Thursday, 30 April 2009

La zuppa di farro


Qui a Roma sembra essere tornato l'inverno dopo un periodo di atteso tepore primaverile.

Mi è venuta voglia di fare la zuppa di farro in versione semplice.

ZUPPA DI FARRO

Ingredienti per due:

150 g. di farro perlato,
125 g. di fagioli cannellini secchi,
olio evo,
una carota piccola tritata,
uno spicchio d'aglio,
acqua di cottura,
prezzemolo per guarnire.
Cuocere in farro in acqua bollente per circa 30 minuti con un cucchiaino di sale. Frullare i fagioli cannellini precedentemente cotti . Mettere un paio di cucchiai di olio a scaldare e aggiungere la carota, l'aglio al quale è stato tolto il germoglio e volendo un paio di gambi di prezzemolo tenendo le foglioline per guarnire. Dopo un minuto massimo (l'olio non deve diventare troppo caldo) aggiungere il passato di fagioli, far insaporire poi aggiungere anche il farro, un po' d'acqua di cottura (o del farro o dei fagioli o metà e metà) controllare di sale, pepare e far cuocere per altri due o tre minuti. Servire la zuppa guarnita con qualche foglia di prezzemolo e una spruzzata di pepe.


Tuesday, 28 April 2009

Pane con il muesli



















E' più di un anno che preparo in casa il pane ormai, sempre usando il lievito madre (LM). Uso sempre una ricetta base con la quale mi sono trovata bene, le varianti sono il tipo di farina che uso e le altre cosine che aggiungo al pane: semi o erbe. Questa volta ho pensato di aggiungere il muslie, sicuramente non sono la prima a farlo, ma mi è venuto in mente, così, senza averlo visto altrove. Stavo semplicemente mettendo ordine in cucina e mi è capitato il muesli fra le mani. Che tipo di mueslie ho usato? Il tipo semplice, non tostato, con fiocchi di avena e tanti tipi di frutta secca. Rigorosamente senza zucchero.
PANE CON IL MUESLI

Primo rinfresco
125 g. L. M.
125 g. Farina 0
63 g. acqua
lievitazione: circa 24 ore in frigo oppure una notte a temperatura ambiente

Secondo rinfresco
impasto ottenuto
125 g. Farina 0
63 g. acqua
lievitazione: circa 24 ore in frigo oppure un’ora e mezza a temperatura ambiente (questo tempo è indicativo)

Impasto
impasto ottenuto
250 g. Farina 0
150 g. acqua
100 g. di muesli
lievitazione: circa 2 o tre ore in teglia



Dopo aver lavorato un po’ l’impasto dargli una forma tonda, schiacciarlo e iniziare prendendo un bordo a piegarlo fino a toccare il centro, continuare con un altro lembo. In tre volte si avrà un giro completo. Lavorare così per una decina di minuti e poi formare la pagnotta. Metterla a lievitare su una teglia coperta con carta forno spolverata di farina. Tenere sempre umida la pagnotta (con uno spruzzino) e prima di infornare bagnare di nuovo e poi spolverare di farina fatta cadere da un passino.
Cuocere in forno preriscaldato a 230°C per venti minuti, poi abbassare la temperatura a 190°C e cuocere per altri venti minuti.

Sunday, 26 April 2009

Mi piace la lavanda


Mi piace il suo profumo, il colore dei suoi fiori, il fatto che ve ne siano infinite varietà.


Questa pianta di Lavanda dentata che ho in giardino ha fiorito per tutto l'inverno. Potremmo dire che è una lavanda quattro stagioni, ancora fiorisce. E se sue foglie dentate sono proprio belle.



Friday, 24 April 2009

Pane integrale alle noci

















Eccolo!!!


Al mercato vicino casa vendono un pane alle noci strepitoso. Il più buono che abbia mai mangiato. Non avrei mai pensato qualche tempo fa nè di fare il pane in casa e tanto meno di aver imparato l'arte al punto di riuscire a replicarlo.

