La borragine la conosco bene perché mia suocera la tiene in grande considerazione. Lei, genovese, la usa per i ravioli, i ravieû, ma la mangia anche semplicemente bollita.
Passeggiando tra i banchi di un mercatino bio, ho notato una ricetta di polpette di carne macinata con la borragine e visto che quest'anno per la prima volta la mia zona orto, non a caso, è tappezzata di piantine di questa erba spontanea (spontanea altrove, la mia deriva dai seme di una pianta comprata l'anno scorso), mi sono suuuubito accaparrata la ricetta. Una volta a casa, l'ho letta, ritrovata scopiazzata in rete qua e là, identica, tal quale, e ho deciso che non l'avrei copiata ed incollata anche io, ma presa come spunto.
Ormai da tempo stiamo riportando nelle nostre cucine, appunto erbe spontanee, cereali e tante altre cose della tradizione che negli ultimi decenni del secolo scorso erano pressoché scomparse in molte zone e soprattutto nelle grandi città.
Ed ecco le mie polpette
per l'impasto:
600 g di macinato di manzo e maiale in parti uguali
3 pezzi di pane casareccio secco
acqua q.b.
latte q.b.
4 cucchiai di parmigiano
sale q.b.
pepe q.b
1 uovo
borragine
maggiorana
un pizzico di timo semplice fresco
un pizzico di timo limone fresco
4-5 foglioline di rosmarino
3 cucchiai di pangrattato
per l'impanatura
pangrattato
Mettere a bagno in poca acqua e latte il pane ed attendere che si sia ammollato. Intanto dopo aver portato a bollore un po' d'acqua far cuocere la borragine per 5 minuti, salare l'acqua, scolare la verdura, strizzarla e tritarla.
Strizzare il pane e farlo in briciole. Aggiungere alla carne prima il sale, poi tutti gli altri ingredienti e mischiare per far amalgamare bene. Formare delle polpette di media grandezza, o tonde o leggermente schiacciate. Passare nel pangrattato e cuocere in padella con qualche cucchiaio di olio, facendo leggermente rosolare, poi aggiungere un goccio di vino già fatto sfumare, altrettanta acqua ed un pizzico di sale e finire di cuocere.