Friday, 28 August 2009

Marmellata di mele e fichi

Spesso il problema con la marmellata di fichi è che tende ad attaccarsi e additittura a caramellarsi. Una ricetta di origine anglosassone suggerisce l'abbinamento con le mele. Non male come idea. Le mele, si sa, contengono un buon apporto di pectina, quindi aiutano sempre la marmellata ad addensarsi, nel contempo danno ai fichi quel po' d'acqua che permette di ottenere una marmellata di giusta densità. Le mele "granny smith" un po' aspre ben bilanciano il dolce dei fichi.






MARMELLATA DI MELE E FICHI

Ingredienti:
600 g. di mele Granny Smith (circa 3) sbucciate e tagliate a pezzetti,
1 l. di acqua,
500 g. di fichi, lavati e tagliati a pezzetti senza togliere la buccia,
un ulteriore ½ l. di acqua,
1 kg. di zucchero.

In una pentola larga e bassa mettere a freddo le mele con l'acqua, portare al bollore, cuocere per 30 minuti. Aggiungere i fichi ed il resto dell'acqua. Portare al bollore e far cuocere coperto per altri 10 minuti. Fuori dal fuoco, aggiungere lo zucchero; riportare sul fornello e farlo sciogliere girando lentamente a fuoco basso. Riportare al bollore e cuocere senza coperchio a fuoco basso per altri 30 minuti, senza mescolare, controllando solo di tanto in tanto, così che la marmellata non si attacchi. Quando sarà sufficientemente densa (prova piattino), la marmellata è pronta!
Invasare calda in barattoli sterilizzati ancora caldi. Chiudere quando è fredda o creare il sottovuoto dopo aver pulito l'imboccatura dei barattoli con della carta bagnata con il liquore.
Questa marmellata viene bene sia con i fichi bianchi che con i fichi neri.


Vi regalo le etichette che ho elaborato usando un'immagine che mi piace tanto di "Tratti di gusto".






Wednesday, 26 August 2009

Polpette di melanzane per Adriana

Questa è una ricetta che è già anche sul sito ma la ripropongo nel blog. E' stagione di melanzane e una nuova condomina me l'ha appena chiesta. La prima foto è un po' scura. Chiedo venia.



POLPETTE DI MELANZANE AL FORNO

Ingredienti: (dose per 6 persone)

1 kg. di melanzane medie,
40 g. di pecorino o parmigiano grattugiato,
1 uovo e un tuorlo,
70 g. circa di pangrattato,
2 spicchi di aglio,
un ciuffo di basilico ed uno di prezzemolo,
olio evo,
sale,
pepe.

Lavate e asciugate le melanzane, togliete il picciolo, quindi cuocetele intere nel forno a 180° per 40 minuti circa (finché saranno tenere). Lasciatele intiepidire, apritele, asportatene la polpa e frullatela con il basilico e il prezzemolo, l’aglio, l’uovo e il tuorlo, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale e di pepe. Trasferite il composto ottenuto in una ciotola, amalgamatevi il pangrattato e lasciate riposare il tutto per 10 minuti. Se l’impasto dovesse risultare troppo morbido aggiungete un altro po’ di pangrattato. Ricavate dall’impasto delle polpettine. Rotolatele in un po’ di pangrattato. Sistematele in una teglia su un foglio di carta da forno, e cuocetele in forno caldo a 180° C per 30 minuti. Servitele tiepide o fredde.



Con lo stesso impasto si possono fare anche degli sformatini. In questo caso versate un po’ d’olio a filo sulla superficie prima di infornare.



Consiglio - Preparate un battuto di pomodoro fresco condito in anticipo con olio, basilico, sale e pepe da servire con le polpette.

Sunday, 23 August 2009

Pesce Spada al pesto di pistacchi e basilico


Mi chiedevo da tempo se l'accostamento di basilico e pistacchi potesse stare bene con il pesce spada. In rete ho trovato notizie dell'accostamento con salse al basilico ma sul pistacchio niente, così ho fatto una prova.

Mi è piaciuto molto. Ho trovato il gusto ben bilanciato e piacevole. Provate anche voi e poi ditemi.

Con le dosi che vi do avanza del pesto per una seconda volta :)


PESCE SPADA AL PESTO DI PISTACCHI E BASILICO
ingredienti per due

2 fette medie di pesce spada,
30 g. di foglioline di basilico,
30 g. di pistacchi al naturale,
4 o 5 cucchiai di olio e.v.o.,
un pizzico di sale,
pepe.

