Monday, 25 April 2016

I canestrelli liguri per MTC






Da quando é stato dato l'annuncio della ricetta per la #MTCsfida di aprile scelta da Dani & Juri del blog Acqua e Menta, vincitori del mese di marzo, non ho fatto che pensare ai canestrelli liguri.

Decisamente biscotti tradizionali, regionali e oggigiorno fatti con la pasta frolla. Ma il motivo vero, è che non li avevo mai fatti ed erano una ricetta per me da scoprire.

E perché non li avevo mai fatti? Perchè ero senza il tagliabiscotti a 6 petali! Ma ovvio, no? Ecco l'ho detto. Senza l'attrezzino che convenzione vuole, avevo deciso che non li avrei preparati. Sarebbero stati solo un altro biscotto di pasta frolla.

Devo anche dire che nel tempo avevo conosciuto da vicino, ma molto vicino i canestrelli piccoli. E, ignorante me, ignoravo che ci fosse anche la taglia maxi, fin quando non me ne ha portato un bel pacchetto da Genova mia suocera. 
Ed eccovi la foto fatta all'epoca. Come vedete, i poveri biscotti, per aver anche viaggiato, erano ancora in condizioni accettabili. Ma notate qualcosa? Guardate bene...e sì, 8 petali.
Mi ero un po' documentata, un po' in rete, poi avevo acquistato il libro di Sergio Rossi "I canestrelli di Montebruno" che già avevo visto nel catalogo della SAGEP all'uscita del primo libro firmato MTC, e nel libro di Sergio nelle foto i petali sono 6! 

E se pure a Genova non riescono a trovare il taglia biscotti a 6 petali, sto fresca, ho pensato.



E' stato lì, in quel momento che mi sono messa in cerca del tagliabiscotti a 6 petali, su Amazon et al. Unico avvistamento: 8 petali.



E poi un giorno di marzo 2015 su Fb in una conversazione " ma tu dov'è che hai trovato il tagliabiscotti per i canestrelli?" "Io l'ho trovato a Busalla..." Era Anna Maria M. che mi ha promesso che se fosse ritornata in zona mi avrebbe comprato e spedito questo oggetto del desiderio.  Ma la storia non finisce qui, perché un primo lotto di tagliabiscotti Anna Maria l'aveva smarrito nel tragitto tra il negozio e Genova. Successivamente avevamo avuto in visita lo zio Mario, fratello di mia suocera, che tornato a Genova si era messo a caccia del #tagliacanestrelli. Passato quasi un anno e... in concomitanza con l'arrivo del coppacanestrelli di Anna Maria che ancora ringrazio, perché oltre la gentilezza di andarlo a comprare me ne ha anche fatto dono, arrivarono inaspettati a Roma altri due tagliabiscotti a 6 petali insieme allo zio Mario e mia cugina Anna. Telepatia? Mi devo far ridire dove li hanno trovati in caso ne siate sprovvisti. :D  Ora ditemi voi, come potevo fare un'altro tipo di biscotto?



Ho letto varie ricette che mi hanno molto aiutato, compresa ad esempio quella pubblicata da Ilaria di Dolcisognare e quella contenuta nel libro di Sergio Rossi, ed anche quella che ho visto oggi (lo sapete che sono famosa per essere l'ultima a consegnare) inserita da un'altra partecipante alla sfida del mese nel blog La Masca in Cucina - dovete assolutamente leggerla - per la ricetta, per la storia e per le frasi in genovese. Con tutti i dubbi che avevo, (quali proporzioni, quanto alti, in forno per quanto)  cosìmi sono chiarita le idee.

 Per le dosi ho scelto quelle suggerite per i Canestrelli o canestrelletti di Torriglia la cui ricetta è pubblicata sul sito dei produttori, la mia scelta è caduta su quest'ultima ricetta perché nell'impasto viene usato un pochino di liquore, loro dicono "q.b". Nelle varie ricette le proporzioni tra farina burro e zucchero possono essere diverse e questa è decisamente quella che contiene più burro. Ma fate attenzione se prendete la ricetta dal sito di Torriglia perché mancano alcuni dati e ci sono delle piccole imprecisioni. Ad esempio nell'elenco delle dosi si legge un uovo e nel procedimento un tuorlo e non viene detto che la frolla deve riposare in frigo. Eh eh qualche segreto i pasticceri se lo vorrebbero tenere sempre. Ma ragazzi, la frolla senza frigo, lo sanno sia un eschimese che un equadoregno che non si può fare!

I canestrelli possono essere aromatizzati. Se invece del limone preferite la vaniglia usate quella naturale, e non la vaniglina, mi raccomando :) La mia amica Giuliana consiglia di tenere una bacca dentro lo zucchero. A buon intenditor...

