Thursday, 29 July 2010

Ninfea a fiore giallo. Mi aiutate a classificarla?


Ecco emergere il secondo bocciolo di ninfea della stagione. Questa volta a fiore giallo, comprata al vivaio senza nome. Inutile chiedere agli addetti. Ogni volta che chiedo il nome di una pianta leggermente meno comune mi guardano con la tipica espressione: ma questa che vuole?

Spesso abituati a clienti che chiedono:va all'ombra o al sole? Quanto la innaffio? E che se ne vanno via tutti contenti delle vaghe ed approssimative risposte, certo io in confronto sono proprio una rompici per loro.

Ho tanti di quei simpatici aneddoti da riferirvi. Ad esempio in un noto grande vivaio sull'Ardeatina mi sono imbattutta in un'addetto particolarmente esperto. Stavo cercando delle Hosta e così ho chiesto. Risposta: hosta? Io non so neanche cosa sono. Devo dire che ci sono anche abituata alla carenza di preparazione nei vivai, ma in quel momento mi è venuto in mente uno sketch dei Monty Python in un negozio di formaggio dove però non si riusciva a comprare alcun tipo di formaggio e per analogia con la situazione ho risposto: Questo è un vivaio, vero?

Un'altra volta, sempre in un noto vivaio, questa volta nei pressi di Caracalla, ho chiesto alla proprietaria informazioni circa l'identità della clematis che avevo scelto, visto che mancava il cartellino. Per togliersi dall'empasse la gentil signora ha detto: sarà una bella sorpresa. Peccato che di clematis ce ne sono tante con esigenze di coltivazione non sempre uguali, alcune spoglianti, altre no, e che magari il cliente vuole fare un abbinamento cromatico e non vuole affatto "sorprese".


particolare della pagina fogliare


e finalmente il fiore aperto

Wednesday, 28 July 2010

La Norma - opera e tradizione

Ho letto in rete delle buffissime discussioni dove molti volevano convincere gli altri che aggiungi un ingrediente qua, togli un ingrediente là, la loro pasta alla Norma era buonissima. Peccato che non era più la pasta alla Norma. Invece di spendere energie a perorare la causa dele proprie modifiche sarebbe stato più semplice trovare un nome al nuovo piatto, degno degnissimo e buono buonissimo.
Insomma un conto è una reinterpretazione, un conto è un tale stravolgimento che della Norma, o di ogni altra ricetta, non rimangano gli ingredienti essenziali per contraddistinguerla. Voi che ne pensate? Lasciatemi un messaggio al proposito.

Grazie ad Ale e Dani di Menu Turistico, che hanno lanciato MT Challenge  (e non mi riferisco affatto a questo contest con le mie considerazioni qui sopra) mi sono fatta anche io una cultura sulla pasta alla Norma, la ricetta è contesa fra Messina e Catania, proprio come quella della Pavlova è contesa tra Australia e Nuova Zelanda. :)).
In rete si accapigliano anche per la scelta fra aglio e cipolla. Ma è più seria diatriba fra la ricotta salata (Catania) e quella infornata (Messina).  Insomma, non credo si metteranno d'accordo. Loro.

Ah, dimenticavo: per noi la ricotta è salata e per voi?



Nel segno della tradizione, senza nessuna reinterpretazione, pari pari come a casa nostra la fa Marcowebmaster, ecco

LA PASTA ALLA NORMA

Ingredienti per 2
180 g. di pasta (per noi mezze maniche)
1 melanzana,
1 spicchio d'aglio
olio e.v.o.
sale e pepe,
200 g. di passata di pomodoro,
5-6 foglioline di basilico,
50 g. di ricotta salata grattugiata ovvero q.b.

