-+2+minuti+in+padella.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5PadBU9ZOLrHPzVDXE1TQ24LT2qjk9GN-43L5yr-pRTHbsgBGA3pb67fYGIJEXJ0PzkKCFBV0CnKj8gW2EnY26fnoMu-5TgJy9FXaCQ1925rwOYVLASrxNjauNM7NZTN-P1K85mFLdeE/s320/DSCN4580+-+2+minuti+in+padella.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">2. impasto steso in teglia, prima della farcitura</span></div>
<div style="text-align: center;">
2 minuti in padella</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4clR9lZ6eC13AIUuJzenleF6S_yDhWnfS9xpHNWqiADMxbzZSp8Lv8IdaFvKl4rG4fQtFm8QvTHD9s6ZAFzy4XrrsXNXJB7cPUOhDUNNUN6J43RmDt-mj9Id-QdfQ6JiO8ec6ISQvYoY/s1600/DSCN4612+-+fetta+alveolatura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4clR9lZ6eC13AIUuJzenleF6S_yDhWnfS9xpHNWqiADMxbzZSp8Lv8IdaFvKl4rG4fQtFm8QvTHD9s6ZAFzy4XrrsXNXJB7cPUOhDUNNUN6J43RmDt-mj9Id-QdfQ6JiO8ec6ISQvYoY/s400/DSCN4612+-+fetta+alveolatura.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
3. una fetta, di taglio, in modo che si vedano gli alveoli della pasta e la cottura. </div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAIqFHIzNoLget_vgsHhmp-A4WSTvLSY_i9dg7Y5CQ9XDaybk4_fdq16tuRnH9sWVuVC8lEiwwNV2oFcbiWL4P7noNiJagMyRPULl7JhYSKuDg75ZlGmbei6Yi4ovxLi9pZtHGGK1rWE/s1600/DSCN4578+-+pizza+MTC+i+quattro+panetti.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAIqFHIzNoLget_vgsHhmp-A4WSTvLSY_i9dg7Y5CQ9XDaybk4_fdq16tuRnH9sWVuVC8lEiwwNV2oFcbiWL4P7noNiJagMyRPULl7JhYSKuDg75ZlGmbei6Yi4ovxLi9pZtHGGK1rWE/s400/DSCN4578+-+pizza+MTC+i+quattro+panetti.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
i panetti devono lievitare</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp8e4mF7ZLesgl9ZYDx-EDlm0odFFQnsRXWphleyA_X6b0-x-nrQG7T2SnoK6J1tO-YmkyT481XP8GJzGzOdtd0jo2kLIGizXp4JvEafUyjQGC3-5JLwgDAllZYU1KF5CD2uepfucjeq8/s1600/DSCN4581+-+steso+e+pronto+per+la+teglia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp8e4mF7ZLesgl9ZYDx-EDlm0odFFQnsRXWphleyA_X6b0-x-nrQG7T2SnoK6J1tO-YmkyT481XP8GJzGzOdtd0jo2kLIGizXp4JvEafUyjQGC3-5JLwgDAllZYU1KF5CD2uepfucjeq8/s400/DSCN4581+-+steso+e+pronto+per+la+teglia.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: center;">
si stende</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
Pizze Estive</div>
<br />
<div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWYpCegDqZ3r0NS7bmvn_S_PLHTWqknf1KLtYzXfMAIvKBMMlMsg8a1VLxoGbqB7LE2foruk1NxGI_eZvex8deLZFhsyBj9uJjNpDZexEAXxW0n2AqNrPDFR8Yd24qHP0iCKlegV2Q0q4/s1600/DSCN4627+-+pizze+estive.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWYpCegDqZ3r0NS7bmvn_S_PLHTWqknf1KLtYzXfMAIvKBMMlMsg8a1VLxoGbqB7LE2foruk1NxGI_eZvex8deLZFhsyBj9uJjNpDZexEAXxW0n2AqNrPDFR8Yd24qHP0iCKlegV2Q0q4/s400/DSCN4627+-+pizze+estive.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
PIZZA AL PROSCIUTTO E FICHI</div>
<div>
pizza bianca cotta direttamente in teglia come sopra</div>
<div>
5 o 6 fettine di prosciutto crudo di Parma o q.b. per ricoprire la pizza</div>
<div>
3 fichi divisi a spicchi<br />
cuocere in bianco e guarnire ancora calda ma non bollente con prosciutto e fettine di fichi abbondanti</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div>
PIZZA AL GORGONZOLA PERE </div>
<div>
<div>
pizza bianca cotta direttamente in teglia </div>
<div>
3 fettine di pera Kaiser con buccia passate con una fetta di limone</div>
<div>
tre fettine intere alte circa 1 cm di gorgonzola con mascarpone</div>
</div>
<div>
cuocere in bianco e guarnire ancora calda ma non bollente con gorgonzola e le fettine di pere.</div>
<div>
se volete aggiungete qualche gheriglio di noce<br />
miele (di castagno o di acacia) facoltativo da servire a parte<br />
<br />
<br />
Pizze per tutte le stagioni<br />
<br />
<br />
<br /></div>
<div>
PIZZA ALL'AMATRICIANA<br />
<div>
pomodori pelati a pezzettoni e solo di produzione italiana garantita</div>
<div>
un pizzico di peperoncino<br />
<div>
fior di latte di tipo asciutto idoneo per pizza a dadini qb (circa 60 g)<br />
<div>
dadini di guanciale ripassati in padella con pochissimo olio evo</div>
<div>
una manciata di pecorino o parmigiano se preferite oppure metà e metà</div>
<div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEoYiuArm8ZqOcFVsktQ-TSZBOriI6Ha6bmqUf2muIPK1rT2SMITrlwSQbb2W6d5Cea3UUehF4G0Qwi90RAUuwVOqfOFmUhZ-b6Z3EMieLHYbQoh-3jrtOlU_jxZkMOiwTbGBrYCfg9io/s1600/DSCN4604+-+amatriciana+la+fetta+di+pizza.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEoYiuArm8ZqOcFVsktQ-TSZBOriI6Ha6bmqUf2muIPK1rT2SMITrlwSQbb2W6d5Cea3UUehF4G0Qwi90RAUuwVOqfOFmUhZ-b6Z3EMieLHYbQoh-3jrtOlU_jxZkMOiwTbGBrYCfg9io/s400/DSCN4604+-+amatriciana+la+fetta+di+pizza.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
la prima pizza. la più saporita e la meno riuscita<br />
la fetta brutta brutta brutta, ma BUONA! peraltro salvata da fameliche fauci in extremis<br />
era andata in tavola direttamente senza passare dalla fotografa. Notate la mozzarella ormai âgée </div>
<br />
<br />
<br />
PIZZA ALLA PARMIGIANA<br />
pomodori pelati a pezzettoni e solo di produzione italiana garantita<br />
fior di latte di tipo asciutto idoneo per pizza a dadini qb (circa 60 g)<br />
<div>
6 o 7 fette di melanzana cotta in padella con pochissimo olio evo o meglio alla griglia</div>
<div>
due manciate di parmigiano</div>
</div>
</div>
</div>
scaglie di parmigiano<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi82EN20JfJKbPxshbHEVedAMoiY_Mk33fff9KfbaUUiFxo5sWPB36Xfy9iaPLGcDFr3QWXJ6qQGnSOEh4VIwwI47DkuWo7Jl_FY3iKqPOo6P4kgZAodeql1UCzVJUiTCsg5At2eu_qdcU/s1600/DSCN4597+-+fetta+pizza+parmigiana.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi82EN20JfJKbPxshbHEVedAMoiY_Mk33fff9KfbaUUiFxo5sWPB36Xfy9iaPLGcDFr3QWXJ6qQGnSOEh4VIwwI47DkuWo7Jl_FY3iKqPOo6P4kgZAodeql1UCzVJUiTCsg5At2eu_qdcU/s400/DSCN4597+-+fetta+pizza+parmigiana.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Un megagalattico grazie a Antonietta e a tutta la combriccola.<br />
<br />
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
P.S Per favore caro MTC :DDDDD preso atto dell'irreversibilità del riscaldamento globale, almeno per qualche decennio, nei mesi di giugno, luglio e settembre potremmo non gareggiare con il forno se gli impasti sono a lunga lievitazione? Sai un conto è una torta cotta di sera e farcita colla luce...<br />
<br />
P.P.S Voglio un fotografooooooooooooooooooooooooo.</div>
</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/06/mtc-n-58-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuSufq0C-mcDnPElfO6W3FsrLOVIIHDqVuzHpqUk8krI1UzLuTiG_N_2gNvB_7QNyQ61mlTqPPkNrHgyp-GJSbYGh_IFQ0BIT0kbjIGD4-xb3Lr28tP5IzjDEAtn1kfTNvmcvB_fOgFoY/s320/PicMonkey+Collage.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #4c4c4c; font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 13px; line-height: 20px; text-align: left;">© Rosemarie della Scala</span></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-34087506006445759542016-05-25T23:53:00.001+02:002016-11-09T11:22:32.212+01:00E ora Cheesecake...Il Cheesecake ai lamponi<br />
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNNgk408KRRXcu_nTEvfUzPSBZJ_eUd86gGle25gGQPSrqnUmLtht9zeH3TmRfgDhKM0FDa3MXfHQSVTyDw7sVYPzw9-m2A3SrpB9E0uaaONq3CfvZB4Iva-Ehl-vZJf8wB-tj791RFQA/s1600/DSCN4537+-+Blog+Cheesecake+MTC_1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNNgk408KRRXcu_nTEvfUzPSBZJ_eUd86gGle25gGQPSrqnUmLtht9zeH3TmRfgDhKM0FDa3MXfHQSVTyDw7sVYPzw9-m2A3SrpB9E0uaaONq3CfvZB4Iva-Ehl-vZJf8wB-tj791RFQA/s400/DSCN4537+-+Blog+Cheesecake+MTC_1.JPG" width="400" /></a></div>
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E chi lo avrebbe mai detto che il mio cucinare per il blog sarebbe diventato non un diario di cucina ma un mio diario.<br />