Lavare velocemente il basilico e asciugarlo. Tritarlo insieme ai pistacchi e al sale nel mortaio o in un piccolo frullatore capace di fare un trito sottilissimo. Aggiungere un po' d'olio alla volta. Se invece il pesto lo volete conservare qualche giorno non aggiungere tutto l'olio, bensì solo un paio di cucchiai e metterlo in un barattolino. Coprirlo con un po' d'olio per far si che la superficie non sia a contatto con l'aria.
Cuocere il pesce spada alla piastra o alla griglia per pochissimi minuti, impiattate e condite con il pesto. Mettetene un po' sul pesce e un po' di lato in modo che chi mangia possa attingere ancora alla salsina.

particolare della fetta

Friday, 21 August 2009

Torta di Pane di Altamura con zucchini e pomodori


Ecco finalmente dopo averlo detto, aver chiesto consigli a Ale e sfidando il caldo torrido di questi giorni ho acceso il forno e ho preparato questa torta rustica con la ricetta pubblicata da Ale su Menu Turistico con delle piccolissime variazioni. Ad esempio ho usato meno uova (solo 3) e sono partita con la cottura delle zucchine, visto che poi si dovevano freddare, intanto ho rivestito lo stampo da 24 cm. La prossima volta proverò i suggerimenti di Ale e Ornella per renderla un po' più light, ad esempio sostituire la panna con il latte.


Un dilemma l'ho avuto "grattugiare" le zucchine. Mumble mumble... grattugiare proprio come per fare i Draniki mi sembrava eccessivo. Ale è in vacanza e non mi pare il caso di andarle a scrivere, poi dalla foto di Ale le zucchine si vedono a tocchettini, forse le ha grattugiate a julienne - mi sono detta - e così ho fatto. Eccovi il particolare della fetta:

particolare della fetta


Altra considerazione. Ho messo la teglia in forno come da ricetta ma all'ultimo minuto per avere il pane bello caldo , poi ho velocemente versato il composto e rimesso in forno. Questo per evitare che la parte liquida andasse subito sul fondo. Dopo 5 minuti ho ripreso la teglia e decorato con le fette di pomodoro, ecc. Anzi no, aggiungo una ulteriore considerazione ma 'sta torta non si dovrebbe chiamare ..."con zucchini e provola"? Con tutta quella provola che c'è dentro! :)))


Ale mi dirà che ne pensa. Comunque aveva ragione. "E' la fine del mondo..."




Riporto per comodità la ricetta originale da Menù Turistico

TORTA DI PANE DI ALTAMURA CON ZUCCHINI E POMODORI

6- 8 fette di pane di Altamura, leggermente rafferme,
5 uova,
250 ml di panna,
500 g di zucchini,
2 pomodori,
1 scamorza affumicata ( circa 3 hg),
olio EVO,
pangrattato,
parmigiano grattugiato 2 belle manciate,
un mix di spezie ( origano-timo- basilico),
sale e pepe.

Rivestite il fondo di uno stampo a cerniera con carta da forno e ungete bene i bordi. Sgusciate le uova, sbattetele rapidamente con una forchetta, aggiungete la panna e salate. Immergetevi velocemente le fette di pane e disponetele nella tortiera, in modo da ricoprire il fondo e i bordi. ( qui in campagna ho solo "roba grossa", ma con le dosi indicate potete rivestire senza problemi uno stampo di 26 cm).Mettere in forno ad asciugare, a 200 gradi, per 4-5 minutiNel frattempo, grattugiate gli zucchini e fateli saltare in padella per 7-8 minuti, con un po' di olio e sale. Potete anche aromatizzare con del basilico, tagliuzzato con le forbici. Devono rimanere croccanti. Lasciatele intiepidire e unitele al composto rimasto di uova e panna. Se il pane dovesse averne assorbito troppo, aggiungete eventualmente un tuorlo e 75 ml di panna. Aggiungetevi poi la scamorza tagliata a dadini, il parmigiano, una macinata di pepe e un po' di sale, se è il caso ( di solito, lo è). Versate poi questo composto nella tortiera rivestita di pane, livellatelo bene e copritene una parte con delle fette non troppo sottili di pomodoro ( vanno bene quelli da condire, rotondi). In pratica, dovete fare un cerchio, lasciando libero il centro, come nella foto. Terminate spolverando la superficie di pangrattato e di erbette. In forno a 200 gradi per mezz'ora - 40 minuti.



TORTA DI PANE DI ALTAMURA CON ZUCCHINI E POMODORI - Versione quasi light (Rosy)


6- 8 fette di pane di Altamura, leggermente rafferme,
3 uova,
100 ml di latte,
50 ml di panna,
450 g di zucchini,
2 pomodori,
150 g. di scamorza affumicata,
olio EVO,
pangrattato,
parmigiano grattugiato 2 belle manciate,
un mix di spezie ( origano-timo- basilico),
sale e pepe.