Tagliare a dadini la melanzana, e farla soffriggere lentamente in una padella con tre o quattro cucchiai di olio e.v.o., sale e pepe. Questa a mio avviso è una delle fasi più importanti per la riuscita della Norma, che è sì un piatto semplice, il cui gusto deriva però dall'accostamento dei sapori dei suoi ingredienti. Una melanzana ben cotta, con un buon sapore di rosolato è essenziale (infatti andrebbe tagliata a fette e fritta - noi la facciamo un po' più light). Nel frattempo preparate il sugo. Noi di solito usiamo una buona passata di pomodoro al posto del pomodoro fresco che altrimenti va sbollentato, pelato, tagliato a tocchetti, ecc. Far insaporire l'olio con uno spicchio d'aglio che avrete tagliato a metà per eliminare il germoglio e punzecchiato con una forchetta per farne uscire il profumo. Appena  l'aglio inizia ad imbiondirsi toglierlo (a noi non piace il sapore dell'aglio troppo cotto) e versare la salsa. Quando la salsa è pronta unire le melanzane, la pasta al dente aggiungere le foglioline di basilico, girare per condire bene, impiattare ed aggiungere la ricotta salata.

Tuesday, 20 July 2010

Bistecca ripiena e Fuoco alle griglie



Credo sia la seconda gare fra blog a cui partecipo. Vediamo come va. Certo un BBQ nuovo e un po' più grande farebbe proprio piacere. L'idea del contest è di Genny de Al Cibo Commestibile




Al momento però il divertimento è raccontarvi cosa ho preparato e perchè.
Le idee erano tante. Fra il classico e l'originale ho deciso per un ingrediente superclassico: la carne. Certo pesce, verdura e frutta mi tentavano ed anche il pane in qualche forma, ma sarà per un'altra volta.

E quindi vada per la bistecca. Ma come dare un tocco di originalità? Ho pensato di fare un simil cordon bleu con un ripieno di cipolla rossa di tropea, pancetta a cubetti e funghi.





Al momento avevo sotto mano dei semplici funghi coltivati, ma a fine estate la proverò con i porcini freschi. Il bello di questa ricetta è che il ripieno e la farcitura possono essere fatti qualche ora prima dell'arrivo di eventuali ospiti e la carne, posta in frigo durante l'attesa, si insaporirà.

BISTECCA RIPIENA

Ingredienti per due

2 bistecche di manzo o di vitello,
1  grossa cipolla rossa di Tropea,
60 g. di pancetta meglio se affumicata,
2 grossi funghi porcini o champignon,
1 ciuffetto di prezzemolo,
sale,
pepe


Far  preparare dal macellaio due bistecche con l'osso un po' altine (circa 2 cm.) aperte con un taglio longitudinale da un solo lato. Tritare separatamente cipolla, pancetta e funghi, far saltare in padella con un cucchiaio d'olio, un po' di sale e pepe prima funghi e cipolla e dopo un paio di minuti aggiungere la pancetta. Soffriggere altri due minuti.



Condire l'interno della bistecca prima con un po' di sale e pepe e poi aggiungere il ripieno. Posizionare le bistecche al'interno di una doppia griglia e cuocere ogni lato per circa 7-8 minuti  per avere una bistecca ben cotta, meno se vi piace meno cotta. Salare a circa metà cottura prima un lato e poi l'altro.


Wednesday, 7 July 2010

Lamingtons - I Dolci Australiani



Dopo la precedente puntata sulla Pavlova oggi vi presento i Lamingtons. Sono dei deliziosi dolci di simil pds rivestiti di cacao e passati nel cocco.

 


LAMINGTONS

Per una migliore riuscita di questi dolci l’impasto va cotto il giorno prima e tenuto in frigo prima di essere diviso in quadratoni che verranno passati nella glassa e poi nella farina di cocco.

Ingredienti

125 g. di burro ammorbidito,
170 g. di zucchero,
1 cucchiaino di vaniglia,
2 uova,
125 ml latte,
300 g. di farina con lievito per dolci,
un pizzico di sale (1 g.)


