riso varietà Roma
Questa è la tiella di patate, riso e cozze che ho deciso di preparare dopo aver già provato la ricetta di Cristian del blog Resistenza Poetica per l'MTC di questo mese. Insomma, senza di te Cristian non mi sarei scatenata con una seconda prova. La prima è qui.
Come ho dichiarato nel post precedente per me pulire le cozze è sempre stato un problema. Questa volta, ho contrattato con la famiglia. Accordo verbale fatto: io cucino ma voi mi aiutate a pulire le cozze, una domenica mattina ho dato il via alla preparazione della tiella, questa volta con il mezzo guscio. Evvai!!!!!!!!!!
Come ho dichiarato nel post precedente per me pulire le cozze è sempre stato un problema. Questa volta, ho contrattato con la famiglia. Accordo verbale fatto: io cucino ma voi mi aiutate a pulire le cozze, una domenica mattina ho dato il via alla preparazione della tiella, questa volta con il mezzo guscio. Evvai!!!!!!!!!!
che si vede che avevo finito le patate??????????????
Per inciso - Flickr ha deciso di fare un restyling senza avvertirmi.- sono stata ore a cercare di farmi restituire il MIO HTML eeeeeffffffffffflo!
eccola in dialetto la ricetta, ovviamente come qualunque ricetta d'altri tempi rigorosamente senza dosi eh eh!
Ho scaldato il tutto per qualche minuto sul fornello e poi ho messo in forno a 200°C per circa 1 ora, un'ora e qualcosa.
Volete sapere chi ha pulito le cozze? Io e Siarhei (Segej) con un aiuto in zona Cesarini del webmaster, che ha sbuffato per tutto il tempo dicendo che non avremmo finito mai. Ho cercato invano di convincerlo che three is better than two and much much better than one, ma è un concetto che proprio non gli entra in testa. Comunque ci siamo riusciti!!!!!!!!!! Le abbiamo pulite, aperte, e riposte in frigo nell'attesa dell'assemblaggio finale.
primo strato - le cipolle
secondo strato - le patate più spesse
terzo strato - le cozze aperte a mezzo guscio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
quarto strato - il riso sulle cozze
ultimo strato - le patate a copertura
Quindi la ricetta di Cristian e le dettagliate spiegazioni risultano così modificate
TIELLA PATATE RISO E COZZE
Ingredienti per 4-6 persone (a seconda della fame) per uno stampo rotondo del diametro di circa 30 cm
300 g di riso Roma
400 g di patate a pasta gialla (circa due patate di media grandezza)
1 chilo e mezzo di cozze (anche un po' meno)
100 g di cipolla (circa una cipolla di media grandezza)
50 g di formaggio grattugiato pecorino o metà grana e metà pecorino
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)
Per prima cosa bisogna pulire e aprire le cozze.
A questo proposito, una premessa. Le cozze dovrebbero essere aperte una ad una a mano a crudo. Perché solo così non si perde il sapore del mare. Vi spiego come fare.
Raschiate le cozze per pulirle, togliete le alghe e quelle incrostazioni bianche che a volte si trovano attaccate alle valve (che sono delle conchigliette) e sciacquatele bene. Togliete a ciascuna cozza il bisso, che è quella specie di barbetta che fuoriesce dalle valve sul lato dritto della cozza, tirandolo lungo la fessura verso la parte a punta della cozza, altrimenti il mollusco rischierebbe di rompersi, ma se fosse troppo duro tiratelo verso la parte rotonda.
Quindi aprite le cozze una ad una posizionandovi sopra una ciotola in modo da raccogliere l’acqua che uscirà. Premete leggermente le due valve facendo pressione con il pollice e l’indice in maniera tale che le due valve si stacchino leggermente e infilate un coltellino dalla punta arrotondata a metà del lato dritto per aprirle raccogliendo la loro acqua nella ciotola, quindi togliete il mollusco dalle valve e conservatelo nella ciotola insieme alla sua acqua. Procedete in questo modo con tutte le altre cozze e riponetele in frigo.
Sbucciate le patate e le cipolle.
Tagliate le patate e le cipolle che andranno sul fondo della tiella a rondelle sottili, dello spessore di circa tre o quattro millimetri, un po' più sottili le patate per la copertura aiutandovi con una mandolina o un robot da cucina e mescolatele tutte insieme condendole con un po’ d’olio.
Ungete il fondo della teglia con
un po’ d’olio e fate uno strato con la cipolla poi metà delle patate. Quelle più spesse. Aggiungete le cozze.