Ci ho messo quindi un bel po' prima di osare. Più di un anno di accudimento di "bimbo" di lievito madre. In un grande magazzino mi sono imbattuta in una confezione di farina integrale che mi ispirava fiducia e mi sono lanciata nell'impresa.



per ottenere una pagnotta oppure 4 paninoni

Primo rinfresco
125 g. L. M.
125 g. Farina integrale
70 g. acqua
lievitazione: circa 24 ore in frigo oppure una notte fuori dal frigo

Secondo rinfresco
impasto ottenuto
125 g. Farina integrale
70 g. acqua
lievitazione: circa 24 ore in frigo oppure un’ora e mezza (questo tempo è indicativo)

Impasto
impasto ottenuto
250 g. Farina integrale
160 g. acqua
circa 8 o 9 g. di sale
150 g. di noci
lievitazione: circa 2 o tre ore in teglia

Questo impasto con farina integrale richiede un po' di acqua in più di quello con farina raffinata. Dopo aver lavorato un po’ l’impasto dargli una forma tonda, schiacciarlo e iniziare prendendo un bordo a piegarlo fino a toccare il centro, continuare con un altro lembo. In tre volte si avrà un giro completo. Lavorare così per una decina di minuti e poi formare la pagnotta. Metterla a lievitare su una teglia coperta con carta forno spolverata di farina. Tenere sempre umida la pagnotta (con uno spruzzino) e prima di infornare bagnare di nuovo e poi spolverare di farina fatta cadere da un passino.
Cuocere in forno preriscaldato a 230°C per venti minuti, poi abbassare la temperatura a 190°C e cuocere per altri venti minuti. Se decidete di fare i "paninoni" per la seconda parte della cottura possono bastare quindici minuti.

Tuesday, 14 April 2009

Il Barbeque di Pasquetta



Quest'anno il tempo ci ha permesso di pranzare in giardino. Quindi abbiamo fatto un BBQ. Mi ha fatto molto piacere iniziare a vivere un po' all'aperto in compagnia di una coppia di amici e attorniati dal giardino nel pieno del suo risveglio vegetativo dopo l'inverno.



Oltre alla carne mista cotta alla brace avevo preparato:


Il calzone di cipolla


La pizza ricresciuta dolce di Paola L.
Le tartellette alla marmellata di limoni guarnite con il rosmarino di
Wiggy







da mangiare con il salame ne abbiamo trovato un tipo con il finocchietto che era la fine del mondo

Il calzone di cipolla



















Questa ricetta è nella mia famiglia da sempre

Calzone di cipolla di mia nonna

Per la pasta
500 g. di farina,
mezzo bicchiere di olio evo
mezzo bicchiere di vino
un pizzico di sale

Per il ripieno
500 g. di cipolle o bianche o dorate
olio per cuocere
sale
250 g. di pomodori pelati
peperoncino
un mazzo di indivia
25 g capperi sotto sale
30 g parmigiano
250 g tonno
50 g olive nere baresi snocciolate e tagliate a metà

Preparare il ripieno:
Affettare le cipolle a rondelle sottili. Tenerle a bagno in acqua per 15 min. Usare in una padella con coperchio. Cuocere incoperchiata con qualche cucchiaio d’olio ed i pelati e un pizzico di sale. A metà cottura aggiungere il peperoncino sminuzzato e l’indivia tritata grossolanamente aggiustare di sale. Far cuocere bene. A cottura ultimata il ripieno deve risultare appena asciutto. Fare intiepidire.

Intanto impastare.
Fare una fontana con la farina, unire il sale, l’olio e piano piano il vino. Impastare fin quando si ottiene un impasto liscio e morbido. Attenzione a non lavorare troppo la pasta. Dividere in due parti, una leggermente più grande dell’altra. Stendere la pasta e ungere una teglia rettangolare con un po’d’olio e adagiarvi la stesa di pasta più grande.