Ingredienti per la glassa

300 g. di zucchero al velo,
2 cucchiai di cacao,
30 g. di burro,
4-5 cucchiai di latte o acqua bollente,
240 g. di farina di cocco,

una teglia quadrata da 20-23 cm,
burro e farina per la teglia.

Preriscaldare il forno a 180°C.

Lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida e gonfia. Aggiungere le uova, una alla volta, lavorando bene dopo ogni aggiunta, quindi lentamente circa metà del latte e la vaniglia. Amalgamare, poi aggiungere la farina ed il sale Quando anche questi ingredienti sono ben amalgamati aggiungere il resto del latte. Versare nella teglia e far cuocere per circa 40-45 minuti. Lasciare riposare il dolce per una decina di minuti, toglierlo dalla teglia e farlo raffreddare bene su una griglia.
Quando è completamente freddo metterlo in frigo fino al giorno dopo. Tagliarlo in quadrati di circa 4-5 cm di lato.

GLASSA

Setacciare lo zucchero al velo ed il cacao, unire al burro il liquido bollente (io preferisco l'acqua al latte) e versare sullo zucchero. Lavorarlo finché diventa cremoso. Se la glassa dovesse risultare poco fluida aggiungere ancora del liquido, mezzo cucchiaio per volta. Poggiare il recipiente su una pentola contenente acqua calda per evitare che la glassa si asciughi subito. Aiutandosi con delle pinze e due forchette passare i quadrati nella glassa ricoprendo tutti e quattro i lati. E mettere a colare su una griglia con sotto una teglia. Prepararne tre o quattro per volta e poi ripetere la stessa operazione, prima che la glassa si asciughi, con la farina di cocco e riporre ogni dolcetto pronto ad asciugarsi sulla griglia per dolci.

"G'day mate" è il saluto all'australiana informale e spiritoso fra amici

Monday, 5 July 2010

Ninfea Bianca (Nymphaea alba)


Ecco spuntare il primo bocciolo della stagione. Spero ne seguano altri.




Non sto nella pelle. Ho questa pianta acquatica dall'anno scorso quando il mio vicino di giardino me l'ha regalata insieme ai pesciolini (le gambusie). L'anno scorso nel momento in cui mi è stata donata aveva già un bocciolo, ma quest'anno il bocciolo è frutto del passaggio di un anno intero nel mio microgiardino. Il mio microlaghetto è sopravvissuto all'inverno, nevicata compresa. E' stato spostato in una posizione più soleggiata ed ora inizia a donare dei bellissimi fiori. Voglio condividere con voi questa bellezza della natura.





La Ninfea Bianca europea è una pianta rustica alla nostra latitudine.

E' una  pianta acquatica della famiglia delle Nymphaeaceae.
L'apparato radicale è rizomatoso e immagazina riserve di amido che aiutano la pianta a superare l'inverno,  I rizomi crescono nella fanghiglia nei laghi o piantati in vasi nei laghetti artificiali.
Dai rizomi si sviluppano i  piccioli fogliari. Questi attraverso canali aeriferi conducono l’ossigeno alle radici immerse nel fango. La loro lunghezza può variare in relazione della profondità dell’acqua, addirittura fino a tre metri.  Le foglie,  larghe fino a 30 cm, di forma tondeggiante  durante la crescita si srotolano lentamente fino ad aprirsi completamente una volta raggiunta la superficie. Alcune gallegiano sul pelo dell'acqua altre svettano sopra la superficie.
   
Fioritura:  da aprile a settembre.
Questa pianta si distingue dalle ninfee tropicali poichè i  fiori si aprono durante il giorno e si chiudono di notte. I loro 4 sepali verdi sono disinguibili nella prima foto. Una volta schiusi mostrano dei candidi petali bianchi ed al centro stami dorati .

Habitat :acque stagnanti o lente non troppo ricche di sostanze nutritive.

Propagazione: le pareti dei semi contengono aria. Questo permette la diffusione attraverso l'ausilio del vento o del trasporto da parte di deboli correnti d'acqua.