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Che vi devo dire...il cheesecake (Alessandra mi attengo alla grammatica come richiesto ma quanto mi viene da dire la cheesecake), ovviamente, qualche era fa l'ho scoperto e mangiato per la prima volta a...[tutti in coro] Sydney!!!!!!!!!!! e Rosy ma quanto sei monotona! E per forza, il cheesecake a metà degli anni '70 a Roma ancora non era stata avvistato. Ma a Sydney sì - altro che - se si faceva o si comprava al supermercato, anche surgelato. Uno dei miei preferiti, fatto in casa, è con la crema al limone e le fragole sopra e questo è già sul blog sotto il nome di <a href="http://rosemarieandthyme.blogspot.it/2009/05/lemon-cheesecake.html" target="_blank">Lemon Cheesecake</a> -niente articoli qui, fffiuuu! - (fin qui ho dovuto correggere tutto al maschile). Secondo me la blogsfera presto saprà dire se sta entrando in territorio MTC per questa ricetta dalle declinazioni al maschile.</div>
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Per la sfida di questo mese lanciata da Annalù e Fabio del blog <a href="http://www.assaggidiviaggio.it/2016/05/la-sfida-dellmtchallenge-n-57-e.html" target="_blank">Assaggi di Viaggio</a> per <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/05/mtc-57-la-ricetta-della-sfida.html" target="_blank">l'MT Challenge</a> vi propogo come al solito qualcosa di semplice, da fare in casa in poco tempo. Vi avviso però che il "cream cheese" non è esattamente dietetico, e quindi anche se vi lascio una ricetta semplice e abbastanza veloce nell'esecuzione - tempi di raffreddamento a parte - beh, sappiatevi trattenere e abbondate con l'insalata nel pasto successivo. :-)<br />
<br />
Fra i suggerimenti, oltre quelli dati qui di seguito, vi faccio notare che questo è uno di quei dolci che può essere preparato in due tempi per chi non avesse tempo sufficiente per farlo in un unico giorno, si possono preparare la salsa di lamponi, il guscio di biscotti e la farcia il giorno prima per poi assemblare e cuocere in forno il giorno dopo. Certo, poi ci sono i tempi di refrigerazione da tener presente, ma diciamo che per chi lavora fino a tardi è una buona soluzione, visto che tra l'altro il dolce è sempre più buono il giorno dopo, quando i sapori si sono amalgamati.<br />
<br />
Ho scelto i biscotti Gentilini perchè questa industria è stata la prima a togliere l'olio di palma dai suoi prodotti. In particolare mi sono sembrati adatti gli Osvego in quanto più asciutti di altri e non ho usato i classici Digestive, tenendo presente che la parte integrale l'avrebbe apportata la farina di mandorle.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeaFkcFQl-06MOntC6sRtMmWTrDcZCz4fO6N_kLUjzgXSM1o5RMQgFyFODBDiCIcAWyE5KYNu6Czcv_6d_VpFUuiLkCKrejUZDHFrx_SwRaDtxboLkn5e-rsd8dISz7ZNjrw4B4nYQWSU/s1600/DSCN4546+-+blog+Cheesecake+MTC_2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeaFkcFQl-06MOntC6sRtMmWTrDcZCz4fO6N_kLUjzgXSM1o5RMQgFyFODBDiCIcAWyE5KYNu6Czcv_6d_VpFUuiLkCKrejUZDHFrx_SwRaDtxboLkn5e-rsd8dISz7ZNjrw4B4nYQWSU/s400/DSCN4546+-+blog+Cheesecake+MTC_2.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">questa foto della fetta di torta è un po' triste :( è fatta di sera in giardino</span></div>
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CHEESECAKE AI LAMPONI<br />
<br />
Ingredienti<br />
<br />
240 g di biscotti semplici (io Osvego della Gentilini)<br />
90 g di farina integrale di mandorle<br />
90 ml di panna<br />
115 g di burro fuso<br />
225 g di lamponi freschi<br />
220 g di zucchero<br />
1150 g di "cream cheese" formaggio fresco tipo Philadelfia<br />
3 uova<br />
buccia grattugiata di 2 limoni<br />
3 cucchiai di succo di limone<br />
lamponi per la decorazione<br />
panna montata a piacere<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per la base spezzettare i biscotti, tritarli e mescolarli con la farina integrale di mandorle (fatta tritando con il mixer mandorle non spellate), aggiungere alla panna il burro fuso appena tiepido e unire agli ingredienti secchi. Con le mani, aiutandosi con un barattolo liscio rivestire con questo composto una teglia con cerniera da 24 cm di diametro. Mettere in frigo.</div>
<div style="text-align: justify;">
In una pentola con coperchio mettere i lamponi con 30 g di zucchero, schiacciarli ben bene con uno schiacciapatate in stile anglosassone<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAvzRpfIjcGDxYpRhsXg1sxJxEBvErvC-5Ge16PrUZVZTVDbgAbt_ja6ZDgp9_FXA09XRwBeIyK5MWsla6guUdDJyUWYB7Q6mbo3J0QFc8dVyX5061st-uweNE5Jd2HG5Bu1nMq_efS08/s1600/potato-masher.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAvzRpfIjcGDxYpRhsXg1sxJxEBvErvC-5Ge16PrUZVZTVDbgAbt_ja6ZDgp9_FXA09XRwBeIyK5MWsla6guUdDJyUWYB7Q6mbo3J0QFc8dVyX5061st-uweNE5Jd2HG5Bu1nMq_efS08/s200/potato-masher.jpg" width="173" /></a></div>
<br />
o una forchetta e poi passarli al setaccio per eliminare i semi. Farli cuocere coperti per qualche minuto, poi scoperchiare e far addensare per 4 o 5 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Portare il forno a 180°-190°C. Lavorare delicatamente il formaggio con il resto dello zucchero ed aggiungere le uova una alla volta, quindi la buccia di limone ed il succo. Riempire il guscio con la farcia ottenuta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fare dei piccoli incavi nella crema e con un cucchiaino riempirli di salsa di lamponi, poi con uno stecchino o con un coltellino disegnare dei ghirigori. Cuocere il dolce in forno per 40- 45 minuti e lasciarlo per alti 10 prima di aprire il forno per non far spaccare la superficie della torta. Lasciar raffreddare a forno aperto e mettere in frigo per almeno sei ore o per tutta la notte.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnNGGTNyhyphenhyphen7vjg6RbSzMOP9DyYdDBCx7-6fd0M1QrgHGTe-3v-Zd1fXQJtFqpGi7rdg9gUY9HQWaPX8hluxr44gFvP1q8aJ7x1fPN1BOnOMf_IMoZwVlUrOkTY33OayRfpvy_sW53IAto/s1600/bannersfida.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnNGGTNyhyphenhyphen7vjg6RbSzMOP9DyYdDBCx7-6fd0M1QrgHGTe-3v-Zd1fXQJtFqpGi7rdg9gUY9HQWaPX8hluxr44gFvP1q8aJ7x1fPN1BOnOMf_IMoZwVlUrOkTY33OayRfpvy_sW53IAto/s320/bannersfida.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-71440294367842029582016-04-25T23:58:00.000+02:002016-04-28T23:11:16.106+02:00I canestrelli liguri per MTC<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7QfGkCrH6aaPFAJC8QyhWUAb4EdoDFWEW-iScnQ7NUmG8PvDbGAQfd-tpp60UidqrnpvuPjrCP5BCRUJco5yQ57mJL_T9wBJ8tqp1M-S9cOEZJhANzrWUhIS0ILfHUsSibSgGv-0npwg/s1600/DSCN4488+-+Canestrelli+liguri+blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7QfGkCrH6aaPFAJC8QyhWUAb4EdoDFWEW-iScnQ7NUmG8PvDbGAQfd-tpp60UidqrnpvuPjrCP5BCRUJco5yQ57mJL_T9wBJ8tqp1M-S9cOEZJhANzrWUhIS0ILfHUsSibSgGv-0npwg/s400/DSCN4488+-+Canestrelli+liguri+blog.JPG" width="400" /></a></div>
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Da quando é stato dato l'annuncio della ricetta per la <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/04/mtc-56-la-ricetta-di-aprile.html" target="_blank">#MTCsfida</a> di aprile scelta da Dani & Juri del blog <a href="http://acquaementa.com/la-sfida-mtc-n-56/" target="_blank">Acqua e Menta</a>, vincitori del mese di marzo, non ho fatto che pensare ai canestrelli liguri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Decisamente biscotti tradizionali, regionali e oggigiorno fatti con la pasta frolla. Ma il motivo vero, è che non li avevo mai fatti ed erano una ricetta per me da scoprire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E perché non li avevo mai fatti? Perchè ero senza il tagliabiscotti a 6 petali! Ma ovvio, no? Ecco l'ho detto. Senza l'attrezzino che convenzione vuole, avevo deciso che non li avrei preparati. Sarebbero stati solo un altro biscotto di pasta frolla.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Devo anche dire che nel tempo avevo conosciuto da vicino, ma molto vicino i canestrelli piccoli. E, ignorante me, ignoravo che ci fosse anche la taglia maxi, fin quando non me ne ha portato un bel pacchetto da Genova mia suocera. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ed eccovi la foto fatta all'epoca. Come vedete, i poveri biscotti, per aver anche viaggiato, erano ancora in condizioni accettabili. Ma notate qualcosa? Guardate bene...e sì, 8 petali.<br />