Rivestite il fondo di uno stampo a cerniera con carta da forno e ungete bene i bordi. Sgusciate le uova, sbattetele rapidamente con una forchetta, aggiungete la panna e salate. Immergetevi velocemente le fette di pane e disponetele nella tortiera, in modo da ricoprire il fondo e i bordi. ( qui in campagna ho solo "roba grossa", ma con le dosi indicate potete rivestire senza problemi uno stampo di 26 cm).Mettere in forno ad asciugare, a 200 gradi, per 4-5 minutiNel frattempo, grattugiate gli zucchini e fateli saltare in padella per 7-8 minuti, con un po' di olio e sale. Potete anche aromatizzare con del basilico, tagliuzzato con le forbici. Devono rimanere croccanti. Lasciatele intiepidire e unitele al composto rimasto di uova e panna. Se il pane dovesse averne assorbito troppo, aggiungete eventualmente un tuorlo e 75 ml di panna. Aggiungetevi poi la scamorza tagliata a dadini, il parmigiano, una macinata di pepe e un po' di sale, se è il caso ( di solito, lo è). Versate poi questo composto nella tortiera rivestita di pane, livellatelo bene e copritene una parte con delle fette non troppo sottili di pomodoro ( vanno bene quelli da condire, rotondi). In pratica, dovete fare un cerchio, lasciando libero il centro, come nella foto. Terminate spolverando la superficie di pangrattato e di erbette. In forno a 200 gradi per mezz'ora - 40 minuti.

Tuesday, 11 August 2009

Il riso carnaroli e l'amicizia


Durante la Pirandelliana, una cara Amica, che quando viene a vedere gli spettacoli mi riempie di mille pensieri, (negli anni scorsi arrivava con la cena per due, degna del più elegante picnic, per rifocillarci dopo aver lavorato digiuni al botteghino fino a tardi). Quest'anno mi ha portato, - pur ignara delle mie frequentazioni su CI - una pietra ollare da microonde acquistata in Germania, un tartufo nero e dulcis in fundo una bella confezione di riso carnaroli, accompagnato dal seguente messaggio scritto di suo pugno che ho gradito moltissimo perchè a volte un piccolo gesto, il tempo e la cura messa nel fare una cosa ti dicono tanto di una persona:

Questo riso è l'unico DOP in Italia

RICETTA PER CUOCERE IL RISO
1 bicchiere di riso è la dose per due persone
2 bicchieri di acqua fredda

Mettere insieme il riso e l'acqua in una pentola (meglio se antiaderente), coprire con coperchio e mettere sul fuoco. Quando l'acqua è quasi assorbita mescolare un po' e poi servire con sugo, salse o quello che si vuole. Non si attacca e non richiede alcuna attenzione.




Marcowebmaster ieri sera si è cimentato in un risotto al tartufo che data la carenza di luce non è stato fotografato prima di essere spazzolato via. Ma lo rifaremo di giorno e ve ne renderemo conto.
Il resto del riso è da parte per fare la ricetta che Ale (Menu Turistico) ha lasciato per noi nella sua rubrica Chi la fa la aspetto. Ho letto la ricetta e ho pensato ce l'ho! Ce l'ho. Il carnaroli ce l'ho!!! Dove prendere il nero di seppia è stato già oggetto di varie battute sul forum, e stabilito che Diana (Bordighera) non ne aveva più in dispensa, questa mattina mi sono messa in cerca. Facile! Il primo supermercato SMA lo aveva nel banco frigo e la cassiera è stata così gentile che è andata a prendermelo. Con questi due ingredienti essenziali già in dispensa non ci sono scuse. Bisogna partecipare al gioco di Ale.

Sunday, 9 August 2009

Torta Pirandelliana 2009


Ieri sera si è chiusa la manifestazione "Pirandelliana 2009" con la tradizionale cena di fine stagione, nel giardino della Basilica dei SS. Bonifacio e Alessio all'Aventino - Roma.

Il compito di fare la torta mi è stato espressamente affidato, dopo la torta che avevo preparato l'anno scorso per festeggiare i dieci anni della Pirandelliana. (Prometto che posterò in seguito le foto della torta del 2008).

Il tema di quest'anno: il palcoscenico. Le decorazioni sono un disegno di una parte delle scene e sono state realizzate in pasta di zucchero con la ricetta di Paola L.