Sciacquate velocemente il riso in
una scodella piena d’acqua, scolatelo, conditelo con un pizzico di sale e pepe e mettetelo nella teglia sopra lo strato
di cozze livellandolo bene, dovrà formare uno strato sottile andando a ricoprire anche le cozze, durante la cottura si insaporirà del gusto di questi frutti di mare. Mettete sopra al riso l'acqua delle cozze.
Spolverate con metà del formaggio
grattugiato e fate un altro strato sopra le cozze con le patate rimaste. Se
fosse necessario e l’acqua delle cozze non fosse sufficiente (e normalmente è
così), versate ancora un po’ d’acqua nella teglia, in maniera tale che arrivi
proprio a toccare il sotto dell’ultimo strato di verdure.
A questo punto spolverate con il
formaggio rimasto e versate ancora un po' d'olio.
Infornate la teglia e fate
cuocere a 200°C
per un’ora, un’ora e mezza, dipende dal vostro forno, fino a che si sarà formata una
bella crosticina dorata in superficie. Eventualmente nell’ultimo quarto d’ora
di cottura su un ripiano più alto per far dorare le patate.
Lasciare a riposare e consumare tiepida o a temperatura ambiente.
E per finire un video esplicativo scelto in rete
P.S. Ho scoperto che esiste almeno un altro rematorecontro :))
Lasciare a riposare e consumare tiepida o a temperatura ambiente.
E per finire un video esplicativo scelto in rete
P.S. Ho scoperto che esiste almeno un altro rematorecontro :))
MTC di MAGGIO 2013
Perfetta anche questa Rosy!
ReplyDeleteGrazie e buona serata
Dani
Ciao Rosy, anche mia nonna la fa nell'alluminio la taieddhra, mannaggia a lei, le persone di una certa età sono state abituate così e non riesci proprio a farle cambiare :-) Io preferisco assolutamente il coccio, che è anche più salutare, ma come dici tu, de gustibus, così come per quanto riguarda le zucchine, che molti non mettono e che non ci sono nemmeno nella versione più tradizionale, ma che a me piacciono perchè rendono il piatto più delicato. Per quanto riguarda la quantità delle cozze, un chilo e mezzo va bene se le metti senza guscio se no è ovvio che non ci stanno in uno strato solo. Io le prefersico senza guscio proprio per poterne mettere di più e avere un sapore di mare più deciso, cosa tra l'altro che fa sì che il riso non rimanga sciapo senza metterci il sale.
ReplyDeletePer quanto riguarda la quantità d'acqua quando io ho detto che deve arrivare a filo dell'ultimo strato, intendevo proprio a filo e cioè nè sotto all'ultimo strato, nè sopra.
Infine noto che non hai seguito la ricetta di Luigi Sada come volevi, ma hai apportato le tue varianti, dimostrando che questo è proprio un piatto che ognuno alla fine fa a proprio gusto.
Grazie mille!
Cristian
Ciao Cristian, grazie del tuo commento.
ReplyDeleteNel leggerlo ho un solo dubbio, ma la versione con la tua ricetta del post precedente l'hai vista?
Taieddhra riso patate e cozze e che c'entra lo jerez? - MTC Maggio 2013
No, perché la versione nel coccio, con le cozze senza guscio che tu ci hai dato l'ho provata. A me è piaciuta anche con le zucchine e sono sicura che rifacendola una seconda volta mi verrebbe meglio.
Ti ringrazio delle dettagliate spiegazioni, utilissime, credimi. Non finisco mai di imparare. Confermo che non era mia intenzione seguire la ricetta di Sada ma solo mostrarla in dialetto sul blog. Ho cercato invece di leggere e trovare le soluzioni migliori nelle ricette che ho usato. Ad esempio di quella di Sada ho voluto usare il suggerimento di mettere prima le cipolle. Sai perché? Ho pensato che avrebbero fatto da base ed evitato alle patate di attaccarsi a fine cottura, ma è una mia supposizione. Magari non è esatto.
Bravissima, Rosy! Questo è il procedimento autentico e non fa niente se mancano i pomodori (le zucchine sono facoltative): la tua tajeddha parla salentino come me! ;-)
ReplyDeleteCiao Lucia, grazie per il tuo commento. Ci tengo molto alla conferma di essere sulla giusta strada, visto che, come molti sanno ho avuto una nonna leccese-trasferita-a-Bari che purtroppo non ha potuto tramandarmi personalmente il suo sapere.
ReplyDeleteCiao,complimenti è una splendida ricetta.Lisa
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