Mi ero un po' documentata, un po' in rete, poi avevo acquistato i<span style="text-align: start;">l libro di Sergio Rossi "I canestrelli di Montebruno"</span><span style="text-align: start;"> che già avevo visto nel catalogo della SAGEP all'uscita del primo libro firmato MTC, e nel libro di Sergio nelle foto i petali sono 6! </span><br />
<br />
E se pure a Genova non riescono a trovare il taglia biscotti a 6 petali, sto fresca, ho pensato.</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKFTxCoFYqc-xd5dgDin6P_ipALZm2aSy9jiEg_yjZyjreM_lYplW92uPoE5ggz1gQTCA6jxdOw0lS_eDd_jnC3UQsWth15bPClzrS6MXglNQ2WGLI3CgEWmg2EKLcd5wmxZoyhmYVacc/s1600/DSCN3921+-+canestrelli+comprati+a+Genova.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKFTxCoFYqc-xd5dgDin6P_ipALZm2aSy9jiEg_yjZyjreM_lYplW92uPoE5ggz1gQTCA6jxdOw0lS_eDd_jnC3UQsWth15bPClzrS6MXglNQ2WGLI3CgEWmg2EKLcd5wmxZoyhmYVacc/s400/DSCN3921+-+canestrelli+comprati+a+Genova.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
E' stato lì, in quel momento che mi sono messa in cerca del tagliabiscotti a 6 petali, su Amazon et al. Unico avvistamento: 8 petali.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXmmKQy45rJ3fW8SemRLOdGytnPE9_Awcn0kWkFnUcHo8dFPOV3GL6zhWMUi_ZqCyqG3ddWkQi6DqB2S_wTgHd21jv-Y-biLNRMhXr4spWl4jzDJXA8j-RZpTbXiNrMlT5mKaTbntBlJ4/s1600/DSCN4471+-+tagliacanestrelli.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXmmKQy45rJ3fW8SemRLOdGytnPE9_Awcn0kWkFnUcHo8dFPOV3GL6zhWMUi_ZqCyqG3ddWkQi6DqB2S_wTgHd21jv-Y-biLNRMhXr4spWl4jzDJXA8j-RZpTbXiNrMlT5mKaTbntBlJ4/s400/DSCN4471+-+tagliacanestrelli.JPG" width="400" /></a></div>
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<br />
<div style="text-align: justify;">
E poi un giorno di marzo 2015 su Fb in una conversazione " ma tu dov'è che hai trovato il tagliabiscotti per i canestrelli?" "Io l'ho trovato a Busalla..." Era Anna Maria M. che mi ha promesso che se fosse ritornata in zona mi avrebbe comprato e spedito questo oggetto del desiderio. Ma la storia non finisce qui, perché un primo lotto di tagliabiscotti Anna Maria l'aveva smarrito nel tragitto tra il negozio e Genova. Successivamente avevamo avuto in visita lo zio Mario, fratello di mia suocera, che tornato a Genova si era messo a caccia del #tagliacanestrelli. Passato quasi un anno e... in concomitanza con l'arrivo del coppacanestrelli di Anna Maria che ancora ringrazio, perché oltre la gentilezza di andarlo a comprare me ne ha anche fatto dono, arrivarono inaspettati a Roma altri due tagliabiscotti a 6 petali insieme allo zio Mario e mia cugina Anna. Telepatia? Mi devo far ridire dove li hanno trovati in caso ne siate sprovvisti. :D Ora ditemi voi, come potevo fare un'altro tipo di biscotto?<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSxs_8g4t6qxHyvyn-vAh4zGQRlY9nM3CmXUvmcyiGOKAjRvIx8MHbGHXVbQnvmsKZYTerii-ju-Q1cCIEim8vtiRcleEeBubLLZyjgHeQ8QFyEMwRt4pjBW3m3a2DltWBqNUFVeEY-1g/s1600/DSCN4483+-+Canestrelli+cotti+in+teglia+blog.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSxs_8g4t6qxHyvyn-vAh4zGQRlY9nM3CmXUvmcyiGOKAjRvIx8MHbGHXVbQnvmsKZYTerii-ju-Q1cCIEim8vtiRcleEeBubLLZyjgHeQ8QFyEMwRt4pjBW3m3a2DltWBqNUFVeEY-1g/s400/DSCN4483+-+Canestrelli+cotti+in+teglia+blog.JPG" width="400" /></a></div>
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho letto varie ricette che mi hanno molto aiutato, compresa ad esempio quella pubblicata da Ilaria di <a href="http://dolcisognare.blogspot.it/2011/09/canestrelli.html" target="_blank">Dolcisognare</a> e quella contenuta nel libro di Sergio Rossi, ed anche quella che ho visto oggi (lo sapete che sono famosa per essere l'ultima a consegnare) inserita da un'altra partecipante alla sfida del mese nel blog <a href="http://lamascaincucina.it/canestrelletti-del-rex/" target="_blank">La Masca in Cucina</a> - dovete assolutamente leggerla - per la ricetta, per la storia e per le frasi in genovese. Con tutti i dubbi che avevo, (quali proporzioni, quanto alti, in forno per quanto) cosìmi sono chiarita le idee.<br />
<br />
Per le dosi ho scelto quelle suggerite per i Canestrelli o canestrelletti di Torriglia la cui ricetta è pubblicata sul <a href="http://canestrelletto.webs.com/" target="_blank">sito dei produttori</a>, la mia scelta è caduta su quest'ultima ricetta perché nell'impasto viene usato un pochino di liquore, loro dicono "q.b". Nelle varie ricette le proporzioni tra farina burro e zucchero possono essere diverse e questa è decisamente quella che contiene più burro. Ma fate attenzione se prendete la ricetta dal sito di Torriglia perché mancano alcuni dati e ci sono delle piccole imprecisioni. Ad esempio nell'elenco delle dosi si legge un uovo e nel procedimento un tuorlo e non viene detto che la frolla deve riposare in frigo. Eh eh qualche segreto i pasticceri se lo vorrebbero tenere sempre. Ma ragazzi, la frolla senza frigo, lo sanno sia un eschimese che un equadoregno che non si può fare!<br />
<br />
I canestrelli possono essere aromatizzati. Se invece del limone preferite la vaniglia usate quella naturale, e non la vaniglina, mi raccomando :) La mia amica Giuliana consiglia di tenere una bacca dentro lo zucchero. A buon intenditor...</div>
<br />
I Canestrelli<br />
<br />
per circa 20 biscotti<br />
<br />
300 g di farina tipo 0<br />
1 tuorlo<br />
250 g di burro<br />
100 g di zucchero<br />
rum 1 o due cucchiai<br />
scorza di un limone grattugiata<br />
zucchero al velo qb<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Se lavorate l'impasto a mano, sulla tavola di legno disporre la farina a fontana. Al centro aggiungere lo zucchero, la scorza di un limone non trattato - stando attenti a non grattugiare la parte bianca che è amara - il rosso d'uovo, il burro un po' morbido e il rum. Lavorare prima gli ingredienti al centro, poi incorporare la farina senza scaldare l'impasto e smettere appena si è amalgamato. Stendere con il mattarello la frolla tra due fogli di carta forno ad un altezza di 1 cm e mettere in frigo per un'ora minimo. Tirare fuori dal frigo quando già avrete preparato le teglie in modo da non far riscaldare l'impasto. Tagliare con il tradizionale stampo a sei punte. Infornare a 180°C a metà altezza del forno per 15-20 minuti controllando che i biscotti diventino leggermente dorati. Serviranno due teglie e quindi due cotture. Quando i biscotti sono freddi spolverateli con un generoso strato di zucchero al velo con un passino.<br />
<br />
Per la storia alla prox puntata.<br />
<br />
<br />
P.S.<br />
<div style="text-align: left;">
Non avevo il rum, avevo finito il brandy, ho messo il maraschino - #sostituzioniincorsa<br />
<br /></div>
</div>
<br />
Con questo post partecipo al'MTC di aprile 2016<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/04/mtc-56-la-ricetta-di-aprile.html" target="_blank"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit8jbHyFoMhIkQ7GwDDyL2FAfSGENYKXYtbiP87C0Wb1AWbq_gIyPJ0sDdxyIeisFxPDy0om37nMGj6X8xrepW5zeeNhXgm55nO7swxYL1fZRtmfRVvAncwD5hm6EaqJNiRRlAuzFgBZg/s1600/mtc+56.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">e mi piace anche il logo di questo mese, viola e verde sono i colori del mio blog :)</span></div>