A questo punto aggiungere al ripieno il tonno a pezzettini, i capperi, il parmigiano, mescolare e distribuire il composto nella teglia. Aggiungere le olive distribuendole equamente e coprire con l’altra sfoglia. Chiudere i bordi, spennellare la parte superiore del calzone con un po’ d’olio. Punzecchiare parecchie volte la pasta con una forchetta per evitare che si gonfi durante la cottura. Cuocere il calzone per circa 30-40' in forno a 200° C.

E’ buonissimo.

La Torta al Formaggio di Paola L.



Questa ricetta è proprio speciale. Per tanti motivi. Il primo è che chi l'ha condivisa con noi è una persona speciale. Generosa e gentile è un'impareggiabile artista delle decorazioni, e non si stanca mai di condividere con gli altri queste sue doti.
In particolare, Paola ci ha detto che questa ricetta, ha più di un secolo, è della sua bisnonna di Perugia. Quindi una ricetta di famiglia, tramandata nel tempo, controllata e garantita per riuscire e produrre una torta molto buona e che sa di tradizioni.


Ingredienti

5 uova,
500 gr di farina (di cui 200g manitoba ed il restante tipo “0”),
100 ml. di acqua,
25-30 g. di lievito di birra,
1 cucchiaino di zucchero,
1 cucchiaino di sale (assaggiare),
1 cucchiaino di pepe,
5 cucchiai di olio evo (umbro),
50 g. di strutto (no sostituti),
250 g. di formaggio grattugiato misto ( SOLAMENTE Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano in proporzione variabile secondo i propri gusti. Metà e metà forse è il giusto mezzo. Se piace più saporita aumentare la quantità di pecorino. Per questo il sale va dosato in base al tipo di formaggi)


Sciogliere il lievito con lo zucchero nell'acqua tiepida e lasciare fermentare nel bicchiere, meglio se di plastica, per 5-6 min. Unire il lievito sciolto a poca farina formare un piccolo pastello e lasciare fermentare, coperto di farina, 40-50 min. Nel frattempo sbattere le uova, unire il sale, il pepe, i formaggi grattugiati ed infine l'olio : lasciar amalgamare i sapori...Quando il pastello sarà tutto screpolato unire mano a mano l'impasto di uova e formaggio ed impastare con la farina...Impastare bene e alla fine unire lo strutto morbido. Impastare bene e a lungo.  Lasciar riposare l'impasto a temperatura ambiente per 45 min. coperto. A questo punto dare la forma alla pasta. Rovesciarla sul tavolo e portare i lembi laterali verso il centro impastando, e ruotando via via la pasta su se stessa in modo da formare una palla. A questo punto capovolgerla in modo che la chiusura sia sotto a contatto con il tavolo e cominciare ad arrotondare la pasta cercando di portare la pasta dalla parte superiore della palla al di sotto, girando sempre la palla su se stessa, e cercando di non strappare la superficie. In pratica come si fa per il panettone o alcune pagnotte di pane. Si cerca cioè di fare una palla stretta. Questo dà forza all'impasto che poi in cottura sfoga, creando la cupola. Quindi, metterlo nella teglia alta, stretta e svasata, ben unta, e far lievitare in luogo caldo fino al bordo della teglia. Si dovrà essere creata una cupoletta. Inserire la torta quando il forno portato a 200°C è stato lasciato aperto qualche attimo, così che inizialmente è un po' meno caldo. In questo modo la torta non fa subito la crosta e sviluppa di più. Cuocere a 200°C con vapore nei primi 20 minuti. Il vapore viene creato versando circa un mezzo bicchiere d'acqua direttamente sul fondo del forno appena prima di introdurre la teglia. La  cottura è di un'ora circa. Dopo 45 min. controllare con lo stecco. Deve essere comunque ben asciutta. Va mangiata dopo 3 o 4 giorni perché durante questo lasso di tempo i sapori degli ingredienti si amalgamano. Ad esempio si può preparare il giovedì Santo per mangiarla la domenica di Pasqua.

Paola L.


La teglia per cuocere la Torta al Formaggio merita un discorso a parte.

