Ed eccoci anche quest'anno al resoconto - serata finale e tradizionale cena di fine manifestazione.
Quest'anno la torta, molto sobria nell'aspetto l'ho realizzata con la ricetta di Lydia, amica di CI e blogger su Tzatziki a Colazione. E' una Caprese al limone che ho poi semplicemente decorato con la pasta di zucchero (ricetta di Paola Lazzari). Ispirazione per le decorazioni? Anche queste nel segno della semplicicità. I titoli delle opere in scena quest'estate: Il berretto a sonagli e Il piacere dell'onestà.
La peculiarità della Torta Caprese è quello di rimanere molto morbida all'interno. Questa, fatta con la ricetta di Lydia si scioglieva in bocca. L'accostamento tra cioccolato bianco e sapore del limone dato soprattutto dalla buccia grattugiata di limoni non trattati è stupendo.
Durante la preparazione della pasta di zucchero, della sua colorazione e poi della creazione delle decorazioni mi ha fatto costantemente compagnia Sergej, il dolce ragazzo bielorusso che d'estate ci allieta con la sua presenza. Anche se spesso questo lavoro, ripartito in tre serate diverse si è protratto fino a tardi lui non mi ha lasciato lavorare da sola. Ho molto apprezzato il suo interesse, la sua curiosità, la sua voglia di partecipare ma anche si fare e ricevere compagnia. Mi ha aiutato a ritagliare i disegni per fare il berretto a sonagli e l'idea di mettere il nastro rosso al libro è sua.
particolare del berretto a sonagli
Con lui in cucina ho un po' rivissuto i momenti in cui quando ero piccola io, prima delle feste (Natale, ecc.) tutte noi "ragazze" della famiglia dalla nonna in giù chiacchieravamo allegramente mentre preparavamo chili di dolci in cucina.
Avrete notato che ho avuto difficoltà a tagliare il vari pezzeti del berretto a mano libera, senza un tagliapasta la pasta di zucchero mi si sgretolava. Del libro invece sono proprio contenta è venuto come lo avevo ideato. Volevo un libro d'epoca dalla copertina vecchia, dall'aria usata, in cuoio e mi sembra di essere riuscita nel mio intento.
particolare del libro in pasta di zucchero
particolare del libro in pasta di zucchero
Commenti sulla torta:
Marco Vincenzetti: favolosa. Hai superato te stessa.
Anna Varlese : riesci a far sembrare leggera anche una torta bella ricca.
Marcello Amici: ma che c'hai messo il formaggio in questa torta? (con accento marchigiano). Ho l'impressione che il gusto del cioccolato bianco unito all'agro del limone abbiano dato al nostro Maestro quella sensazione. Ah,ah,ah!!!
TORTA CAPRESE AL CIOCCOLATO BIANCO E LIMONE (ricetta di Lydia)
INGREDIENTI: (ruoto diam. 24cm)
170 g. zucchero,
200 gr cioccolato bianco,
200 gr mandorle con la pelle,
150 gr burro,
5 uova,
buccia di 2 limoni grattugiati e il succo di 1 (se vi piace molto limonosa abbondate pure).
PROCEDIMENTO:
Tritare le mandorle con lo zucchero, sciogliere il cioccolato con il burro ( io [Lydia n.d.b.] uso tranquillamente il microonde a bassa potenza, aggiungendo il burro solo alla fine), sbatterele uova. Mescolare tutti gli ingredienti.
Infornare in forno già caldo per 10 min a 200 gradi e per 40 min a 170 gradi.
Per realizzare una torta rettangolare di 35 x 24 cm. ho utilizzato due dosi e mezza. Ho foderato la teglia con carta forno leggermente imburrata.
L'ho servita con un ciuffo di panna montata accanto.
LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.
30 ml. di acqua,
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli ),
50 g. di glucosio,
450 g. di zucchero a velo vanillinato,
aroma vanillina, mandorla amara,
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle).
Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.
La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.
Il Palco 2010
Il mondo è bello perchè è vario
Diario di una condomina prestata temporaneamente al botteghino della Pirandelliana
anche quest'anno vi confido qualche aneddoto per farvi sorridere e mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa.
Chi ha dato il meglio di sè? Il 99,9 % degli spettatori. Gentili, affettuosi, disponibili al dialogo ed al clima di allegria e battute scherzose che ci contraddistingue, pronti a stare alla battuta come lo siamo noi nei loro confronti.
Vediamo cosa altro mi viene in mente...
A carico nostro? Signora e signore si avvicinano e lui chiede se come giornalista può entrare gratuitamente. Risposta: solo se accreditati tramite l'addetto stampa della compagnia. Allora la signora non riesce a tratteners, indica il suo accompagnatore e dice: no, dovete farlo entrare gratuitamente, sono stata io a trascinarlo qui. A me è venuto in mente che in tal caso forse avrebbe dovuto invitarlo lei. Oh, by the way ,sui biglietti omaggio le compagnie ci pagano i diritti SIAE.
Siccome che sono cecato Simpatico signore con difficoltà di vista, poi dichiarata, che più dicevo che avevo libere solo le ultime file più mi indicava la seconda fila non notando le crocette che sono simbolo di occuppato, e mi diceva: perchè non ci mette qui? Ed è venuto a vedere tutti e due gli spettacoli, perciò ha fatto anche il bis. Persone gentili e di spirito, lui e sua moglie. Ci siamo chiariti e ci siamo fatti anche più di quattro risate.
