Con questo post riprendo a dedicarmi al mio blog, dopo tanto e allo stesso tempo insieme alle amiche dell'MTC partecipo alla preparazione di un piatto di pasta condito con quello che di solito viene scartato. Di cose che si scartano ce ne sono più di quanto si pensi, ma al momento siamo in quarantena e con uscite contingentate a causa della pandemia di Covid19.
Quindi ho usato i soli scarti vegetali rimasti prima della prossima uscita per la spesa.
Ingredienti per due persone
160 - 180 g di vermicelli o altra pasta secca
buccia di 2 patate medio-grandi
cubetti di due carote sbucciate
1 patata sbucciata ed affettata
buccia di 2 carote
olio extravergine di oliva
5 gambi teneri di prezzemolo tagliati piccoli piccoli
buccia rigata di un limone
pangrattato leggermente tostato in padella
sale
Lavate e spazzolate le patate e le carote. Sbucciatele con il pelapatate. Friggete con un pizzico di sale separatamente, oppure, nello stesso olio, prima le carote in dadola, le bucce e poi le patate. Mettete da parte.
Fate bollire l'acqua per la pasta, che farete cuocere 2 o 3 minuti in meno di quanto consigliato, insieme alla patata affettata. Mentre la pasta cuoce, preparate una padella ampia per la mantecatura. Aggiungete 4 - 5 cucchiai di olio, la dadola di carote, la pasta scolata tirandola su dall'acqua, un mestolo di acqua di cottura. Unite metà delle bucce di patate e carote e fate mantecare.
Aggiungete il resto delle bucce lasciandone qualcuna per la guarnizione. Girate e impiattate.
Guarnite con le bucce rimaste, qualche strisciolina di buccia di limone, il trito di gambi di prezzemolo e un bel pizzico di pangrattato al posto del parmigiano.
NOTE: prima di decidere di usare le bucce di patate, che già avevo usato in precedenza, ho riletto su più siti le avvertenze riguardo la presenza di solanina in alcuni ortaggi. Data la quantità minima di bucce adoperate, il colore (non verde) della stesse, la freschezza della materia prima, e la varietà usata (agata) la quantità di solanina è minima.
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