Per questi miei primi tentativi con le torte decorate a tema devo ringraziare Paola L. che con molta pazienza e generosità mi ha spiegato tantissime cose. Certo, rispetto alla mia maestra ho tanta strada da fare. Le sue sono vere e proprie originali creazioni, impeccabili nell'esecuzione. Le mie prime decorazioni hanno ancora tante imperfezioni. Non le voglio affatto nascondere. Già per me è tanto aver imparato a lavorare con la pasta di zucchero, essermi divertita a scoprire una cosa che non conoscevo ed aver fatto felici gli amici. Grazie Paola!

Con la base già pronta, alta abbastanza da poter fare tre strati di farcitura, avevo già in testa alcune idee su cosa avrei fatto, ma ho chiesto anche consiglio agli amici del Condominio di CI che non hanno mancato di rispondermi e darmi anche altre idee.


Le opzioni iniziali:
Copertura
con ganache al cioccolato fondente o con il fondente di zucchero?
Niente panna per l'esterno del dolce perchè il caldo e manine poco attente (un pietoso eufemismo) non assicuravano la conservazione.

Farcitura:
Pensavo il primo e il terzo strato con la solita goduriosa ganache al cioccolato fondente e al centro una farcitura al pistacchio. MA non volevo usare altre uova oltre a quelle già usate per la torta quindi niente crema pasticcera al pistacchio.
Ho pensato:chantilly con granella di pistacchi ? Tutte e tre le farciture uguali ganache al cioccolato fondente con granella di pistacchi? Chantilly al pistacchio?
Poi in cucina mi è cascato l'occhio su un barattolo di marmellata di arance rosse e frutti di bosco che ancora non avevo messo in dipensa e ho incominciato a pensare che per lo strato centrale il sapore ed il colore della marmellata (il rosso avrebbe richiamato le decorazioni esterne) sarebbero stati perfetti...ma il pistacchio mi attirava tantissimo, con il cioccolato fondente io lo adoro. A togliermi dall'imbarazzo della scelta l'intolleranza ad alcuni ai frutti con guscio. Ha vinto la marmellata.

Non vi dico quanto era sbilenca dopo i vari tagli, ma con la farcitura si è ripresa :))))
Ecco qua cosa è uscito fuori:
RICETTA DELLA TORTA PIRANDELLIANA 2009

per una torta di 30 cm. di diametro
375 g. di burro,
6 uova,
4 tazze e mezza di zucchero,
3 tazze di latte,
1 bustina di vanillina,
6 tazze di farina con lievito

Per farcire
ganache al cioccolato fondente
marmellata di arance e frutti rossi di bosco

Lavorare il burro con le uova, aggiungere lo zucchero e lavorare ancora fin quando il composto diventa chiaro. Alternare latte e farina già setacciata con la vanillina. Imburrare i lati di una teglia di circa 30 cm, ricoprire la base con un disco di carta forno imburrato. Versare l’impasto e infornare a 180°. Cuocere per circa 60 minuti. Controllare con uno stecchino che il centro della torta sia cotto, spegnere il forno e lasciare socchiuso per una decina di minuti prima di togliere la torta. Dopo altri 10-15 minuti togliere il dolce dalla teglia e porre su una griglia per torte ad asciugare.
Farcire il giorno dopo altrimenti la torta sarà troppo soffice e tenderà a rompersi.



Particolare della fetta
GANACHE AL CIOCCOLATO
per ogni strato di farcitura
100 g. di panna
100 g. di cioccolato fondente al 60%
per la copertura
200 g. di panna
200 g. di cioccolato fondente

scaldare la panna senza farla bollire, togliere dal fuoco e far sciogliere il cioccolato lavorando molto delicatamente con una forchetta. La panna non deve montare ed il cioccolato deve rimanere lucido.

Una volta farcita la torta, passarla con un velo di gelarina all'arancia, poi versare la ganache e stenderla velocemente con una spatola. Lasciare ad asciugare.


LA PASTA DI ZUCCHERO FONDENTE - ricetta di Paola L.