Paola ha consigliato quelle che a Roma chiamano le "caldaiette". L'anno scorso ci siamo tutti scatenati a cercarle. Paola era stata così gentile da inviarci una foto in modo che andandone in cerca le avremmo riconosciute. Sono quelle pentole in alluminio leggero che si usano per cuocere la pasta. Le mie  mi piacciono proprio :)- sì uso il plurale perché l'anno scorso ho comprato la mia prima, un po' troppo grande e quest'anno ho investito qualche euro per comprarne un'altra di una misura in meno, perché per crescere bene la torta ci deve stare un po' stretta e per questa dose il recipiente deve essere intorno ai 13/15 cm di base, 20/21 di imboccatura e 11/12 di altezza. Io le ho scelte con i manici, comodi per tirarle agevolmente fuori dal forno. 


e la cupoletta è venuta!!!


é molto importante capire bene le istruzioni riguardo al momento in cui si inforna per far venire la cupola. La torta deve aver già ben lievitato e una cupola si deve essere formata. Se si inserisse in forno troppo caldo il tegame si formerebbe una crosticina che impedirebbe all'impasto di crescere ancora un po'. Per questo Paola ci consiglia di inserire la torta quando il forno portato a 200°C è stato lasciato aperto qualche attimo, così che inizialmente è un po' meno caldo - e solo dopo aver inserito un po' d'acqua sul fondo del forno stesso, che creerà vapore e eviterà un'immediata cottura dela superficie della torta. Io inserisco anche due piccoli recipienti con acqua bollente.  Inoltre, Paola ci ha consigliato di farla il giovedì santo per mangiarla la domenica di Pasqua, perché durante questo lasso di tempo i sapori degli ingredienti si amalgamano. Spero di essere stata chiara.

La Pizza Ricresciuta Dolce di Paola L.



DSCN3159 - pizza dolce di Pasqua


Questa ricetta di Pizza dolce di Pasqua  l'avevo salvata già l'anno scorso, ma era rimasta nel mio database :) fin quando la mia amica Erminia un giorno mi ha detto: vedi se mi trovi la ricetta della pizza ricresciuta, è una pizza dolce. Ho cercato sul forum ed è subito saltata fuori. Solo quando sono andata a salvare il file mi sono accorta che la ricetta già l'avevo copiata e messa da parte in attesa di provarla.

Meno male che Erminia me l'ha fatta cercare, perchè è proprio buona. E di sicura riuscita, come tutte le ricette di Paola L.



Ingredienti:

500gr di farina (di cui 200g manitoba e 300g tipo 0 ),
150 g. di zucchero,
75 g. di strutto,
25 g. di burro,
30-35 g. di lievito di birra,
4 uova,
100 ml. di acqua,
un pizzico di sale,
aromi: scorze di arancia e limone grattugiate ( un'arancia e un limone),
cannella in polvere, uno o due cucchiai,
anice in semi un cucchiaio abbondante,
liquori: alkermes, maraschino, mistrà, un cucchiaio per liquore,

un cucchiaino scarso di aroma di mandorla amara,

2 bustine di vanillina.


Tutti gli aromi vanno uniti insieme ai liquori in un bicchiere.

Sciogliere il lievito con l'acqua tiepida, e lasciare fermentare 4-5 min. Unire poca farina per formare un pastello morbido, coprire con la farina e far riposare una mezz'ora coperto.
Quando il panetto sarà tutto screpolato, unire a poco a poco, lentamente, le uova sbattute con lo zucchero ed il sale amalgamando con la farina,poi unire i liquori ed infine i grassi morbidi ma non fusi. Lavorare molto l'impasto che sarà molto morbido. Si può aggiungere poca farina tenendo presente che l'impasto è lavorabile solo in ciotola. Di solito lavorato un pochino a mano lo metto nel bicchiere del mio robot e con una frusta a gancio lo lavoro a velocità moderata per incordarlo un po'. A mano ci vuole più tempo, ma alla fine il risultato è lo stesso. Fatta la pasta va lasciata riposare una quarantina di minuti ORE 17,20

e poi le si dà la forma di una palla sul tavolo leggermente unto e si mette nella teglia alta stretta e svasata. (La stessa della torta al formaggio). OR 18,15