<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-6286069584879101742016-03-27T23:01:00.001+02:002016-04-07T14:21:27.124+02:00Brodetto o zuppa di pesce del litorale romano<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCwhxonxzEe93y-Dxtepk1W_i0SbxsrIahY4wxqaGLnaji62YlJ5HUFJFZJcPsIBnkNU8SBdqMyTbM28hM4xF22TFdWUT-mfCxnTfqPgrSy2fVHFBNL4pOW-8BiaJ0J4dWFbzdxOMD1t0/s1600/DSCN4454+-+Blog+Il+brodetto+o+zuppa+per+MTC+n.55.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCwhxonxzEe93y-Dxtepk1W_i0SbxsrIahY4wxqaGLnaji62YlJ5HUFJFZJcPsIBnkNU8SBdqMyTbM28hM4xF22TFdWUT-mfCxnTfqPgrSy2fVHFBNL4pOW-8BiaJ0J4dWFbzdxOMD1t0/s400/DSCN4454+-+Blog+Il+brodetto+o+zuppa+per+MTC+n.55.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
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Questo mese Anna Maria Pellegrino dal blog <a href="http://www.lacucinadiqb.com/2016/03/brodetto-delladriatico-o-broeto-de.html" target="_blank">La Cucina di qb</a> lancia la sfida MTC con una bellissima ricetta <a href="http://www.lacucinadiqb.com/2016/03/brodetto-delladriatico-o-broeto-de.html" target="_blank">Il Broeto dell'Adriatico</a>.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Tra la seconda e terza settimana del mese con l'orologio che continuava a ticchettare inesorabilmente verso il 25, data ultima per la consegna, mi chiedevo ancora che zuppa di pesce avrei fatto io. Poi sabato 19 sera inizia un certo bruciore alla gola. Domenica e lunedì, imperterrita, proseguo con gli impegni. Martedì, con un forte mal di gola decido di rimanere a casa al caldo un giorno, ma solo un giorno, giusto per evitare di peggiorare. E poi arriva la febbre che sale ogni giorno un po' di più ed il resto è storia. Ebbene sì, era influenza. E l'MTC? Beh, sono a letto, ma senza computer. Nel frattempo però mercoledì mettiamo in funzione il mio primissimo smartphone - ebbene sì, fino ad allora andavo ancora in giro con quello tonto. Scoperto l'arcano su come sì consulta FB tramite android nel 21mo secolo, vedo passare un paio di ricette in consegna. Bellissime!!! Già l'MTC. Mmmh! Mi sa che devo avvertire che non posso partecipare. Giovedì monto il portatile, decido di fare un'incursione anche su MTC e scopro che questo mese la data di consegna è prorogata al 27 domenica di Pasqua e già immagino. Forse se sto meglio e venerdì Marco mi compra il pesce...e contatto la community: "se resuscito dall'influenza e Marco domani mattina fa la spesa riesco a partecipare... ma per forza di cose sarà una zuppa semplice semplice"</div>
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Risposta della Van Pelt: " e andrà bene lo stesso... resuscita, dai, che sei anche nel periodo giusto" Troppo forte la Ale, e mica me ne ero accorta che le avevo servito la battuta, ma lei sì! .Ed eccomi, è domenica, Pasqua, l'ora legale ormai si è insinuata tra noi quindi se prima non ci capivo più niente per la febbre oggi non capisco più che ora è. Ma la zuppa l'ho preparata, dopo un doccione caldo, lavorando piano piano in cucina con il riscaldamento a palla, una giacca in più sul pigiamone pulito al posto della giacca da Cuoco nero e la sciarpa intorno al collo. Tres chic.</div>
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Quale zuppa?<br />
<span style="text-align: start;">Devo dire che prima dell'influenza "ammazza spesa" ero incerta, volevo fare un fish chowder di influenza - ma guarda un po' tu il bisticcio di parole - australiana. Well, ci ho rinunciato perché la "traslitterazione" di specie ittiche avrebbe richiesto più tempo, ma vi metto </span><a href="http://julieray.com.au/2013/07/marks-seafood-chowder/" style="text-align: start;" target="_blank">il link</a><span style="text-align: start;"> a quello che più mi ispirava.</span><br />
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Beh, il mare di Roma? Se vai dritto per dritto sulla via Cristoforo Colombo è Ostia Nuova che incontri. E per me è quella dei ricordi di quando bimbetta si andava in spiaggia alla Vecchia Pineta, alla Capannina o alla Bicocca con nell'aria il ritmo di Abbronzatissima. A giugno si usciva di casa alle otto di mattina e ancora faceva freschetto, prima dell'era del riscaldamento globale. E non erano i tempi dei pranzi e delle cene alla marinara. No, per il tempi dei pranzi e delle cene bisogna andare più verso la prima adolescenza e trasferirsi poco più a sud. Bisogna raggiungere Lavinio e meglio ancora Anzio, per un bel pescato.</div>
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Da Anzio ci arriva appunto <a href="https://books.google.it/books?id=eJgkBQAAQBAJ&pg=PT230&lpg=PT230&dq=zuppa+portodanzese&source=bl&ots=HQUU1r-g9q&sig=1ZLtVGZu9ilP0EzUaY0YpUm5xdM&hl=it&sa=X&sqi=2&ved=0ahUKEwiH2fWw5uHLAhWIUhQKHXBaBJkQ6AEITTAI#v=onepage&q=zuppa%20portodanzese&f=false" target="_blank">una ricetta</a> tratta dal libro La Romanesca: cucina popolare e tradizione romana di Francesco Duscio, che io ho però mantenuto come guida per la varietà del pesce, mentre per gli odori ed il procedimento mi sono affidata alla mia conoscenza della cucina romana ed ai consigli preziosi di una pescivendola in particolare.</div>
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A Roma la facciamo più o meno allo stesso modo, per farla più ricca ci si possono aggiungere i crostacei. Un po' di gamberoni, qualche cicala (canocchia)...io oggi ho aggiunto solo i fasolari perchè al marito i crostacei non aggradano molto. A me incece sì. Se l'avessi fatta solo per me li avrei messi eccome.</div>
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Il vino scelto in abbinamento sia per la cottura che per accompagnare la zuppa è un Marino Superiore. Un vino del territorio, visto che i colli Albani lentamente si allungano e discendono verso il mare. Il pane che ho scelto per questo piatto è un prodotto del territorio, il pane di Lariano fatto con una farina semintegrale, lievito madre e cotto in forno a legna con fascine di legno di castagno. Lo so, la Lucy lo aveva sconsigliato, ma dato che non prevedo di tornare indietro nel tempo nei prossimi giorni, credo che non sarà attaccato da muffe nella stiva della nave, ma sbafato in quattro e quattrotto con l'aiuto dei due ragazzi che coabitatano con me. E le friselle a Roma non ce le abbiamo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGa2-Tt9U0zoBuyWh4DsEoVgSqLoQvX4OmK8rY6ycg_l1EttzYymRLViN9NG92JjfxL3PS7mXIdH90_aiMF-vUa-8eza16hHt_yMV9GHM7rttN10mfkC3Zs7h0r6vSdLZJUyyNLR6Bsxo/s1600/piantina+castelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGa2-Tt9U0zoBuyWh4DsEoVgSqLoQvX4OmK8rY6ycg_l1EttzYymRLViN9NG92JjfxL3PS7mXIdH90_aiMF-vUa-8eza16hHt_yMV9GHM7rttN10mfkC3Zs7h0r6vSdLZJUyyNLR6Bsxo/s400/piantina+castelli.jpg" width="400" /></a></div>
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Ah il coccio. Non il pesce il tegame. Me lo stavo dimenticando. Quello viene da vicino Orvieto, ovviamente fatto a mano dai pochi maestri rimasti. E' un regalo della mia amica Paola Z.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZH91uFuOWofSK37dTkHhRhAZVcoYyt75ieIB6HxagBZDbGON7KGdjIU9P4ngVv_iSEo_hzmOysWFoo5h6OJ0Iivkiz92boiO-CQjJBacQ50qm5ElAjD-lwMPN6JDH_DuzW3j5R-TgxcU/s1600/romanesca+libro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZH91uFuOWofSK37dTkHhRhAZVcoYyt75ieIB6HxagBZDbGON7KGdjIU9P4ngVv_iSEo_hzmOysWFoo5h6OJ0Iivkiz92boiO-CQjJBacQ50qm5ElAjD-lwMPN6JDH_DuzW3j5R-TgxcU/s1600/romanesca+libro.jpg" /></a></div>
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Ingredienti per 4<br />
per il brodo di pesce<br />
2 cipolle fresche e bianche,<br />
una carota piccola,<br />
3 foglie di alloro,<br />
pochi gambi di prezzemolo<br />
250 g di polpo,<br />
250 g di seppioline,<br />
200 g di moscardini<br />