I Canestrelli

per circa 20 biscotti

300 g di farina tipo 0
1 tuorlo
250 g di burro
100 g di zucchero
rum 1 o due cucchiai
scorza di un limone grattugiata
zucchero al velo qb

Se lavorate l'impasto a mano, sulla tavola di legno disporre la farina a fontana. Al centro aggiungere lo zucchero, la scorza di un limone non trattato - stando attenti a non grattugiare la parte bianca che è amara - il rosso d'uovo, il burro un po' morbido e  il rum. Lavorare prima gli ingredienti al centro, poi incorporare la farina senza scaldare l'impasto e smettere appena si è amalgamato. Stendere con il mattarello la frolla tra due fogli di carta forno ad un altezza di 1 cm e mettere in frigo per un'ora minimo. Tirare fuori dal frigo quando già avrete preparato le teglie in modo da non far riscaldare l'impasto. Tagliare con il tradizionale stampo a sei punte. Infornare a 180°C a metà altezza del forno per 15-20 minuti controllando che i biscotti diventino leggermente dorati. Serviranno due teglie e quindi due cotture. Quando i biscotti sono freddi spolverateli con un generoso strato di zucchero al velo con un passino.

Per la storia alla prox puntata.


P.S.
Non avevo il rum, avevo finito il brandy, ho messo il maraschino - #sostituzioniincorsa


Con questo post partecipo al'MTC di aprile 2016


e mi piace anche il logo di questo mese, viola e verde sono i colori del mio blog :)

7 comments:

  1. sono ligure e volevo farli anche io, ci sono nata e cresciuta con quelli della grondona!
    Bellissimi

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  2. Ecco finalmente una ricetta per Canestrelli che mi convince quasi completamente...noo, figuarsi se da qui giù dove sto io possa mai avere lo stampo a 6 petali, ma giuro che sacrificherò la "forma" pur di provarli! Sembrano buonissimi :)
    Teresa :*

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  3. Lo stampo ce l'ho ed i canestrelli li ho provati anche io un milione di anni fa, ovviamente con una ricetta che non c'entra una cippalippa con l'originale, ma chi sa chi mi aveva messo in testa che i canestrelli vogliono il tuorlo sodo. Insomma, erano dei biscottini a fiore, 6 petali, con una friabilità pazzesca ma niente a che vedere con i veri canestrelli. Quindi mea culpa, dovrò rifarli e questi sembrano davvero loro. Certo non mi farò sfuggire la tua ricetta.
    Bravissima Rosy!

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  4. fantastico rosy, che passione e che determinazione! Che poi i tuoi canestrelli sono venuti perfetti, anche tu sei una di quelle che secondo me dovrebbe vincere al più presto, perché non si sottrae mai, perché non toppa mai una gara, perché si mette in gioco, e fa cose di sostanza, vere, non cose fatte apposta per strappare l'urlo di stupore ma proprio partecipi nel pieno dello spirito della scuola di cucina. Bravissima!

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  5. Grazie per averci raccontato tutte queste splendide informazioni, devo dire che quando penso al tè coi biscotti penso subito ai canestrelli, ma neppure io li ho mai fatti e restano una ricetta - anche per me - da scoprire. Dopo questo mese non ho più la scusa per non provare a farli!!!

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  6. Allora, cara, li ho rifatti...un esperimento preventivo con lo stampo a cuoricino per la festa della mamma :) Ho sostituito 100g di farina 00 con metà farina di riso e metà farina di semola (non semola rimacinata!) e posso dirti che sono davvero ottimi!!! Per il resto ho seguito pedissequamente le tue indicazioni. Complimentissimi e GRAZIE!!!

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  7. A casa mia abbiamo sia lo stampo da 6 che quello da 8 petali. Pure multipli, ereditati da vari rami della famiglia, perché comunque i canestrelli erano un must e anche se poi magari li compravi da Panarello o da Grondona, lo stampino lo portavi in dote :-)
    ho avuto casa a Torriglia per anni e ricordo le diatribe con la vicina Montebruno, per determinare chi preparasse il miglior canestrello della Valle. O meglio. i torrigliesi non avevano dubbi- e i Montebrunesi neppure. Eravamo noi foresti, che dovevamo decidere e le prove erano ardue e difficili :-)
    A memoria, ricordo anche un impasto con un po' di nocciole dentro- e niente zucchero a velo. Dovrei guardare nei quaderni delle ricette di quegli anni. appena torno a casa controllo-e se lo trovo te lo mando. Intanto ormai lo stampo c'è :-)
    Bravissima!

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