Si lascia lievitare al caldo, fino a che non raggiunge il bordo della teglia. Anche questa torta è bene inserirla nel forno appena acceso dando un poco di vapore, così non fa la crosta e sviluppa di più. Forno a 190°C per 45min.circa. Il colore della crosta è molto scuro per la cannella, non lasciarsi ingannare e controllare con uno stecchino. Per la lievitazione in teglia è necessario un ambiente molto caldo sui 28°C, in questi giorni almeno qui a Roma non ci sono problemi... Mi raccomando di lavorarla molto altrimenti invece di una torta si ottiene un mattone...Paola. Lievita molto più lentamente della torta al formaggio, e si conserva anche due settimane se in busta di cellophane...

NOTE SULLA COTTURA

Cuocere a 200°C con vapore nei primi 20 min. Introdurre la teglia nel forno appena acceso in questo modo la torta non fa subito la crosta e sviluppa di più. Cottura un'ora circa.
Dopo 45 min. controllare con lo stecco. Deve essere comunque ben asciutta.

NUOVE NOTE di PAOLA sulla COTTURA e sullo STAMPO:
Adesso due cosine per la cottura dove forse sono stata poco chiara.
Accendere il forno posizionare la manopola sulla temperatura consigliata (190°-200°C) e lasciarlo con lo sportello semi aperto in modo che non diventi troppo caldo, ma che le pareti arrivino a temperatura...
Dopo qualche minuto inserire la torta e versare sul FONDO del forno stesso circa un bicchiere di acqua. Questa a contatto con il fondo del forno rovente, si trasformerà subito in vapore. Chiudere immediatamente il forno e cuocere per 45' senza mai aprire lo sportello.
Passato il tempo controllare con uno stecco. Di solito occorrono 5 min. in più al massimo.
Se l'impasto ha lievitato bene 45-50 min. sono più che sufficienti.
Se la torta si è invece sviluppata poco occorrerà un pochino di più.

Per il tegame quelli di alluminio pesante lasciano la torta un po' crudina...
Anche io li utilizzavo, ma alla fine ho optato per quelle teglie leggere di banda o stagno (?) che a Roma si chiamano "caldaiette" che venivano utilizzate per cuocere la pasta, costano 1 euro e cucinano alla perfezione. Si trovano nei mercatini rionali sui banchi che vendono casalinghi oppure nei negozietti di detersivi e casalinghi. Per chi è di Roma li trova facilmente.

Questo è lo stampo da usare (Altezza cm. 12, Base inferiore cm. 16, Bordo superiore cm. 21) .

Monday, 13 April 2009

Zuppa di farro con carne

ZUPPA DI FARRO CON CARNE

Ingredienti:
olio extravergine di Canino (VT),
1 cipolla tritata,
1/2 carota tritata,
1 spicchio d’aglio (tagliato a metà per togliere il germoglio),
30 g. di macinato sceltissimo di maiale,
un pizzico di sale,
pepe,
250 g. di fagioli cannellini già cotti e passati,
brodo vegetale o in dado o granulare,
150 g. di farro perlato.

Soffriggere a fuoco basso cipolla, carota e aglio, avendo l’accortezza di togliere l’aglio appena inizia ad imbiondirsi. Aggiungere la carne macinata e seguirne la cottura per qualche minuto. Salare leggermente e pepare. Unire il passato di fagioli, il farro, il brodo lentamente - mescolando nel frattempo – fino a coprire il farro di 2/3 dita. Aggiustare di sale se necessario. Cuocere aggiungendo, all’occorrenza, altro brodo bollente fino a che il farro non sia cotto (30–40 minuti) e la zuppa sia abbastanza densa ma non asciutta.
Rosy - Roma