1 Kg di pesce da zuppa (scorfano, tracina, coccio, trance di palombo, lucerna (gallinella), arzilla (razza), triglia se non disdegnate le spine<br />
200 g di cozze<br />
200 g di vongole veraci<br />
200 g di fasolari<br />
800 g di pomodori freschi scottati, pelati e passati,<br />
1/2 bicchiere di vino bianco secco (Marino doc),<br />
olio,<br />
aglio<br />
peperoncino,<br />
sale,<br />
un’alice salata,<br />
foglie di prezzemolo spezzettate a mano<br />
fette di pane semintegrale di Lariano del giorno prima o leggermente tostato.<br />
<br />
Preparazione<br />
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Una precisazione ricorrente nelle ricette di zuppa: ogni pesce ha cotture differenti a seconda della specie e della grandezza e quindi vanno aggiunti prima i pesci che cuociono più a lungo.</div>
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Prepararsi un brodino di pesce con gli scarti, la cipolla, carota, l'alloro e mezzo litro di acqua, far bollire e poi filtrare bene e mettere da parte.</div>
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Preparare a freddo olio, aglio e peperoncino aggiungere il polpo a piccoli tocchi e farli cuocere per un quarto d'ora incoperchiato. Aggiungere le seppioline intere o tagliate ad anelli se molto più grandi. Scaldare separatamente il vino per togliere la parte alcolica un po' amarognola, irrorare con il vino e farlo evaporare, aggiungere l’alice salata e la salsa di pomodoro. Lasciar cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti senza coperchio. Aggiungere quindi il pesce (pulito) e da quel momento in poi NON girare ma muovere la pentola per non rompere il pesce. Pochi minuti dopo aggiungere le cozze, le vongole e i fasolari, che saranno stati aperti separatamente in padelle diverse con olio e peperoncino e sgusciati (lasciandone qualcuno nel guscio per guarnire) ogni piatto aggiungere anche il loro sughetto, sempre ben filtrato, e far cuocere incoperchiato ancora per 10-15 minuti. Adagiare una fetta di pane in ogni piatto ed aggiungere la zuppa. Cospargere di prezzemolo e servire immediatamente insieme a qualche pezzetto di pane al lato nel piatto.<br />
Ma secondo me è più saporita il giorno dopo.</div>
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Con questo post partecipo alla sfida n. 55 del mese di marzo 2016 di "<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/03/mtc-n-55-la-ricetta-della-sfida.html" target="_blank">MTChallenge</a>"</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NjE8Xp1FtWVtIjHqOe-I6ZmehBLuoVLTge7f2TZMwapuyOY1e4HFAq5fXOaKJl3ohRQ184ZqfkkNhVYklwdbxUFDfCUU25WcavoVtWnThvWx8lGIwQw0gH-bSO7UKZn1zNWy9f2OemA/s1600/DSCN4451+-+Blog++2+Il+brodetto+o+zuppa+per+MTC+n.55.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NjE8Xp1FtWVtIjHqOe-I6ZmehBLuoVLTge7f2TZMwapuyOY1e4HFAq5fXOaKJl3ohRQ184ZqfkkNhVYklwdbxUFDfCUU25WcavoVtWnThvWx8lGIwQw0gH-bSO7UKZn1zNWy9f2OemA/s400/DSCN4451+-+Blog++2+Il+brodetto+o+zuppa+per+MTC+n.55.JPG" width="300" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKf-vNMj7EWGQlQPyAdUMuokQmvc8vESKheI6tf-9NFbAd8ul2DQOcagwej5wYiKnrFE7NtMP3gQYm_MW2JaSwPKP3f5iva3dGu9xj9QoZaZnhhPuHY-pxCVLggG47VGEp5IOkHGEPxi0/s1600/mtc+55+logo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKf-vNMj7EWGQlQPyAdUMuokQmvc8vESKheI6tf-9NFbAd8ul2DQOcagwej5wYiKnrFE7NtMP3gQYm_MW2JaSwPKP3f5iva3dGu9xj9QoZaZnhhPuHY-pxCVLggG47VGEp5IOkHGEPxi0/s1600/mtc+55+logo.jpg" /></a></div>
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Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-58122998446392187802016-02-25T19:51:00.001+01:002016-02-27T22:31:01.120+01:00Gamberoni al miele con semi di sesamo - Honey prawns with sesame seeds<span style="text-align: justify;"><br /></span>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3lUCO41Y6C1ygLin2XUil6hyphenhyphen6jeGUm1EomwnUmIkmo1E0YMvQYC9BNtxwzjVIcA9G4Q-P3-OHr_ZF7hHLZIdlf42tCQfr-sap1k67eh_1mrE_4lyOPveGySq0VP2xCUEHQtyaW2VD3lI/s1600/DSCN4422+-+honey+prawns.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3lUCO41Y6C1ygLin2XUil6hyphenhyphen6jeGUm1EomwnUmIkmo1E0YMvQYC9BNtxwzjVIcA9G4Q-P3-OHr_ZF7hHLZIdlf42tCQfr-sap1k67eh_1mrE_4lyOPveGySq0VP2xCUEHQtyaW2VD3lI/s400/DSCN4422+-+honey+prawns.JPG" width="400" /></a></div>
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Da studenti in Australia una delle nostre cenette preferite era al ristorante cinese. All'epoca in Italia non se ne vedeva nemmeno uno, ma nelle città australiane sì e tanti. Praticamente in ogni zona ce ne era almeno uno. Nella mia Sydney c'è anche una piccola China Town.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il ristorante cinese ci attirava molto perché oltre a poter assaggiare cose nuove e sapori diversi, per noi universitari significava mangiare fuori ad un prezzo ragionevole e questo andava decisamente incontro al nostro portafogli con pochi fogli. :D</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipt9GJEsUQJ9nMGuffPckKorl8jTvi-iaT6W2tOjgZ7PSdF7GQzMCmsAPUSmAJdfqaTFbYhLcrdaXDHZSVhZ-LHrzwDBrIeNF5LHKmOCzrMrxCs2puvsk-Fq88_ndOr8oLp-UY0PThE-8/s1600/china+town.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipt9GJEsUQJ9nMGuffPckKorl8jTvi-iaT6W2tOjgZ7PSdF7GQzMCmsAPUSmAJdfqaTFbYhLcrdaXDHZSVhZ-LHrzwDBrIeNF5LHKmOCzrMrxCs2puvsk-Fq88_ndOr8oLp-UY0PThE-8/s400/china+town.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="text-align: justify;">Lanciano la sfida di febbraio Eleonora Colagrosso e Michael Meyer, dal </span><a href="http://burro-e-miele.blogspot.it/2016/02/mtc-54-la-ricetta-della-sfida-di.html" style="text-align: justify;" target="_blank">Blog Burro e Miele</a><br />
<div>
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Quando ho letto su <a href="http://www.mtchallenge.it/" target="_blank">MTC</a> che per la sfida di questo mese è stato scelto il miele come ingrediente invece di una ricetta, ho pensato subito che non avrei cercato idee tra i dolci. Volevo un salato che si abbinasse bene con il miele. Diciamo che inizialmente volevo lavorare su un piatto italiano, perché lavorare ad un piatto straniero, dove l'agrodolce o il salato/dolce sono più conosciuti ed accettati che dai palati nostrani, mi sembrava troppo facile. Poi, mi sono ritornati in mente i gamberi al miele (Honey Prawns) che mangiavo a Sydney nei ristoranti cinesi. Non so dirvi se è un piatto della tradizione oppure modificato per venire incontro al palato della popolazione australiana. So solo che una volta tornati alla memoria, non sono più andati via.</div>
<br />
Si trovano varie ricette di gamberi al miele. Alcune suggeriscono una pastella più delicata e leggera, altre prevedono una pastella che dona una copertura più spessa. In tutti i casi è prevista la frittura e poi l'aggiunta della salsina al miele.<br />
<br />
Possono essere serviti con semplice riso bollito oppure adagiati su spaghetti di riso fritti, a forma di nido o lasciata alla fantasia di chi cucina.<br />
<br />
La mia versione cambia solo nella sostituzione con i nostri tonnarelli all'uovo ai capellini di riso, proprio per creare un effetto fusion. Ma questa è una pura banalità. Quello che invece volevo invitarvi a fare è proprio sperimentare l'abbinamento dei sapori: gamberi, pastella fritta, miele, sesamo.<br />
<br />
Gamberoni al miele - Honey prawns<br />
<br />
per quattro persone<br />
<br />
ingredienti<br />
20 gamberoni puliti (lasciare la coda)<br />
110 g/ 1 cup di farina con lievito<br />
235 g / 1 cup di acqua fredda<br />
1 uovo (opzionale) io non l'ho usato<br />
70 g di amido di mais<br />
olio di arachidi per friggere<br />
120 g di miele<br />
3-4 cucchiai di acqua<br />
una manciata di semi di sesamo leggermente tostati<br />
