Tuesday, 10 August 2010

Un'intruso in cucina

Voi direte, beh con il microgiardino fuori della finestra non è poi così strano trovarsi un ospite indesiderato in casa.
Il bello però è che l'ospite in cucina l'ho inconsapevolmente portato dentro io. Era sapientemente nascosto dentro una delle bottigliette da mezzo litro di latte che tengo in terrazza per innaffiare i fiori. La bottiglietta in questione ha l'etichetta verde, per giunta. Esco in balcone, prendo al volo tre bottiglie ed inizio a rienpirle di acqua. Quando arrivo a quella di cui sopra ed è ormai già colma di acqua, l'ospite guizza fuori.
Orrore!
Sola soletta mentre Marcowebmaster si occupava della chiusura della Pirandelliana 2010 per un'attimo mi sono sentita persa. Poi ho incominciato a rimpiangere la nostra piccola ospite bielorussa di anni fa che come hobby preferito aveva quello di acchiappare lucertole e mi costringeva anche sotto il solleone di agosto ad andare a caccia con lei. Lei le lucertole le prendeva in mano tutta contenta!
La povera lucertola non riusciva a salire sulla parete liscia del lavandino ed io non la volevo perdere di vista in caso invece riuscisse ad uscire e si nascondesse chi sa dove in casa. Così lei/lui - non so - decideva di stare lì immobile ed io cercavo di farmi venire un'idea.
Poi si è infilata nel buco di scarico e per un'attimo ho sperato di non vederla mai più. Ma solo per un'attimo. Eh, eh, appena ho aperto l'acqua è riemersa in tutto il suo splendore.

Per prendere la cosa in modo positivo ho deciso di trasformare l'evento in una curiosità e ho preso la macchina fotografica.

Poi ho messo a punto il piano A: trovare qualcosa che facesse da ponte fra lavandino e piano di lavoro. Un bel tagliere, così non scivoli, ragazza mia. Eh, pensavo di aver risolto, ma l'esserino impaurito ha deciso che era ottimo per nascondercisi sotto e non muoversi più.

Oh, finalmente qualcosa dove mettermi al riparo.

Passo al piano B: barattolo posizionato nel lavandino. Anche questo disdegnato dopo una lunga ispezione esterna. Notate che codina! Non male anche le zampine.

e questo cos'è?


A quel punto sono passata al piano C: anche detto ok mi arrendo. Me ne vado, così tu hai meno paura e forse inizi a muoverti entri nel barattolo o forse trovi da sola il modo di uscire.
E così è stato. O quasi. Dopo un quarto d'ora torno per un sopralluogo e la vedo che passeggia davanti al piano cottura (direzione porta finestra, fffffffffffiu), ma anche lei mi vede e si nasconde più veloce della luce dietro al barattolo del sale grosso  (meno male che avevo finito il sale eh, eh.) Ora è anche a pochi centimetri dall'uscita principale. Tolgo tutto ciò che è intorno. Dopo varie smucinate al barattolo per farla andare verso la finestra (con la punta del manico moooooolto lungo di un cucchiaio di legno, of course) l'ospite si tuffa invece dentro al barattolo. Sì,  sì, sììììììììììììììììììììììììììì!!!
E ora con che lo chiudo per poi portarlo fuori? Alla fine, scartato un sottopentola ho optato per lo spargifiamma. Robusto e con griglia see-through.

Prossima tappa?  Il microgiardino per dare la libertà all'intruso.


Comenti di post-sostegno morale sono ben accetti. :)))

P.S. Oggi mentre innaffiavo ho riconosciuto la nostra intrusa. E' tornata al suo cantuccio preferito, vicino alla portafinestra della cucina, vicino alle piante grasse e alle bottigliette del latte, che però ora lascio sempre a testa in giù. 

4 comments:

  1. Cose che capitano!! Unica differenza che nel mio giardino le lucertole non hanno code così lunghe, si vede che non c'è un gatto in giro, Romeo il micio dei vicini è impietoso non le lascia intere una, non uccide la bestiola, ma la tentazione della coda x lui è irresistibile :-))

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  2. Da me c'è il cane che è sempre a caccia di lucertole. Ma per fortuna non le prende. A volte però se ne sniffa la presenza mi scava delle buche, ma delle buche, che solo a pensarci mi vien da piangere.

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  3. Sei stata bravissima...io mi sarei messa ad urlare a squarciagola... mi vengono i brividi solo a pensarci!!! Pensa che invece in vacanza avevo un geco in camera e mi stava pure simpatico....chissa' perche' invece le lucertole mi inquietano!
    Un abbraccio
    Paola

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  4. Adoro i gechi. In giardino ce ne sono di varie "stazze". Nonno geco è enorme. Al mare poi, dove le pareti esterne sono color beige-pesca, i gechi assumono un colore rosato. La mia amica li chiama "la fulgida". Dove ci sono loro niente ragnatele.

    Paola ho seguito il link e scoperto solo ora il tuo blog ritrovando così molti amici. Verrò a trovarvi.

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