30 ml. di acqua
7 g. di gelatina in fogli ( ho usato quella della Paneangeli, 4 fogli )
50 g. di glucosio
450 g. di zucchero a velo vanillinato
aroma vanillina, mandorla amara
1 cucchiaio di olio insapore ed incolore (girasole, riso, mandorle)

Riscaldare l'acqua ed il glucosio e sciogliere bene il tutto mescolando: non è necessario riscaldare troppo, basta intorno ai 50-60°C. Unire quindi la gelatina già ammollata in acqua fredda per 10-15 min. e asciugata leggermente in un panno.( La gelatina la metto nel liquido già caldo, e non nel liquido freddo da riscaldare, perchè in questo modo non corro il rischio di rovinarla con troppo calore.) Ottenuta la miscela aggiungere l'olio e versare a filo nel mixer in movimento, dove è già pronto lo zucchero a velo. In pochi secondi la pasta è pronta. Se è un po' morbida si può lavorare sul tavolo con poco zucchero a velo.
La pasta di zucchero appena “esce” fuori dal mixer è un mastice un po' appiccicoso. Va rovesciata con una spatola sul piano di lavoro spolverizzato con zucchero a velo e appena impastata con le mani sempre polverose di zucchero, per amalgamarla a palla. Va quindi fatta riposare alcune ore. Di solito la preparo il giorno prima, e quindi la lavoro almeno un dodici ore dopo. Appena pronta la pasta di zucchero non è modellabile. Si avvolge nella pellicola e poi in una busta di plastica e si lascia riposare per qualche ora. Si conserva in frigo per molti giorni sempre ben avvolta in pellicola.

Per la torta ho preparato solo metà dose di pasta di zucchero e ne è avanzata parecchia.
Ed ora un po' di "diario di una condomina prestata temporaneamente al botteghino della Pirandelliana:
Mi sono rimproverata di non aver tenuto un diario dove segnare qualche episodio buffo, qualche battuta o gaffe divertente.
Riporto qui quel poco che ricordo:



  • Premesso che lo spettacolo inizia alle 21.15 e che all'Aventino non c'è neanche un negozio, bar o ristorante. Spettatrice dopo aver comprato i biglietti alle ore 21.00 - "OK, allora noi andiamo a mangiarci qualcosa e torniamo"


  • Lo spettacolo si tiene nel giardino privato della Basilica. Spettatrice mentre acquista i biglietti poco prima dell'inizio indica il cortile vuoto alle sue spalle e chiede - "Lo spettacolo si tiene qui?" Noi la guardiamo perplessi. Ma secondo voi in un quarto d'ora si riesce a montare un palco del quale non c'è neanche l'ombra e sistemare 200 sedie?


  • - "Da dove si entra?" Risposta, indicando il grande portale alla mia destra:"dalla chiesa, navata di destra fino in fondo". Si girano verso una misera porticina nell'altra direzione. No, scusi quello è il campanile.!!!!!!!!!!!!!!!!! Devo ancora capire perchè il campanile va per la maggiore.


  • Spettatore torna indietro dopo aver acquistato i biglietti - "lei me lo doveva dire che non è qui che fanno il balletto!!!" E io che ne so che voleva vedere il balletto! Non ho ancora in dotazione la palla di vetro!!! E' lui che, insieme alla gentile consorte (quattro occhi is better than one) è passato per il portone principale, dove da ambo i lati due cartelloni di un metro e mezzo per uno pubblicizzano la Pirandelliana, ha fatto la fila sostando davanti al cartello "Pirandelliana - Prezzi", è arrivato al botteghino stracolmo di locandine e programmi che sprizzano titoli quali Sei personaggi in cerca d'autore, Enrico IV, Tutto per bene, Il giuoco delle parti e non si è fatto venire il dubbio che Luigi Pirandello, se fosse ancora tra noi, non farebbe piroette.


  • Ultima serata di tutta la manifestazione - famosa perchè tutti si riducono all'ultimo e vogliono vedere lo spettacolo che avrebbero comodamente potuto vedere nei due o tre giorni prima senza problema di posti. E lo vogliono vedere a qualunque costo, in piedi o forse addirittura aggrappati con le unghie al di là del muro a strapiombo sul Tevere :))). E' già quasi tutto prenotato - i non prenotati iniziano ad imbizzarrirsi quando ormai i posti scarseggiano e si rendono conto che non riusciranno ad entrare. - Secondo voi il capro espiatorio chi è? Gli attori sono già tutti off limits nei camerini, i tecnici in sala, ma sì, prendiamocela con i signori del botteghino. Perchè mai dovremmo fare un esame di coscienza e dire:" ho rischiato, ad arrivare all'ultima ora dell'ultimo giorno"? Frasi quali "E però, lo dovevate dire!!!" sono il minimo. Dire a chi, cosa, attraverso quale mezzo? - "E no, voi siete obbligati a farci entrare". Mah..., a me risulta il contrario, per ragioni di sicurezza, raggiunta la capienza massima mi è vietato fare entrare anche un ectoplasma. -"Non vedo perchè i prenotati entrano e noi no!" Ma per definizione, no? Sono "prenotati"!!!