foglie di cipollina fresca o erba cipollina<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Bollire il riso oppure friggere in padella dei tagliolini all'uovo o dei capellini di riso (rice noodles) ai quali avrete dato la forma di un nido o di un piattino e tostare il sesamo in padella senza olio a fuoco lento per pochi minuti muovendola sempre. I semi non devono scurirsi. Se sono troppo cotti diventano amari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sgusciare e pulire i gamberoni. Alcuni lasciano la coda, e devo dire che se avete più pazienza di me, ne vale la pena perché visivamente il piatto è più bello.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preparare la pastella con pari peso di farina con lievito e acqua, volendo arricchirla aggiungete un uovo sbattuto ed eventualmente un'altro cucchiaio di farina - la pastella deve essere morbida ma abbastanza densa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Passare i gamberi nell'amido di mais, poi nella pastella e friggere pochi per volta in olio ben caldo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando i gamberi saranno dorati, scolarli e adagiarli su carta assorbente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Scaldare in una padella il miele sciolto con un po' d'acqua, aggiungere metà dei semi di sesamo e adagiarvi delicatamente i gamberi. Girarli ad uno ad uno dopo un minuto, lasciarli insaporire anche dall'altro lato. Decorare con il restante sesamo. Impiattare sul riso o sui tagliolini all'uovo o sui capellini di riso fritti. Spargere sopra qualche fettina di foglie di cipollina fresca o erba cipollina tritata.</div>
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Una ricetta in più:<br />
Honey Fried Prawns - Sally Jenyns<br />
https://www.youtube.com/watch?v=Y8_kEa5ST7M<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDVIZTV7IwTCXdYqjid6Bvxt-cX0A7R_HBK-Y0rFcVQoAMIJ1EiuGQRYwvJ3fnlBz31tSqxqhGWPIuUIsT3NHQJo0ayYxl2By0-qYTVDAye2f9oN3QqJc4Bafr6dvRXa7506aUr0zkcUs/s1600/DSCN4428+-+Honey+prawns+3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDVIZTV7IwTCXdYqjid6Bvxt-cX0A7R_HBK-Y0rFcVQoAMIJ1EiuGQRYwvJ3fnlBz31tSqxqhGWPIuUIsT3NHQJo0ayYxl2By0-qYTVDAye2f9oN3QqJc4Bafr6dvRXa7506aUr0zkcUs/s400/DSCN4428+-+Honey+prawns+3.JPG" width="300" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS5KgeV4KzLMCYYiOxMkGPZ00qYKVBAtRrbXoR_OpNOM0UlPOesqYFO1gJGXJpsepWdza1Pn1FvlIoGHAleMNmu0ciOsjTl5lRIszR8YgObemxfn5vmp6Js957uP4wjifKZ3ARGyPj9w4/s1600/IMG_5440g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS5KgeV4KzLMCYYiOxMkGPZ00qYKVBAtRrbXoR_OpNOM0UlPOesqYFO1gJGXJpsepWdza1Pn1FvlIoGHAleMNmu0ciOsjTl5lRIszR8YgObemxfn5vmp6Js957uP4wjifKZ3ARGyPj9w4/s400/IMG_5440g.jpg" width="400" /></a></div>
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la foto del figlio :D</div>
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Con questo post partecipo all'MTC di febbraio 2016<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD0XgvVA_D-JSl8yPHupjTKqrNaCpCxPDawjWMlY21tuD5M3fGeVGfQbRpF8F2t5pJnlmKZ0zkpDOiRwVq17gG768kPp3UzOj4dW38Sf0IQjbnP0DtMHRGY9E9-1c1eCS3CbBAPAgFNqA/s1600/12647876_10208837597367818_1843148337_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiD0XgvVA_D-JSl8yPHupjTKqrNaCpCxPDawjWMlY21tuD5M3fGeVGfQbRpF8F2t5pJnlmKZ0zkpDOiRwVq17gG768kPp3UzOj4dW38Sf0IQjbnP0DtMHRGY9E9-1c1eCS3CbBAPAgFNqA/s1600/12647876_10208837597367818_1843148337_n.jpg" /></a></div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-56273165190096123472016-01-24T16:19:00.000+01:002016-04-27T16:18:58.466+02:00Zuppa di ceci , quanto mi piace!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMNYJEo2Grtrz5qjfXt_1lLcS-YWrYG_ZXovuj7s03Mx9enpJA2o_uUlP0mcVLowLhfCCwSzMK-zy7ygoS2sJF_adWvo1lidWIzU9-jtdZVYwfNZSeKNFe9HQQLZl9MkbDGoM2kceTgqA/s1600/DSCN4415+-+Blog_minestra+di+ceci.JPG" imageanchor="1"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMNYJEo2Grtrz5qjfXt_1lLcS-YWrYG_ZXovuj7s03Mx9enpJA2o_uUlP0mcVLowLhfCCwSzMK-zy7ygoS2sJF_adWvo1lidWIzU9-jtdZVYwfNZSeKNFe9HQQLZl9MkbDGoM2kceTgqA/s400/DSCN4415+-+Blog_minestra+di+ceci.JPG" width="400" /></a></div>
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Questo mese lancia la sfida La Vitto del blog <a href="http://lacucinapiccolina.blogspot.it/2016/01/mtc-n53-la-ricetta-della-sfida-di.html" target="_blank">La cucina piccolina</a> e così siamo alla sfida numero 53!!!! and counting... dell' <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html" target="_blank">MTC </a></div>
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E perché la zuppa di ceci? Perché a parte il fatto che a me piace tantissimo, quest'anno ho provato a piantare i ceci nel mio orticello (in conduzione cooperativa con le mie amiche). Mi sono documentata su questo legume ed ho scoperto che questa bella pianta non richiede molta acqua per la coltivazione. Cresce anche dove il terreno è povero, arido e ci dona cibo.Questo mi ha tanto intenerito.</div>
<br />
Beh, se la desertificazione avanza mangeremo ceci. :D</div>
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Mi sono voluta tenere entro le tematiche del cibo nostrano (complice anche il calendario italiano del cibo), mediterraneo, sano e salutare, con proteine che derivano dai vegetali, per cambiare, magari senza necessariamente essere vegetariani, cucina regionale, cucina povera, nonché facile e che può essere preparata in tempi diversi così che anche chi lavora si può concedere un piatto preparato tutto in casa, bello caldo, in queste sere invernali e nessuno vi vieta di cuocervi dentro un po' di pasta di piccolo formato se vi va.</div>
<br />
ZUPPA DI CECI<br />
<br />
Ingredienti per 2 persone<br />
<br />
500 g di ceci già cotti,<br />
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva<br />
1 spicchio di aglio<br />
200 ml di brodo vegetale<br />
1 rametto di rosmarino<br />
un pizzico di pepe<br />
un peperoncino (facoltativo)<br />
sale qb<br />
<br />
per il brodo<br />
1 cipolla<br />
una costa di sedano<br />
1 patata piccola<br />
300 ml di acqua<br />
sale qb<br />
<br />
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Ammollare i ceci per circa 12 ore in acqua tiepida l'aggiunta di un cucchiaino di bicarbonato fino a coprire bene. Per evitare che i ceci rimangano duri, l'acqua tiepida è importantissima ed anche eventuali rabbocchi durante l'ammollo ed in cottura devono essere fatti con acqua alla stessa temperatura, altrimenti i ceci rimarranno duri. Buttare via l'acqua di ammollo, mettere i ceci in acqua tiepida e portare al bollore. Abbassare fino a far sobbollire. Cuocere per circa mezz'ora abbondante o fin quando i ceci saranno morbidi.</div>
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Frullare 250 g di ceci con tutto il brodo con il minipimer o nel mixer. Mettere in un tegame l'olio, l'aglio sbucciato e al quale avrete tolto il germoglio, un rametto di rosmarino e scaldare appena, punzecchiando l'aglio per farne uscire il profumo. Togliere l'aglio e il rosmarino e poi aggiungere i ceci e il passato di ceci, il sale se necessario e il pepe e se vi piace un peperoncino che poi toglietete. Portare all'ebollizione la zuppa e spegnere. Volendo servire con dei crostini fatti in casa friggendo quadratini di pane casareccio integrale in olio extravergine aromatizzato con e un pizzico di rosmarino. Lo so :D, troppo semplice per L'MTC, ma buona e fatta solo con ingredienti genuini. E questo lo so che l'apprezzerete.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMnL3gToBN98KrHbaoqcR-KgtEbBJEeMs0YzxZNfJJzRlEFeawDh99QjB0rXOBzCsf7COdmzd7DcqBjocyG1a5zzs9dH7-Vmzkk3bB-uglsN0BT6CY5zIi9OXcj0_kUJ1ctekmEBkx60A/s1600/minestre+logo+mtc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMnL3gToBN98KrHbaoqcR-KgtEbBJEeMs0YzxZNfJJzRlEFeawDh99QjB0rXOBzCsf7COdmzd7DcqBjocyG1a5zzs9dH7-Vmzkk3bB-uglsN0BT6CY5zIi9OXcj0_kUJ1ctekmEBkx60A/s1600/minestre+logo+mtc.jpg" /></a></div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-90276887141250997252015-11-25T23:26:00.003+01:002016-04-27T16:19:17.593+02:00I raieu co-o tocco per l'MTC di novembre 2015<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ZC9vb2r1QBEuguyWPLkfn3gx0SrCEyQUHMqkireQnXEnRHPlq8KkDgRn8bisyW0hQnpHF6pi0n_BFVhhL9_eFwafQPJswrwIraIMsbIZ7CfUXFenIwhu-Efrnb4W32B9tVCtpor0Dx8/s1600/DSCN8635+-+Raieu+per+MTC+11_2015.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ZC9vb2r1QBEuguyWPLkfn3gx0SrCEyQUHMqkireQnXEnRHPlq8KkDgRn8bisyW0hQnpHF6pi0n_BFVhhL9_eFwafQPJswrwIraIMsbIZ7CfUXFenIwhu-Efrnb4W32B9tVCtpor0Dx8/s400/DSCN8635+-+Raieu+per+MTC+11_2015.JPG" width="400" /></a></div>