Il passare delle ore Accompagnatori degli anziani che se ne sono usciti ad inizio spettacolo prima dicendo: "dobbiamo spostare i pulmini, non iniziate senza di noi". E già questa era una bella pretesa (erano arrivati da più di un'ora ma è venuto loro in mente solo allora di non aver sistemato i mezzi di trasporto). E meno male che non li hanno aspettati. Sono rientrati dopo una mezz'ora con in mano un cartone di pizza da asporto e dichiarando candidamente che a loro dello spettacolo non poteva importare di meno. Lasciamo pure stare che, come dicevo, sugli omaggi incide la SIAE e quindi sei biglietti gratis per gli accompagnatori per meno di venti posti ridotti non sono stati apprezzati come un segno di grande ospitalità della compagnia, almeno potevano risparmiateci il resto.
Defiance informatica Una sera il cdrom con tutte le informazioni per le registrazioni di cassa ha manifestato una malformazione congenita che gli informatici chiamano disco scassato. Ah, ah! Soluzione: tiri fuori la dotazione cartacea e fai tutto a mano.
Un qui pro quo Giornalista che si presenta e dice che ha due accediti. Controlliamo e niente, non è in lista. Chiediamo con chi ha parlato e ci dice un nome che non è del nostro addetto stampa. Alla richiesta di ulteriori riscontri si spazientisce pure. Comunque, controllata la tessera di giornalista e annotati i dati necessari le stacchiamo gli omaggi. Più tardi la signora torna indietro per dire che ha sbagliato spettacolo. Non cercava la Pirandelliana bensì un balletto. Si è garbatamente scusata e noi abbiamo potuto scagionare la nostra addetta stampa da ogni sospetto :)
Ma a che ora inizia lo spettacolo? una comitiva di circa 10 persone che acquistato il biglietto ha evidentemente preso la porta d'uscita probabilmente per andare a riempirsi lo stomaco. Ora del ritorno? 21,40. Inizio dello spettacolo? 21,15. Complimenti! e buona digestione.
La mascotte Quest'anno è riapparso il signore che esibendo una tessera del ministero delle delle finanze chiede di entrare gratuitamente in molti teatri romani che ormai lo conoscono e lo fanno entrare con un biglietto omaggio.
Il triangolo informatico delle Bermuda A pochi giorni dalla fine della manifestazione il computer ha deciso di abbandonarci per sempre. E ritira fuori la dotazione cartacea e fai tutto a mano, fino alla fine stavolta.
Il quotidiano La penultima sera fra prenotazioni e primi acquisti al botteghino i posti si sono esauriti. Uno dei primi "clienti" che non ha trovato posto, alquanto contrariato, ci ha detto che avremmo dovuto publicare sul giornale la notizia che non c'erano posti. Era tutto serio e convinto. Ora, le edizioni pomeridiane in Italia non esistono più...ma anche esistessero dubito che sarebbe stato di alcuna utilità annunciare al mondo tale notizia dopo le otto e trenta di sera per lo stesso giorno. Voi che dite? Anzi dubito ci avrebbero preso in considerazione, punto! Infatti non funziona affatto così. Forse il Sistina sa di essere pieno giorni prima e paga fior di eurini per inserire annunci in tal senso, ma noi, ecchevelodicoafà, vorremmo tanto essere il Sistina. Ho dimenticato di chiedergli che giornale legge.
L'A B C Ultima sera. Ragazza che o non sa contare o non conosce l'alfabeto o tutti e due blocca la fila dell'ultima sera di spettacolo - fila lunghiiiiiiiiiiiiiiissima. Per ben tre volte ripete che non accetta che le siano dati i posti in fila E, che i posti dovevano essere stati cambiati da quando aveva prenotato telefonicamente. Ci ero anche cascata, devo dire, e le ho anche detto che, forse, per riunire un gruppo i posti erano stati cambiati, ma che comunque la fila E con posti centrali era ottima. La terza volta oltre ai commenti per la scorrettezza di averle sostituito i posti la dolce pulzella dalla voce stridula finisce la frase con: "a me era stato detto che i posti erano in quinta fila". Non credo alle mie orecchie. Questa gentil donzella sta bloccando la fila da cinque minuti buoni perchè non comprende che la lettera E è la quinta dell'alfabeto!?! Quando provo a spiegarglielo reagisce come morsa da una vipera, riesco a contare solo fino alla lettera C e già mi redarguisce per aver tentato di renderla almeno un po' più erudita - deformazione professionale la mia, perdonatemi! - nel tentativo di tranquillizzarla che il suo posto era esattamente quello che le avevano detto al telefono. Indovinate la degna madre di cotanta figlia a chi ha dato ragione? Ma alla figlia! Ovviamente! Andando via ha sfoderato tutta la sua coerenza, il suo garbo e la sua educazione descrivendoci così: "sono terribilmente lenti e hanno anche da ridire". E meno male che, noi, non avevamo avuto niente da ridire ma avevamo ascoltato pazientemente strampalate rimostranze. Quanto alla lentezza, se tutti ti facessero perdere cinque minuti in discussioni assolutamente inutili, allora sì che staremmo bene!
Speedy Gonzales La signora che dopo essere stata in fila ed aver avuto ampio modo di preparare i soldini prima, arriva al botteghino e chiede scusa ma deve smucinare nel suo borsone in cerca del portafogli. Dotata di gran garbo fa passare avanti la coppia dietro di lei, poi finalmente dalle profondità della megaborsa emerge il portafogli. Mai dire mai.
Tormentone di quest'anno? Padre Bruno: "Non toccate l'uva. L'uva è mia. E' mia l'uva". (leggasi con accento veneto)
L'uva di Padre Bruno
sala e pergola con vista su Roma
Le foto di scena - foto nella foto
dietro le quinte
Le foto di scena - foto nella foto