Monday 28 April 2014

Fritto misto di animelle e carciofi per MTC di aprile 2014





Alla ricerca della tradizione perduta

A Roma, il quinto quarto fa parte della cucina nostrana e non può che essere così in una città che ha ospitato nel quartiere di  Testaccio il mattatoio fino a quello che sembra essere pochi anni fa, ma il tempo vola. La cucina povera, quindi si basava proprio nel riuscire a elaborare piatti saporiti con poco, ovvero con quelle parti che venivano considerate meno pregiate. E nel quartiere di Testaccio vi erano varie trattorie dove si poteva mangiare a poco prezzo, ed i piatti erano proprio la pajata con i rigatoni, la coda alla vaccinara, l'arzilla con i broccoli, tonnarelli cacio e pepe, gli involtini al sugo, la trippa in umido, appunto, alla romana, i fagioli con le cotiche e questo solo per nominare i più famosi.


di Qinyu Lu

Ora il mattatoio di Testaccio è solo un ricordo, restaurato, l'edificio ospita eventi culturali, è sede universitaria per RomaTRE e della Scuola Popolare di Musica di Testaccio.

di designwallah

 di Jeremy Cherfas

Però prima che anche la cucina romana sia diventata un ricordo anch'essa, dalla fine del XX secolo in poi sono nati tanti blog di cucina in Italia ed il pregio di questo fenomeno è proprio quello di mantenere vive le tradizioni tramite la nuova comunicazione, quella elettronica.

E se fino a poche ore fa io non avevo ancora mai assaggiato le animelle, e neppure sapevo come cucinarle, eh eh ora ho colmato questa lacuna. Perché di lacuna certamente si tratta. Negli anni '70 durante la mia adolescenza mia madre non si sarebbe mai sognata di "rifilarmi" un piatto del genere, anche se so che da piccola mi dava da mangiare il cervello...forse per farmi diventare intelligente come un bovino, chi sa? Ora invece grazie all'iniziativa contagiosissima di Ale e Dani leggasi MTC questo mese, io ed il semprepiùorsowebmaster - ci siamo accaparrati in zona Cesarini - ci - mancherebbe altro - la tradicion est tradicion - ben tre items rientranti nel genere del quinto quarto ovvero animelle (quinto quarto nobile mi dicono), una INTERA lingua e una coda AH! E le abbiamo pure dovute ordinare, "mind you", che mica si trovano fresche e "prêt-à-porter" .
Non riusciremo a fare che le animelle stasera, ovviamente, e rimarrò con il rimpianto di non aver fatto tutto per tempo. Ma quando non c'è l'ispiracion, c'aggiafà? Mi viene solo all'ultimo. Eh sì che di idee ne avevo in testa ma solo ora mi rendo conto di quanto avrei potuto ricercare e scrivere. Dall'architettura industriale alla cucina, passando per ricette e ricettari (il Carnacina celo) e poi er sor Sallustri 'ndo lo metti?

Per chi ha fretta e non vuole aprire tutti i link dirò che le animelle sono soltanto le ghiandole del timo degli animali giovani  se invece le volete vedere in foto nude allora cliccate QUI è gratis.

Per un filmetto c'è invece questo sito


Un ringraziamento speciale a Cristiana di Beuf à la mode che questo mese ha ospitato l'MTC con la ricetta Vellutata di fave con orecchie di maiale fritte che vi sfido di provare ahahah se trovate le orecchie!!!!!    ;)



FRITTO MISTO DI CARNE OVVERO ANIMELLE E CARCIOFI

500 - 600 g di animelle di vitello
3 o 4 carciofi
3 uova o 4 uova
olio evo
farina 00
sale

Lasciare a bagno le animelle per lavarle dal sangue ed intanto pulire e preparare i carciofi, che poi vanno fritti per primi in modo che la carne, fritta per ultima sia portata in tavola calda.
Infarinare, passare nell'uovo e friggere quindi i carciofi puliti, divisi in otto parti l'uno salarli e  tenerli in caldo.

Riprendere le animelle, scolarle bene e togliere eventuali pellicine. Molti libri di ricette consigliano di cuocerle in acqua portata al bollore e poi spenta (sbiancatura), ma non è stato necessario. Infarinare, passare nell'uovo e friggere anche queste. Sistemare i carciofi insieme alle animelle in modo che approfittino un po' del calore di queste ultime e portare in tavola.


Beh a domani per le altre leccornie. Lingua e coda :D Yum! Grazie, Cristiana! Scherzo. Alle animelle sono sopravvissuta egregiamente, sapete, il fritto... ed una buona birra per accompagnarlo! fanno la loro ..... figura direbbe la Van Pelt

Notte, raga scusate è stata la birra. Sèèèèèèèèèèèè