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Anche questa volta, non riesco ad allontanarmi dalla ricetta tradizionale, cioè proprio dalla ricetta di ravioli con il sugo alla ligure "I raieu co-o tocco" data da Monica e Luca del blog <a href="http://www.fotocibiamo.com/2015/11/mtc-52-ravioli-cu-u-tuccuravioli-alla.html" target="_blank">Fotocibiamo</a>.<br />
<br />
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Questi ravioli sono davvero i ravioli delle feste per noi, anche se abitiamo a Roma, perché la mamma del consorte - lei sì che è genovese, io no - li prepara per il giorno di Natale. Questa è un'edizione straordinaria, fatta a quattro mani. Come li facciamo ultimamente per Natale.</div>
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Infatti, mentre fino a qualche anno fa mia suocera li preparava da sola e ne faceva una quantità industriale, ultimamente abbiamo unito le forze. Noi partiamo per casa sua con l'attrezzatura (ci trasferiamo con sfogliatrice per la pasta, taglieri e chi più ne ha più ne metta) un sabato o una domenica e li prepariamo insieme.</div>
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E così anche per questo <a href="http://www.mtchallenge.it/2015/11/mtc-n-52la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">MTC</a> abbiamo mantenuto la tradizione. Quattro mani. Notate anche la rotellina tagliapasta tramandata in famiglia! Non è bellissima?</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIcdxMojpCUaW4u2GNnNHDBiFeeyo40_N6C3MundzwlJr7uI6ICVj_NQ3hoqH_qHK68CeKn1inZrcPiNhpypCmPeE5uZECMbfKVfPxIbexzrw7lsLeaD7_T5sRvba0gP1lpYg0goYJ49U/s1600/DSCN8637+-+Raieu+per+MTC+11_2015.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIcdxMojpCUaW4u2GNnNHDBiFeeyo40_N6C3MundzwlJr7uI6ICVj_NQ3hoqH_qHK68CeKn1inZrcPiNhpypCmPeE5uZECMbfKVfPxIbexzrw7lsLeaD7_T5sRvba0gP1lpYg0goYJ49U/s400/DSCN8637+-+Raieu+per+MTC+11_2015.JPG" width="400" /></a></div>
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Prima che vi inserisca la ricetta che ci hanno dato Monica e Luca, già vi dico che è ci sono delle lievi differenze con quelle di mia suocera. Come è giusto che sia. Quante volte ce lo siamo detto che con le ricette regionali spesso ci si imbatte in ricette di famiglia un po' diverse, che non c'è proprio "la ricetta giusta", anche se ovviamente, si può variare solo fino ad un certo punto. Poi diventa un'altra cosa. Ricordo che nel fare ricerca per una delle ricette delle prime sfide dell'MTC la pasta alla Norma, avevo trovato un'intervento dove si diceva che o per un motivo o per un'altro quasi tutti gli ingredienti erano stati sostituiti. Tranne forse per la pasta ... Beh, inutile che continui.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVpRSinzmnZJ7-QB8pay6lbBksgQYSuf_0lsRKxQBhfYFFx7DTVQS_zYyVWfIhI2yR7yAWadSnY-s97TzlEfY9OLbRX5a__klBVhVeSu3xMDybjq_FV8XO5gBZEIhZZVpN-7XVp9cWbcU/s1600/DSCN4343+Raieu+per+MTC+11_2015.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVpRSinzmnZJ7-QB8pay6lbBksgQYSuf_0lsRKxQBhfYFFx7DTVQS_zYyVWfIhI2yR7yAWadSnY-s97TzlEfY9OLbRX5a__klBVhVeSu3xMDybjq_FV8XO5gBZEIhZZVpN-7XVp9cWbcU/s400/DSCN4343+Raieu+per+MTC+11_2015.JPG" width="400" /></a></div>
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Ci tengo a far notare un particolare ben evidenziato nel post di Monica e Luca. In questa ricetta la carne cuoce a fuoco lento. Un libro utile sull'argomento è <i>Tenera è la carne di Annemarie Wildeisen</i>, che ricordo di aver comprato anni fa su segnalazione di un condomino di CI, mi sembra, Sergio Salomoni. Mi si aprì un mondo! Questo argomento viene spesso ripreso.</div>
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Vedete anche il Dario nazionale che più volte nel tempo ne ha parlato: <a href="http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/12/21/il-conte-rumford-e-la-cottura-a-basse-temperature/" target="_blank">Il Conte Rumford e la cottura a basse temperature</a> e cf. con <a href="http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/01/11/lo-stinco-alla-rumford/" target="_blank">Lo stinco alla Rumford</a>. Leggere Bressanini è sempre istruttivo. Il metodo scientifico non si batte e i commenti degli affezionati lettori non vanno dimenticati. </div>
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Monica e Luca ci dicono:</div>
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<i>Il “tuccu” alla genovese, è un sugo a cottura lenta (ecco finalmente svelato il tema della sfida!), è una ricetta che va coccolata, il tempo si dilata diventa complice di un rito, ci vuole tanta pazienza perché il sugo deve cuocere ore e ore molto lentamente, a fuoco basso...il sugo deve “pia”! (Ahahhaha! E ora come ve lo traduco!!!???) Cioè deve cuocere dolcemente ma per lungo tempo.</i></div>
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<i>Il tema della cottura lunga e a bassa temperatura è molto attuale e sembrerebbe molto innovativo, ma di innovativo c’è poco. È solo, a mio avviso, un ritorno al passato, un ripescare nel nostro patrimonio per dargli l’importanza che merita, addirittura nel 1700 il conte Rumford, a suo modo, già faceva i primi esperimenti di cottura lenta a bassa temperatura, ma non occorre arrivare fin là per trovarne degli esempi, già le nostre nonne ne erano maestre, e questa ricetta ne è l'esempio.</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<i>La cottura lenta, insieme alla bassa temperatura, permette di avere carne tenera e delicata nei tagli meno pregiati, pesci e baccalà sublimi, zuppe e legumi perfetti, il minestrone di mia nonna cotto sulla stufa a legna per ore e ore, dalla mattina per la sera, era quanto di più buono si potesse immaginare.</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<i>Le nostre nonne, o meglio, mia nonna di certo non sapeva spiegare scientificamente perché una cottura lenta permettesse ad una carne poco pregiata e ricca di nervetti di diventare tenera e succosa. Oggi sappiamo che queste cotture lente e a bassa temperatura sono perfette per quelle carni ricche di tessuto connettivo, mentre al contrario le carni povere di tessuto connettivo (ad esempio il filetto) si devono cuocere ad alta temperatura e per breve tempo.</i></div>
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<i>Quando cuociamo un pezzo di carne con tanto tessuto connettivo stiamo cercando di trovare un compromesso tra due esigenze opposte. Infatti le fibre muscolari del manzo perdono i succhi se scaldate a temperature superiori ai 65°C, mentre il collagene, la proteina solubile del tessuto connettivo, inizia a sciogliersi intorno ai 65°C. Quindi si doveva trovare un compromesso accettabile tra l’indurirsi delle fibre muscolari per la perdita di acqua e lo scioglimento del collagene, e le lunghe cotture sono il perfetto compromesso .</i></div>
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Ecco la ricetta originale della sfida:</div>
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RAVIOLI “CO-O TUCCU”...a modo nostro!(*)<br />
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<br />
INGREDIENTI per il “tuccu”:<br />
1,8 kg perfilo o matama o sottopaletta (**)<br />
2 hg midollo d’osso<br />
3 carote<br />
2 gambi di sedano<br />
3 cipolle medie<br />
prezzemolo<br />
rosmarino<br />
2 tubetti concentrato di pomodoro<br />
½ bicchiere di vino bianco<br />
olio extravergine di oliva<br />
sale e zucchero q.b.<br />
400 g pelati (un’aggiunta moderna...una volta era fatto solo con concentrato)<br />
pepe<br />
1 chiodo di garofano (qui la quantità va a gusto!)<br />
noce moscata (...come se piovesse!)<br />
<br />
<br />
INGREDIENTI PER I RAVIOLI (“RAIEOU”) con queste dosi si ottengono circa 600 ravioli (Vi preparate per le feste!):<br />
la carne cotta nel “Tuccu”<br />
600 g borragini già sbollentate e strizzate (potete anche utilizzare metà borragini e metà scarole)<br />
250 g parmigiano reggiano grattugiato<br />
8 uova medie a temperatura ambiente<br />
maggiorana tritata (solo per darvi un’idea io ho messo 6 g maggiorana tritata fresca)<br />
noce moscata, abbondante<br />
sale q.b.<br />
<br />
per la pasta: (***)<br />
800 g farina debole<br />
400 g semola rimacinata di grano duro (mia aggiunta, amo la pasta più ruvida)<br />
5 uova medie a temperatura ambiente<br />
acqua q.b. (non metto la quantità precisa, dipende da troppi fattori, dovrete regolarvi voi)<br />
sale, un pizzico<br />
<br />
PROCEDIMENTO:<br />
<br />
Partiamo dal “Tuccu”. Preparate i sapori per il sugo: pulite carote, sedano, cipolle, prezzemolo e rosmarino tagliate a tocchetti quindi tritate per bene.<br />
In una pentola capiente (perfetta sarebbe una pentola di coccio che mantiene la temperatura) aggiungete l’olio e soffriggete la carne. Quindi aggiungete i sapori e fate soffriggere per bene. Aggiungete il midollo e fatelo sciogliere. Bagnate con vino bianco.<br />
<br />
In una ciotola fate sciogliere il concentrato di pomodoro con poca acqua tiepida, quindi regolate di sale e aggiungete dello zucchero in modo da mitigare un po’ l’acido del pomodoro.<br />
<br />
A questo punto, contravvenendo alla tradizione che voleva questo sugo fatto solo con il concentrato, aggiungete i pelati. Ed infine aggiungete “le droghe” si definivano così le spezie, aggiungete pepe, chiodi di garofano (noi 1 solo) e noce moscata (per noi una generosissima macinata!).<br />
<br />
<br />
E ora le variazioni familiari.<br />
Noi non si mette né midollo, né chiodo di garofano (il marito me lo ha vietato perché a lui non piace). La noce moscata l'ho aggiunta appena appena di nascosto. Eh, tu ma che genovese sei! e togli di qua e togli di là facciamo come la su citata Pasta alla Norma. eh eh :)<br />
<br />
Per quanto riguarda l'impasto mia suocera fa ad occhio ma comunque la sua pasta e molto povera d'uovo così povera che ne ha uno solo su un Kg di farina e l'impasto è fatto con acqua q.b. (e qui non ci piove!) e un po' di vino.<br />
<br />
Per il ripieno se nei giorni di sfiga totale non si trova la borragine, mia suocera sostituisce con sola scarola.<br />
<br />
Qualche raviolo lo separiamo da quelli che andranno nel sugo e lo serviamo nel vino rosso.<br />
<br />
Lo spiritoso consorte aveva proposto che io scrivessi questo post in genovese. Ovviamente non ne sono in grado. Avrei accettato la sfida avendo, che so io, un anno di tempo per la traduzione. Lui ha declinato l'invito e quindi bisognerà accontentarsi della lingua ufficiale.<br />
<br />
Mio marito se non lo cacci, sin da bambino ruba i ravioli crudi e questo mi sembra che sia anche nella tradizione. Vedi l'interessante post di Manuela su <a href="http://adietadalunedi.blogspot.it/2015/11/ravioli-con-tocco-di-carne-alla-ligure-per-MTC.html" target="_blank">A dieta da lunedì</a>.<br />
<br />
Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC di novembre 2015, sempre sapendo di aver fatto del mio meglio per non vincere anche questa volta. Per me l'importante è partecipare.<br />
<br />
Grazie a tutti, sempre!<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirMEXDjt_XXzYapdhYo3kh4bVc0ND0oCPFGUEr6UqgHBSGSU0PN_CPd7OjjiI1pJN0WGBSc6vtGvANhPfgrFjSoOwgF-zw4P-g5iA3s5BTDzZGOoFytcVo2jxy5KXl9MxZlKvznXHvKVQ/s1600/raieu+logo+MTC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirMEXDjt_XXzYapdhYo3kh4bVc0ND0oCPFGUEr6UqgHBSGSU0PN_CPd7OjjiI1pJN0WGBSc6vtGvANhPfgrFjSoOwgF-zw4P-g5iA3s5BTDzZGOoFytcVo2jxy5KXl9MxZlKvznXHvKVQ/s1600/raieu+logo+MTC.jpg" /></a></div>
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<br />Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2795333096040298866.post-34002418533041940642015-10-18T12:51:00.004+02:002015-10-18T13:57:00.805+02:00Il Pastifico Rummo di Benevento - Il dopo alluvione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOS_IPP1rryohVGLoNWJCgsh6Y_qRu2GEiFmyV4Zshm-Zqypi904MAJUapM8bNqFhp9uNy0k8xMs3GpUQV2ofRAS_ssGf1IXV03983qc4TDno1G_oLtxIjmQOaeRnfk_6YntbGGLjgCbY/s1600/rummo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOS_IPP1rryohVGLoNWJCgsh6Y_qRu2GEiFmyV4Zshm-Zqypi904MAJUapM8bNqFhp9uNy0k8xMs3GpUQV2ofRAS_ssGf1IXV03983qc4TDno1G_oLtxIjmQOaeRnfk_6YntbGGLjgCbY/s320/rummo.jpg" width="320" /></a></div>
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Questa mattina ho letto l'appello su Fb, scritto da Silvana Guglielmucci e che qui di seguito cito:</div>
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<i>"Il pastificio Rummo è stato sommerso dall'acqua. Ai dipendenti sono state spazzate via le macchine dal fiume in piena e sono saliti sui tetti per salvarsi.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>È andato tutto perduto: grano, macchinari, il loro lavoro, il loro futuro.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>È in momenti come questi che potremmo fare qualcosa, anche di piccolo: sosteniamoli! </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Compriamo la pasta Rummo, ridiamogli la forza di rialzarsi e tornare a vivere!</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Forza Benevento, forza."</i></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho pensato di dare ancora maggiore visibilità all'appello pubblicandolo anche sul mio blog e chiedendo a tutti gli amici blogger di fare lo stesso.</div>
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La mia famiglia usa la pasta del brand privato Rummo oltre ad altri. Quindi sulla bontà del prodotto ho esperienza diretta.</div>
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<div style="text-align: justify;">
Leggevo che l'azienda produce anche per le marche dei supermercati vedi <a href="http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/03/Pasta_140_formati_investimenti_per_ce_0_20140203_0eb12ac2-8ca0-11e3-8e9a-ae03c52e6797.shtml" target="_blank">QUI</a>. Per fortuna hanno anche uno stabilimento a Novara, ma non so se potrà supplire inizialmente mentre l'attività dello stabilimento nel beneventano riprende. Per ora, ovviamente, si contano ancora i danni.</div>
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<br /></div>
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E' una realtà aziendale italiana di rilievo, che produce in Italia, e che bisogna quindi aiutare a ripartire, perché è fonte di lavoro per i nostri operai.<br />
Vedi anche <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2015-10-17/a-benevento-70-imprese-ginocchio-081342.shtml?uuid=AC9K6FIB" target="_blank">QUI </a>sul sole24 ore le notizie di questi giorni.<br />
<br /></div>
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<div>
<br /></div>
Rosyhttp://www.blogger.com/profile/04123176811615097323noreply@blogger.com0